Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

27 gennaio 2022

LA BANALITA' DEL MALE

Nel giorno della Memoria, parafrasando Hanna Arendt, con la sua analisi sulla banalità del male, riporto il percorso mafioso analogo a quello nazista.
Arretratezza culturale  > Godimento della crudeltà  > Sadismo vergognoso  >  Ascetismo criminale  > Salvezza post-mortem con intercessione di qualche Santo (Madonna di Pugliano, Madonna di Polsi, Madonna della Grotta, SS Cosimo e Damiano, S Padre Pio, S Michele Arcangelo).
Quando l'uomo, privo di alcuna anima, si limita a mettere in pratica gli ordini ricevuti, ricevendo in cambio meno di quei trenta denari classici. Quello è uomo in assenza totale di scrupoli di coscienza. Ma, un ladro di vita può essere considerato solo un "banale esecutore di ordini" e, quindi, in quanto tale, non responsabile delle sue azioni? Se non in maniera superficiale. I capi mafiosi hanno privato i ladri di vita della capacità di pensare? E, se pensano, cosa pensano del loro operato? Sono costoro capaci di rendersi conto, e rendere conto alla loro anima, della crudeltà delle loro azioni?
I due brutti bruti, tozzi, tarchiati, meschini, banali bastardi, quindi, possono essere catalogati come comuni individui? Ci può essere spazio per i ladri di sogni nell'ambito della normale società? Possono essere considerati comuni individui? Come anime perse, superficiali, idioti, incapaci di pensare al valore morale delle loro azioni?
La banalità del male può accettare la banalità della Giustizia?

LA LIBERTA'

La  Libertà  oltre ché un Diritto è un Dovere, che ogni Cittadino deve chiedere, esigere e difendere sempre; contro tutti e tutto.

19 gennaio 2022

LA BELLEZZA DEL COLORE DELLE PAROLE

Il blu del mare,
Il celeste del cielo, 
Il rossastro del tramonto,
Il rosso del sangue,
Il grigio del pianto,
Il nero della finestra che sbatte al vento,
Il nero della rabbia repressa in corpo,
Il bianco di una giornata invernale di sole.
Parole: Sensazioni - Amore - Tristezza - Malinconia - Dolore - Festa - Gioia - Chiarezza - Limpidezza.


14 gennaio 2022

IO NON SO PERDONARE

 "Io non so perdonare. 
Né perdonare, né dimenticare. E'  uno dei miei grandi limiti forse, e il più lugubre...
Ciò non significa, naturalmente, ch'io dichiari guerra o resti in guerra con coloro che mi hanno ferito, offeso. Significa che quelle persone le liquido. Le cancello dai miei pensieri, dalla mia vita... Esse (per me) non esistono più...
(Non so se mai ci sarà un pentimento,) ma non credo che confessare un peccato equivalga a cancellare il passato...
I peccati commessi restano peccati commessi e niente può cancellarli: né Dio, né il diavolo, né gli uomini, né la sfilata di pater (noster) e di ave-maria detti per penitenza. 
Ecco perché non riesco a perdonare. Non voglio... 
(Resta solo la liquidazione, l'esilio) nella Siberia dei sentimenti".
Come non essere, perfettamente, d'accordo con Oriana?
Caronte vi porti, bastardi, nel buio dell'inferno.
" Ed  ecco verso noi venir per nave;
un vecchio, bianco per antico pelo;
gridando: "Guai a voi anime prave! Non isperate mai veder lo cielo;
i' vegno per menarvi a l'altra riva,
ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo."


 

LA MENTE

La mente non è un vaso da riempire. E' legna secca da ardere che aspetta una scintilla, per essere accesa e dare impulso per la ricerca di amore per la verità.
Essa ha come presupposto l'ascolto degli altri, la purificazione interiore, l'accensione di una luce nel buio tra le scorie dell'anima.


13 gennaio 2022

SCEMO DEL MEDITERRANEO

 Parafrasando l'affermato di alcuni rappresentanti del popolo, su un caso di criminalità che ha interessato un giovane Cittadino Italiano, in un paese del Mediterraneo, mi domando, e domando ai miei Lettori, se è possibile ipotizzare che l'incapacità dello Stato di assicurare alla Giustizia i peggiori criminali operativi, efficacemente, senza adeguato contrasto, nel sud Italia, porti a far pensare che questo Paese possa essere considerato un "utile idiota". Lo "scemo del Mediterraneo"?

