Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

16 dicembre 2022

NON SI PUÒ IMPICCARE LA FANTASIA

 Majidreza Rahnaverd. 

Era un uomo libero.

 "Vorrei che nessuno venisse sulla mia tomba a piangere, né a leggere il Corano, né a pregare. 
Vorrei che veniste gioiosi ad ascoltare musica allegra".

È questo l'ultimo desiderio di un ragazzo che amava la Libertà di tutti gli Iraniani, più della sua stessa vita. Un ragazzo che ha osato gridare il suo diritto per la Libertà di scelta di una canzone allegra invece di un libro sacro. 

Ma tale scelta, forte provocatoria, che porta in sé uno struggente lamento di richiesta per uno stato laico e non, assolutamente, teocratico, può essere visto come semplicità, banalità, vacuità, nel modo di pensare di Majidreza e dei giovani Iraniani? No!!! Quei signori del regime Teocratico, fuori da qualsiasi contesto storico, non hanno capito proprio nulla. Non hanno capito l'altezza dei valori di Libertà e di Giustizia che si annidano nei cuori di quei ragazzi, valori che sono, continuamente, barbaramente, calpestati. Il regime si macchia del sangue di questi Ragazzi senza rendersi conto che il Sogno della Libertà non può e non potrà, mai, essere eliminato. 

Libertà per tutti i ragazzi dell'Iran. Quelli che hanno dato la vita e quelli che continuano a lottare. 

30 novembre 2022

IL TEATRO DI RENATO

 

Georgia Laity e Renato Musolino in 'Oleanna' della Flying Penguin Productions. Foto: Shane Reid

Rassegna teatrale: Oleanna (indaily.com.au)

Flying Penguins fa rivivere un capolavoro provocatorio e inquietante di Mamet, affrontando coraggiosamente una messa in discussione pre-#MeToo del potere e del privilegio in un mondo post-#MeToo.

Scritto da Rachael Mead

 Una studentessa universitaria incontra un professore universitario per parlare dei suoi voti. Sta lottando con la sua classe. È sul punto di vincere. Sono soli nel suo ufficio.

Un incontro a porte chiuse tra un uomo e una donna con un significativo differenziale di potere in gioco? Come pubblico post-#MeToo, pensiamo di conoscere il punteggio. Ma come ogni opera teatrale di David Mamet, siamo su un terreno instabile, con la natura stessa della verità in discussione.

Dopo il successo di Glengarry Glen Rossnel 2021, Flying Penguin Productions ha chiaramente un debole per le sfide presentate dalle opere di Mamet. Scritto nel 1992, questo provocatorio film a due mani, diretto da David Mealor, si sarebbe confrontato 30 anni fa. Ora, alla luce delle condanne per stupro di Harvey Weinstein, il pubblico si siede esperto su questioni di consenso e abuso di potere.

Dato questo cambiamento nella comprensione pubblica delle dinamiche di potere, il dialogo rapido di Mamet e la complessa stratificazione di interpretazioni errate probabilmente dicono qualcosa di molto diverso oggi dall'intento originale del drammaturgo. Ma questa è la sfida di uno spettacolo di Mamet. Sfumato, complicato e soggettivo, l'unica cosa garantita è che ogni membro del pubblico lascerà il teatro instabile, provocato e con una prospettiva completamente individuale su ciò che è emerso.

Fin dalle prime righe, siamo spinti in un vortice di cattiva comunicazione. Il primo atto espone l'interazione problematica, entrambi i personaggi, immediatamente, a scopi incrociati. Carol (Georgia Laity) è priva di fiducia e sovraccarica, convinta che il materiale del corso sia al di là della sua comprensione. John (Renato Musolino) cerca di calmarla, intellettualmente e fisicamente, promettendole voti migliori se tornerà per sessioni private. Lui fa conferenze e fa lezioni, mentre lei interroga e prende appunti.

Nel secondo atto, il dramma colpisce il suo passo. Il potere oscilla in una direzione, poi nell'altra. Carol ha presentato un reclamo al comitato di possesso. Per John, si tratta di uno studente che fraintende il suo intento e arma la correttezza politica. Come insegnante, afferma che è il suo ruolo provocare. Dal punto di vista di Carol, John è un esempio ambulante di diritto inconscio, ignaro del suo privilegio e del potere che esercita su di lei.

Mentre il dramma si intensifica verso il climax scioccante, entrambi i personaggi sono ciechi ai loro difetti, ma convinti della loro giustizia. Il pubblico è in costante flusso – in una situazione in cui ogni parola e gesto è giudicato e contestato, chi ha ragione?

Musolino è semplicemente brillante come il professore offeso, incarnando perfettamente l'educatore paternalistico, cieco al suo linguaggio di micro-aggressioni e sottile gaslighting. Laity colpisce il suo passo nel secondo atto, incanalando la rabbia ipocrita di Carol in modo più naturale dell'ansia in lacrime.

Al suo centro, questa commedia è un esame del potere, del privilegio e del linguaggio, e mentre gran parte di questo lavoro è raggiunto attraverso la sceneggiatura, Mealor segnala brillantemente l'equilibrio sempre fluido del potere usando la posizione scenica, i costumi e il linguaggio del corpo degli attori.

L'intelligente scenografia e i costumi di Kathryn Sproul parlano chiaro. Attraverso il semplice cambiamento nell'orientamento scenico di una scrivania e due sedie, vediamo il gradiente di potere appiattirsi, la coppia che passa da educatore e studente, a uomo e donna. I costumi telegrafano la crescente fiducia di Carol e la battaglia di John per arrestare la sua reputazione in declino. Eppure, anche queste osservazioni sono aperte all'interpretazione. Personalmente, ho letto l'abbigliamento di Carol, nel secondo atto, come un segnale di una crescita della fiducia e della rabbia manifesta, ma dopo lo spettacolo, ho sorpreso un membro del pubblico che ha osservato che il suo costume ha dimostrato un tentativo provocatorio di sedurre il professore.

Questo è un teatro accattivante – inquietante e scivoloso – che ci costringe a esaminare i nostri pregiudizi. E mentre le prospettive pubbliche sono cambiate dal 1992, Oleanna tocca questioni scottanti contemporanee – molestie sessuali, cancel culture, consenso – in un modo che richiede non solo di esaminare ogni situazione nel merito, ma di esaminare i pregiudizi e i pregiudizi dentro di noi.

Oleanna suonerà allo Space Theatre, Adelaide Festival Centre, fino al 26 novembre.

21 novembre 2022

IPAZIA

 


Bellezza, Scienza, Intelligenza. 
In un mondo di barbari.

