Una delle più grandi opere letterarie che, maggiormente, descrive gli sconfitti e il loro dolore è l'Eneide di Virgilio.
-Enea. Un vinto che diventa vincitore. E' l'eroe del poema epico codificato sul modello dell'Odissea di Omero. Enea è vinto, sconfitto, nella guerra che ha visto soccombere i Troiani sotto l'attacco astuto dei Greci. Egli, con tanta umiltà e con tanto dolore, scappa dalla sua città fumante, oramai compromessa, col padre (Anchise) e col figlio (Ascanio, detto Juli, dal quale sarebbe derivata la stirpe Giulia) per fondare, dopo un lungo peregrinare mediterraneo (Come fece anche Ulisse), sulle rive del Tevere, la città di Roma.
-Didone. Una regina che diventa vinta. E' una sconfitta anche la regina di Cartagine, travolta dalla passione, per Enea, che la porterà al rifiuto della vita alla vista della fuga del suo eroe.
"... Se un figlio, se almeno un figlio da te avessi avuto
prima della tua fuga, se nelle stanze giocare
un piccolo Enea mi vedessi, che pur avesse il tuo viso,
non del tutto delusa, non tradita sarei!"
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