Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

30 giugno 2023

IL FASCINO PERVERSO DEL POTERE

 La conquista e la conservazione del potere (Lecito o illecito) spesso porta con se la necessità di attivare dei percorsi che quasi sempre sono illegittimi. Con un conseguente mescolamento tra realtà e finzione.
Anche secondo il Principe, del Macchiavelli, il fine (Ottenere il potere e conservarlo) giustifica i mezzi (Iniziative lecite e illecite per il raggiungimento dello scopo). Che si tratti di un principe, di un politico, di un imprenditore, di un mafioso.
Esercizio del potere. Il principe.

Ogni azione è lecita per la conquista e la conservazione del potere, sembra voler dire anche Shakespeare, col suo Riccardo III.
E' un "uomo crudele e astuto", dotato di una arguzia sottile, accattivante. Simpatico ai deboli che condiziona e assoggetta. Antipatico ai forti che spesso sottomette e/o sopprime. Con il suo forbito e spiritoso linguaggio non dice mai, ai suoi interlocutori, le sue vere trame. Spesso dice il contrario di quello che pensa al fine di provvedere, con ogni mezzo, per eliminare ogni impedimento. Impedimento che se manifestato deve essere subito represso per evitare perdita di credibilità nel resto della popolazione. Con possibili eventuali maggiori negative contrapposizioni.
Egli nega anche l'evidenza: tutti i delitti e le malvagità più crudeli.

Parla ai suoi interlocutori trattandoli come confidenti. Quasi dei confessori, ai quali racconta, scherzosamente, le sue malefatte. Col desiderio di farli diventare partecipi dei suoi misfatti. Anzi, complici. E i complici raramente diventano avversari, accusatori.
Con la capacità di far apprezzare la sua grandezza, anche nella barbarie del delitto fine a se stesso. Solo per la necessità di acquisire e mantenere il potere.

Grandezza nella malvagità che non sempre la gente è capace di leggere, capire, nella giusta dimensione.
Tutto ciò col risultato di essere lontano dalla "impersonificazione del male". 
E' la bramosia del potere che fa scattare tutte le azioni criminose, con l'obiettivo di eliminare, con ogni mezzo, tutti gli impedimenti che si presentano tra lui e il potere.
Con la consapevolezza di poter dare lezioni al "perfido Macchiavelli" sul concetto della necessità di assicurare il principio, di ogni principe, sulla necessità di confermare il detto che "il fine giustifica il mezzo".

Spesso (Lui) si finge amico di coloro che potrebbero danneggiarlo, per poterli , poi, eliminare. Siano essi amici, parenti o familiari.
Si presenta come un uomo timorato da Dio, anche al fine di acquisire consensi alla sua causa.  Con un esercizio magistrale della sua ironia, della sua dialettica, al solo fine personale diretto al Potere.
Principi, politici, mafiosi, hanno tutti la fisima di essere prossimi al Padre Eterno. Anzi, di essere, in molti casi, da esso discendenti. Dicendolo e pian piano credendoci anche. Con tutte le conseguenze drammatiche discendenti da tale convincimento.

Egli usa la sua posizione di potere e di forza per vincere chi gli è nemico o avversario; uomo o donna che sia.
Riccardo III usa la crudeltà della spada anche nel confronto con la bella Anna, della quale si dichiara innamorato, dopo averle confessato l'uccisione del marito, Edoardo, e del padre di lui, Enrico IV. Anna, inizialmente, gli sputa in faccia travolta dall'odio e dalla rabbia, ma, poi, quando lui le pone in mano la spada e l'invita ad affondarla nel suo petto, al fine di dissetare il suo (presunto) amore, lei lascia cadere a terra l'arma. cancellando con tale caduta tutte le resistenze nei confronti dell'assassino. 
Da lì si fa strada la lusinga della vittima per l'essere l'oggetto del desiderio di quell'uomo che ha il fascino perverso del carnefice.

La sua crudeltà è strettamente connessa alla sete di potere.
"Il mio regno per un cavallo" è il grido finale di disperazione misto a coraggio e usurpazione, fatto da Riccardo III.
Ma è sola recitazione, di una parte violenta, barbara, della vita. 
Nessuna misericordia per costoro!!!
 

FAVOLE

 Tornano in alto ad ardere le favole.

Cadranno colle foglie al primo vento.

Ma venga un altro soffio,

ritornerà scintillamento nuovo.

