Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

30 settembre 2023

MEDITERRANEO

 

L'AMORE FISICO

" L’amore fisico mi piace, te ne sarai accorto. È un mezzo per parlare, comunicare, farsi compagnia… 
Ma il motivo per cui mi piace non sta nel brivido con cui ci inebria e ci consegna all’oblio. Sta nella compagnia che ci regala e con la quale ci rincuora, nel conforto che proviamo a possedere un corpo da cui si è attratti: unire il nostro corpo a quel corpo, sentircelo dentro ed addosso. 

Alcuni sostengono che l’amore fisico non è che un mezzo per procreare, continuare la specie, ma si sbagliano di grosso… No, l’amore fisico è assai più d’un mezzo per continuare la specie. È un mezzo per parlare, comunicare, farsi compagnia. È un discorso fatto con la pelle anziché con le parole. 

E, finché dura, niente strappa alla solitudine quanto la sua materialità. Niente riempie e arricchisce quanto la sua tangibilità. Però è anche la più potente droga che esista, la più grossa fabbrica di illusioni e di equivoci che la natura ci abbia fornito. La droga, appunto, dell’oblio. L’illusione che l’oblio duri per sempre.

 L’equivoco di venir amati con l’anima di chi ci ama esclusivamente col corpo, di chi per egoismo o paura rifiuta le assolutezze dell’amore."


Oriana Fallaci

27 settembre 2023

PASSERELLA DI CALATRAVA A VENEZIA


 Calatrava può essere considerato responsabile degli errori fatti da altri? 
La Cassazione, prima di trinciare sentenze, farebbe bene ad esaminare i percorsi perversi degli appalti pubblici. 
Le perizie di variante sono state approvate, in conferenza di servizi, da tutti gli enti preposti. 
Tutti i saccenti farisei tecnici che si pronunciano contro l'opera farebbero bene a  studiare attentamente i dati oggettivi prima di trinciare giudizi (Errati). 
Il ponte (Passerella) di Venezia, nonostante tutto (Scalini, Scivolosità, Spinta dell'arco non adeguatamente "risolta",...), è di rara eleganza. Eleganza in parte temporaneamente compromessa con la sciagurata idea dell'ascensore ovoidale, per fortuna, poco dopo l'installazione, rimosso. 
Senza alcun dubbio il problema tecnico più serio, non ancora risolto, stante la natura specifica del suolo in quel sito, è quello della spinta orizzontale dell'arco (Argomento trattato in altro post). Spinta, in parte, su un lato, assorbita dalle fondazioni dei massicci edifici murari esistenti.
Venezia non mancherà di trovare le soluzioni più opportune alle problematiche accessorie esistenti. 

CULTURA ED ETICA

 Cultura. Etica.
Libri. In Germania li bruciavano, a Benestare li impiccano, a Parigi li leggono e li regalano.
Sono pericolosi coloro che non leggono o che vietano i libri. I libri sono un veicolo che aiuta la conoscenza l'informazione.
I libri, per tutti coloro che detengono il potere, sono un pericolo in quanto rappresentano un rischio per la conservazione di quel potere che vuole la gente sottomessa e telecomandata, priva di mente pensante.
L'intolleranza e la libera circolazione delle idee possono rappresentare un pericolo per tutti coloro che hanno interesse a mantenere lo status quo.
E, mentre nel XVIII secolo, per il suddetto oscurantismo pseudo-culturale si vietava la circolazione dei libri, sotto pena di dannazione eterna, ai giorni nostri altre distrazioni e analoghi maghi dell'oscurantismo culturale suggeriscono, sotto larvate spoglie, l'inutilità della Scienza e della Cultura. 

L'assenza di informazioni porta l'uomo verso il nulla, verso il buio, verso la sudditanza psicologica e fisica.
L'eccesso di informazioni può portare l'uomo alla negatività all'egoismo. Le TV col loro linguaggio edulcorato, la loro ripetitività tendono a portare verso la banalizzazione dell'uomo. L'uomo si convincerà di essere libero quando avrà rinunciato alla sua libertà. L'uomo diventerà  timido coi forti, tanto da avere immensa paura della loro collera, e aggressivo coi deboli. Con un conseguente attaccamento, quasi morboso, verso coloro che detengono il potere. Coloro che detengono il potere giudicheranno l'uomo in funzione della sua obbedienza al potere stesso. L'uomo tenderà a portare al potente di turno tutti i segreti e i tormenti  della sua esistenza e resterà in attesa, con gioia, di sapere la decisione più saggia, il da fare. Senza alcuna fatica, senza alcuno sforzo, per decidere cosa fare davanti al singolo dilemma.
 
L'uomo deve evitare di cadere nel vuoto della pseudo-cultura, nella banalità. Egli deve porsi, sempre, dei punti di domanda, specialmente davanti a tutte le principali argomentazioni che riguardano il vissuto quotidiano, i principi di etica e di morale. 
L'uomo spesso è controllato dai poteri forti perversi che gli infliggono dolore. La mafia, per esempio, controlla il territorio imponendo la propria presenza, la propria legge e trasferendo dolore e paura in tutti coloro che non accettano sottomissioni di alcun genere.

Alcuni poteri nefasti pensano che le persone vengono controllate, perfettamente, dispensando loro piacere (Colosseo, Giochi circensi, Balli, Divertimenti, Feste di paese (Non c'è paese che durante il periodo estivo non faccia almeno una festa per distrarre e tenere in allegria la gente. La gente che si diverte, in genere, non pensa o pensa ciò che viene implicitamente suggerito. Con la conseguenza di vedere la nave che affonda mentre la gente balla)). 
L'odio, se non ben controllato, può portare l'uomo alla rovina; 
ma, anche l'amore, se non ben controllato, può portare morte, disperazione e distruzione.

24 settembre 2023

LA VALLE DELLA LUNA

 


Questo è quello che resta degli Ulivi secolari dei miei Avi, nella Valle della Luna. Incendi di qualche giorno fa. 

Quella valle, decantata dal poeta C. A. Pascale, che ha dato rifugio alla gente del paese durante i bombardamenti dell'ultima guerra. 

22 settembre 2023

FIORE


 

MEROPE. DA MADRE A FIGLIO

Merope dopo l'agnizione di Egisto.
L'amore di una Madre per suo Figlio.