VENERE


Per antonomasia Venere rappresenta la Bellezza, in ogni suo aspetto. E' una delle più importanti dee romane ed è associata all'amore e alla bellezza. Venere è la corrispondente della dea greca Afrodite (Bellezza, Amore, Fecondità, Natura Primaverile). Era la sposa di Vulcano, ma era innamorata, anche, di Marte col quale concepì Cupido, Armonia e altri due.
Vulcano, secondo quanto riporta l'Odissea, sorpresi i due amanti durante i loro amori furtivi ha cercato di vendicarsi avviluppandoli in una rete invisibile.
Venere si innamorò di Anchise (Padre di Enea, fondatore di Roma) e anche del bellissimo Adone.

Di Venere, nel gergo comune, spesso sono ricordate delle piccole imperfezioni o peculiarità che fanno ricordare, evidenziare, la Bellezza della dea. Tra esse ricordo: - Le collane di Venere, normali rughe orizzontali che corrono lungo tutto il collo; - Le fossette di Venere sulla schiena, prossime al bacino; -La collina di Venere.

In cielo è la stella più lucente. Di notte è visibile facilmente in quanto è prossima alla Luna. Le sue rocce sono simili  a quelle della Terra. Il suo colore appare arancione per effetto della sua atmosfera molto densa,

AGAMENNONE

 Agamennone, re degli Achei nella guerra di Troia.
Rozzo, superbo, prepotente, re, fratello di Menelao (Già sposo di Elena (La bellissima donna fuggita per amore con Paride, figlio di Priamo, re di Troia)),  che, pur di accaparrarsi i favori degli dei (Il vento favorevole per le navi che dovevano salpare per andare alla conquista di Troia), ha deciso il sacrificio della bella figlia Ifigenia.
Il suo desiderio di far la guerra a Troia, contrariamente a quanto cercava di far intendere, non era giustificato dalla fuga di Elena con Paride, quanto dalla necessità di conquista di quel vasto regno di Troia.  
Egli, non era minimamente amato neppure dalla moglie Clitennestra, che, in sua assenza, di distraeva con Egisto. Egisto che è stato ucciso, da Agamennone, appena venuto a conoscenza dell'infedeltà della moglie, al rientro in patria. Pur avendo portato con se la sua "preda di guerra", la povera bella Cassandra (Figlia di Priamo, profetessa col dono della profezia, ma avendo rifiutato di giacere con Apollo era stata condannata a non essere creduta), uccisa da Clitennestra, che mal digeriva la presenza di una preferita alla corte del re. Non certo per l'amore verso Agamennone. 
Alla fine di una serie di peripezie Agamennone pagherà con la giusta punizione le sue colpe. 

ALBERI E STENDHAL



Alberi, Vita, Stendhal.
Tante altre volte ho parlato di Ambiente e di Alberi, in particolare. Molti studiosi, da tempo, cercano di instillare nella gente la sensibilità necessaria per far capire alla gente il valore, l'importanza, degli alberi per la vita stessa dell'uomo. Questa sensibilità, secondo molti, è elevata nei paesi più culturalmente evoluti, praticamente assente nelle realtà povere, depresse, di basso livello culturale.
Per accendere, ancora di più, l'attenzione su questo argomento per il 21 Novembre (Lo stesso del 1909, di Mamma) di ogni anno si festeggia la giornata degli alberi. Questa occasione, come ho ricordato altre volte, mi porta in mente uno dei più grandi scrittori europei (Stendhal), francese di nascita e italiano di adozione, il quale, già ai suoi tempi, si rammaricava per la scarsa lungimiranza e intelligenza degli amministratori italiani e francesi che avevano in uso l'abitudine, barbara, di potare gli alberi, violentandoli incomprensibilmente. 
Cosa che non si faceva in Inghilterra, ove avevano, ed hanno, la cultura e il gusto della Bellezza emanata dagli Alberi privi di vergognose potature. Ed a questo paese egli rivolgeva encomi solenni per tale rispetto della Natura. 
Col tempo anche la Francia si è avvicinata verso tale rispetto (Infatti, anche, nel centro storico di Parigi oggi è possibile vedere alberi d'alto fusto svettanti, senza alcuna frattura, per oltre cinque piani di abitazioni). In Italia, invece, se si escludono poche località, la tendenza è rimasta quella barbarica del passato remoto. Quella che fa girare e rigirare nella sua tomba il povero Stendhal. Nel Sud Italia, poi, in particolare, e ancor di più nei piccoli centri, esiste ed è viva la tradizione, selvatica, di fare delle potature drastiche (Anche a capelli di monaco) sulla scarsissima vegetazione esistente. Con effetti devastanti sulla bellezza insita negli alberi e, di conseguenza, negli ambiti adiacenti. Forse la necessità di procurarsi legna per il camino per le fredde serate invernali stimola tanti trogloditi in una certa direzione.

Al fine di sperare nella eliminazione (O almeno drastica riduzione) dei massacri che, sistematicamente, sono commessi dagli amministratori locali (Benestare, Locri, Siderno, Bovalino, ...) riporto alcuni concetti che mi auguro vengano fatti propri dalle future generazioni, visto che per quelle odierne non sembra esserci rimedio. 
-Gli alberi e il verde pubblico appartengono alla Comunità e in quanto tali devono essere protetti dagli amministratori che hanno il compito di lasciarli, alla fine del mandato, in condizioni migliori di come si trovavano all'inizio del loro mandato.
-Gli alberi e il verde migliorano la qualità dell’aria, il valore delle proprietà, il clima sociale, il territorio, il benessere psicologico della gente.
-Gli alberi sono bellissimi come li ha fatti la natura. Essi non devono essere mutilati con inutili e barbariche potature. La potatura migliore, contrariamente a quanto potrebbe essere sostenuto da qualche sprovveduto, è quella che non si nota, che non c'è. Infatti, come si può vedere, ictu-oculi, osservando la natura, le piante più belle e più efficaci sono quelle non potate.
-Contrariamente a quanto sostenuto da qualcuno, la capitozzatura non  previene gli incidenti e non rinforza gli alberi. Gli alberi così mutilati vivono molto di meno e possono essere più fragili e, quindi, più pericolosi.
-I costi per la piantumazione e la gestione di alberi devono essere considerati degli Investimenti,  non dei costi morti. Gli alberi ed il verde urbano in ogni abitato è di inestimabile valore, e, in quanto tale, va amato, rispettato, protetto, conservato, dagli amministratori e dai cittadini.
-Ogni amministratore di valore non solo deve impegnarsi per la conservazione degli alberi, ma deve, anche, programmare ed attuare adeguate piantumazioni aggiuntive.
-Per la cura del verde è necessario rompere con le vecchie grossolane, barbariche tradizioni che portano scempio ai nostri  alberi. L'affermazione che la cosa è sempre stata fatta  è da rigettare in quanto becera, volgare, primitiva, priva di fondamento tecnico.  

