Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

18 dicembre 2023

LA SEPARAZIONE DEI POTERI DELLO STATO

 La separazione dei tre Poteri dello Stato nelle società moderne.
L'affannosa opposizione intellettuale di confini netti tra i tre Poteri Istituzionali (Esecutivo, gestito dal Governo; Legislativo, gestito dal Parlamento; Giudiziario, gestito dalla Magistratura) rappresenta una mera finzione dell'età moderna?

I suddetti tre Poteri sono stati mai realmente separati?

Esiste, nella nostra società, una tendenza verso la concentrazione dei tre Poteri di Stato?

Esiste, nella nostra società, la tendenza del Potere Economico di fagocitare i tre Poteri dello Stato?

Il Quarto Potere (Stampa) ha ancora (Qualora l'avesse mai avuta) il potere di controllo, di limitazione delle possibili violazioni istituzionali da parte di Organi dello Stato, anche quando essa Stampa è nelle mani del Potere Economico che va a braccetto con uno, o più, dei Poteri Istituzionali?

Un giornale ch'è proprietà di un parlamentare (Potere legislativo) o di un ministro (Potere Esecutivo) andrà mai a "fare le pulci" per accadimenti che riguardano il partito del proprietario?
E, di contro, è possibile che quel giornale ipotetico per interesse ideologico (Di partito) non operi per portare svantaggio, danno, a soggetti schierati su posizioni opposte a quelle del proprietario?

Una società moderna si può dichiarare Civile solo se riesce a porre dei paletti netti, chiari, univoci, determinati, tra le cose che sono possibili e le cose che devono essere inibite.
In assenza delle suddette limitazioni qualsiasi società tenderà a sbandare e ad affogare nell'arroganza della corruzione più diffusa possibile, in ogni settore di vita.
Non è possibile, per esempio, accettare che un magistrato con l'incarico di Procuratore Generale di una Corte di Appello, o un magistrato di Corte di Cassazione, si candidi per una carica del Potere Esecutivo, magari anche nella stessa area geografica. Ma ciò è successo, senza alcuna vergogna degli interessati, diretti e indiretti. Nella più totale assenza degli intelletti di Stato. 

UOMO PRIMITIVO

 Uomo Primitivo, sinonimo di rustico, grezzo, tamarro, arretrato, incolto, selvatico, è colui che non è riuscito a liberarsi, superare, nel tempo, la brutalità degli uomini, insita nello stato di natura primordiale.

Il giusto assetto per superare lo stato di primitività è quello che vede la presenza di uno Stato egemonico che guida la Società lungo la strada del Bene Comune. 

IL POTERE?

 Cosa è il Potere?
Il Potere rappresenta l'autorità e l'autonomia decisionale esercitate, in aderenza a norme e a regolamenti, da un soggetto direttivo, nell'ambito delle proprie competenze e responsabilità.

È la capacità di un soggetto di determinare la condotta di un altro soggetto e ottenere l'obbedienza.

È l'abilità di orientare e influenzare il comportamento altrui, o il corso degli eventi.
È la possibilità che il soggetto prevalente (A) ha per imporre, ad altro soggetto (B), le proprie determinazioni, le determinazioni di altra autorità superiore, di norme specifiche. Sono circostanze, queste, che possono modificare il corso della vita del soggetto (B). Il potere è quel qualcosa che è nelle mani del soggetto prevalente (A). Soggetto che può. Cosa che il soggetto (B) non ha. Soggetto che non può. 

15 dicembre 2023

SCETTICISMO

  La manifestazione istintiva di incredulità, di scetticismo, su un discorso è rappresentata dal ciglio che corre verso l'alto, anche senza alcun ordine specifico. 

"… ond'ei le ciglia levò un poco in suso …". 

Dante.  La Divina Commedia.  Inferno, Canto X.

10 dicembre 2023

CIELO MARE TERRA


 

LA VITA

 Nel bene e nel male:
A nessuno capita nulla che non sia in grado di sopportare.
Tutto quello che faremo in vita riecheggerà nell'eternità.

IL TEMPO

Il tempo?  

È la cosa più:
- lunga che c'è.  
Infatti, niente è più lungo del tempo che misura tutto, nel reale e nell'immaginario. Fino all'eternità. All'infinito.
- corta che c'è. 
Niente è più corto, poiché non basta per la realizzazione di tutti i nostri progetti.
- svelta che c'è. 
Niente è più veloce per chi gioisce.
- lenta che c'è. 
Niente è più lento per chi attende.

- È la cosa meno divisibile che c'è. 
- È la cosa più estesa.
- È la più sottovalutata.
Tutti gli uomini sottovalutano il tempo.
- È la più rimpianta.
Tutti rimpiangono la perdita.

- È la cosa senza la quale non si può fare alcunché.
Niente si fa senza il tempo.
- È la cosa che divora ciò che é piccolo e vivifica tutto ciò che è grande.
Il tempo fa dimenticare tutto ciò che è indegno della posterità e immortala le cose grandi.

Parafrasando Voltaire, Zadig, 1746

8 dicembre 2023

AUTOSTRADA A3 SALERNO REGGIO CALABRIA

Breve storia della più contestata e tormentata autostrada d'Italia. La A3 Salerno - Reggio Calabria. 

Le notizie riportare derivano da atti ufficiali in mio possesso e dalla rete. 

Notizie tecniche e curiosità pertinenti. 

-1934. Il Piano Regolatore delle Autostrade Italiane, redatto dall'Aass, l’Azienda Autonoma Statale della Strada (diventata Anas, nel 1946) prevede la costruzione di un’autostrada tirrenica Livorno-Civitavecchia-Salerno-Reggio Calabria. 

-1952. Redatto il Primo Programma Poliennale di miglioramento ed incremento della rete stradale dell’Anas, ma non sono previste  autostrade a sud di Salerno. 

-1955. La legge 463/1955 (detta legge Romita) approva un programma di costruzione della  rete autostradale in dieci anni. La realizzazione della Salerno-Reggio Calabria è disegnata su un tracciato costiero tirrenico con due corsie per senso di marcia, ma al momento era previsto solo lo studio. 