Ungaretti

23 giugno 2023

LA VENDETTA

 Nell'ambito della Dinamica esiste un principio, il terzo, detto "principio di azione e reazione". Secondo questo principio ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. E' una legge introdotta da Isaac Newton nel 1687. 

L'uomo che nella sua vita subisce un grave torto, per istinto primordiale, è portato a reagire contro coloro che gli hanno procurato il torto. In termini fisici, si può dire che è confermato l'assunto del suddetto terzo principio. Resta da stabilire, caso per caso, quali sono le condizioni al contorno che influenzano la reazione, in termini di modulo, di direzione e di verso.
  
La vendetta, quindi, non è altro che l'esplicazione del suddetto terzo principio. Esplicazione che differisce, come accennato, in funzione di tanti fattori. C'è sempre, cambia secondo i casi. Forme:
a)- Maledizione.
Le loro figlie, le loro mogli, le loro donne, vadano erranti, per paesi, valli, colline, coi capelli sciolti sulle orecchie , sul volto.
Follia, disprezzo e disperazione accompagni sempre sicari, fiancheggiatori e mandanti, ancora in vita, fino alla settima generazione.
A quelli già trapassati ci ha già pensato Caronte col viatico nelle fiamme eterne dell'inferno.
b)- Religione.
La vendetta e la punizione del male, come recita una famosa Lettera, spettano a Dio.
c)- Ragionevolezza della vita.
La vita, ragionevolmente, deve sempre essere vissuta nel migliore dei modi etici e morali possibili.  E per far ciò è necessario essere in continuo movimento. Come andare in bicicletta sapendo che per mantenere il giusto equilibrio dinamico non bisogna mai fermarsi. E, da qui, si può con buon senso affermare che:
- Le persone deboli si vendicano, senza pensarci su più di tanto;
- Le persone forti possono anche perdonare;
- Le persone intelligenti ignorano. 
   In tutti i casi, umani e possibili, senza alcun dubbio, si è in presenza di forme del principio di azione e reazione; o di vendetta. Più o meno raffinata.

MANIPOLAZIONE DELL'OPINIONE PUBBLICA

 William Shakespeare, col suo Riccardo III, ha fatto una magistrale rappresentazione della "grande manipolazione dell'opinione pubblica, messa in atto dal potere esecutivo per mostrare una immagine edulcorata da offrire al popolo". La costruzione di una immagine totalmente diversa da quella reale. La vita è vista come una rappresentazione teatrale in cui qualcuno ha scritto la trama generale e, poi, tutti gli attori, attentamente guidati da un acuto regista, recitano a soggetto. 
Col risultato finale che anche le grossolanità più assurde possono diventare credibili se i personaggi sono ottimi attori. Non è importante la verità; è importante il linguaggio, il sistema di comunicazione, col quale si da una notizia. Vera o falsa che sia.
Diffidate gente, diffidate sempre, di tutti i palloni gonfiati.

Lord Buckingham:
"Quando dei santi uomini di fede
sono al rosario, è arduo distoglierli,
tanto gli è dolce il mistico fervore...

Grucce di virtù a un principe cristiano
purché non cada nella vanità;
guardate, ha in mano un libro di preghiere - ...

Il vostro torto, sappiate, è lasciare
il sommo seggio, il trono maestoso, ...

Come rimedio, vi sollecitiamo
a assumere sulla vostra persona 
cura e regio governo del paese:
non da reggente, maestro o vicario,..."


  

VENERE


 

12 giugno 2023

CONTROCORRENTE - ERETICA


Controcorrente.
Ereticamente. 
Ragionare sempre con la propria testa. 

CONOSCENZA

 Nella vita portiamo una maschera, più o meno efficace, che spesso ci mostra agli altri, consapevolmente o non, in modo, parziale o totale, diverso da quello che siamo. 
In ogni caso, per conoscere compiutamente realmente qualcuno è necessario contestualizzarlo con le condizioni al contorno (Come si dice in matematica).
-Una Coppia si conosce perfettamente solo al momento della Separazione.
-I Fratelli si conoscono esattamente al momento della divisione dell'Eredità.
-I Figli mostrano il loro vero volto quando si trovano con i genitori in Vecchiaia.
-Gli Amici sono le persone che stanno vicino nelle Difficoltà

8 giugno 2023

COLORO

Quelli che ci hanno lasciato
non sono assenti,
sono invisibili,
tengono i loro occhi pieni di gloria,
fissi nei nostri, pieni di lacrime.

Coloro che amiamo e che abbiamo perduto
non sono più dove erano,
ma sono dovunque noi siamo.