"Il mio figlio!
Io ti son scudo, o figlio ...

A lui non giunga ferro,
che me pria non trafigga ...

Pensa che hai molti nemici
ancor nel tuo mal fermo regno ...
ch'io d'abbracciarti almeno, e di baciarti mi sazi ..."

21 settembre 2023

COME IL POLLINE

 Come il polline viaggia, fiducioso, appeso all'arbitraria volontà del vento, sperando di affondare nella terra fertile, 
così l'uomo della Locride viaggia, fiducioso - nonostante tutto - appeso alla arbitraria volontà di loschi ostrogoti figuri, sperando di fermarsi accanto a belle persone con bontà d'animo ed intelligenza  di alto livello, in un mondo di Libertà e Giustizia.

Il polline ha una buona possibilità di riuscita; per l'uomo la percentuale positiva è molto più bassa. 

CHI FU'?

 ... E, chi impedì alla Polizia di giungere, celermente, sul luogo, quel pomeriggio e, poi, quella sera? Chi fù?

Celerità profusa senza risparmio di forze, senza alcun limite, quando, era presente la triste, provinciale, bacchettona, smania di parlare davanti alle cineprese dei giornalisti delle TV - pubblica e private - ma assente, totalmente, quando c'era necessità d'agire? Come quella sera.

Chi, quella sera, impedì un canonico, neppure celere, intervento?
Chi fù?

Chi ha bloccato prima e nascosto poi la richiesta, l'invocazione, di Aiuto fatta da alcune Cittadine spaventate?
Chi fù?  Chi fù?  Chi fù?

E' tanto difficile cercare tale soggetto? No, volendo!
Ma il problema è cercare il soggetto? No! 
Il vero problema è che non c'è nessuno che l'ha mai cercato, né, tantomeno, c'è mai stato qualcuno che ha mai osato cercarlo?
Eppure non sarebbe neppure difficile arrivare alla risposta, alla Verità. Volendolo.
Ma, purtroppo, la Verità, la Giustizia, nella Locride,
non è ricercata da nessuno. Nessuno!!!

I Cittadini onesti nella Locride debbono "guardarsi" dai mafiosi e da quasi tutti i rappresentanti delle Istituzioni.

Chi fu?  Nessuno!  Il fato? No, nessuno.
Un nessuno che non è neppure intelligente come un Ulisse.

20 settembre 2023

UOMINI

"Ci sono uomini che lottano tutta la vita per la Libertà e la Giustizia. 
E' di loro che non si può fare a meno". Bertold Brecht.

Ci sono uomini che lottano per il benessere di tutti. 
Sono coloro che:
"soffiano sul fuoco affinché non si spenga mai,
sono loro che lo attizzano perché brillino le braci,
sono loro che lo alimentano con legna secca della speranza affinché resti vivo, ardente, il desiderio di Giustizia e di Libertà".
Chimera per la Locride.

ARCO TESO

 Nella vita l'interesse delle persone, per un certo argomento, nasce e si espande in funzione delle situazioni al contorno.
Le situazioni più coinvolgenti nascono dal pericolo. 
Più il pericolo cresce, più le situazioni diventano struggenti e tragiche.

L'animo di chi è coinvolto è travolto, progressivamente, dalla paura e dalla speranza, dalla gioia e dal dolore, dal terrore e dalla pietà.
In totale sospensione, in attesa spasmodica.
Passando dal timore alla speranza e, poi, dalla speranza al timore.

E' come un arco teso, pronto a lanciare la sua freccia acuminata avvelenata.
E, tanto più l'arco è teso, tendendo alla massima potenza, 
tanto più il dardo vibrerà lungo tutto il suo percorso di vendetta.

COMBATTI SEMPRE PER I TUOI IDEALI

Combatti sempre, fino alla fine, 
per i tuoi Ideali, 
anche se sai che non tutte le guerre si possono vincere
nella vita.

11 settembre 2023

SAPERE?

 Io sò  che loro sanno che io sò.

E, c'è chi sa e fa finta di non sapere.

E, c'è chi non sa e non è interessato di sapere.

E, c'è chi non sa e, nonostante gli sforzi, non riesce a sapere. 

È meglio sapere e pensare, oppure è meglio non sapere e non pensare? 
Dipende da dove ti trovi. In un contesto culturalmente arretrato, per il quieto vivere, per la propria sopravvivenza, le cosa migliore é non sapere. 
Di contro, in un paese evoluto la conoscenza è condizione essenziale per un corretto vivere civile. In funzione delle reali circostanze ognuno sarà impegnato ad esaminare, attentamente, le condizioni al contorno e determinarsi su quale delle suddette due opzioni si trova. 
I cittadini della Locride, senza alcun dubbio, si trovano nella prima ipotesi. 

PASSERELLA IN COLLASSO

 