In foto uno scorcio del Lago di Como, uno dei siti più incantevoli della nostra Italia. Provate a vedere se ci sono scapitozzature sugli alberi. Provate ad immaginare la vegetazione in un sito analogo in altra zona culturalmente sottosviluppata.

18 novembre 2022

BRISEIDE

 


Briseide (O Breiseide) è una bellissima donna troiana venutasi a trovare tra le braccia di due ateniesi, nemici del suo popolo. Un semidio (Achille) e un rozzo sanguinario re guerriero (Agamennone).
Durante la prima fase della guerra di Troia, Achille, valoroso guerriero invulnerabile in tutto il corpo, con la sola esclusione del tallone, inizialmente si mantenne poco coinvolto nello scenario bellico. In seguito alla morte del suo amico Patroclo scese platealmente in campo, facendo sua schiava (Portandola nella sua tenda) la bella Briseide della corte e parente del re troiano Priamo.

Agamennone, compagno di guerra di Achille, approfittando dell'assenza di Achille ha pensato bene di prendere per sé (Portandola nella sua tenda) la povera schiava, Briseide. Achille non accettando tale sottrazione (Della sua schiava), seminando scompiglio nell'accampamento dei greci, con l'avallo degli altri re, costrinse quel rustico di Agamennone a restituirgli la fanciulla, schiava di guerra.
Si tratta di riflettere e decidere su chi è il meno barbaro fra tanti barbari, che erano meno barbari dei conclamati barbari.

"Affranto brucia Achille per Briseide a lui tolta", da Amori L1 Ovidio.

AMORE ESALTANTE, SENZA MISURA

 "Erra chi a un delirante amore cerca fine,
non conosce misura alcuna un vero amore"

Properzio 


PINOCCHIO

Pinocchio, di Carlo Lorenzini, detto Collodi.
Molti pensano che il libro "Le avventure di Pinocchio" sia destinato ai bambini. Non è così, a ben leggere.
Questo è il libro Italiano più letto e tradotto nelle varie lingue del mondo. Di più della stessa "Divina commedia" di Dante. E se ciò è vero, com'è vero, allora un buon motivo ci sarà certamente. Questo è un libro per grandi, prima che per piccoli. Basta saper leggere fra le righe.
L'Autore, morto d'infarto, il 26/10/1890, ha pubblicato il libro nel 1883, in un contesto sociale e politico in evoluzione, da poco successivo alla iniziativa di Garibaldi. 
Inizialmente Collodi aveva pensato di chiudere il libro, ambientato in Toscana, con la impiccagione del burattino (Sarebbe più corretto definirlo marionetta) nella pubblica piazza, ma le pressioni esterne ricevute da parte di coloro che avevano letto il libro (Allora, come ora) lo costrinsero ad una soluzione più dolce.

Aspetti analizzati implicitamente dall'Autore.
- Sistema sociale forte coi deboli e debole coi forti
Collodi, con forza e veemenza mette in risalto l'ingiusto sistema (Magistratura) che se la prende coi poveri Cristi (Forte coi deboli), mentre si manifesta debole e inconsistente coi forti. 
La circostanza, sotto molti aspetti, è identica a quella che si riscontra, anche se in modo più edulcorato, ancora ai giorni nostri. Questo è un terribile punto di prospettiva, che, nonostante la retorica dei numerosi discorsi  acculturati, è ancora esistente nella nostra società, che consideriamo molto evoluta. Proviamo ad immaginare come vanno le cose in tutti quei paesi ove la Libertà e la Giustizia sono soltanto dei punti di fuga.
- Il grillo è la buona coscienza
Al grillo parlante Collodi ha assegnato il compito di sostenere la buona coscienza del Cittadino, nonostante le avversità che si incontrano nella vita.
- La fatina è la mamma munita di buon senso.
Alla fatina è assegnato il compito di rappresentare le mamme che con passione, amore, umiltà, affrontano la vita, soppesando tutte le incognite che si presentano ogni giorno, col metro del buon senso.
- Il giudice visto con ironia.
Collodi, pur sapendo di andare incontro a feroci critiche e ostacoli pratici, diretti, nella sua vita quotidiana si è rifiutato di modificare l'impostazione ironica del giudice. Giudice arrivato alla condanna del burattino per il semplice fatto di essere ... innocente.
In ciò trova conferma, nell'attualità, il mio detto sconsigliante di rivolgersi alla giustizia in caso di innocenza e consigliante di farlo nel caso contrario. In caso di colpevolezza il cittadino ha, sempre, qualcosa da guadagnare.  In caso di innocenza il Cittadino ha tutto da perdere (Denaro, Tranquillità, Equilibrio, ...) rivolgendosi alla giustizia. 
- Il carabiniere visto con satira.
E' sempre esaltante e divertente leggere la satira con cui Collodi mostra il CC mentre arresta Pinocchio, pur senza alcun ragionevole motivo.
Traslato all'attualità, bisogna riconoscere, che i CC, a parere del sottoscritto, sono e rappresentano, almeno per larga massima, in Italia, un baluardo per la legalità. Cosa, praticamente, inesistente al tempo di Collodi; costretto a subire le conseguenze restrittive anche per questo libro.
- Pinocchio anima candida.
Il protagonista, come giusto che sia, è un romantico, un sognatore, un cavaliere tipo Don Chisciotte. E' un'anima candida. Ed in quanto tale meritevole di affetto, di attenzione, di simpatia, di amore.
- Il legno è l'umanità.
Perché Collodi ha presentato il protagonista come se costituito in legno e non in carne ed ossa? Il legno con il suo excursus di vita, dalla nascita alla morte, rappresenta l'umanità intera, con i suoi pregi e i suoi difetti. Legno (Umanità) che, in senso metafisico, porta all'albero per eccellenza: Dio.
- Le bugie come meccanismo di difesa.
Il burattino, nonostante i vari proponimenti interiori, nella vita è costretto a ricorrere alle bugie per difendersi dalle aggressioni quotidiane. Ma, posto davanti ad uno specchio, pur titubante, ha la forza per riconoscere i propri errori, le proprie malefatte.
- Etica e morale.
"La morale è espressione di una mentalità conservatrice. Fai il bravo e come premio diventi un bambino vero"? 
No, non sempre questo concetto è accettabile. L'argomento va contestualizzato al luogo, alla cultura media esistente, alle condizioni economiche e sociali, al livello di libertà del cittadino.
  

