Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

14 aprile 2021

A CHI APPARTIENI

 Nei tempi antichi, ma anche recenti, in alcune realtà, quando si incontrava una persona sconosciuta, per sapere di più su di essa le si poneva la domanda: "A chi appartieni? Da dove vieni?" Ossia, di quale famiglia fai parte? Era un modo come un altro per chiedere e sapere provenienza, appartenenza familiare, carattere, personalità, cultura, del soggetto. Tale concetto ancora presente nelle culture contadine trova riscontro anche nella stessa Bibbia. Nel mondo mediterraneo, ed arabo in particolare, era, ed è, d'uso nei nomi riportare la dicitura " ... figlio di Giuseppe". 

Radici, oramai, totalmente recise nella società occidentale in cui viviamo. 

I SETTE VIZI CAPITALI

 I peccati capitali, detti correntemente vizi, rappresentano delle inclinazioni, delle tentazioni, discutibili dell'animo umano. Sono sette, come di seguito indicati dal più grave (Superbia) al meno grave (Lussuria), come li ha rappresentati Dante nelle tre (A, B, C) categorie (3-1-3), nei sette gironi del Purgatorio, della Divina Commedia.

A:(Superbia, Invidia, Ira), B:(Accidia), C:(Avarizia, Gola, Lussuria). Per ognuno di essi riporto (Dal più grave al meno grave) una sintetica illustrazione. Ognuno di noi ne faccia, costantemente, serena e franca ammenda. 

A1)- Superbia.  Alterigia; Arroganza; Insolenza; Orgoglio smisurato; Fastosità; Pomposità; Manifesta magnificenza e nobiltà. Desiderio smodato e perverso della propria eccellenza, vera o presunta, superiorità, che porta l'uomo a non piegarsi neppure davanti a Dio e ai suoi precetti. Spregio verso gli altri di cui cerca ed impone l'abbassamento sociale. Compiacersi e sentire vanto e ragione di grandezza per se stessi.

A2)- Invidia.  Rancore; Malessere per la buona fortuna degli altri; Astio; Dolore dell'altrui felicità; Afflizione per il bene del prossimo, visto come male proprio, e desiderio della rovina altrui.

A3)- Ira.  Sdegno; Collera; Impeto dell'animo, per ingiuria ricevuta, verso lo sfogo e la vendetta; Ira di Dio come giustizia punitrice; Castigo di Dio. 

B1)- Accidia.  Incuria; Indolenza; Fastidio; Pigrizia; Uggiosità; Tedio; Tristezza; Svogliatezza.

C1)- Avarizia.  Sordidezza; Taccagneria; Avidità; Cupidigia; Bramosia; Tenacità nel possedere. Amore sregolato del denaro e degli averi. Cieca smania di onori oltre i confini del giusto.

C2)- Gola.  Desiderio, brama, voglia di cibo. Vizio di intemperanza nel mangiare.

C3)- Lussuria.  Lascivia; Dissolutezza di libidine; Concupiscenza carnale. Sfrenatezza nei piaceri sessuali.

   Chi è senza peccato scagli la prima pietra.

NULLA NASCE DAL NULLA

 "Nulla nasce dal nulla".

Lucrezio (94 - 50 a.C.), da De rerum natura.

13 aprile 2021

TEST PSICHIATRICI E SU DROGHE

Poco tempo fa un magistrato, che è anche politico della nostra Repubblica, su posizioni negazioniste nei confronti della pandemia da Covid-19, ha scritto un libro a cui un altro famoso magistrato ha fatto la prefazione. Una levata di scudi è sorta contro il secondo magistrato perché, secondo molti, non avrebbe dovuto, per il prestigio della carica occupata, fare detta prefazione. Da alcuni altri loro colleghi, poi, è stato proposto il test psichiatrico obbligatorio su tutti coloro che entrano e lavorano nella Magistratura. In linea di massima non sono contrario a tale ipotesi, anche sulla scorta di alcuni pronunciamenti che ho avuto la possibilità di leggere.

Tanto tempo fa ho proposto, ed ora ribadisco la necessità, l'obbligatorietà di un serio test per verificare l'uso di sostanze stupefacenti, per magistrati, parlamentari e rappresentanti Istituzionali Nazionali ed Europei, medici, poliziotti. Con la prescrizione, irrevocabile, della immediata espulsione dal "corpo" di appartenenza dopo la conferma, per due diverse volte, della positività del soggetto. Una tale ipotesi, a mio parere, porterebbe un immediato svuotamento di importantissimi consessi. Nessuno escluso, anche tra quelli compresi tra i Poteri rappresentativi ufficiali.