-1961. Approvata la legge n. 729/1961 (legge Zaccagnini) che definisce il nuovo Piano di costruzioni stradali e autostradali e assegna ad Anas la costruzione e la futura gestione della Salerno-Reggio Calabria, autostrada aperta e senza pedaggio, a due corsie di marcia per ogni carreggiata. 

-1961. Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas, approva il progetto di massima dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, predisposto da Salvatore Ruiz. La progettazione del tracciato viene realizzata da due gruppi di tecnici: uno per il tronco da Salerno fino al confine con la Basilicata, l'altro per la restante parte sino a Reggio Calabria. Per il tratto da Lagonegro a Reggio Calabria sono previsti tre percorsi alternativi: quello tirrenico, quello jonico e quello interno. 

Si apre un dibattito, al termine del quale viene scelto il  tracciato interno, che abbandona la costa e attraversa le montagne, passando per Cosenza e allungando il suo percorso di circa 40 km. 

-1961.  L'Anas apre a Cosenza la sede della Sezione Staccata dell’Ufficio Speciale per l’autostrada Salerno Reggio Calabria, con a capo l'ing. Ennio MATERA. 
Il Progetto dei lavori, firmato dal Prof. Ruiz, era diviso in Tronchi e Lotti. La realizzazione di questa importante opera, particolarmente difficoltosa per la peculiare orografia, era considerata un orgoglio della tecnica italiana.

-1962. Il 21 gennaio del 1962, partono i lavori per la costruzione della famosa autostrada Salerno Reggio Calabria. 

-1963. L’Anas, per la realizzazione dell’opera, istituisce l'Ufficio  Speciale dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, guidato dall’Ing. Giuseppe Scaramuzzi. 

-1967. Realizzati i primi 125 km di autostrada, immessi in esercizio. È il tratto da Salerno a Lagonegro. I restanti  318 km sono ancora in costruzione. 

La realizzazione dei viadotti Italia, Stupino, Rago, Coscile, Salso, Jannello, Caffaro  e delle lunghe gallerie (Circa il 30% dell’intero tracciato) coinvolge alcuni dei migliori ingegneri italiani, tra cui Silvano Zorzi, Riccardo Morandi e Fabrizio de Miranda. 

-1968. Apertura al traffico del tratto tra Lagonegro e Cosenza, caratterizzato da alte difficoltà tecniche per la conformazione del territorio. 

-1969. Apertura al traffico del tratto tra Cosenza e Gioia Tauro.  

-1972. Una grossa frana, nei pressi di Lagonegro, danneggia i due  viadotti Taggine e Sirino, determinando la chiusura di una tratta dell’autostrada, con una deviazione e una strozzatura, tra il km 131 e il km 132, che durerà per oltre 40 anni. 

-1974. Il tratto da Salerno a Reggio Calabria, finanziato dallo Stato, viene aperto al traffico. Il costo finale è stato di 368 miliardi di lire, con una media di 830 milioni di lire a chilometro. Si tratta per l’epoca di un’opera di ingegneria d’avanguardia che vanta alcuni dei più importanti ponti e viadotti d'Europa. Tra essi il Viadotto Italia sul Rio Lao, Cosenza, all’epoca il più alto d'Europa sul fondo valle e lungo 1.160 metri e il ponte sullo Sfalassà, Reggio Calabria, lungo 893 metri, uno straordinario telaio in acciaio dalle interessanti modalità costruttive. Ma l’autostrada nasce incompleta, per l’interruzione sul Sirino, nei pressi di Lagonegro, al km 131.

-1987. Stanziati 1.000 miliardi di lire per lavori di somma urgenza sulla Salerno-Reggio Calabria. 

-1996 e 1997. Approvato un piano di lavori su tutto il tracciato dell'A3, stanziando 6.000 miliardi di lire. In base all’esame dei flussi di traffico, il programma di ammodernamento dell’autostrada prevede la realizzazione di tre corsie per ogni senso di marcia solo per i primi 53 km (da Salerno a Sicignano degli Alburni), mentre per il resto dell’autostrada sono previsti l’adeguamento e la messa in sicurezza, con l’eliminazione delle curve pericolose, la riduzione delle pendenze e, ove necessario, la costruzione di nuove gallerie e l’abbattimento di viadotti. Nel progetto è previsto anche il superamento della strozzatura del Sirino, al km 131. 

-1999. Il Cipe approva un unico intervento denominato “interventi di adeguamento autostrada Salerno-Reggio Calabria” per assicurare maggiore flessibilità operativa. L’Anas, divenuta nel frattempo ente pubblico economico  bandisce le gare per la progettazione. I lavori, sono divisi in ben 77 microlotti. Realizzati in tempi diversi, non tutti contemporaneamente, ma secondo una progressione temporale scandita dall’erogazione delle risorse economiche messe via via a disposizione, incontrando nel tempo alcune difficoltà a causa di problemi tecnici e del fallimento delle imprese aggiudicatarie delle gare e portando di volta in volta alla posticipazione della data di ultimazione lavori. Da quegli anni, il percorso dell’autostrada sarà caratterizzato da una lunga teoria di cantieri, che soprattutto d’estate provocheranno spesso code e disagi.

-2001. Approvata la Legge Obiettivo n. 443/2001. L'Anas, riprogetta la cantierizzazione dell’autostrada per accelerare il programma di ammodernamento. I lavori di più lotti funzionali vengono concentrati in macrolotti, da affidare con il nuovo strumento del general contractor.

-2003. Partono i cantieri del 1° Macrolotto relativi all'ammodernamento del tratto che va dallo svincolo di Sicignano degli Alburni allo svincolo di Atena Lucana, in provincia di Salerno, per 28,5 km.

-2008. L'Anas,  apre al traffico il 1° macrolotto dallo svincolo di Sicignano degli Alburni allo svincolo di Atena Lucana, costato 500 milioni di euro.