IN OGNI CASO

 "Che una bella donna conceda o neghi i suoi favori,
le piace sempre che le vengano chiesti"

Ovidio, Ars amatoria

17 novembre 2022

ANDROMEDA


Andromeda è un nome che ha sempre esercitato molto fascino sugli uomini. Sarà per il significato etimologico (
Signoreggia sugli uomini) e/o per i racconti mitologici ad essa legati.
Era la figlia, bellissima, di Cefeo e Cassiopea, sovrani di Etiopia. Per rimediare alle colpe della madre (Aveva osato definirsi più bella delle Nereidi, scatenando, con ciò, la loro ira. Ed era, in effetti, molto molto bella) è stata condannata a pagarne le conseguenze. Vittima della superbia della madre e sacrificata dal padre per ragioni di stato. Le Nereidi (Ninfe del mare) si rivolsero a Poseidone per scatenare la loro vendetta. Il dio del mare per soddisfare le ninfe inviò sulle coste del regno Etiope un mostro marino, con animo distruttivo. Cefeo e Cassiopea, per calmare il mostro si risolsero di offrire in sacrificio al mostro la loro bellissima figliola Andromeda, che fu  portata e incatenata ad uno scoglio.

Andromeda "piange le braccie livide da materne catene, le innocenti mani alle fredde rocce".

Perseo (Figlio di Zeus e Danae), innamorato di Andromeda, dopo aver chiesto la mano ai genitori della fanciulla, a cavallo di un destriero alato (Pegaso) si è lanciato contro il mostro marino che si stava avventando contro la ragazza legata allo scoglio. Lo ha ucciso; ha liberato l'entusiasta ragazza, diventata sua sposa (Non prima di aver superato gli ostacoli (Battaglia durante i festeggiamenti)  posti da Fineo, zio della ragazza, suo antico pretendente). 

La principessa Andromeda mostra l'animo umano schiavo delle passioni, degli impulsi, legati alla vita sulla terra. La ribellione e l'elevazione l'emancipazione dalla materia, al di sopra di ogni concezione terrena è rappresentata dalla liberazione della ragazza, per mezzo di Perseo, che, seppur figlio di Zeus, incarna la coscienza, l'eroe, che aiuta l'uomo verso la "giusta realizzazione spirituale". Il mostro marino, naturalmente, rappresenta le forze oscure del male che albergano nell'uomo e che spesso prendono il sopravvento sotto l'influenza delle pulsioni incontrollate.

Per volontà degli dei, i componenti della stirpe sono diventati costellazioni: Perseo, Andromeda, Cefeo, Cassiopea, che, spesso, di notte riusciamo ad ammirare nel cielo stellato.

Andromeda, P. G. Dorè

13 novembre 2022

LE TRE GRAZIE



Le Grazie, secondo Esiodo, sono tre:
Aglaia, in greco antico: Ἀγλαΐα, «splendente» era la Grazia dello Splendore;
Eufrosine, in greco Εὐφροσύνη, Gioia era la Grazia della Letizia;
Talia, dal greco θᾰ́λειᾰ (thaleia), che significa "abbondanza", "prosperità" era la Grazia della Pienezza e Portatrice di fiori.
Sono dette le Cariti dal greco χάρις «grazia».
Queste dee benefiche sono ritenute figlie di Zeus e di Eurinome.

Sono simbolo della perfezione a cui l'essere umano dovrebbe tendere, nonché, secondo alcuni autori, le tre qualità essenziali della donna in prospettiva classica.
- Seneca nel “De beneficiis” racconta che le tre giovani donne rappresentano l'atto dell’offrire, l’accettare ed il restituire, simboleggiato dall’intreccio delle loro mani.
- Secondo la visione neoplatonica l’unità dell’Amore viene espressa con la triade delle Grazie, come afferma Pico della Mirandola. Quindi le tre dee sarebbero le tre forme dell’Amore: Castitas (la Castità, colei a cui è rivolta la freccia di Cupido e la più sobria nelle vesti. Rappresenta l'astensione da ogni attività sessuale, o, anche, da manifestazioni o pensieri che vi abbiano in qualche modo attinenza), Voluptas (la Voluttà. Rappresenta il piacere intenso e diffuso che si prova nella soddisfazione del desiderio sessuale. Si intende, anche, godimento inteso, talvolta morboso, che deriva dal soddisfacimento di un impulso materiale o, anche, spirituale) e Pulchritudo (la Bellezza. La qualità capace di appagare l'animo attraverso i sensi, divenendo oggetto di meritata e degna contemplazione).

In foto Le tre Grazie - Antonio Canova - 1817 - Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo 

IL BACIO

Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni

Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me

Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c'è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo

Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.

(Pablo Neruda - Il bacio)

9 novembre 2022

AMORI

- "Nitimur in vetitum semper cupimusque negata."
Tendiamo sempre a ciò che è vietato 
e bramiamo ciò che ci viene negato.

- L'amore è di chi vuole il rischio ...;
 chiunque non vuole restare ozioso, ami!

Ovidio, Amori

L'Arte di amare. 
L'amore ha come presupposto il Desiderio. 
Il Desiderio ha bisogno di essere: 
Suscitato (Con una buona tecnica di seduzione (caccia, guerra, per ottenere successo ed essere felici));
- Conservato (Con un costante vissuto quotidiano fatto di passione);
- Soddisfatto (Con un appagamento fisico e interiore che coinvolge la coppia).
E, se necessario, liberarsene (Nel caso in cui il rapporto diventa virale. Nel momento della cessazione degli amorosi sensi).
Ovidio con la sua "Ars amatoria" ha insegnato, magistralmente, come vivere il desiderio. Come viverlo e come spegnerlo.
Egli ha descritto l'amore come una guerra da combattere e vincere. L'amore ha bisogno di un piedistallo (Il desiderio), ossia di un gioco dal quale, in genere, è escluso qualsiasi approccio di natura sentimentale. Un gioco che trova compiutezza nella fisicità.
Il "Manuale del seduttore", con una certa e libera licenziosità, spiega all'uomo o alla donna, come fare, anche con modalità scherzose, per rendersi attraenti, per un perfetto uso delle tecniche sessuali.
Le sue opere furono, contemporaneamente, esaltate e denigrate dalla morale Romana del tempo. 
E qualche sua opera è stata presa in prestito per giustificare il suo esilio a Tomi, sul Mar Nero. In vero, pretesto per coprire uno scandalo erotico che l'ha visto coinvolto con una bella donna familiare di Augusto.



IO SONO UN UOMO

Io sono un uomo antico, 
che ha letto i classici,
che ha raccolto l’uva nella vigna,
che ha contemplato il sorgere 
o il calare del sole sui campi.

Non so, quindi, cosa farmene di un Mondo creato, con la violenza,
dalla necessità della produzione e del consumo.
Detesto tutto di esso: 
la fretta, il frastuono,
la volgarità, l'arrivismo.