 Qualche giorno fa questo Ponte Strallato, con pochi tiranti, anzi, più esattamente, Passerella pedonale, in Emilia Romagna, è crollato in fase di Collaudo. Durante la Prova di carico. 
La Passerella, recentemente eseguita, era già stata (Illegittimamente) aperta al pubblico transito. La prova di carico era stata programmata con l'uso di recipienti pieni di acqua fino al carico utile equivalente alla folla compatta. 
Secondo le notizie riportate dai giornali il Ponte strallato asimmetrico ha avuto un comportamento statico senza problemi fino a quando il carico utile era attestato intorno a 250 kg/mq. Poi, quando il carico utile è arrivato intorno a 370 kg/mq ci sarebbe stato il cedimento di un "ramo" di sostegno dei tiranti e il collasso totale della struttura.
Osservazioni oggettive dalle foto esistenti in rete:
1)- Impalcato. Non sembra adeguatamente stabilizzato nel piano verticale anche per la presenza di pochi stralli. L'impalcato si presenta con la controventatura di piano (Elementi di scarsa sezione sono quelli che appaiono in foto) presente solo nelle due maglie centrali!!! E' totalmente assente nelle altre maglie. La controventatura di piano deve essere presente in tutte le maglie d'impalcato. Sempre! La sezione delle travi d'impalcato appare dalle foto inadeguata per le azioni flessionali e torsionali.
2)- Stralli. Dalle immagini risultano pochi stralli e di sezione modesta. La loro presenza non è certamente sufficiente per la stabilizzazione della struttura nel piano verticale.
3)- Puntone. La sezione del puntone appare, assolutamente, inadeguata per la lunghezza del Ponte.  Da un suo "ramo" sarebbe partito l'innesco di collasso.
4)- Mantenimento della forma. Il Ponte era, quindi, privo della capacità necessaria per mantenere la forma sia nel piano orizzontale (Mancavano le croci di Sant'Andrea), sia in quello verticale (Non erano presenti elementi strutturali capaci di garantire il mantenimento della forma nel piano verticale). Lo schema statico di calcolo sarà stato quello di una trave appoggiata con dei vincoli elastici presso i tiranti (Stralli). Ma, se per un motivo qualsiasi lo schema statico smette di conservare la forma iniziale, la struttura tende ad destabilizzarsi con svergolamenti, deformazioni di natura dinamica e conseguente collasso strutturale globale.
5)- Azione torcente. Il Ponte, in fase di applicazione del carico, è andato incontro ad una forte azione torcente che ha destabilizzato l'impalcato lungo tutta la sua lunghezza. Tale azione destabilizzante può essere stata incrementata dall'eventuale movimento delle taniche e dall'acqua stessa in esse contenuta, che rappresentavano il carico utile (Folla dinamica compatta).
6)- Carico utile. Non è dato sapere quale sia stato il carico utile di progetto. In ogni caso non è osservazione seria quella che afferma che l'applicazione di un minor carico utile, in fase di prova di carico, avrebbe evitato il collasso della struttura.
E' appena il caso di precisare, che secondo le norme tecniche dei paesi più evoluti il carico dinamico staticizzato della folla compatta sulle strutture è, ragionevolmente, fissato in 400 kg/mq (Presenza di quattro persone da 100 kg/cadauna, in un'area pari a un metro quadrato).
   Conclusione. 
a)- I Ponti Strallati (Simmetrici e Asimmetrici), in questo periodo storico, vanno molto di moda, ma la loro progettazione richiede un bagaglio di conoscenze (Non solo informatiche) e di sensibilità ingegneristica al di sopra della norma. E, in quanto tali, difficili da riscontrare. I Ponti strallati sono portatori di elevata deformabilità. Sono come i ponti di liane fatti nelle foreste.
b)- Sarebbe stato molto più semplice e molto più economico optare verso una soluzione strutturale semplice e sicura ricorrendo all'inserimento di due pile ai margini dell'alveo e con il ricorso ad uno schema statico: a trave continua su 4 punti di sostegno (Appoggi e cerniera), a 4 travi semplicemente appoggiate; a una trave Gerber; ecc. Con la possibilità di portare ancora di più verso l'alto il franco idraulico.    

SOLITUDINE E SOCIALITÀ

 In genere con il passare del tempo l'uomo sente sempre più il bisogno di starsene da solo in contemplazione e sempre meno l'esigenza di distrarsi nella società. 
Appartarsi, isolarsi per ragionare con se stesso è una esigenza intellettuale che riguarda, chi più chi meno, tutte le persone.
Vivere in società, con gli altri, invece, è una determinazione personale che, forse, nasconde in sé la volontà, il bisogno, di capire gli altri, ma, anche, di mettersi in mostra, di apparire. Apparire per il bisogno personale di primeggiare, di mettere in bella mostra la propria persona.
Per un giusto equilibrio nel modus vivendi di ogni essere umano è importante trovare un giusto equilibrio personale tra l'essere solo con se stesso (La solitudine. Che ci fa desiderare di stare insieme agli altri) e  l'essere in compagnia con gli altri (La socialità. Che ci fa desiderare di stare soli con noi stessi, lontani dalla gente).
Il superamento di quel "giusto equilibrio personale" può portare l'uomo alla deriva esistenziale, alla follia.
 
"È importante sapersi ritirare in se stessi: un eccessivo contatto con gli altri, spesso così dissimili da noi, disturba il nostro ordine interiore, riaccende passioni assopite, inasprisce tutto ciò che nell’animo vi è di debole o di non ancora perfettamente guarito. 

Vanno opportunamente alternate le due dimensioni della solitudine e della socialità: la prima ci fa farà provare nostalgia dei nostri simili, l’altra di noi stessi; in questo modo, l’una sarà proficuo rimedio dell’altra. La solitudine guarirà l’avversione alla folla, la folla cancellerà il tedio della solitudine."

Lucio Anneo Seneca, “De tranquillitate animi

7 settembre 2023

NON SI RIPETA MAI PIU'

 Non si ripeta mai più.
Cosa posso fare io perché  tutto questo non si ripeta mai più?
Nessuna altra famiglia possa, mai, attraversare il fiume di dolore da noi attraversato.
Che fare? Perché non si ripeta mai più.
Queste sono le parole che i familiari, di alcune persone a cui la mafia ha rubato i sogni, hanno pronunciato dopo aver attraversato il diluvio del dolore.

La frase che più colpisce è quella dell'augurio che nessuna altra famiglia possa andare incontro alla tragedia vissuta.
Ma i Cittadini onesti cosa possono, devono, fare per fare in modo che "non si ripeta mai più"? 
Per cercare di fare in modo che "non si ripeta mai più" è necessario che tutti i Cittadini, non solo i familiari dei caduti, si mobilitano per:
-Evitare che il fatto, la tragedia, il nome della persona a cui la mafia ha rubato i sogni, restino vivi, presenti, nel vissuto quotidiano della comunità;
-Evitare che la tragedia cada nell'oblio. Rigettare l'anonimato dell'evento. La statistica fa il gioco della mafia. Mantenere sempre viva l'individualità, la personalità, della persona che ha osato dire di no alla sopraffazione;
-Fare narrazione scritta ed orale, il più possibile dettagliata dei fatti di vita di Colui che è rimasto senza Sogni;
-L'arte (Pittura, Scultura, Poesia, Letteratura, Musica), ad ogni livello, faccia di tutto per far vedere alla gente il delirio della cattiveria, la bruttezza della barbarie. 
Come Munch fece col suo Urlo (Grido).

   Totò è vissuto lì, a Benestare. E' stato un uomo buono. Una persona con la sua famiglia, sua moglie e i suoi figli. Molti sanno la sua storia di vita come cittadino e come imprenditore. La sua storia è stata in parte scritta e in parte sarà scritta. La sua storia, infranta da un manipolo di volgari barbari, come per tutti come lui, è irripetibile, unica, sacra, inviolabile. Come avrebbe dovuto essere la sua vita.