Agostino di Ippona
 

ARCHIMEDE

Plutarco, nella Vita di Marcello, ci racconta il genio di Archimede. Ponti, macchine belliche, sistemi di difesa sono stati inventati e messi a punto per  la difesa di Siracusa, nel 212 a. C.
 
Tali invenzioni erano considerate dei passatempi, non delle vere e proprie invenzioni tecnologiche
Tutto quello che faceva era visto come un divertimento. Dei giochi di geometria, realizzati a tempo perso. 
I Siracusani, quando si videro attaccati dai Romani chiesero a Lui aiuto. Archimede fece piovere sul nemico proiettili di ogni genere (Pietre; Pali; Ganci;...). 
Marcello vide i Romani così atterriti che, appena si avvistava una fune o un legno sopra le mura gridavano:
 “EccoloArchimede sta dirigendo qualcuno dei suoi ordigni contro di noi”, e si davano alla pazza fuga. 
Soprassedette, quindi, a qualsiasi operazione militare, combattimenti o assalti, e per il resto affidò al tempo l’esito dell’assedio. 

Archimede possedette tuttavia uno spirito così elevato, un’anima così profonda e un patrimonio così grande di cognizioni scientifiche, che non volle lasciare per iscritto nulla di quelle cose, cui pure doveva un nome e la fama di una facoltà comprensiva non umana, ma pressoché divina. Persuaso che l’attività di uno che costruisce delle macchine, come di qualsiasi altra arte che si rivolge ad un’utilità immediata, è ignobile e grossolana, rivolse le sue cure più ambiziose soltanto a studi la cui bellezza ed astrazione non sono contaminate da esigenze di ordine materiale. E i suoi studi non ammettono confronti con nessun altro. 

Il genio.
Spesso, quando i servitori lo trascinavano a viva forza nel bagno per lavarlo ed ungerlo, egli disegnava sulla cenere della stufa alcune figure geometriche; e appena lo avevano spalmato di olio, tracciava sulle proprie membra delle linee col dito, tanto lo dominava il diletto ed era prigioniero, veramente delle Muse.
Molte e mirabili furono le scoperte che egli fece; ma sulla tomba pregò, si dice, gli amici e i parenti di mettergli, dopo morto, un cilindro con dentro una sfera, e quale iscrizione la proporzione dell’eccedenza del solido contenente rispetto al contenuto.

                       Vc = π r2 h;  Vs = 4 π r3/3;  Δ  = π r2(h – 4r/3)

7 giugno 2023

CITTA' - VAMPIRO

 In molti paesi del pianeta Terra, specialmente in quelli a democrazia incerta (Fantasma. Apparente) è possibile riscontrare contrasti eclatanti fra i vari settori della popolazione. Fra essi l'Africa.
E' la, dove tali contrasti sono forti ed evidenti, che i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Come succede nei periodi bellici o durante le gravi crisi economiche.

In questi paesi sono presenti le Città-Vetrine, ove solo pochi beni sono in mostra. E quelli che lo sono sono destinati solo a pochi strati della popolazione. Sono quelle città ove l'economia, appena fuori dal perimetro dei ricchi, è fatta di emarginazione, di sussistenza, di sopravvivenza estrema. 
Sono città che succhiano il sangue alla gente attratta dai villaggi più poveri e sperduti del paese senza riconoscere ad essa un giusto livello di decoro. Gente che dopo essere usata e sfruttata viene lasciata nello stato di abbandono più terribile, nelle bidonville periferiche. Nel limbo della povertà. In contrasto con tutti coloro che hanno tratto vantaggio, enorme, dallo sfruttamento dei beni appartenenti al paese intero, non alle poche persone che detengono il potere.
Circostanza riconosciuta e posta in atto negli anni sessanta del secolo scorso, anche dalla "civile" penisola a stivale. 
 
Una condizione che vede la gente che lavora e produce ricchezza. Ricchezza che va a finire nelle tasche dei pochi. Con scarsi benefici agli operai che quella ricchezza l'hanno prodotta (materie prime; Beni;...) e che sono costretti a restare lì, nelle umilianti periferie, nella loro arretratezza.
Non restano lì, invece, le ricche e ricercate materie prime che, normalmente, sono spedite verso l'estero, dal quale rientra il denaro che contribuisce ad arricchire i pochi soggetti che detengono il potere.