LINGUAGGI

 Nella vita ci sono varie forme di linguaggio. Tra queste forme due, totalmente diverse tra di loro, sono molto noti nella vita degli umani.
Sono il linguaggio delle donne e quello delle api.
Il linguaggio delle api applica uno stile privo di orpelli e di parole vuote. Esse volano continuamente su viole, rose, giacinti ove si posano inesorabilmente, con decisione. Puntando al miele.
Il linguaggio delle donne mette in atto uno stile di ghirlande con fronde fiorite e profumate. E' un linguaggio bello, piacevole a vedersi, ma col rischio di diventare sterile e caduco.

FILOSOFIA

Nella vita tutti abbiamo bisogno, prima o poi, di ascoltare la voce dei filosofi, sugli argomenti più disparati (Contesti di vita, Credenze, Condizioni d'ira, ...). 
Spesso ci piace ascoltarli, e restiamo affascinati, quando parlano in pubblico, ma se osano dirci qualcosa di non gradito mettiamo, subito, delle barriere tra noi e loro. Spesso essi sono visti come attori di teatro: Magnifici sul palcoscenico, peggio dell'uomo qualunque nella vita.
I filosofi veri si presentano come: seri o scherzosi, sorridenti o accigliati, portano giovamento a tutti coloro che hanno pazienza e attenzione all'ascolto.
La filosofia insegna a non sorprenderci di nulla, come diceva Pitagora.

INVIDIA

Una delle caratteristiche più frequenti nella gente che ho avuto modo di conoscere, in modo superficiale e/o profondo, è l'Invidia. 
Tanta gente farebbe di tutto per danneggiarti e/o per impedirti di attuare un successo nella vita. Chi è invidioso è malato di un forte senso di superiorità e di protagonismo.
L'invidia porta il disprezzo e il piacere a gettar fango in quantità tale da far passare in secondo piano il merito del discorso.
Essa è come un bulldozer che spiana la strada dell'odio, fine a se stesso, e alla calunnia.
Allo stato attuale non esistono medicamenti capaci di curare questa malattia (Peccato gravissimo). 
Bisogna abituarsi alla convivenza sociale, applicando il principio dantesco: "Non ti curar di lor, ma guarda e passa".
Potrei fare un elenco lunghissimo di persone portatrici di tale virus. 
E voi?

MEDICO

 Il rapporto tra un cittadino e il suo medico di fiducia è, in genere, molto complicato e unilaterale. 
Non è possibile restare Cittadino autonomo libero davanti a un Medico. Infatti, il medico vede nell'uomo, anche se amico, un ammasso di cellule. Carne e sangue. Un corpo che prima o poi finirà per annientare il possessore.

STUPORE - OSANNA

 Chi nella vita si stupisce o finge stupore ad ogni parola di un oratore qualsiasi, non è una persona intelligente. E' una persona stupida, senza alcun dubbio.
E l'oratore deve guardarsi dai soggetti particolarmente osannanti.
Secondo Plinio il Giovane, i giovani e i profani, per non essere trascinati via come fuscelli, dalla corrente del fiume, di un oratore, essi devono guardarsi da chi:
- ha uno stile suadente, ricco, vario capace di sedurre e trascinare anche gli scettici;
- ha una alta statura, un nobile aspetto, capelli fluenti, una lunga candida barba.
Dette caratteristiche, per quanto irrilevanti e casuali, lo rendono molto venerabile. E l'ascoltatore, quando comincia a venerare qualcuno diventa una facile preda, da consumare secondo le necessità.
Nell'antica Grecia i Sofisti erano ammirati e osannati fino a quando divertivano col loro linguaggio; ma, finito il piacere dell'ascolto, la fama che aveva portato loro osanna li aveva già abbandonati.
Nel mondo  attuale, una buona dialettica suadente può portare nefasti condizionamenti, in giovani e meno giovani. Condizionamenti che continuano a persistere nel tempo, anche per erroneo concetto di emulazione.
 