Sono un uomo che preferisce perdere, 
piuttosto che vincere con modi sleali e spietati !!

Pier Paolo Pasolini

28 ottobre 2022

LA BELLEZZA DEL PAESAGGIO

La Bellezza di un luogo è funzione di tanti parametri legati alla natura e all'azione dell'uomo. Esistono luoghi con una natura eccellente, ulteriormente abbelliti dall'azione dell'uomo. Ed esistono luoghi con una natura meravigliosa, ma abbrutiti dall'azione dell'uomo.
Perché la Bellezza del paesaggio agricolo delle Colline del Chianti non è ripetibile in Calabria?
Chi dovrebbe tutelare il Diritto alla Bellezza di Natura?
Chi ha sbriciolato il diritto alla conservazione dei luoghi dell'Infinito di tanta gente?
Chi è responsabile di tali furti?
Chi è stato causa, o concausa, diretta e/o indiretta, di tale barbarie può essere incaricato a trovare e applicare la cura del sistema?


UOMINI

Leonardo Sciascia, uno dei più grandi intelletti italiani, del secolo scorso, a proposito dell'umanità, ne "Il giorno della civetta", ha  precisato, tramite la voce di un boss mafioso, che esistono, di fatto, ben cinque diverse categorie: 
1)- Uomini (Pochissimi. Merce rara e preziosa); 
2)- Mezz'uomini (Pochi. Lavorano senza mai alzare la voce. Hanno poco coraggio. Il coraggio non si compra al supermercato); 
3)- Ominicchi (Bambini che si credono grandi. Scimmie. E sono tanti); 
4)-  Pigliainculo (Un esercito); 
5)- Quaquaraquà (Anatre nelle pozzanghere). 
Il tutto per riportare i simboli pregnanti della cultura popolare collegata alla mentalità mafiosa di allora.

Ma, oggi, in cui il potere pubblico della società è saturo di: 
a)- Idioti Funzionali (Faccia pulita del potere); 
b)- Cretini  Istruiti (Dirigenti della macchina dello Stato); 
c)- Utili Idioti (Soggetti preposti alla rappresentazione di poteri minori), 
come è cambiato, da Sciascia ad oggi, il nostro Paese? 
In meglio o in peggio?

IL BENE E IL MALE

L'uomo è stato creato perché incontri il male?
E, tale incontro deve avvenire proprio là dove egli ha riposto la sua fiducia originaria? 
Perchè:
a)- Adamo è stato espulso dal Paradiso terrestre? 
Ha poco credito la storiella di Eva che, tentata dal diavolo, mangiò la mela;
b)- Giobbe è stato ignorato da Dio? 
Uomo saggio, ricco, giusto, buono, mite, devoto, sincero, noto per la sua fede e la sua pazienza infinita. Egli, pur tentato da Satana che gli aveva procurato ogni tipo di male e sparlava di lui, ha mantenuto salda la sua fede in Dio. Alla fine Dio lo ha ripagato di tutto ciò che aveva perso.
Le difficoltà, le tribolazioni, le ingiustizie fanno parte della vita e ad esse l'uomo deve rassegnarsi. Senza mai lasciarsi prendere da disperazione, scoramento, sofferenza;
c)- A Mosè è stato negato l'ingresso in Terra Promessa? 
d)- Gesù, tradito da Giuda, è stato abbandonato dal Padre sulla croce? "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? è stato il suo ultimo grido".
   Si potevano ottenere gli stessi "risultati" senza dover attraversare tanta sofferenza?
   Ma, la legge della vita è stata scritta più nel segno del male o nel segno del bene? 

27 ottobre 2022

IL PERDONO



La dottrina di Cristo afferma, perentoriamente, che la giusta risposta al male è rappresentata dal perdono
Ma si può sempre perdonare? 
Quali aspetti è necessario tener presenti per detta percorrenza?  
E' sempre una pratica sincera; oppure è condizionata da fattori esterni?
Il perdono può essere la strada giusta (funzionale) solo se parte dal profondo dell'Io di entrambe le parti coinvolte. Ha bisogno di un profondo riconoscimento, da parte di chi ha creato il male. Questa parte deve, a parere di molti, non solo mostrare, ma, anche, essere, certamente, cosciente del male arrecato a tutti. Società compresa. 
Il portatore del male deve riconoscere la crudeltà arrecata ed evitare di attenuare, ammorbidire, la gravità del male arrecato.
In assenza di questi presupposti che devono essere riconosciuti, non dal giudice di turno, ma dai familiari delle vittime, si cade, come spesso succede, nella retorica tendente, semplicemente, ai vantaggi socio-economici del portatore del male. Per il meccanismo perverso dello sconto di pena. Ma questo non ricade nell'ambito del concetto della rieducazione, del recupero psicologico dei colpevoli.
Lo sconto di pena (Detentiva, pecuniaria) consiste in una riduzione della sanzione finale comminata dal giudice. In sintesi, in Italia, c'è un giudice che, nella fase post processo, giudicherà il giudice precedente rimodulando, al ribasso, la pena comminata.

POSSESSO


Il possesso è la possibilità di godere e di disporre di qualcosa o di una persona. Piacevole nel primo caso, terribile nel secondo, del qual caso si fa qualche cenno.
E' un qualcosa che tende a distruggere tutto ciò che incontra al suo passaggio. Si manifesta in tre fasi: 
a)- Inizio. All'inizio è qualcosa di inoffensivo, tendente all'accerchiamento del soggetto amato. 
b)- Durante. Poi, in genere, si trasforma in una specie di recinto armato, sorvegliato.
c)- Fine. Infine, può diventare, e spesso diventa, una sistematica tecnica militare dittatoriale, per il controllo costante del soggetto. 
               La Vita è Libertà infinita; il possesso è prigione.

IMMEDESIMAZIONE

La passione, di solito, porta alla immedesimazione con la persona amata (Nietzsche). 
Con la conseguente perdita e smarrimento della propria identità o col possesso della persona amata. Con la conseguente tendenza ad escluderla dal mondo. Mondo visto come una potenziale minaccia che potrebbe portare alla fine della passione totale. Sia col possesso, sia con l'immedesimazione la distanza fra gli amanti tende ad essere eliminata. I due soggetti tendono ad essere una cosa sola. Con la conseguente alienazione di una delle parti, per amore della parte sovrastante.
L'immedesimazione, quindi, è chiamata amore, ma non è tale.
Parafrasando Barthes si potrebbe dire:
"Io non devo somigliare chi amo. Io non devo postulare una conformità di essenza con l'altra parte. Io non devo immaginare, imitare le cose che fa l'altro. Io non voglio essere l'altro (Devo essere me stesso, magari, sì, in armonia con l'altro".
Anche in armonia con Agostino che a proposito dell'amore così diceva: "Volo ut sis", voglio che tu sia quello che sei. In altre parole, nessuna riduzione, nessuna alienazione per possesso, nessuna immedesimazione. Solo riconoscimento e rispetto nella differenza.
Come dice Nozik: 
"due persone che si amano non devono considerarsi come gemelli siamesi, ma come due soggetti che mettono insieme il loro benessere e la loro autonomia"

ANDATURA ERETTA

"Nella società odierna camminare eretti è una utopia concreta?
K. Marx.