Questo è un errato modello di vita
Da rettificare con urgenza e con ogni mezzo se si vuole costruire una società più giusta ed equilibrata.
E' un percorso -errato- che la bella Africa ha intrapreso prendendo come riferimento alcuni paesi del Sud America. Con la conseguente apertura di -pericolose- relazioni con paesi terzi, interessati certamente alle materie prime e non certo alla crescita economica e sociale del paese ospitante. Anzi, tali paesi terzi, con la scusa dell'aiuto tecnologico e militare non fanno altro che instaurare una nuova forma, più subdola, di colonialismo. Molto più difficile da estirpare rispetto a quello del passato.

Non è possibile accettare la presenza di città ricche e di campagne povere. Di un Ovest ricco e di un Est povero (Oppure, se si vuole il riferimento nazionale, un Nord ricco e un Sud povero). Con salti di livello socio-economico inaccettabili.
E' necessario che le città ricche smettano di essere dei vampiri che succhiano il sangue ai poveri Cristi che, poi, vengono lasciati morire nella più assoluta povertà.
  
Qualcuno dovrebbe far capire a tutta la popolazione dell'Africa (E non solo) che un nuovo futuro di Libertà e di Giustizia sociale è possibile solo con la Crescita Culturale e Democratica di tutti. Nessuno escluso. Senza privilegi per pochi. Senza dimenticare gli ultimi. E, senza dimenticare che, con tutte le materie prime e i beni che ci sono in quei posti, non dovrebbe essere difficile portare la felicità per tutti in quel fantastico continente.

IL GIARDINO DELL'ANIMA

 C'è un giardino segreto dell'anima,
ove trovi silenzioso rifugio. 

Lí dialoghi con la tua anima, in attesa del suo arrivo. Là senti, sul tuo collo, un dolce alito di vento che annuncia la sua presenza. 
C'è tanta gioia e tenerezza nell'aria. Sai ch'è accanto a te, anche se è molto lontano. Sai che ti sta guardando e ti sta sorridendo. 

Sai che  i suoi occhi cercheranno di fermarti quando penserai di uscire dal sogno fantastico. 
Sei dentro un giardino segreto dove tutto quello che vuoi è possibile. 
Dove tutto ciò di cui hai bisogno ti sarà donato, senza chiederlo. 
Sei, sempre, in quel giardino dell'anima, tanto distante da te, ma, anche, posto accanto a te. 
In ogni piccolo atomo della tua anima. 

5 giugno 2023

AFRICA - RDC

 Africa. 
Sì ho parlato e parlo, anche ora, della mia Africa. 
E per essa di uno dei paesi più rappresentativi e contraddittori. Il Congo, quello grande, estenso, immenso. Quello definitosi Repubblica Democratica del Congo (RDC), già detto Zaire.
Uno dei paesi più problematici e intriganti dell'Africa Equatoriale è il Congo Democratico (Senza escludere nulla sulla democraticità dell'altro Congo, molto più piccolo in dimensioni e posto oltre il fiume Congo (Ex fiume Zaire), secondo fiume del pianeta, posto nella zona Ovest - Nord-Ovest). 
L'immenso fiume Congo, che sfocia nell'Oceano Atlantico, rappresenta un lungo tratto della linea di confine tra i due paesi omonimi, costituiti da due etnie che, seppur portanti lo stesso nome, si presentano con caratteristiche fisiche, culturali e sociali totalmente diverse. 

La RDC, come tanti altri, è un paese dalle mille contraddizioni, derivate dal tipo di colonialismo subito e dal caos derivante dalla fase successiva alla conquistata libertà.
E' un paese avente una forma geometrica ad imbuto; con un lungo tubo (Strettoia), confinante ad Ovest con l'Atlantico e a Nord e a Sud co l'Angola. La zona centrale è costituita da un vasto territorio pianeggiate attraversato da tanti fiumi che confluiscono nell'immenso fiume Congo. Le zone prossime ai confini, eccetto il lato Ovest (Confinante con l'altro Congo), si presentano con imponenti e spettacolari catene montuose (Custodi delle preziose materie prime). E' un paese con pianure e con montagne. 
E' un paese molto ricco e, contestualmente, molto povero. 
La ricchezza è concentrata nelle grandi città (La capitale Kinshasa è una vasta metropoli con oltre 17 milioni di abitanti). In esse la ricchezza del centro (Abitato dai ricchi, con Piazze eleganti, Case costose, Grattacieli, Negozi eleganti) si scontra con l'estrema povertà delle periferie, occupate dagli "ultimi". Ultimi attratti in città dalle campagne ove la vita è molto misera. Sono persone disperate, le più povere, che nel tempo hanno abbandonato la misera vita agricola dei campi, dei piccoli villaggi rurali, perché convinti di trovare migliori condizioni di vita nelle città. Quasi sempre, invece, in città hanno trovato il contrario di quello che si aspettavano. La vita in città, per i milioni di disperati, trapiantati in luogo diverso da quello originario, alla fine, quasi sempre, si presenta peggiore di quella rurale lasciata alle spalle. 
Le città si presentano con il movimento sfrenato di uomini e di beni. I primi rappresentano un movimento interno. Gli uomini sono attratti dalle campagne alle città alla, spesso vana, ricerca sfrenata di un benessere, che raramente arriva. Ed essi andranno ad incrementare i disperati che sopravvivono nelle baraccopoli di periferia.
I beni e le materie prime, invece, prodotti sul territorio, sono, prevalentemente, destinati all'estero. Con i conseguenti benefici economici che, se rientrano, si fermano nelle città. Senza alcuna interferenza con le zone interne, montuose e pianeggianti.