-2014. Consegnati i lavori dell’ultimo grande cantiere della A3, il Macrolotto 3.2, che riguarda 20 km di autostrada da Laino Borgo a Campotenese, del valore di circa 600 milioni di euro. Tra le opere presenti c’è anche il viadotto Italia. 

-2014. Aperto al traffico l’ultimo tratto del Macrolotto 2, che riguarda 31 km di autostrada da Padula-Buonabitacolo a Lauria, che complessivamente ha comportato un investimento di oltre 1 miliardo di euro. I lavori, grazie a una soluzione tecnica in galleria, consentono dopo oltre 40 anni di superare la strozzatura del Sirino.

-2015. Crolla la quinta campata della carreggiata sud del viadotto Italia, mentre sono in corso lavori di demolizione dell'impalcato, trascinando con sé un mezzo di cantiere sul quale è presente un operaio di origine romena (Adrian Miholca), morto precipitando per circa 80 metri. 

L'autostrada viene chiusa in entrambe le direzioni, tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno (Cosenza).

-2015. Dopo la nomina del nuovo presidente di Anas, l’emergenza viene superata: la carreggiata nord del Viadotto Italia viene riaperta al traffico nei due sensi di marcia, grazie ai lavori, svolti in tempi record dall’Anas, e che riguardano la rimozione delle macerie con connessa attività di bonifica dei luoghi sottostanti il viadotto, la riparazione della pila danneggiata dal crollo e l’apposizione di opere strutturali a protezione delle altre pile. 

-2015. Nel luglio 2015 sono 355 i km di autostrada completati e in esercizio e d’estate per la prima volta da circa 20 anni sulla Salerno-Reggio Calabria si registra un solo cantiere inamovibile di circa 3 km. Su richiesta del presidente del Consiglio  e del ministro delle Infrastrutture , il nuovo vertice Anas rivede il programma dei lavori, anticipando di un anno e mezzo l’apertura al traffico del tratto, al mese di dicembre 2016.

-2016. Abbattuto l’ultimo diaframma della nuova galleria “Jannello”. 

-2016. Abbattuto l’ultimo diaframma della nuova galleria “Mormanno Nord”. 

-2016. Aperto al traffico quasi l’intero tratto di oltre 20 km dell’ultimo cantiere, Macrolotto 3.2, in cui rientra anche il viadotto Italia.

-2016. Abbattuto il diaframma della canna nord della nuova galleria 'Laria', a Laino Borgo, in Provincia di Cosenza. Il tunnel - lungo oltre 600 metri - è l'ultima opera in fase di completamento nel Macrolotto 3.2 ed è la più complessa dell'intero tratto. La realizzazione della nuova galleria 'Laria', posta in variante rispetto al tracciato esistente, non ha determinato impatti sulla viabilità, nemmeno durante i periodi critici dell'esodo estivo.

-2016. Abbattuto il diaframma della canna sud della nuova galleria 'Laria': l'ulteriore passaggio segna la conclusione delle attività di scavo di tutti i tunnel della nuova autostrada.

-2016 l’Anas,  ha aperto al traffico, con oltre un anno di anticipo sulla data di consegna dei lavori, la Galleria Larìa. Era l’ultimo grande cantiere: la A3-Salerno Reggio Calabria è finita. 

Finita? Forse no. Continua.

-2023 l'Anas sta preparando i bandi di gara per l'appalto dei lavori relativi agli svincoli di alcuni cavalcavia autostradali rimasti privi di funzionalità sin dal tempo dei lavori di ammodernamento. Da tre 10 anni. Inizio lavori previsto per il 2024.

Da qualche anno l'autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria è stata cancellata. Al suo posto l'Anas ha creato l'autostrada A2, del Mediterraneo. 

28 novembre 2023

LA CASA DOVE SON NATO

 La casa dove sono nato
In quella casa dove tanto ho scritto,
davanti a quella chiesa del Rosario,
ora vive un indiano, ch’è in affitto,  
ma per me è una stazione del calvario.

Ogni porta è una casa abbandonata,
qua, da bambino, vi ho lasciato il cuore,
la casa di una signora altolocata
e quella di Pasquale il muratore.

La casa del Farticchio e di Oscaruccio,
e la casa di Gianni  il Tridicino,
e là, dentro quel vicolo, un cantuccio,
con la casa di quando ero bambino.

Più sotto, c’era il negozio del Lica,
e la casa del medico Guidace,
una ruga di gesso, un’aria antica,
che una volta viveva, ed ora tace.

Ma la fermata del frantoio è amara,
pensando a quell’amico mio pulito,
ucciso con tre colpi di lupara,
lasciando il mio paese ammutolito.

Da  quella casa dove c’è un indiano,
dove un giorno lontano sono nato,
non sono riuscito a star lontano,
che sempre qua, col cuore, son tornato.

27/11/2020. Franco BLEFARI.
Ieri sera Franco mi ha chiesto il piacere di leggere per lui, e di pubblicare, la sua ultima Poesia, appena appena composta. 
Dolce, struggente.

VENERE


 L'amore è la passione di un'anima oziosa.

Venere ama l'ozio, il tempo libero, il divertimento, le belle letture, lo svago. 

L'uomo troppo attivo col suo lavoro, senza alcun dubbio, andrà incontro alla fine dell'amore celestiale. 

L'amore per vivere e prosperare ha bisogno - come l'aria e l'acqua per la vita dell'uomo - di ozio, di vacanza, di viaggi, di divertimenti eccezionali. E, qualche volta, di trasgressioni. In assenza è destinato a cessare, a spegnersi lentamente, anche qualora fosse stato, mai, vivente.

Così è, se vi pare. 

26 novembre 2023

URLO DI CERERE


 

LA VECCHIA QUERCIA

 

La vecchia quercia. 

Nella Valle della Luna c'era una vecchia quercia che, da sola, era un intero bosco. 

Sotto la sua folta chioma quanti giri di buoi, quante danze festose di uomini e di Driadi. Quanti girotondi festosi hanno fatto ragazzi/e e adulti tenendosi per mano, dopo aver consumato un lauto pranzo collettivo, innaffiato con un bicchiere di vino rosso di Argade?