ESSERE ONESTI, MA ANCHE APPARIRE

 Plutarco, con le sue opere, sempre attuali, ci ha lasciato delle indicazioni di rara intelligenza. Tra esse mi piace ricordare quella riferita all'onesta coniugale della moglie di Cesare. Per chi volesse approfondire faccio rimando alla "Vita di Giulio Cesare".
Poppea, moglie di Cesare, ad una festa di sole donne, avrebbe introdotto  nella sua casa Clodio, un suo spasimante, naturalmente travestito da donna. Scoperto il fatto, Clodio sarebbe stato portato in Tribunale e anche lo stesso Cesare sarebbe stato chiamare a testimoniare sul fatto. Cesare, con lo stile classico di un imperatore avrebbe dichiarato di non conoscere Clodio e di non essere a conoscenza degli ipotizzati inganni. Precisando che la moglie dell'Imperatore doveva essere al di sopra di ogni sospetto, privilegiando l'apparenza piuttosto che la realtà dei fatti. 
In Italia non siamo, per fortuna, più una monarchia, ma il concetto di onesta, in senso assoluto, è sempre attuale. Non per Poppea che ha di diritto di vivere la propria vita come meglio le pare, ma, in special modo, per i rappresentanti politici e istituzionali i quali devono apparire onesti e, anche, esserlo
Tutti i rappresentanti dei Poteri dello Stato (Esecutivo, Legislativo, Giudiziario) non solo bisogna che siano Onesti, ma devono, anche, apparire tali. E, nel momento in cui tale circostanza non si dovesse riscontrare in un soggetto qualsiasi, esso deve, immediatamente, smettere dalle sue funzioni. 
Per obbligo, non per opzione personale facoltativa.
Ma, questa è solo Utopia?

LEVAR DEL CIGLIO

 Spesso è facile riscontrare, nella vita di tutti i giorni, gente pronta a far conoscere e imporre il proprio parere su ogni cosa. Poche son le persone ben disposte ad ascoltare, serenamente, prima di esprimere opinione, richiesta o meno, su un argomento. E, quando si ascoltano considerazioni non meritevoli di apprezzamento, istintivamente, capita di vedere sul volto di qualcuno il gesto del "levar del ciglio". Il levar un poco in soso il ciglio è un movimento che trova riscontro anche nella Divina Commedia, là dove Dante incontra Farinata degli Uberti.
Il gesto del "levar in soso" il ciglio va visto come orgoglio, come senso fiero di dissenso. E, in qualche caso anche come alterigia (Eccessiva stima di sé. Presunzione elevata). Mai superbia. 
Almeno come la vedono gli Eretici.
Quel "ciglio in soso" rappresenta, anche, un senso di rispetto della volontà altrui. Si ascoltano e si rispettano le opinioni altrui, anche se non si condividono. 
La ragione e il torto, in ambito civile e democratico, è bene che non siano tagliati, separati in modo netto. In tutto restando senza arroganza, invidia, presunzione, protagonismo.
Il ciglio (O meglio sopracciglio) che si leva in alto è un atto eretico che evita di controbattere ad ogni battuta. Consente all'interlocutore di esporre compiutamente il suo discorso e consente al titolare del ciglio di mostrare la sua capacità nel rispettare l'altro.
Riconosciamo che non sempre si è capaci, davanti ad una cattiveria e ad una stupidaggine, di resistere alla tentazione di ... reagire.  

IL MEGLIO E' ALLA FINE

 Di ogni piacere, il livello massimo del gusto si assapora non all'inizio, ma alla fine.
I frutti di fine stagione sono i più gustosi.
Bacco gusta di più l'ultimo bicchiere.
Anche l'età matura porta dolcissimi frutti di vita (Secondo Seneca), sempre se riusciamo a cancellare dalla nostra testa il ricordo di mali passati e il timore di mali futuri.

LIBERTA' E SCHIAVITU'

 L'uomo ha abbandonato la vita libera delle caverne, allo stato brado, al fine di assicurare a se stesso e a tutto il suo nucleo familiare un maggiore livello di sicurezza nei confronti delle varie opzioni aggressive esterne. L'accettazione della vita di comunità, naturalmente, ha comportato un maggior livello di Sicurezza a scapito di un minore livello di Libertà individuale.
Quasi tutte le Costituzioni dei paesi più o meno democratici riconoscono e garantiscono detti diritti, in funzione della necessità di non comportare lesioni dei suddetti diritti agli altri Cittadini.
Il concetto è così descritto, felicemente, da Cicerone: 
"Il Cittadino per poter essere Libero deve riconoscere la necessità di essere Schiavo delle Leggi".


