Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

21 novembre 2022

ALBERI E STENDHAL



Alberi, Vita, Stendhal.
Tante altre volte ho parlato di Ambiente e di Alberi, in particolare. Molti studiosi, da tempo, cercano di instillare nella gente la sensibilità necessaria per far capire alla gente il valore, l'importanza, degli alberi per la vita stessa dell'uomo. Questa sensibilità, secondo molti, è elevata nei paesi più culturalmente evoluti, praticamente assente nelle realtà povere, depresse, di basso livello culturale.
Per accendere, ancora di più, l'attenzione su questo argomento per il 21 Novembre (Lo stesso del 1909, di Mamma) di ogni anno si festeggia la giornata degli alberi. Questa occasione, come ho ricordato altre volte, mi porta in mente uno dei più grandi scrittori europei (Stendhal), francese di nascita e italiano di adozione, il quale, già ai suoi tempi, si rammaricava per la scarsa lungimiranza e intelligenza degli amministratori italiani e francesi che avevano in uso l'abitudine, barbara, di potare gli alberi, violentandoli incomprensibilmente. 
Cosa che non si faceva in Inghilterra, ove avevano, ed hanno, la cultura e il gusto della Bellezza emanata dagli Alberi privi di vergognose potature. Ed a questo paese egli rivolgeva encomi solenni per tale rispetto della Natura. 
Col tempo anche la Francia si è avvicinata verso tale rispetto (Infatti, anche, nel centro storico di Parigi oggi è possibile vedere alberi d'alto fusto svettanti, senza alcuna frattura, per oltre cinque piani di abitazioni). In Italia, invece, se si escludono poche località, la tendenza è rimasta quella barbarica del passato remoto. Quella che fa girare e rigirare nella sua tomba il povero Stendhal. Nel Sud Italia, poi, in particolare, e ancor di più nei piccoli centri, esiste ed è viva la tradizione, selvatica, di fare delle potature drastiche (Anche a capelli di monaco) sulla scarsissima vegetazione esistente. Con effetti devastanti sulla bellezza insita negli alberi e, di conseguenza, negli ambiti adiacenti. Forse la necessità di procurarsi legna per il camino per le fredde serate invernali stimola tanti trogloditi in una certa direzione.

Al fine di sperare nella eliminazione (O almeno drastica riduzione) dei massacri che, sistematicamente, sono commessi dagli amministratori locali (Benestare, Locri, Siderno, Bovalino, ...) riporto alcuni concetti che mi auguro vengano fatti propri dalle future generazioni, visto che per quelle odierne non sembra esserci rimedio. 
-Gli alberi e il verde pubblico appartengono alla Comunità e in quanto tali devono essere protetti dagli amministratori che hanno il compito di lasciarli, alla fine del mandato, in condizioni migliori di come si trovavano all'inizio del loro mandato.
-Gli alberi e il verde migliorano la qualità dell’aria, il valore delle proprietà, il clima sociale, il territorio, il benessere psicologico della gente.
-Gli alberi sono bellissimi come li ha fatti la natura. Essi non devono essere mutilati con inutili e barbariche potature. La potatura migliore, contrariamente a quanto potrebbe essere sostenuto da qualche sprovveduto, è quella che non si nota, che non c'è. Infatti, come si può vedere, ictu-oculi, osservando la natura, le piante più belle e più efficaci sono quelle non potate.
-Contrariamente a quanto sostenuto da qualcuno, la capitozzatura non  previene gli incidenti e non rinforza gli alberi. Gli alberi così mutilati vivono molto di meno e possono essere più fragili e, quindi, più pericolosi.
-I costi per la piantumazione e la gestione di alberi devono essere considerati degli Investimenti,  non dei costi morti. Gli alberi ed il verde urbano in ogni abitato è di inestimabile valore, e, in quanto tale, va amato, rispettato, protetto, conservato, dagli amministratori e dai cittadini.
-Ogni amministratore di valore non solo deve impegnarsi per la conservazione degli alberi, ma deve, anche, programmare ed attuare adeguate piantumazioni aggiuntive.
-Per la cura del verde è necessario rompere con le vecchie grossolane, barbariche tradizioni che portano scempio ai nostri  alberi. L'affermazione che la cosa è sempre stata fatta  è da rigettare in quanto becera, volgare, primitiva, priva di fondamento tecnico.  

In foto uno scorcio del Lago di Como, uno dei siti più incantevoli della nostra Italia. Provate a vedere se ci sono scapitozzature sugli alberi. Provate ad immaginare la vegetazione in un sito analogo in altra zona culturalmente sottosviluppata.

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