Tutti coloro che, come Totò, hanno avuto la forza, il coraggio, la caparbietà, di opporsi agli ostrogoti barbarici dovrebbero essere menzionati ad esempio per le generazioni future. Per rammentare il sacrificio della loro vita al fine di tendere verso un futuro più libero. Ad essi vanno dedicati racconti, romanzi, poesie, biografie, vie e piazze di paese, non anonimi passaggi di vita generici, indeterminati, insignificanti, anonimi. Fatti solo per un aspetto formale, un fatto di facciata, da poter tirar fuori, eventualmente, in occasione di ogni generica ricorrenza, oppure, come dicono le male lingue, per non inimicarsi il consenso nell'ambito mafioso e prossimo ad esso.

Le pietre, i sassi, i ricordi, le memorie, se si pongono, devono essere posti come segnali di scandalo, come pietre di inciampo, per rammentare quella specifica barbarie vissuta, per ricordare quel dolore "donato" dai mafiosi ai familiari e a tutto il mondo Civile; dolore che resterà, sempre, nei cuori dei familiari e di tutte le persone sensibili, civili, amanti della Libertà. 
Tutte le iniziative generiche, anonime, impersonali, non possono che apparire per quello che sono: Vacue, autoreferenziali, retoriche, ipocrite, autoincensanti per chi le fa, prive di alcun significato etico per il principio enunciato con questa nota (Perché non si ripeta mai più).
Chiunque può non esiti dal togliere la polvere dal proprio vissuto e non esiti dal raccontare a chiunque, specialmente ai giovani, la storia di Totò e di tutti coloro che, a testa alta, hanno osato dire di no alla mafia. 

A Totò e a tutti gli altri come lui, noi Cittadini esprimiamo la nostra riconoscenza il nostro ringraziamento.
 Forse, anzi certamente, senza il loro gesto, il loro rifiuto, ci saremmo trovato in condizioni di barbarie molto più gravi di quelle, seppur di sopraffazione, esistenti.
Raccontate, raccontate, tutti voi che potete, tutto, senza alcun limite, senza alcuna remora, come facevano i nostri avi, alcune generazioni fa, intorno al focolare acceso. 
Qualcosa, in questo modo, resterà e contribuirà all'innalzamento del livello di Civiltà del territorio e all'incremento della resistenza per la Libertà.

Non si ripeta mai più?
Ma, perché non si ripeta mai più è necessario che si verifichi una delle seguenti condizioni:
1)- Estinzione della mafia. E' una ipotesi improbabile (Al 99%) vista la struttura di comando esistente. Né si può immaginare una autoestinzione per ravvedimento come quello sulla via di Damasco. Né si può ammettere l'attivazione di iniziative di contrasto, da parte dello Stato, con un successo (Allo 0,01%) militare finale.
2)- Estinzione della società. Ipotesi, al momento improbabile (2,00%). Il territorio, seppure non immenso, invaso dalla mala-erba in tutte le sue articolazioni, rappresenta la terra natia per tanta gente, che, nonostante il continuo allontanamento delle fasce giovanili e produttive della popolazione, tende a restare sulla terra degli avi. 
   Quindi, la mafia è come il terremoto
Si sa che in qualsiasi momento, in zone ad elevata sismicità, può colpire chiunque risulti privo di adeguate coperture. Le loro. E, così come per il terremoto, i Cittadini sanno che essa c'è e in qualsiasi momento può colpire chiunque si opponga ad essa.
Il "Non si ripeta mai più", quindi, è, semplicemente, un auspicio, una speranza. Niente di più!

POTERE E' CORRUZIONE?

 Il concetto di potere è stato, dettagliatamente, studiato da tante menti raffinate. Una di queste ci ha lasciato una pietra miliare che, anche dopo circa cinque secoli, è consultata, analizzata, studiata, in tutto il mondo. Parlo di Macchiavelli e del suo libro "Il Principe", del 1513. 
E' uno dei libri più letti, studiati e applicati da quasi tutti i potenti della terra. Da Carlo V, al re Sole; da Churchill a Stalin; da Hitler ai mafiosi moderni.
I potenti reali hanno bisogno di tenere sotto controllo, sotto giogo, le masse. 
Detiene il potere su un territorio chi riesce a controllare, in modo radicato, diffuso, quel territorio, in modo di vedere e sentire tutto ciò che in esso avviene. 
La perdita del controllo sulla zona d'interesse, implica, inequivocabilmente, la perdita del potere e una nuova lotta per la sua conquista. 
In tanti territori del nostro povero Paese il controllo del territorio è quasi totalmente (Oltre il 90%) nelle mani della mafia, nella più totale indifferenza e assenza da parte dello Stato (Latitante, se non colluso).

Il potere, per sua natura, tende a corrompere.
Il potere assoluto corrompe assolutamente.
Lord Acton

CITTADINANZA

 Nel passato, prossimo e remoto, si è molto discusso del problema delle migrazioni dei popoli, in fuga verso una condizione di vita migliore, e delle possibili soluzioni. Le migrazioni sono legate alla nazionalità, alla cittadinanza dell'uomo.
Definizioni dello Zingarelli:
-Nazionalità: Qualità, condizione, principio di ciò che è nazionale. Appartenenza alla nazione.
-Patria: Paese comune a tutta la nazione e che la unisce in un unico affetto di conservarlo e difenderlo, per l'interesse e la dignità propria.
-Nazione: Parte del genere umano legata insieme dalla stessa lingua, storia, civiltà, interessi, aspirazioni. La dignità di una nazione rappresenta la condizione che la fa degna per indipendenza politica e unità. Elementi caratterizzanti: bandiera, inno, lingua, parlamento, festa, orgoglio, aspirazioni, carattere, coscienza, amore. 
-Cittadinanza: Tutti i cittadini di uno stato. Aventi il diritto di esercitare le prerogative che competono agli abitanti di una città o di un paese.