Mai nessuno ha osato, e mai nessuno oserà, alzare l'ascia contro l'albero caro a Cerere. E Cerere farà di tutto per donare cenere a tutti coloro che, questa estate, hanno trasformato la Valle della Luna in una Valle Infernale, dando la morte a centinaia e centinaia di Alberi (Ulivi, querce, meli, melograno, mandorlo, sorbi,...) diventati Nera Cenere.

E , con Ovidio, quando l'empia mano causa ferite e morte ai tronchi, il sangue degli empi sgorghi dalla cavezza barbarica.

E, da ogni albero, dal centro di ogni tronco, possa alzarsi forte una voce di protesta che urla un grido di dolore:

"In questo albero mi nascondo io, ninfa carissima a Cerere, io che in punto di morte questo ti predico: Sul tuo capo pende la punizione delle tue malefatte che mi ripagherà della mia morte". E di tutto il dolore che hai procurato. 


25 novembre 2023

SEGUIR VIRTUTE E CONOSCENZA

 Ulisse:

"Fatti non foste a vivere come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza". 

La vita non è fatta solo delle funzioni essenziali (Mangiare, bere, parlare, respirare,...), ma è fatta, anche, di pensieri, passioni, emozioni, curiosità, conoscenza. E, per far bene tutto ciò è necessario, indispensabile, imparare, sin da ragazzi, a ragionare con la propria testa, senza farsi, mai, condizionare dalla volontà altrui (Televisioni, giornali, social, gruppi, clan,...). 

Ulisse è il classico esempio di uomo libero, con elevato livello di intelligenza e di curiosità. Egli aveva bisogno, urgente, inderogabile, di sapere, anche, cosa c'era oltre le Colonne di Ercole. E, per questo motivo, nonostante le contrarie opinioni diffuse, ha osato varcarle per scoprire ciò che, per i suoi tempi, era ignoto. 


JONIO


 Mare Jonio. 

23 novembre 2023

POTERE LEGISLATIVO

 Qualsiasi legge (Decreto, Norma, Delibera, Determina) incapace di esplicare il proprio contenuto senza far ricorso ad atti interpretativi della stessa, non è una buona norma.

E, in quanto tale, andrebbe, immediatamente, cancellata.

Inoltre, le interpretazioni delle leggi si presentano come vere e proprie leggi modificative delle originali. Ma, per la gerarchia delle fonti, una legge può essere modificata o annullata so da altra legge emessa o stesso potere che ha emesso la legge originaria, oppure da un organismo di grado superiore quello che l'ha emessa. Oltre, al Potere Giudiziario che può operare nel rispetto di specifiche procedure giuridiche. 

ISRAELIANI - PALESTINESI

 Il Medio Oriente è la culla delle tre maggiori religioni monoteiste.

Tutte pongono come riferimento Abramo, con tanti concetti e ideali che si riscontrano in queste religioni. Eppure, pur essendo, sostanzialmente, dei Fratelli, non hanno perso e non perdono occasione per farsi guerra tra di loro. In specialmodo Palestinesi ed Israeliani, visto che i Cattolici, da tempo hanno smesso di fare guerre.

Il problema fra questi due popoli storici sta nel fatto che entrambi dicono e vogliono essere i padroni di quella fascia, in parte desertica, del territorio che dal Libano arriva fino al deserto del Sinai.

Con entrambi i due popoli convinti di poter sottomettere l'altro. Magari, come riferito da alcuni, tempo fa, ma anche di recente, sognando di buttare a mare gli avversari indesiderati.

Non si può dimenticare che il futuro di quei due popoli non può che essere fatto di coesistenza, condivisione, pace e rispetto reciproco. Se questi due popoli non riusciranno a superare il proprio concetto di superiorità rispetto all'altro non ci sarà Pace in quella fascia di terra. 

Israele è uno dei pochi paesi Democratici del Medio Oriente. È una Repubblica parlamentare che rappresenta le varie realtà di quel popolo, provenienti da tanti paesi diversi e poggianti su culture anche molto diverse tra loro. In ogni caso, come previsto dalle leggi, il popolo elegge i propri rappresentanti come avviene in molti paesi occidentali. È un paese economicamente e militarmente molto forte, ha delle ottime Università. È appoggiato dagli USA.

La Palestina è una realtà istituzionalmente informe. Si sta avvicinando ad una struttura Democratica. Allo stato attuale è costituita da due aree: la Cisgiordania (Nel nord est, vicino alla Giordania) e la striscia di Gaza (Lato ovest, confinante col Mediterraneo). Territori gestiti politicamente dai palestinesi, ma, di fatto, controllati militarmente, dall'esterno, dagli israeliani. I palestinesi, da sempre, pensano di riuscire ad appropriarsi anche di tutto il territorio di Israele. Magari con l'aiuto dei paesi arabi vicini. 

Fatti. 

-L'ONU con la Risoluzione n. 181/1948 ha stabilito che l'area sotto mandato britannico è divisa in due parti. Una per lo Stato Ebraico e altra per lo Stato dei Palestinesi. 

-Successivamente al 1948 (Dopo la seconda guerra mondiale) è stata dichiarata la nascita dello Stato di Israele secondo i confini esatti fissati dall'Onu. 

I capi dei palestinesi ufficialmente non hanno mai riconosciuto i confini fra i due stati, così come disegnati dall'Onu. Con accensione di guertiglie per "buttare a mare tutti gli ebrei". Guerre continue di palestinesi contro israeliani. 

Israele risponde alle guerre e respinge gli attacchi. E conquista Galilea est, Gerusalemme ovest e Desert del Negev. 

Nel 1949 Israele si ritira da Gaza, occupata dall'Egitto, e dalla Cisgiordania che viene annessa alla Giordania. 

Nel 1967 c'è stata la guerra dei sei giorni. Dal 1949 al 1967 Gaza è stato territorio egiziano e la Cisgiordania è stato territorio giordano. 

