Amore, Gelosia, Odio.
Nel rapporto di coppia, solo quando si ama si può arrivare ad odiare, veramente. Intensamente.
Col tempo passa tutto, ma prima è necessario superare il picco della curva a campana durante il quale l'uomo è capace di qualsiasi idiozia.
L'odio per la scomparsa dell'amore è una risposta assurda, brutale, selvatica, grezza.
L'uomo, in quanto essere dotato di raziocinio, deve essere capace di controllare il proprio ingiustificabile odio che, se lasciato libero, può distruggere se stesso, l'oggetto dell'amore e tutti gli altri affetti familiari della coppia.
Le continue aggressioni violente, fino alla condizione di letalità, che in questo periodo sono riportati dai media, in cui tante donne risultano soccombenti davanti alla becera violenza della gelosia dell'ex compagno, non sono, assolutamente, giustificabili. Inaccettabili!
"Difendetevi dalla gelosia, mio signore!
E' un mostro dagli occhi verdi,
che odia il cibo di cui si pasce"
Otello - Atto 3 - W. Shakespeare
L'odio esterno a rapporti di coppia.
L'uomo che subisce il male è portato a reagire, immediatamente, con immenso odio verso coloro che l'hanno colpito. Col passare del tempo l'odio può persistere in forma dura e violenta, oppure può trasformarsi in altra forma ancora più dura e violenta. Quella dell'invisibilità, della indifferenza. Ciò equivale a voler realizzare un mondo in cui il promotore del male, semplicemente, non esiste.
Senza dimenticare che l'uomo è buono per natura. Esso diventa cattivo quando interagisce con la società (Civile, Economica, mafiosa). E' come una risposta intrinseca allo stato di frustrazione, di soggezione, in cui gli altri l'hanno posto. Condizione questa che trova fondamento nella povertà economica e di spirito, nell'indigenza, nell'impotenza, nella sudditanza psicologica verso terzi (Che, a torto o a ragione, detengono il potere).
L'odio, per evitare che porti a distruzione, è sempre bene che venga tenuto sotto controllo. Sempre. In ogni momento della vita.
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