Ma, cosa significa, cosa vuol dire essere Cittadino di un paese?
escluse situazioni particolari (Figli di diplomatici; Nati su mezzi di trasporto in transito su altri stati; ...), eccetto i casi di rifiuto esplicito dei genitori, ogni bimbo nato in un paese dovrebbe essere considerato Cittadino di quel paese (Ius soli). 
Inoltre, a richiesta, la Cittadinanza, a determinate condizioni, dovrebbe essere concessa, ad ogni richiedente. Fatte salve, eventuali, gravi negative circostanze, a carico dello stesso richiedente.
Nella prima ipotesi (Nascita sul suolo) si è in presenza di una Patria originaria.
Nella seconda ipotesi (Richiesta) si parla di Patria di adozione.
E' bene precisare, a mio parere, che mentre il singolo Cittadino ha tutto il diritto di chiedere la cittadinanza ad un nuovo paese, diverso dal suo (Quello di nascita), nessun paese ha il diritto, mai, per nessun motivo, di privare, qualsiasi cittadino, della nazionalità originaria.

Patria, in senso generale, è la società in cui vivevano i genitori della persona d'interesse e dove essi avevano il loro domicilio e dove essi genitori erano assoggettati alle leggi vigenti.
Per molti paesi occidentali, nei tempi passati, per patria si intendeva il paese ove si nasceva; con le eccezioni sopra indicate.
Il concetto di patria, inoltre, è legato ai sentimenti che essa inietta nei suoi cittadini. In ogni cittadino si attiva, sempre, il cosiddetto "amor patrio", un vero e proprio affetto verso la propria patria, un attaccamento alla propria terra, un sentimento che porta ad agire, con soddisfazione, verso se stessi e verso il proprio paese, tutte le volte che la propria patria ha necessità particolari (Disastri ambientali, Guerre, Crisi economiche). 
E nei rapporti interpersonali, specialmente su territorio estero, si innesca un meccanismo di benevolenza verso i propri connazionali.

EUROPA. USE

 E' possibile immaginare una Europa unita Intellettualmente e Culturalmente senza pervenire all'unità politica (USE. Stati Uniti d'Europa)?

Ed è possibile fondare una Europa politica sulla scorta di una lingua (Inglese) non parlata, ufficialmente, in alcuno dei paesi aderenti, o in procinto di aderire?

E' possibile fondare una Europa politica senza riuscire ad instillare, nei cittadini dei vari popoli, il concetto il piacere, di sentirsi, orgogliosamente, Europei? Allo stato attuale, in Europa, i cittadini si sentono francesi, tedeschi, spagnoli, italiani, ... 
Solo pochi romantici idealisti si dicono Cittadini d'Europa.

L'Europa avrà un futuro solo se avrà la capacità e la forza di far nascere e crescere cittadini orgogliosi di essere Europei e se  riuscirà ad armonizzare, uniformare, le norme principali (Fisco, Diritti, Uniformizzazione e standardizzazione operativa beni) dei vari paesi. 
Non ci sarà mai nessuna Europa fino a quando, per esempio, alcuni paesi (Quelli Bassi, per esempio) saranno equiparati ai paradisi fiscali dalle aziende.
In queste condizioni, questo tipo di Europa, porta vantaggi, prevalentemente, alle banche, alle multinazionali, ai poteri più o meno palesi. Questo tipo di Europa è l'ideale per i poteri illeciti, per il potere economico-finanziario, per i paesi ricchi che diventeranno sempre più ricchi, a scapito di quelli che ricchi non sono, che diventeranno sempre più poveri. 
E, nelle condizioni attuali è più ricercata l'isola al di la della Manica. Isola che tutti davano per finita con la sua uscita dall'UE.

Chi non ha alcun interesse affinché cresca una Europa politica unita?
I rappresentanti attuali dei principali paesi europei vogliono veramente una USE efficace?

VITA

 Nella vita ogni prova è una sfida.
Ogni persecuzione, ogni avversità, ogni isolamento, ogni critica, fortifica l'uomo. Se non lo spezza.
Tutti i poteri, legittimi ed illegittimi, non sono propensi ad accettare critiche al loro modus operandi.

 Nella vita non tutte le guerre si vincono,
ma, alcune, è indispensabile farle!
Nelle guerre di principio etico e morale la cosa più importante
è non essere soli al fronte. Come spesso succede.

La vita è una stoica forma di resistenza contro le avversità e spesso contro la barbarie degli uomini.
La Libertà, la Sicurezza, la Verità, la Giustizia vanno sempre  difese e tutelate, anche con la forza, la durezza, se necessario. 
Ma, i popoli oppressi che se sono privati, che non conoscono questi Diritti Universali, come fanno a tutelarli?

6 settembre 2023

PAROLE COME SASSI

 Narrare è resistere.
Le parole scritte sono come sassi granitici legati, in modo indissolubile, col cemento del ricordo, della memoria.
Per questo narrare e resistere. 
E' dire "No!" alla sopraffazione, alla barbarie, alla schiavitù.
La morte è ancora più tragica quando porta, inesorabilmente, verso l'obblio, verso la cancellazione del vissuto di chi è stato derubato di tutto, anche della vita. 
La narrazione cancella l'oblio, tende verso la liberazione dalla schiavitù mafiosa.

La narrazione dettagliata personale, non anonima, del vissuto di coloro che si sono opposti al dispotismo mafioso, con la loro vita, è compito dei Cittadini onesti che restano. 
E' un ingenuo o un colluso con la mafia chi, ancora, sostiene la necessità di una narrazione generica, indeterminata, vuota, dei fatti di mafia. 
E' il gioco della generalizzazione sostenuto, da sempre, dalla mafia. La narrazione per essere efficace, lo sanno tutte le persone di buon senso, ha bisogno di un soggetto (Univoco, chiaro, determinato, facilmente inquadrabile in un contesto), di fatti dettagliati che hanno interessato il soggetto e il suo stile di vita, di circostanze ideali che hanno portato il soggetto ad opporre, a testa alta, il proprio rifiuto alla mafia, per la difesa della Libertà, sua e di tutti gli altri.

Narrazione che serve per contrastare il messaggio che la mafia vuole e spesso riesce a trasmettere, grazie, anche, a degli ingenui. 
"Un morto è uno scandalo,
 mille morti sono semplicemente una statistica". 
E' questa la terribile frase di Goebbels (Nazista, gerarca di Hitler) fatta propria dalla mafia che descrive il loro modo barbarico di vedere le cose. 
Nazismo e mafia hanno dimostrato di non avere molta considerazione dei Diritti Inalienabili dell'Uomo. 
Il primo, alla fine, ha pagato per tutti i suoi crimini.
Anche la seconda sarà costretta a passare davanti a Caronte, per rendere conto e pagare per tutte le atrocità commesse. 