In seguito alla guerra dei 6 giorni, del 1967, Gaza, Cisgiordania e Sinai sono stati conquistati da Israele. 

Nel 1978 in seguito a un accordo tra Israele ed Egitto, il Sinai viene restituito all'Egitto che si è rifiutato di riprendersi la striscia di Gaza (Occupata fino al 2005). Da allora i palestinesi hanno cercato di creare i presupposti per uno stato sovrano. Prima con ANP, poi con altri gruppi di potere, sostenuti dalla maggioranza del popolo. 

Nel 1993 con l'accordo di Oslo tra Israele, Giordania e OLP la Cisgiordania è ceduta dalla Giordania ai Palestinesi. 

Il 07/10/2023 il potere politico e militare dei palestinesi, forse convinto di poter risolvere il problema con le armi, ha sferrato contro Israele un violentissimo attacco, con morti, sequestri e distruzioni. Israele subito dopo tale attacco ha scatenato una guerra di reazione contro la striscia di Gaza. Guerra ancora in corso. Con tanti poveri morti. Con i vertici che studiano le mosse belliche lontani dei luoghi di guerra. Con distruzioni, morti, sofferenze incalcolabili. 

Senza la possibilità di scorgere una luce in fondo al tunnel. Tunnel saturo della polvere del deserto. 

Pace in due Stati autonomi e liberi, per quei popoli fratelli. Entrambi discendenti di Abramo. 

ARROGANZA

 Quando l'arroganza prende il posto della vergogna

 la società è nelle mani della barbarie. 

MONDO

Come uomo non ho paese.

Come uomo non voglio nessun paese. 

Come uomo e umano il mio paese è il mondo intero.

Parafrasando Virginia Woolf. 

21 novembre 2023

4 novembre 2023

ITALIA MALATA?

 Europa e Italia.
Sono e sarò sempre un sostenitore di una Europa Unita, costituita da uno stato federale che accorpa tutti gli stati originari che, volontariamente, hanno chiesto l'adesione ed ottenuto l'assenso degli stati fondatori. Con precisi e dettagliati onori e oneri per la partecipazione.
Ma, per fare una Europa Unita, libera da condizionamenti, presenti o futuri, interni o esterni, è necessario rammentare che, in primis, i Cittadini di tutti i paesi aderenti devono sentirsi orgogliosi e volenterosi e felici di essere tali. Europei prima che appartenenti al singolo stato.
Ma, per fare una Europa Unita solida è necessario avere, in modo netto, l'esclusività su un territorio riconosciuto dal resto della Comunità internazionale, una lingua parlata da tutti, un ordinamento (Economico, Politico, Giudiziario) comune per tutti i paesi.
Il territorio più o meno definito e riconosciuto dalla comunità internazionale c'è.
L'Europa di fatto non ha una lingua. I tre paesi fondatori dell'idea (Italia, Germania, Francia) hanno lingue diverse l'uno dall'altro. Di fatto l'Europa usa come lingua ufficiale l'Inglese, lingua non appartenente, ufficialmente, a nessuno dei 27 stati attualmente aderenti. Questa è una grave contraddizione politico-istituzionale. Il fatto che l'inglese sia la lingua più parlata nel mondo occidentale non giustifica, in alcun modo, tale adozione. Semmai potrebbe essere sinonimo di una dipendenza socio-politica dagli USA. Ma ciò non deve essere, altrimenti si allontana il principio dell'autonomia e della libertà, pilastri essenziali costitutivi. In alternativa tanto varrebbe diventare paesi satelliti di altro potente paese. 
Non ci sarà mai nessuna Europa unita senza una lingua comune per tutti i paesi aderenti. E la lingua comune non può, certamente, essere la lingua inglese, non appartenente ad alcun paese aderente. 
E, allora? I paesi fondatori dell'idea Europa sono; Italia, Francia, Germania. L'ipotesi può romantica sarebbe di adottare la lingua di Dante come lingua ufficiale, attualmente la Cenerentola negli uffici d'Europa. Con una serie di motivazioni a sostegno. Scartata la lingua tedesca, anche per motivi fonetici, in subordine la lingua francese sarebbe quella da adottare.
L'uniformità degli ordinamenti politico-istituzionali è condizione essenziale al fine di tendere verso un livellamento, verso l'alto, del tenore di vita e della garanzia sulla uniformità dei diritti e dei doveri. Eliminando, a parità di caso, la disparità di trattamento passando da uno stato ad un altro. E così facendo eliminando la nascita e la crescita, per esempio dei paradisi fiscali, per diversità di trattamento.
Tale parametro è, pure esso, di difficile raggiungimento per l'ingordigia di quei paesi che avendo acquisiti dei vantaggi sono poco disposti a cedere sul principio.
Conclusione? In assenza di personaggi politici di elevata levatura sarà improbabile ottenere risultati in tal senso, anche per le pressioni esterne di tutti quei paesi che hanno tutto l'interesse affinché l'Europa resti sotto forma larvale. Incapace di fare e di dar fastidio a chiunque. Così come si trova allo stato attuale. Con alcuni rappresentanti locali che invece di pensare in termini generali pensano e agiscono in termini di convenienza di parte. Da mediocri provinciali. 
Dopo un fissato periodo transitorio tutti i paesi si dovrebbero adeguare agli ordinamenti (Politico, Economico, Giudiziario) comuni. Con: un unico esercito, una unica voce in politica estera, un organo di gestione economica per la crescita ordinata di tutto il territorio, senza alcuna tendenza di campanile, come si verifica attualmente. 

E l'Italia?
Se l'Europa è malata, certamente, non si può dire che l'Italia sia sana. Tutt'altro! Negli ultimi 40 anni l'Italia si è avvitata in una condizione di decadimento che l'ha portata dalla condizione di quarta potenza economica mondiale a una condizione prossima a quella che era per i paesi in via di sviluppo. Con una tendenza in negativo, senza alcuna previsione di inversione di tendenza. 
Perché? Come mai esiste questa tendenza (Se è vero che esiste tale tendenza)? 
Come mai in tutto questo lungo periodo di decadenza economica, politica, sociale, non si è fatto nulla (Se nulla è stato fatto) per invertire tale tendenza?
Ma, esiste veramente tale tendenza negativa nel nostro Paese?
Quali sono gli elementi indicatori di tale degrado?