Per l'uomo, il passaggio dalla posizione piegata alla postura eretta mostra la tendenza a non lasciarsi piegare e, quindi, sottomettersi
E. Bloch


BONTA' E CATTIVERIA

"Gli uomini sono buoni per natura; 
diventano cattivi nella società, come risposta alle frustrazioni che ricevono. 
Come espressione della povertà sociale e culturale, della impotenza, della indigenza.
J. J. Rousseau

Il compito dei Rappresentanti istituzionali dovrebbe essere quello di operare in modo da far sì che: 
- L'uomo non diventi cattivo nella vita sociale e privata, eliminando e non creando condizioni di frustrazione di qualsiasi natura; 
- L'uomo non sia mai povero socialmente e culturalmente;
- L'Uomo non si senta mai impotente davanti alle Istituzioni;
- L'uomo non sia e non si senta mai indigente, isolato, scartato dalla società.


ALBERI

Ogni anno, sistematicamente, durante il periodo estivo, in tante parti del mondo, occidentale ed orientale, vasti incendi e potature selvatiche distruggono boschi vitali, essenziali, per la vita dell'uomo. 
La reazione a questi terribili atti insani non può che essere ricercata nella ferrea determinazione di piantare, in ogni dove, tanti alberi, cercando, inoltre, di fare in modo che i boschi esistenti restino intatti al fine di trattenere l'anidride carbonica da essi intrappolata. Ogni albero deve essere trattato con il dovuto rispetto. Ma non sempre è così.
I boschi sono la salvezza dell'uomo; essi sono la garanzia per la conservazione della vita dell'uomo sulla terra. L'assenza degli alberi porta alla desertificazione del territorio e al suo inevitabile abbandono.

EROSIONE DELLE COSTE

 Il problema dell'erosione costiera, presente in tante zone Mediterranee e non, è di estrema complessità, ma, in ogni caso, professionisti e amministratori dovrebbero, sempre, tener presente che:
a)- Il mare si riprende, sempre, magari nelle immediate adiacenze, tutto quello che gli si sottrae;
b)- Il mare restituisce tutto quello che gli si dà.


VERITA' - LIBERTA' - GIUSTIZIA

Ai rappresentanti Istituzionali e, di conseguenza, alla quasi totalità degli uomini, non interessa né la Verità, né la Libertà, né la Giustizia
Sono cose scomode, noiose, fastidiose, non convenienti. 
Gli uomini si trovano comodi nella bugia, nella schiavitù e nella ingiustizia. In esse si rotolano come maiali nel fango.

UN PAESE CAPOVOLTO

 Non posso non constatare l'esistenza, nella nostra società, di una serie di ingiustizie, di irregolarità, di scorrettezze, di sciocchezze, che colpiscono il Cittadino.
Mi trovo a vivere, con molto disagio, in un Paese in cui i carnefici, alla fin fine, vivono da vittime adulate e le vittime sono ignorate e bistrattate dalla società e dai poteri Istituzionali e non.
E non vedo alcuna luce in fondo al tunnel.

LA MOSSA DEL CAVALLO

Nel gioco degli scacchi una delle mosse più efficaci per vincere le partite è quella del cavallo, che porta con le spalle al muro l'avversario.
Tale mossa, tale modo di dire, è entrata nel gergo comune.
Non importa quanto tempo serve ancora, o dove ti trovi, o dove ti nascondi. 
Arriverà e sarà inesorabile; e Giustizia sarà.

PRINCIPIO DI VICINANZA

La società in cui viviamo, ogni giorno, ci inonda di una infinità di notizie che interessano i vari campi della vita (Scienza, Politica, Sport, Tempo libero, Geografia, Storia, Cronaca, ...) per tutti gli angoli della terra. E, naturalmente, non avendo il tempo per documentarci su tutto, ognuno di noi fa una cernita sulle notizie considerate, personalmente, più valide d'interesse.
Ma, su quali notizie tendiamo a concentrare l'attenzione? 
Senza alcun dubbio, concentriamo l'attenzione sulle notizie che riguardano i paesi più vicini a noi. Una notizia che interessa il lontano o medio Oriente è, certamente, per una persona che vive in Italia, meno interessante di una notizia, analoga, che riguarda, per esempio, la vicina Francia. Il paese vicino al nostro è assimilato al nostro.

CORRETTEZZA ISTITUZIONALE

Per un adeguato funzionamento della Democrazia, in tutti i paesi liberi, alcune regole dovrebbero essere fissate e rispettate, in modo netto, senza alcuna incertezza. Esempi:
1)- Candidature generiche. Chi si candida al Parlamento (Oppure ad altro Ente Pubblico o Privato), già ricoprendo altra carica pubblica, dovrebbe, almeno un anno prima delle elezioni, dimettersi. Senza alcuna possibilità di ritornare a ricoprire la carica svolta, sia in caso di insuccesso sia in caso di compiuto espletamento della nomina. Col divieto assoluto di accettare candidature  nello stesso distretto in cui il soggetto svolge l'attività pubblica;
2)- Magistrati candidati. I magistrati che desiderano candidarsi alle elezioni, almeno un anno prima del voto devono dimettersi, definitivamente (Senza nessuna possibilità di ritornane alle funzioni svolte) dalla carica occupata e non devono potersi candidare nei distretti giudiziari in cui hanno svolto l'attività oppure ad essi collegati. 

COSA FARE?

 Cosa fare per:
- Migliorare la concentrazione; 
- Arricchire il vocabolario;
- Allontanarsi da stati di stress;
- Tenere allenata la memoria, la mente;
- Diventare sempre più empatici;
- Dormire meglio;
- Essere sempre più perspicace;
- Fare meno errori di vita e di linguaggio;
- Avere una mente sempre più aperta?

L'amore!!!