Guarda oltre. Giustizia per Antonio MUSOLINO è la narrazione N.1 per Totò.

5 settembre 2023

UNA TREGUA ALLA VOSTRA PRESENZA

Nell'ultimo mezzo secolo il cittadino medio, con le novità tecnologiche introdotte, sempre più evolute, ha avuto ed ha la possibilità di venire a conoscenza dei fatti che succedono nella propria Regione, nel proprio Paese e nel Mondo intero. 
I media, prima ogni giorno, ora in tempo reale (Ogni minuto), diffondono notizie e commenti sulla vita, in ogni angolo della terra. 
Naturalmente, con particolare attenzione, secondo la volontà dell'utente, alle notizie ed ai commenti che riguardano l'area, il paese, interessati. In vero, ultimamente, i media hanno studiato degli algoritmi particolari che memorizzano, e diffondono, il tipo di notizia e commento idonei, adatti, pertinenti il singolo utente. 

Questa circostanza legata al sistema di presentazione delle notizie porta in nuce un grande pericolo per la Libertà del singolo soggetto che rischia, molto ragionevolmente, di subire dei condizionamenti vitali.
Condizionamenti che sono sempre più presenti ed efficaci se l'utente subisce continui bombardamenti mediatici da persone che hanno interesse (Politico, Economico, Religioso, Sociale, Dispotico). 
Con una normale base  di Tecnica pubblicitaria dei soggetti interessati, senza particolari sforzi, da buoni pifferai magici, hanno la possibilità di portare sulle loro posizioni eserciti di persone bisognose di avere qualcuno come guida per tutti i problemi della vita. Soggetti che ispirano fiducia con le cose che dicono; soggetti ai quali delegare competenze proprie e improprie delle Democrazie. 
Tale circostanza molto nota nel settore propagandistico commerciale è ancora più nota nell'ambito politico.

E' questo il motivo per cui ogni raggruppamento politico appena arriva al potere esecutivo si preoccupa, come prima e immediata mossa, di prendere le redini, per quanto possibile, dei giornali e ancora di più delle televisioni, pubbliche e private. 
Specialmente le televisioni, visto che quasi tutti i cittadini, forse anche per la vita movimentata, con il poco tempo a disposizione tendono ad informarsi delle cose che succedono nel mondo ricorrendo alla televisione.
Ed ecco che le televisioni sono, sistematicamente, occupate dalle solite facce dei politici, sempre più bisognosi della ricerca di consenso. Consenso legato e derivante dalla fede politica, dal proselitismo (Il pifferaio magico fa ancora testo), non certo per il raziocinio e il ragionamento logico della gente; tutt'altro. 
Con la conseguenza che non passa giorno, e con tanti interventi nello stesso giorno, senza che i cittadini non siano costretti a vedere e sentire i mezzibusti dei politici che, con fare mellifluo, cercano, si sforzano, di informare il prossimo, di tutti i loro lavori svolti per portare soluzioni, valide ed efficaci, a tutti i problemi che affliggono il nostro Paese e, magari, anche il mondo intero.

Queste presenze in TV in particolare, ma anche sui social, in minor conto, sono diventate sempre più assillanti, ripetitive, costanti, 24 ore su 24 ore, giorno su giorno, 365 giorni su 365 giorni, di ogni sacrosanto anno.
Il cittadino davanti a queste presenze alienanti, costanti, potrebbe sentirsi stringere il cuore per tale impegno e convincersi - e si convince - della bontà d'animo, della capacità, della bravura, della capacità istituzionale, dei soggetti interessati.
Ma, non tutti gli umani potrebbero essere convinti della suddetta circostanza diffusa, quasi sempre in malafede, dai media. 
Sono quegli Umani, una piccola percentuale, purtroppo, che sentono il bisogno di ragionare con la propria testa, che sentono il bisogno di analizzare, in modo autonomo, i fatti, con tutti i dettagli, e solo dopo aver sentito le varie diverse campane prendere decisioni, sì, ma con il proprio intelletto. Non con la testa degli altri.

E, per tutti questi umani, se fosse possibile, vorrei chiedere ai vertici delle televisioni pubblica (La RAI, per la quale tutti paghiamo un canone) e private, alle Istituzioni e a tutti i politici nazionali e locali di farci la cortesia di restarsene a casa o in vacanza in qualsiasi parte del mondo, almeno in occasione di alcune ricorrenze. 
Quali? Eccole: 
-Festività Natalizie. Tutto il mese di Dicembre  (Per le festività Natalizie);
-Festività Pasquali. Tutto un mese a cavallo della S. Pasqua (Diciamo mese di Aprile);
-Festività estive. I due mesi estivi (Luglio e Agosto) siano destinati alla terapia di cura disintossicante per le aggressioni mediatiche subite.
A tutti i politici suddetti, in nome proprio e per conto dei suddetti Umani chiedo di concederci una tregua dalla loro presenza televisiva e mediatica
Ad essi chiedo che ci facessero la grazia di tacere e non farsi vedere, almeno durante i suddetti periodi specifici, al solo fine di evitare una crescita esponenziale degli studi di psicoanalisi, già di per se in forte crescita. Anche al fine di evitare che l'Intelligenza Artificiale (AI) possa avere il sopravvento sull'Homo Sapiens (Essere umano moderno).
Con la possibilità e l'impegno di offrir loro (Ai politici) uno sconto sugli intervalli di tempo sopra indicati in caso di adesione, all'iniziativa suddetta, entro ... la fine del corrente mese di Settembre 2023.             

4 settembre 2023

LA VERGOGNA

 La vergogna è quel profondo e amaro turbamento interiore che assale la persona quando si rende conto di aver agito o parlato in maniera riprovevole o disonorevole. Si manifesta esternamente col rossore sul viso. E' una emozione secondaria, diversa da quelle primarie (Rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa, disprezzo, disgusto), che nasce dal timore di perdere la faccia nel rapporto con terzi.