1)- Natalità. La mancanza di fiducia nello Stato riduce la natalità. Lo Stato, nel suddetto periodo, non è stato capace (E non è ancora capace) di mantenere nelle nuove generazioni un concetto di affidabilità, di fiducia, di sicurezza, garantendo quei servizi essenziali, a suo tempo, in qualche modo garantiti. Davanti all'incertezza nel futuro, giustamente, le nuove generazioni si astengono dal fare figli, anche per le terribili difficoltà economiche per il loro mantenimento. Tanto più la natalità si abbassa, tanto più lo Stato perde di credibilità da parte dei suoi stessi cittadini. E, quindi, anche dai terzi (Potenziali investitori economici esteri).

2)- Università. Nel mondo intero l'Italia era uno dei paesi  con un altissimo livello degli studi universitari. Le Università che poggiavano le loro fondamenta sul Merito erano ricercate ed ambite dagli studenti più ambiziosi. Italiani ed esteri. 
L'introduzione delle Lauree brevi (Triennali) e delle Lauree Magistrali (Biennali) in sostituzione delle Lauree Normali, del vecchio ordinamento, ha portato un sostanziale abbassamento del grado di preparazione dei laureati. Il voler copiare gli ordinamenti universitari di altri paesi europei è stato un emerito errore. Errore che ha comportato, semplicemente, la moltiplicazione dei costi da parte dello Stato. L'Italia non aveva e non ha, alcun bisogno di creare figure intermedie inferiori, in nessun settore. Le scuole superiori di secondo grado erano nelle condizioni di preparare, tranquillamente, quelle figure intermedie inferiori al laureato. E, allora, cosa fare? Semplicissimo. Con l'eliminazione delle lauree brevi saltano, di conseguenza, una lunga serie di corsi di laurea, di figure di docenza, ecc. Con risparmi economici sostanziali.
Altra introduzione nefasta nel mondo universitario è quella dei test di accesso. Sono dei meccanismi perversi introdotti, di fatto, al solo fine di controllare gli accessi. Uno studente che esce dalla maturità deve avere la possibilità di iscriversi, senza alcun limite, all'indirizzo di studi che, esso non altri, reputa idoneo per la sua personalità. E', assolutamente, vergognoso vedere tanti ragazzi, magari impediti, per le scarse risorse economiche della famiglia, dalla possibilità di frequentare quei corsi privati, a pagamento, per imparare i quiz che sono proposti per l'accesso, per esempio, alla facoltà di Medicina. Un ragazzo appartenente ad una famiglia economicamente agiata può, tranquillamente, permettersi il pagamento di 5.000,00 o 10.000,00 € per uno di tali corsi, mentre lo stesso non può dirsi per un ragazzo di famiglia operaia o borghese (Le entrate anche per le classi intermedie si sono drammaticamente ridotte). L'accesso all'Università torni ad essere libero per tutti. Sia solo il merito, in subordine, magari durante il primo biennio, a stabilire eventuali limitazioni. 
Conosco dei bravi e studiosi ragazzi, che per essere stati bocciati ai test di medicina (Frattale; Pomodori aztechi; Programmi televisivi; ...), sono stati costretti ad iscriversi a Biologia o altro e poi l'anno dopo rifare il test di medicina. Questi percorsi portano costi e stress per gli studenti, per le famiglie e per lo stesso Stato.
Molti altri ragazzi d'Italia hanno scelto di iscriversi, tranquillamente, in una delle tante Università di paesi europei. Centinaia di migliaia di ragazzi, al momento attuale, risultano iscritti in Università di: Romania, Bulgaria, Albania, Cechia, Spagna. Con grande dispersione del capitale umano, intellettuale ed economico del nostro Paese. Condizione questa che porta una ulteriore decadenza socio-politica.
Conseguenze? In Italia mancano i medici e gli infermieri. E quei pochi che ci sono preferiscono andare a lavorare in altri paesi europei (Francia, Germania, Regno Unito, ...), ove le paghe sono molto più alte di quelle erogate in Italia. I ragazzi italiani che vanno a studiare all'estero, una volta laureati, per ovvie considerazioni di convenienza raramente tornano a vivere in Italia. In Italia il problema dei laureati in medicina, prevedibile dal tempo dei test di accesso, esaltato in seguito alla pandemia da Covid-19, in alcune regioni è stato "risolto" ricorrendo ai laureati provenienti da Cuba e da altre realtà. Gli stessi medici neolaureati di Albania si rifiutano di venire a lavorare in Italia e preferiscono recarsi nei paesi come la Germania ove sono pagati molto di più e dove la sanità funziona come eccellenza. 
Non ci vuole molto a capire che andrebbero, immediatamente, eliminati i test di accesso all'Università. Ma chi detiene il potere politico, forse è distratto da altri discorsi. Pur riconoscendo che in Italia esiste un forte potere del mondo accademico che tende a mantenere i propri privilegi, fregandosene dei problemi del Paese. Le ultime notizie che hanno interessato il presidente del CRUI conferma lo stato di necrosi che esiste, e ben radicato, nel mondo accademico. Costituito, sempre più, da yes man, posti a tutela dei vari baronati, di cui pochi parlano, ma tutti sappiamo come esistenti e condizionanti. Ecco perché in giro si vedono tanti docenti di modesto valore intellettivo. Ecco perché alcune università, nel tempo, hanno perso la loro capacità attrattiva verso gli studenti.

3)- Attività Post-Laurea. In Italia le attività dei ragazzi laureati sono minime e, comunque, condizionate da coloro che gestiscono il potere. Nell'ambito universitario, e altrove nel pubblico, hai possibilità di successo se sei associato ad un carro. Ma un ragazzo in gamba, di livello eccelso, non accetterà mai di legarsi, di dipendere da qualcuno. La sua guida non potrà che essere la Scienza, la Conoscenza. Ecco uno dei motivi per cui tanti laureati hanno trovato e trovano rifugio nel mondo della Ricerca delle università straniere, ove il è merito a farle andare avanti, non il tipo di locomotore operativo. Il tutto con grave perdita di credibilità e di economia del sistema paese.