26 ottobre 2022

FUTURO PROSSIMO

La società Italiana odierna, dal punto di vista intellettuale,  si presenta con grandi picchi di eccellenza e con diffusa scarsità. Con pochi numeri nel primo caso e con moltissimi numeri nel secondo. 
Compito della Politica sarebbe quello di ridurre gli ostacoli che consentono il mantenimento del gap esistente tra i suddetti due livelli. Ma nessuna luce appare in questa direzione.
Spesso mi soffermo ad osservare i ragazzi del futuro. Il loro linguaggio, il loro modo di intendere, di ragionare.
E' preoccupante la spaventosa regressione culturale , etica e morale che si riscontra nella gioventù. In essa il bagaglio di ignoranza appare nella sua notevole spaventosità. Molti giovani, forse inconsciamente, pensano di poter colmare i crateri culturali, spesso molto profondi, con richiami biblici o ricorrendo a frasi, aforismi, di famosi intelletti.
   Poveretto quel popolo che non sa o non vuole far crescere i propri figli
Riconoscendo che un popolo poco istruito e di scarso livello culturale è, certamente, più facilmente controllabile per gli interessi di chi detiene il potere.

BENE PUBBLICO E INTERESSE PRIVATO

 Dal libro di vita (La mia storia) di Michelle Obama:
"Dall'alto della balconata vidi i membri Repubblicani del Congresso restare seduti per quasi tutta la durata del discorso, con l'espressione ostinata e arrabbiata, le braccia conserte e la fronte deliberatamente corrugata, con l'aria di bambini che non hanno ottenuto ciò che volevano.
Si sarebbero opposti a qualsiasi proposta di Barack, che fosse un bene per il Paese o no."

   E, in Italia? 
E' la stessa condizione. Il Paese spaccato, sostanzialmente, in due sponde opposte, è gestito, forse, non al meglio delle  possibilità.
Tanti rappresentanti politici parlano, e dicono di parlare, in rappresentanza del popolo, che, spesso, ignora, considerandolo invisibile.
Mi piacerebbe un giorno poter dire a qualcuno di questi rappresentanti Istituzionali quello che dico ai miei Figli:
"- Tu sei per me molto importante e saggio.
- Sono molto fiero di te e di tutto ciò che stai facendo per il bene di tutto il Paese;
- So che ce la stai mettendo tutta, e che, in ogni caso, sarò soddisfatto del tuo operato".

CAMBIALE PORTATA ALL'INCASSO

 Nei paesi con scarsa Democrazia, con scarso livello di Libertà capita, spesso, di trovarsi davanti a fatti, circostanze, di non facile comprensione.
Mi domando allora, quando so di cose incomprensibili: 
Perché? 
A chi giova?
Quando la domanda, anche dopo un lungo termine, resta senza risposta, allora, quasi sempre, si tratta di ... "cambiale portata all'incasso". 

MI SONO LASCIATO ANDARE

 "...
  Con chi risolvi la tua gioia di amare?
  Io mi sono lasciato andare,
  nei sentieri affondati dai carri.
  ..."

di Rocco Scotellaro


24 ottobre 2022

CAVALLINA STORNA

 "O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!

A me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buono ... Ma parlar non sai!

Tu non sai, poverina; altri non osa;
Oh! ma tu devi dirmi una, una cosa!

Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.

Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come."

Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormion sognando il bianco della strada.

La paglia non battean  con l'unghie vuole:
dormion sognando il rullo delle ruote,

Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome ... Sonò alto un nitrito.

Giovanni Pascoli, in memoria del Padre, assassinato, il 10/08/1867, sul suo carro, sulla strada di ritorno verso casa. Autori non individuati.

21 ottobre 2022

MESSA CANTATA

 Messa cantata, era un modo di dire, nel linguaggio corrente di tanti anni fa, quando si voleva parlare di un certo argomento, senza peli sulla lingua. Come era riconosciuto anche ai servi, senza pericolo di reazione da parte dei padroni, nei Saturnali, al tempo di Roma imperiale.
   Senza metafore o circonlocuzioni barocche, bisogna riconoscere che:
1)- Il paese Italia è, da tempo, senza nocchiero adeguato. I tre Poteri dello Stato non sono gestiti in termini adeguati ad un grande Paese come il nostro. La conseguenza è il potenziale rischio di arenarsi su una spiaggia o di andare a sbattere contro qualche scogliera rocciosa;
2)- Il paesino natio è in via di estinzione. Varie sono le incapacità presenti, evidenti anche ai ciechi. In giro non esiste uno spirito critico. Non esistono dei fari intellettuali che possano fare da guida per il cittadino incerto. La maggior parte della gente, per ovvie motivazioni di convenienza economica, in una zona depressa come quella, è portata a seguire il carro del più forte. Non sempre espressione di acqua limpida di sorgente montana. Non esiste amore, rispetto, difesa, tutela, per la cosa pubblica e per la natura, in generale. E' un deserto fisico e culturale che avanza senza ostacoli. Come un grande incendio estivo che distrugge ogni forma di vita che incontra nel suo cammino.
   A chi giova questo stato di cose?

17 ottobre 2022

VINTI



Una delle più grandi opere letterarie che, maggiormente, descrive gli sconfitti e il loro dolore è l'Eneide di Virgilio.
-Enea. Un vinto che diventa vincitore. E' l'eroe del poema epico codificato sul modello dell'Odissea di Omero. Enea è vinto, sconfitto, nella guerra che ha visto soccombere i Troiani sotto l'attacco astuto dei Greci. Egli, con tanta umiltà e con tanto dolore, scappa dalla sua città fumante, oramai compromessa, col padre (Anchise) e col figlio (Ascanio, detto Juli, dal quale sarebbe derivata la stirpe Giulia) per fondare, dopo un lungo peregrinare mediterraneo (Come fece anche Ulisse), sulle rive del Tevere, la città di Roma.
-Didone. Una regina che diventa vinta. E' una sconfitta anche la regina di Cartagine, travolta dalla passione, per Enea, che la porterà al rifiuto della vita alla vista della fuga del suo eroe.
"... Se un figlio, se almeno un figlio da te avessi avuto
prima della tua fuga, se nelle stanze giocare
un piccolo Enea mi vedessi, che pur avesse il tuo viso,
non del tutto delusa, non tradita sarei!"

JOLE

Il pudore a difesa, a qualsiasi costo, della vita del corpo?
Erodoto nelle sue "Le storie"  racconta il tremendo episodio di pudore, così come vissuto dalla bellissima Jole, moglie di Candaule, re dei Lidi. Il Re era molto orgoglioso della insuperabile bellezza della moglie. Un giorno, egli, al fine di far constatare che Jole era la più bella donna della terra, ha offerto la visione riservata della moglie, nuda, a Gige, il suo fidato alabardiere. Ma Jole scorgendo la figura di Gige, che si accingeva ad uscire, dalla sua stanza da letto, ha provato un'immensa vergogna.
Era atterrita dal fatto che un altro uomo, oltre il marito, potesse aver potuto profanare, con lo sguardo, il suo corpo, la sua soggettività
E, non potendo sopportare oltre tale condizione, il giorno dopo ha convocato Gige e lo ha informato della necessità inderogabile di riparare all'onta da lei subita (Vista del corpo nudo) offrendogli due sole opzioni:
1)- Eliminare il re e impossessarsi di lei (Jole) e del regno;
2)- Morire.
   Naturalmente, Gige scelse la prima strada. 
E così facendo ha restituito al corpo di Jole la sua, già rubata, soggettività. Con il ripristino esclusivo della reciprocità della vista, della passione. Indipendentemente dal rango, dal censo. 