E' un paese che ha ottenuto l'indipendenza dal Belgio (Paese ottanta volte più piccolo di esso) in seguito di una terribile guerra civile (Dovuta alla bramosia per il controllo delle ricche miniere).
La RDC si presenta con tante diverse etnie. Tra esse le maggiori sono: Mongo, Luba, Kongo, Mangbetu-Azande.
 La bramosia economica ha portato la gente, anche dopo la fine del colonialismo, a perdere di vista gli ideali del bene comune.  Con una diffusa cannibalizzazione dei beni pubblici. Con la conseguente fuga dal reale concetto di democrazia, libertà, giustizia, fraternità, uguaglianza.  Con la conseguente nascita e crescita di gruppi, clan, tribù, tutti in lotta contro tutti. E con la conseguente nascita di una nuova forma di colonialismo, ove l'oppressore non viene da un paese terzo, ma proviene dall'interno dello stesso paese. Oppressore avente lo stesso colore della tua pelle, con la tua stessa forma di linguaggio. E avente la stessa bramosia di denaro (Pubblico) che avevano i belgi.
Con la stessa prospettiva di crescita esponenziale della differenza fra ricchi e poveri. Con i ricchi che diventeranno sempre più ricchi e con i poveri che, sempre più numerosi, saranno sempre più poveri.
Con la stessa tendenza che, da tempo, si è fatta e si fa sempre più largo in America Latina.

E, allora, quale futuro si prospetta per la RDC, per l'Africa e per tutti i paesi africani?
Senza uno sviluppo culturale trainante verso la democratizzazione della società, del tipo occidentale, pur con la consapevolezza dei rischi che questi popoli corrono con l'accettazione delle lusinghe provenienti dai paesi con scarsa considerazione verso la libertà dei popoli. 
Ma per fare ciò, nella RDC, è necessario avvicinare allo sviluppo economico e sociale del vasto territorio interno. Crescita che deve interessare tutto il paese: dalla esigua costa atlantica alla zona dei grandi laghi. 
E' necessario che i proventi della vendita dei beni e delle materie prime, dopo aver costruito la grande diga di Inga, che produce immense quantità di energia elettrica continua, siano destinati alla realizzazione di scuole e strade (carraie, ferroviarie) per mettere in collegamento diretto e veloce la parte povera con la parte ricca del paese. Solo con la presenza di una adeguata mobilità sarà possibile  attenuare il gap economico esistente fra la zona povera e la zona ricca.
Il potere politico del Paese (Di per se, molto ricco per la presenza, tra l'altro, di Rame, Cobalto, Diamanti, Acqua in grande quantità per irrigazione, Pianure sterminate, Uranio (La bomba di Hiroshima è stata preparata con l'Uranio proveniente dalla regione di Shaba) ) non può e non deve consentire che la gran parte della sua popolazione viva in condizioni di miseria.
Perché è stata costruita la linea elettrica che porta l'energia dalla zona Ovest fino alla zona montuosa delle miniere, ad Est, e non sono state costruite le strade per collegare dette zone interne, praticamente inaccessibili, con le zone più ricche?
La mobilità dei popoli, come tutti sanno, anche in Africa, porta nella popolazione punti di domanda e conseguenti richieste di crescita sociale. Dubbi e richieste che spesso portano al rovesciamento del potere costituito.
E' un circolo virtuoso che vale per tutte le realtà, per ogni continente. 

 

4 giugno 2023

I PONTI DI MADISON COUNTY

 «Quanto può durare un amore impossibile?