IMBECILLI - ECO - GALLETTA

Secondo Umberto Eco, "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar, dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività.
Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. E' l'invasione degli imbecilli".
A proposito di Bar del mio tempo remoto, ricordo, con un sorriso, gli interventi decisi e concisi, che Cecè Galletta faceva, nel suo bar (Di cui ricordo le granite di limone e i gelati, gustosissimi), per mettere a tacere chi si avventurava in considerazioni sciocche o imbecilli. 
E la cosa finiva lì, con qualche sorrisetto, più o meno larvato.
Ci sono, in Italia, ancora baristi aventi tale caratteristica? Non penso.

AMICO DI TUTTI?

 Sono amico di tutti, questa è la risposta, alla mia domanda specifica su come si trovasse in un ambiente piccolo e intriso della presenza mafiosa, che mi ha dato una persona, qualche mese fa, che dopo aver vissuto per molti decenni in una grande città industriale del Nord Italia ha deciso (Forse costretto da alcune vicissitudini) di trasferirsi in un paesino del Sud Italia, a casa dei suoi ormai defunti genitori. "Sono amico di tutti; faccio vita riservata, non sono interessato alle problematiche sociali". Gli ho risposto che non mi aspettavo una tale risposta, non certamente da me condivisibile. Nelle zone di confine (Border line), come la Locride, bisogna avere il coraggio di schierarsi, di far sapere, senza alcun dubbio, qual è la propria posizione su tutto. Anche su tutto ciò che riguarda la Sicurezza, la Libertà, la Giustizia dei Cittadini. Il Cittadino onesto e corretto deve trovare la forza di liberarsi del "cattivo gusto" di voler andare d'accordo con tutti. 
I grandi Ideali vanno a braccetto con i grandi uomini che hanno osato e osano esprimere, liberamente, le loro opinioni. 
I soggetti barbari e malvagi amano le grettitudini. 
Gli uomini sottili ricercano le finezze e i brividi di gusto. 
Le persone rare, come le aquile, sono attratte dalle rarità.
Non è accettabile che un cittadino esemplare possa essere amico di tutti. 
Io non sono amico di tutti!


INTELLIGENZA

 Le persone incapaci di rimodulare una loro originaria opinione, quando è necessario farlo, dimostrano, senza alcun dubbio, di non essere depositari di un alto livello d'intelligenza.


L'ARTE DI ASCOLTARE IN SILENZIO

 Sarà per la condizione pandemica che da circa due anni tiene sotto scacco la gente del nostro Paese, ma mi sembra di percepire una diffusa incapacità degli umani di ascoltare, riflettere, meditare, ragionare. Di restare in silenzio, quando le parole sono inutili.
"Eschilo, ti saluto, va a salvare la Città nostra con buoni consigli, e gli stupidi educa: son tanti". 
Così diceva Aristofane con le sue "rane". Ma, a quei tempi, non esistevano i social.
   Ho voglia di ascoltare discorsi sciolti, logici, intelligenti. Restando in silenzio, come mi piace fare quando vado a teatro. E' un bisogno per le mie orecchie e per la mia anima. Ma alle carezze delle orecchie è necessario porgere attenzione al fine di evitare di cadere nell'esagerazione degli elogi. Qualunque sia il livello culturale del discorso fatto e/o ascoltato, gli elogi siano sempre cauti e misurati.


12 gennaio 2022

AMORE

 "Quando l'amore esplode e diventa prodigioso, allora, tutte le strade che portano alla ragione scompaiono.

LA BELLEZZA

L'ambiente degradato abitua l'uomo alla grettitudine. 
Di contro, l'ambiente curato e aggraziato spinge l'uomo verso la Bellezza. "La Bellezza salverà il mondo", ... se l'uomo resterà vivo.

Ama la Bellezza e - vedrai - la incontrerai lungo la tua vita, nelle sue innumerevoli manifestazioni (Umani, Animali, Vegetali, Natura, ...).

AFRODITE ED ERMES

A proposito di mitologia Greca. 

Vi siete mai chiesti perché nella Cultura Greca la statua di Afrodite (Bellezza) era, sempre, esposta vicina alla statua di Ermes (Messaggero del re dell'Olimpo per le sue capacità di dialogo)? 

Semplicemente perché, come spiega Plutarco, gli antichi Greci ritenevano che il piacere delle nozze (Afrodite) avesse bisogno inderogabile di dialogo, persuasione, eloquio elegante e persuasivo (Ermes).

L'amore, come l'edera, ha bisogno, e trova, sempre, una scusa per attaccarsi a qualcosa.