4)- Pensionati in fuga.  Dall'Italia scappano non solo i giovani, gli studenti, gli imprenditori medi e grossi, ma anche i pensionati. Coloro che dopo aver lavorato per tutta la vita si sentono ancora vessati dal loro Paese e, quindi, scappano verso luoghi sereni e tranquilli ove poter trascorrere con serenità la parte finale della loro esistenza. Ed ecco che tante località del Portogallo, della Spagna, della Tunisia e di altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono diventate la residenza o il domicilio di migliaia di Italiani.

   L'Italia è come una boccettina, già piena d'acqua, ora in rapido esaurimento, nelle mani di un uomo in fuga che cerca di attraversare un lungo e arido deserto. 
Nella più totale indifferenza di coloro che dovrebbero porsi delle domande e cercare delle soluzioni.

Va, pensiero, sull'ali dorate Va, ti posa sui clivi, sui colli, Ove olezzano tepide e molli L'aure dolci del suolo natal! Del Giordano le rive saluta, Di Sionne le torri atterrate... O mia patria sì bella e perduta! O membranza sì cara e fatal! Arpa d'or dei fatidici vati, Perché muta dal salice pendi? Le memorie nel petto riaccendi, Ci favella del tempo che fu! O simile di Solima ai fati Traggi un suono di crudo lamento, O t'ispiri il Signore un concerto Che ne infonda al patire virtù Che ne infonda al patire virtù Che ne infonda al patire virtù Al patire virtù


27 ottobre 2023

21 ottobre 2023

EUROPA MALATA

L'Europa è malata, lo diciamo, da tempo, in tanti (Ho scritto un post, su questo argomento, nel 2012). 

Ma, i medici che le stanno al capezzale sanno riconoscere i sintomi del male? E, magari, provvedere con le giuste terapie. 

A guardare attentamente le cose ... non sembrerebbe. Mi auguro di essere in errore.

Potrei suggerir loro la lettura di Montesquieu ed, in particolare, le considerazioni sulla Felicità dei Cittadini. Ma, ai giorni nostri, leggere non è più di moda. 

È il nulla che avanza. 

17 ottobre 2023

LENTICCHIE O BUONA TAVOLA

 Ciao Diogene, come stai? Perché è da tanto tempo che non ci parliamo?

Ciao Aristippo, io sto bene e spero che anche tu stia bene.

Perché, Aristippo, non ci siamo più incontrati? 

Chissà perché? Tu che dici? 

Forse perché non siamo ferro e calamita. Forse perché non frequentiamo le stesse persone, gli stessi luoghi, visto che io sono Diogene, mentre tu sei Aristippo? 

Forse perché preferisco accontentarmi del piatto di lenticchie piuttosto che mangiare alla corte del re?

 Forse perché, su certe cose, non condivido, ma rispetto, le tue opinioni? Forse perché non riesco a capire come fai a non vedere lo stato di degrado etico e morale che sta attraversando il mondo in cui viviamo? 

Forse perché non riesco a capire come fai a considerare santo chi santo non è, anzi? 

Forse perché stiamo percorrendo una fase di abbrutimento e grettezza spaventosa che ci avvicina ai barbari e ci allontana dalle persone civilizzate?

Ma, in ogni caso, io ti leggo, sempre, e  sorrido, con sentimento di profonda amicizia e tristezza, anche quando scrivi cose assolutamente, per me, inaccettabili?

"Diogene, voglio darti un consiglio. Se tu imparassi ad essere ossequioso con il re, non saresti costretto a mangiare lenticchie" 

"Aristippo, voglio darti, anch'io, un consiglio. Impara ad amare le lenticchie così non saresti costretto ad adulare il re e vivere da schiavo, cercando di soddisfare ogni sua esigenza". 

Evitiamo di fornire appoggio ai palloni gonfiati che stanno insozzando il nostro paese e la terra di Zaleuco, di Nosside, di Persefone?

12 ottobre 2023

IL TEOREMA DI PITAGORA.

 Il teorema di Pitagora tra matematica, geometria, filosofia, esoterismo, estetismo. 

Aspetto matematico. In tutta la matematica, quella semplice e quella complessa, una delle regole più importanti è quella del teorema di Pitagora. Riguarda i triangoli rettangoli (Ossia quei triangoli con un angolo retto (90 °). Pitagora ci dice che il quadrato costruito sull'ipotenusa (Lato "c" più lungo) è uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti (Lati "a" e "b").  Ac = Aa + Ab. Ossia, cxc = axa + bxb. La conoscenza di queste semplici formule ci dice come calcolare, per esempio, uno dei lati conoscendo gli altri due.