Un amore impossibile,
che ha avuto anche solo
un istante di possibilità, 
ma per qualche normalissimo e sadico
o assurdo e inevitabile motivo,
non può svolgersi, non può viversi,
un amore che è, ma non può esistere,
è un amore che non ci sarà mai tempo 
a scalfire, né abitudine a spegnere.

Il guaio, meraviglioso e terribile guaio,
è che basta anche solo un attimo
per creare un ricordo, 
e ciò che sopravvive alla dimenticanza,
è destinato, o forse dovrei dire 
condannato, all’eternità.

Un amore impossibile
è possibile che resista a tutto,
anche ad altri amori,
perché lascia sempre intatto il desiderio, 
che brilla nel ricordo
e nel ricordo si ama davvero,
forse anche di più.

Quanto può durare un amore impossibile?
Un vero amore impossibile è per sempre.»

(Robert James Waller - I ponti di Madison County)

3 giugno 2023

CAPO ZEFIRIO


 

UOMO E SOCIETÀ

 L'uomo (come, spesso, si verifica, anche, per tanti animali), oggi giorno, ha un vissuto quotidiano che si interfaccia con altri esseri umani, in un contesto, definibile, di società. 
Esso, per vivere, ha, sempre più, bisogno del suo simile, in qualsiasi contesto si trovi (Nell'ambito di una metropoli, di una cittadina, di un villaggio, in una casa di campagna), anche in condizioni di estrema solitudine. Nei tempi primordiali, in modo approssimativo, e via via fino ai giorni nostri, esso si è dato delle regole, delle direttive di comportamento etico, sociale e morale da tenere nei rapporti con gli altri (Uomini ed, anche, animali). 

Le prime regole organiche di comportamento sociale (Codici) possono essere considerate quelle diffuse nell'antica Grecia (Anche se, ad onor del vero, esistono tracce di codici anche presso altri popoli e civiltà, antecedenti a quella Greca e Magno-Greca). In sintesi, quando l'uomo col suo comportamento "inidoneo" arrecava un "torto", un danno (Vero ... o presunto) ad un altro uomo e/o alla polis (In cui era inserito) doveva subirne le conseguenze (Pena. Espiazione). La mia mente corre all'ostracismo (Esilio, per 5 o 10 anni, inflitto dal popolo a persona sospettata di aver tramato contro la Città. Né sa qualcosa, per esempio, il "giusto" Aristide, una delle menti più colorate di Atene. Il popolo, nella parte concava di un coccio (Straco) - striscia trasversale di una tegola a coppo- durante l'ecclesia, scriveva il nome di colui che... doveva abbandonare la città) ed alla cicuta (Veleno imposto, per esempio, nel 399, al povero Socrate, "colpevole" di essere il ... fondatore della Filosofia. Uomo dalla "Mente colorata" per eccellenza, amante della libertà intellettuale e fisica, profondo conoscitore dell'allora sapere che poneva, facilmente, senza limiti)...
Forse è il momento di pensare al ritiro nella foresta.

1 giugno 2023

LUSSO

Nella vita comune con la parola Lusso la gente associa il concetto di ricchezza. Spesso si fa rimando al lusso smodato dei nuovi ricchi.
Secondo lo Zingarelli il termine Lusso è assimilato a: 
Sfarzo, Sfoggio, Magnificenza, Pompa, nei comodi della vita
Si dice lusso per dire di Sovrabbondanza, di Larghezza, di Abbondanza. Vivere nel lusso come per dire prosperare nelle mollezze.
Al lusso è collegato anche il concetto di lussuria (Dissolutezza di libidine; Mollezza; Lascivia).
E nel campo botanico il lusso è legato a specifici organi che si ingrandiscono e si moltiplicano sulle spalle di altri organi. Come si verifica con i fiori doppi e stradoppi che, seppur belli, sono sterili.

Tutto ciò è vero, ma il Lusso Vero è collegato solo alla Bellezza.
Non nel senso che la bellezza c'è solo ove c'è il lusso.
Il Lusso è ricercatezza di Bellezza. E' la Bellezza stessa
Bellezza nella flora, bellezza nella fauna, bellezza delle cose, bellezza della casa.
La Bellezza della casa è insita nei pesanti legni pregiati, nelle porcellane dei servizi, nelle rubinetterie, negli accessori. Tutto di prima qualità.
Sì, perché il Lusso vero è fatto di dettagli
Tanti innumerevoli dettagli.