Il potere politico, in Italia, sostanzialmente, è appannaggio non dei soggetti più onesti, competenti, sinceri, capaci, ma di quelle persone che rispettano fedelmente i dettami suggeriti dal Macchiavelli al suo Principe. 
Sono appunto quei soggetti che vengono definiti macchiavellisti. Costoro per raggiungere e mantenere il potere sono disposti a fare qualsiasi tipo di atto corruttivo o violento. Si credono onnipotenti. Al di sopra della legge. 

Costoro sono immediatamente riconoscibili in quanto sono forniti di una caratteristica unica, esclusiva: Essi non hanno vergogna di nulla.
Essi, pur facendo nefandezze di ogni tipo restano senza un filo di rossore anche quando sono beccati con le mani nella marmellata.
Casi con questo modus operandi, in Italia, sono stati registrati, in grande quantità. Abbiamo avuto ministri della Repubblica che mandavano i poliziotti della scorta a comprar loro la cocaina, per uso personale. Nella più totale impassibilità del partito politico del soggetto e dei partiti che sostenevano la coalizione governativa.
Abbiamo avuto ministri che si son visti, a loro insaputa, con signorili abitazioni pagate da imprenditori caritatevoli.
Abbiamo visto ministri che hanno ricevuto, casualmente, lingotti d'oro, per la loro reiterate benevolenze istituzionali nel settore sanitario. Abbiamo avuto politici che non si facevano mancare prestazioni erotico-fisiologiche, di alto bordo, oplà, profilo, al fine di salvaguardare il corpo e lo spirito.
Ebbene, tutti costoro, salvati o condannati dalla magistratura, sono costantemente in auge sui giornali nazionale e locali, sulle reti televisive di Stato e, purtroppo, nelle stesse Istituzioni.
E, sempre, senza vergogna. Anzi, esibendo con orgoglio il passato forcaiolo (Da codice penale). Sono senza un minimo segno di rossore.

Chi si vergogna è persona che, in qualche modo, ha rispetto del potere pubblico e quel rossore sta, spesso, a significare la presa di coscienza della situazione e la volontà di non ripetere gli errori fatti.
Chi si vergogna, in certi casi arriva, anche, al tremore e al balbettio. I professionisti nel campo del potere non arrossiscono, non tremano, non balbettano. Mai successo.

Si può arrossire, anche, quando si è oggetto di chiacchiere calunniose, oppure quando non ci si sente all'altezza dei compiti ricevuti.
E' vergogna anche quella registrata dalle persone per la condizione di estrema povertà. Ma, in questo caso, l'unico soggetto che dovrebbe arrossire è lo Stato, incapace di garantire un minimo di status sociale a tutti i cittadini.

Di contro, una società con persone prive di vergogna sarebbe un diabolico mondo, con una infinita quantità di "macchiavellisti", aventi solo l'obiettivo di portare risultati al loro mulino. A qualsiasi costo. Queste sono le persone drogate dal potere, pubblico o privato. A qualsiasi costo devono mantenere la propria poltrona ed estendere la zona d'influenza territoriale.  

MASSA E POTERE

 

In ogni parte del mondo, in ogni tempo, la massa si è, sempre, schierata dalla parte verso la quale pende la bilancia del potere.
Seguendo, quasi sempre, pedissequamente, il potere religioso.

COSTABILE. LA ROSA NEL BICCHIERE

 "Franco Costabile (1924-1965) utilizza la sua dote formale per devolverla nel riscatto della sua terra (la Calabria), degli umili, degli sconfitti dalla vita, sconfitto egli stesso (muore suicida a 40 anni).  La frammentazione dei versi, tipica della sua poesia, ricorda il primo Ungaretti, ma da lui si discosta per il rifiuto di un discorso monologico preferendo invece un perenne dialogo con un "tu" che assolve l'io dal suo dramma, o almeno tenta di farlo."

CIELI AZZURRI
Pure i cieli azzurri
tramontano,
e dentro il mio cuore,
se ritorno ai sentieri
dove più non sei.
Fummo insieme
fra i ciliegi
e le tortore di aprile
a guardare le onde
dei colli lontani
ove dolce finiva
la patria del sole.
Tu volevi una casa,
bambini e fiori:
ed anche i fiori
morirono, lenti nel sogno.
Il mondo
è in quella terra
di silenzi addolorati,
ed io vivo
col sale del tuo pianto


CALABRIA INFAME
Un giorno
anche tu lascerai
queste case,
dirai addio,
Calabria infame.
Solo
ma leale
servizievole,
ti cercherai
un'amicizia,
vorrai sentirti
un po' civile,
uguale a ogni altro uomo;
ma quante volte
sentirai risuonarti
bassitalia,
quante volte
vorrai tu restare solo
e ripeterti
meglio la vita
ad allevare porci.


AVANZI DI OSSA
Avanzi di ossa
corrose dal sale
di altri paralleli
stanotte
il mare risciacqua
sulla battima illune.
Lievita intorno
un sonno di annegati
e il vento
come un dio ferito
ai neri faraglioni
si rifugia.
Si perdono qui le mie notti.
E se a volte
quest'acqua mi chiama
non ho che remi d'ossa per andare.

Franco Costabile, da "La rosa nel bicchiere e altre poesie"

3 settembre 2023

GALLERIE

La Calabria, con la sua configurazione orografica particolare richiede, spesso la realizzazione di importanti opere di Ingegneria, come i Ponti e le Gallerie. Da qualche mese nella Locride si parla della necessità di chiudere, per almeno due anni, la galleria della Limina, posta sotto il crinale Aspromontano, lunga circa tre kilometri, collegante il versante Jonico Reggino col resto del mondo.
Non conoscendo il problema che ha portato l'Anas a questa scelta mi astengo dall'entrare nel merito tecnico, riporto invece per tutti coloro che sono interessati le lavorazioni che bisogna mettere in atto e la metodologia per realizzare una galleria.

  Gallerie con "smarinaggio" a sezione parziale. 
Riporto di seguito le attività da eseguire.