Aspetto ontologico. Il teorema di Pitagora, in realtà, non era considerato solo una legge matematica del pensiero, ma anche una legge ontologica, cioè dell'essere, riguardante la realtà dell'uomo e del mondo. L'ontologia  è una dottrina filosofica relativa ai caratteri universali dell'ente, corrispondente alla prima filosofia di Aristotele (Detta metafisica). Essa  ha lo scopo di scoprire quali entità costituiscono la realtà, di che materia è fatto il mondo. Si rivolge agli aspetti essenziali dell'essere e alle loro relazioni. 
Il significato filosofico ed esoterico che esso pertanto assumeva costituiva parte integrante delle conoscenze iniziatiche riservate agli adepti della scuola pitagorica.
Aspetto esoterico. Una delle possibili interpretazioni del teorema che si è tramandata fino ad oggi all'interno della massoneria, dove l'emblema dei quadrati costruiti sui lati di un triangolo rettangolo compare nel gioiello indossato dagli anziani Maestri ex-Venerabili (detti in inglese Past Masters), mette in relazione la volontà del Cielo, ossia la Provvidenza, rappresentata dal cateto verticale, con la volontà della singola individualità umana, simboleggiata dal cateto orizzontale. Quanto più l'individuo, anziché estendere arbitrariamente la propria volontà, cerca di adeguarla a quella del Cielo, tanto meno subirà il peso del Destino, cioè dell'ipotenusa, e quindi tanto più riuscirà a dominare le forze della necessità che gravano sulla sua vita. 
«L'equilibrio tra la Volontà e la Provvidenza da una parte, e il Destino dall'altra, era simboleggiato geometricamente dal triangolo rettangolo i cui lati sono proporzionali rispettivamente ai numeri 3, 4 e 5, triangolo al quale il Pitagorismo attribuiva una grande importanza, e che, per una coincidenza pure assai degna di nota, ne ha altrettanta nella tradizione estremo-orientale. Se 
la Provvidenza è rappresentata dal 3
la Volontà umana dal 4
il Destino dal 5
in questo triangolo si ha: 3^2 + 4^2 = 5^2.
L'elevazione al quadrato dei numeri indica che ciò si riferisce al dominio delle forze universali, ossia propriamente al dominio animico, quello che corrisponde all'Uomo nel "macrocosmo", e al centro del quale, in quanto termine mediano, si situa la volontà nel "microcosmo".»

Spunti tratti da René Guénon, La Grande Triade, cap. XXI, Revue de la Table Ronde, Parigi/Nancy, 1946, trad. it. in "Lettera e Spirito. Rivista di studi tradizionali", n. 36.

GIUSTIZIA RIPARATIVA

 Giustizia riparativa o
 Poena cullei (La pena del sacco) dei Romani?

Da poco tempo, in Italia, per volere divino (?), nel nostro ordinamento giudiziario, non certo perfetto, a mio parere, è stata introdotta la chiacchierata Legge Cartabia. Legge che prende il nome da colei che l'ha proposta e fatta approvare dal Parlamento.
Tale legge prevede, tra le altre cose discutibili, anche per reati gravissimi (Omicidio, ...) la possibilità, per il condannato di avvalersi del percorso della giustizia riparativa

In parole povere, in Italia e nel Sud in particolare, è molto raro che i criminali vengano arrestati e condannati, ma davanti a tale ipotesi essi possono chiedere l'applicazione del disposto della Giustizia Riparativa.
Con la possibilità, neppure tanto remota, che i familiari delle vittime si possano trovare nella pubblica via a passeggiare accanto al criminale che pensavano, credevano, in carcere, magari da poco arrestato, per lo sconto della pena, eventualmente, comminata.

Tale ipotizzato percorso di giustizia riparativa (Come si fa a definirla tale?) non può che comportare:
a)-Rabbia, sconcerto e sdegno da parte dei parenti delle vittime, ma, anche, da parte della popolazione civile che, mai, riuscirà, giustamente, a capire e giustificare tale comportamento assurdo della Giustizia, ossia dello Stato;
b)-Delusione, scoramento, sfiducia nella gente civile, verso le Istituzioni, che vede questa legge come assurda e lontana dai problemi della realtà quotidiana. Realtà fatta, anche, di violenza, di soprusi, di sopraffazioni, che restano, di fatto, impuniti;
c)-Assenza di alcuna considerazione nei confronti del dolore, della sofferenza, delle lacrime, che hanno attraversato i familiari e gli amici delle vittime;
d)-Riparazione o vantaggio, non indifferente, a favore del criminale? Il percorso riparativo rappresenta, semplicemente, una azione pratica per svuotare le carceri e portare sulla pubblica via coloro che si sono macchiati di reati gravissimi. E' un vantaggio incredibile verso il criminale che diventa conscio della sostanziale impunità. Tale circostanza lo porterà ad essere ancora più arrogante e violento di prima, conscio di poterla fare franca, in ogni caso.
e)-Percorso riparativo? Contrariamente a quanto proditoriamente affermato la riparazione non arriva in seguito ad un cambiamento, a un ravvedimento, a un pentimento intimo, ma arriva a valle di un percorso di convenienza detentiva. Né più, né meno. E' il classico spiraglio di luce che diventa un tunnel previsto per eludere la pena. Tunnel che non può che essere visto, da ognuno, per quello che in effetti è. Una beffa. Sia per i familiari delle vittime (Per i quali alla tragedia si somma la beffa, il danno psichico, lo sberleffo psicologico), sia per tutti i Cittadini perbene.

Tali reali circostanze sono visibili a tutti (Criminali e Familiari delle vittime), ad occhio nudo. 
Fa finta di non vedere la realtà e cerca di nascondersi dietro un dito chi:
- La legge l'ha voluta;
- La legge l'ha approvata;
- E' condannato ed ha bisogno di evitare di scontare la pena.

Conclusioni.
1)- I Cittadini onesti sono, sempre più, portati a vedere il terribile distacco esistente fra loro e il potere Istituzionale. Con sempre minore fiducia nelle Istituzioni Repubblicane. 
Con meno Felicità nel vissuto quotidiano.
2)- Responsabile di questo stato di cose sono: - Chi la legge l'ha voluta (Cartabia e i suoi grandi elettori); - Chi la legge l'ha approvata; - Chi, seppure avendo la possibilità, nulla ha fatto o fa per una modifica della legge.

I Cittadini onesti, in Italia, si domandano, invano, perché le Istituzioni sono spesso, spudoratamente, dalla parte della criminalità, senza neppure un istante per riflettere sullo status dei familiari delle vittime. Come mai?

La massima estensione dell'Impero Romano è riscontrabile durante il regno di Tiberio, soggetto lungimirante capace di assorbire nell'ambito dell'impero tante realtà sociali totalmente diverse l'una dall'altra. Per tutta la popolazione facente parte dell'impero romano vigeva la norma della pena (Quella del sacco) da scontare per grosse azioni di criminalità. Senza alcuna deroga. 
In Italia è raro vedere criminali alla sbarra e condannati ed è altrettanto raro constatare la certezza della pena.