IL LUPO

 Il lupo non teme il numero delle pecore quando attacca il gregge.

AMORE, GELOSIA E ODIO

Amore, Gelosia, Odio.
Nel rapporto di coppia, solo quando si ama si può arrivare ad odiare, veramente. Intensamente. 
Col tempo passa tutto, ma prima è necessario superare il picco della curva a campana durante il quale l'uomo è capace di qualsiasi idiozia.
L'odio per la scomparsa dell'amore è una risposta assurda, brutale, selvatica, grezza.
L'uomo, in quanto essere dotato di raziocinio, deve essere capace di controllare il proprio ingiustificabile odio che, se lasciato libero, può distruggere se stesso, l'oggetto dell'amore e tutti gli altri affetti familiari della coppia.
Le continue aggressioni violente, fino alla condizione di letalità, che in questo periodo sono riportati dai media, in cui tante donne risultano soccombenti davanti alla becera violenza della gelosia dell'ex compagno, non sono, assolutamente, giustificabili. Inaccettabili!
"Difendetevi dalla gelosia, mio signore!
E' un mostro dagli occhi verdi, 
che odia il cibo di cui si pasce
Otello - Atto 3 - W. Shakespeare

L'odio esterno a rapporti di coppia
L'uomo che subisce il male è portato a reagire, immediatamente, con immenso odio verso coloro che l'hanno colpito. Col passare del tempo l'odio può persistere in forma dura e violenta, oppure può trasformarsi in altra forma ancora più dura e violenta. Quella dell'invisibilità, della indifferenza. Ciò equivale a voler realizzare un mondo in cui il promotore del male, semplicemente, non esiste.
Senza dimenticare che l'uomo è buono per natura. Esso diventa cattivo quando interagisce con la società (Civile, Economica, mafiosa). E' come una risposta intrinseca allo stato di frustrazione, di soggezione, in cui gli altri l'hanno posto. Condizione questa che trova fondamento nella povertà economica e di spirito, nell'indigenza, nell'impotenza, nella sudditanza psicologica verso terzi (Che, a torto o a ragione, detengono il potere).
L'odio, per evitare che porti a distruzione, è sempre bene che venga tenuto sotto controllo. Sempre. In ogni momento della vita.
 

EUROPA UNITA



La recente guerra in Ukraina ha messo in evidenza le grosse lacune presenti nelle traballanti organizzazioni esistenti. L'Europa così come esistente allo stato attuale è come un corpo senza spina dorsale. Con alcuni paesi che sono nella sala di regia. E, con un meccanismo di funzionamento legato all'assenso unanime, che non sempre è da considerare come democratico. L'attuale Europa gestita, sostanzialmente, da Germania e Francia, in questo ultimo decennio, ha fatto una serie di errori. Tra essi, il più grossolano è quello di rendere dipendente da un solo fornitore di energia (Gas, Petrolio), per la quasi totalità. Tale condizionamento ha rappresentato, e rappresenta, un grave danno economico-finanziario e imprenditoriale per tutti i paesi d'Europa. Danno che sarebbe stato contenuto se i fornitori del gas fossero stati più diversificati. Con perdita di credibilità a livello politico, economico, militare, monetario. L'Euro (Moneta d'Europa) in seguito alla crisi del gas ha avuto una forte perdita  di valore, per effetto della frivolezza del potere politico ed economico.
L'Europa, per avere credibilità e potere internazionali, dovrebbe riflettere su alcuni fondamentali dei seguenti aspetti.
-Lingua ufficiale: Inglese.  L'Europa è l'unico paese al mondo la cui lingua ufficiale non è lingua ufficiale di nessun paese aderente. Francia, Germania e Italia sono i paesi fondatori dell'Europa e per l'Italia, addirittura, non è prevista alcuna traduzione degli atti ufficiali. La lingua ufficiale non sia l'inglese, ma, al più, il francese. 
-Credibilità dell'Italia. L'Italia dovrebbe cercare di recuperare la necessaria credibilità a livello Europeo. I partiti d'Italia dovrebbero capire che è in Europa che si discutono e si fanno le scelte più importanti che interessano i singoli stati. Intanto bisognerebbe far capire, a chi di dovere, che al Parlamento Europeo non devono essere mandati soggetti "trombati" dalle elezioni nazionali. Meglio se le mezze tacche restano in Italia e in Europa si mandino persone in gamba.
-Europa di ideali. L'Europa non sia un paese di mercanti, come avveniva nel secoli medievali. Essi, di norma, hanno come stella polare il denaro, ma l'Europa deve avere come presupposti fondamentali Ideali di: Libertà, Diritto, Giustizia, Economia, Tassazione, Democrazia. Uguali per tutti gli stati. La fiscalità, per esempio, dovrebbe essere identica in tutti i paesi aderenti al fine di evitare che le grandi aziende trasferiscano le loro sedi presso i paesi col minore impatto fiscale. Ciò è quello che sta succedendo con le più grandi imprese italiane (Fiat, Eni, ...) che, per pagare meno tasse, si sono trasferite nei paesi Bassi.
-Standardizzazione di procedure e materiali. L'Europa sarà considerato come vera realtà di vita di oltre trecento milioni di abitanti solo se sarà capace di attivare una adeguata canonica standardizzazione in procedure e in materiali d'uso, comune o particolare. Cosa che finora non è stata fatta, se non in minima parte. Per esempio, nonostante le reiterate proteste dei Cittadini, forse per motivazioni di campanile, l'Europa non è riuscita ad uniformare le prese elettriche dei singoli stati. Quindi, per un cittadino europeo che va in giro per vari stati ha bisogno di portare con se una prese diversa per ogni stato. Ciò è inaccettabile, ragionevolmente. L'Europa fa il volo della quaglia (Raso terra) e non riesce a volare alto come le aquile.
-Orgogliosi di essere Cittadini d'Europa. L'Europa per essere una realtà credibile deve instillare, in tutti i suoi cittadini, l'orgoglio di essere tali. 
Io sono orgoglioso di essere Cittadino d'Europa, ma riconosco la necessità urgente di modificare molte cose dell'attuale conformazione geo-politica.