Fase A:
-Smarinaggio parte alta galleria (Calotta, ...);
-Spritz-beton sulle pareti;
-Posa centine;
-Spritz-beton;
-Ancoraggi di parete;

Fase B:
-Smarinaggio 1/2 parte bassa galleria;
-Spritz-beton sulla parete;
-Posa centine;
-Spritz-beton;

FASE C:
-Smarinaggio altra 1/2 parte bassa galleria;
-Spritz-beton sulla parete;
-Posa centine;
-Spritz-beton;

FASE D:
-Smarinaggio arco rovescio;
-Getto cls arco rovescio;
-Raccolta acque sull'arco rovescio;
-Piano di lavoro;
-Impermeabilizzazione calotta;
-Armatura calotta;
-Cassero mobile;
-Getto cls rivestimento calotta;
-Rimozione cassero mobile.

SIGMUND FREUD

Freud è il padre della psicoanalisi. E non solo.
A causa delle leggi razziali introdotte nella sua Austria, nonostante le sue ricerche e scoperte, è stato costretto a scappare in Inghilterra ove visse, in sofferenza, l'ultima fase della sua vita. Sempre sereno e lucido, tormentato dalla guerra e dalle continue sofferenze fisiche, chiese al suo medico di aiutarlo al passaggio di vita. Ha rifiutato ogni tipo di farmaco onde restare lucido di spirito, fino all'ultimo respiro.

E' stato uno dei migliori uomini d'Europa, del secolo scorso.
Ebreo di Vienna, medico di tutti (specialmente dei poveri), ha attraversato le due terribili guerre che hanno sconvolto il continente.

Con l'avvento del nazismo, un anno prima della sua morte, grazie all'intervento di Marie Bonaparte è riuscito a rifugiarsi oltre la Manica.
Era di grande spirito, tenace, sereno, severo. Era munito di contegno solido, incrollabile. Il suo volto, limpido e sereno, mostrava uno sguardo sincero, pacato, sicuro.
Nonostante l'età avanzata e la malattia  che lo faceva soffrire, ha vissuto la sua vita da rifugiato, in Inghilterra,  senza mostrare avvilimento o stanchezza.

Nonostante tutto, si considerava, anche da rifugiato, un uomo libero, felice, sorridente. Era e si sentiva, semplicemente, un uomo di cultura. Era munito di volontà e di determinazione di ferro.
Era promotore della verità, pur riconoscendo che essa era come l'alcol: Non esisteva al cento per cento.
Era, naturalmente, un uomo molto riservato e libero da pregiudizi sociali o confessionali.
Era saggio.

Il mondo accademico era contro di lui che, ostinatamente, ha sempre sostenuto, con carattere e determinazione, le sue conclusioni sulla psicoanalisi. 

DEMOLIRE?

 Fino all'anno duemila circa nel settore edilizio la tendenza dominante era quella di conservare qualsiasi cosa. Case in muratura, in pietrame, in gesso, in fango e foglie. Tutto. 
Anche la dove non c'era nulla da conservare. Spesso si son fatti interventi, anche molto costosi, di maquillage ai vari edifici pubblici, seppur privi di qualsiasi capacità statica nelle strutture portanti verticali e orizzontali. Esempio classico eclatante l'intervento al palazzo del governo de L'Aquila che si è, poi, sbriciolato con una scossa di terremoto.
Da qualche anno, con l'avvento di nuove dinamiche di pensiero tecnico e burocratico, nel settore delle costruzioni civili, c'è un verbo che imperversa. Demolire! 
Ogni qualvolta si presenta la necessità, il bisogno, di fare una, sia pur piccola, modifica strutturale o funzionale la prima cosa che si pensa è quella di demolire l'opera, in quanto non rispetta i requisiti di sicurezza previsti dalle ultime norme statiche (NCT 2018). Ma è giusto tale comportamento? 
Alcuni soggetti pubblici, con l'assistenza di oltre 9 (Nove) tecnici (Ingegneri e architetti) qualificati, di oltre 3 (Tre) consulenti tecnici specializzati in lavori pubblici e di almeno 2 (Due) anime pensanti depositarie della saggezza dovuta all'esperienza quasi-secolare, sono partiti dall'idea (Malsana, diabolica) di salvaguardare le case in gesso e sono arrivati all'idea di demolire solide opere in calcestruzzo armato.

In ogni dove della penisola si parla dell'opzione di demolire qualcosa. E si demoliscono solide e ben strutturate opere in calcestruzzo armato, per realizzare altre opere edilizie, magari fornite della certificazione della tecnologia cinese (Qualità scadente e breve durata di vita). Con evidente sciupio del denaro pubblico, solo tanto per fare, per vedere realizzata qualsiasi cosa, anche se anonima, bestiale, inutile per la collettività.
Con questa tendenza, ancora operante per alcuni anni, ci troveremo a dover rivedere i libri di storia, la dove si parla di Attila, come il flagello di Dio?

Altra cosa è stata l'azione demolitoria, di Georges Eugène Hausmann (1809 - 1891), allora dettata da esigenze urbanistiche e militari.

1 settembre 2023

LUCI NELL'OSCURITA'

 "Siamo stati costretti a vivere con l'assenza, poggiando i pensieri su ricordi indelebili e su alcune foto irriverenti come la sua sete di vita. Vita orgogliosamente colpevole per il desiderio di Libertà e rifiuto della barbarie dei barbari.

Le persone di cui si sente la mancanza, tutti noi, le ritroviamo in tanti momenti della vita quotidiana. Nel lavoro (Nei vari cantieri), nei momenti di svago (Suonando un organetto), nel passatempo al bar (Giocando una partitella a carte con gli amici), nei momenti di impegno sociale e politico.

Sentiamo la sua mancanza non solo per una possibile condizione di sofferenza familiare, ma, anche, perché lui ha osato ipotizzare, desiderare, volere ardentemente, per se stesso e per gli altri, una esistenza migliore, in una condizione di Libertà diffusa. Sognava una esistenza libera da condizionamenti dispotici.
Era capace di accendere luci nell'oscurità spaventosa della notte e del giorno.
E la sua speranza non deve cadere nell'oblio, come sospensione dal ricordo."

Contro la barbarie sempre. 
In perfetta assonanza con le Storie ribelli, di Luis Sepùlveda.
 

ACIS E GALATEA

 La scultura marmorea, esposta, a Parigi, nel giardino del Lussemburgo, illustra, magnificamente, la tragica storia d'amore tra il pastorello Acis e la ninfa Galatea, distrutta dalla invidia di Polifemo, anche lui innamorato, non corrisposto, della ninfa.