REPUBBLICA - MONTESQUIEU

 Il concetto di Democrazia e Repubblica è stato affrontato in termini raffinati da Montesquieu nella sua opera "Lettere Persiane". In essa il persiano Redi (Lo stesso Autore) parla delle differenze, delle contrapposizioni fra l'Asia (Pochi grandi stati con potere dispotico illimitato sui sudditi) e l'Europa (Tanti stati, piccoli e grandi, con potere limitato sui cittadini).

La culla della democrazia è rappresentata dal Mare Jonio. E' stata la struttura Repubblicana che ha permesso alla Grecia di fiorire e diventare la sola "nazione" civilizzata in mezzo a tanti popoli barbari. Dalla Grecia l'amore per la Libertà (Repubblica) si diffuse, si trasferì, nell'Italia meridionale (Magna Grecia) e, poi, in Spagna e in Gallia. E, nel breve termine, divenne patrimonio della quasi totalità dei paesi d'Europa. 

Col governo Repubblicano il potere supremo è nelle mani del popolo sovrano. Col governo monarchico il potere supremo è nelle mani del sovrano. La prima ipotesi ha come presupposto l'uguaglianza di tutti i Cittadini davanti alla Legge. Cosa neppure ipotizzabile con la seconda ipotesi. Secondo me è ora per la Spagna (E per tutti gli Stati d'Europa) di provare a vivere senza un re

Le idee, spesso, viaggiano come il polline, sulle ali del vento. E possono arrivare anche molto lontano dal punto di partenza.

CONTEMPLO IL NAUFRAGO DALLA TERRAFERMA

 "Dolce, quando i venti sul grande mare turbano le acque,

è guardare da terra il grande travaglio di un altro;

non perché dia gioia e piacere che uno s'affanni,

ma perché dolce è vedere da che tormenti sei immune. 

Dolce è anche osservare grandi contese di guerra

svolgersi in campo senza prendere parte al pericolo".

Lucrezio, da La Natura.

9 aprile 2021

IFIGENIA - QUANDO LA RELIGIONE E' EMPIETA'

 "Appena la benda avvolta alle chiome virginee

le ricadde pari ai lati delle guance,

e sentì che mesto presso l'altare stava

suo padre e accanto a lui i sacerdoti celavano il ferro

e a vederla i cittadini versavano lacrime,

muta di terrore crollava a terra in ginocchio.

Non poteva in quel momento giovarle, infelice,

l'aver donato al re il nome di padre per prima:

fu sollevata a braccia dagli uomini e tremante condotta

all'altare, non per essere accompagnata, dopo il rito

solenne, da Imeneo col suo canto sonoro,

ma per cadere, empiamente pura nel tempo stesso

delle nozze, mesta vittima immolata dal padre,

perché fosse concessa alla flotta fausta e fortunata partenza.

A tanto male poté indurre la religione".

   Lucrezio, da La Natura, ci racconta la storia della sventurata Ifigenia, figlia primogenita di Agamennone. E' la guerra fra Grecia e Troia.

RIBELLARSI

 Nella vita non ha alcun senso lamentarsi di qualcosa a cui non c'è rimedio. In questi casi bisogna solo ribellarsi per evitare il ripetersi della circostanza.

LA PESTE DI ATENE

 In Italia, e nel mondo intero, la pandemia da Covid-19, dal Marzo 2020, ci condiziona impietosamente. Con una quantità immensa di decessi. Con conseguenze psico-fisiche spesso molto gravi su coloro che colpiti gravemente sono riusciti a sopravvivere. 

La mia mente è scappata, a ritroso, per analizzare le circostanze analoghe vissute dall'uomo sulla terra. e mi son fermato, per i necessari riscontri alla peste che ha colpito Atene nel 430 a.C.. Peste raccontata, in modo diretto, da Tucidide nelle sue Storie e riportata, dettagliatamente, da Lucrezio nel suo La Natura. Pur tenendo presente la diversità fra peste e virus gli effetti, le conseguenze, sono drammaticamente uguali. Le parole di Lucrezio (Di seguito ne riporto alcune) sono di struggente attualità.

... e rese deserte le strade, vuota di abitanti la città ... All'inizio avevano il capo ardente di febbre e gli occhi arrossati ... la via della voce si ostruiva ... colmato il petto attraverso la gola ... L'alito della bocca ... Le forze dell'animo intero e tutto il corpo languiva ormai sul limitare della morte ...  ansia angosciosa e pianto rotto da gemiti ... membra ardenti ... arida sete ... Balbettava la medicina in silenzioso timore ... narici ostruite ... E alcuni, temendo molto il limitare della morte, vivevano amputandosi col ferro il membro virile ... Funerali deserti ...

E' di attualità con l'attuale pandemia: 1)- L'incapacità di gestire le azioni di contrasto al virus; 2)- L'inadeguatezza della politica per un progetto a breve o medio termine. Da oltre un anno ci portiamo dietro un lungo rosario di morti senza che nessuno si indigni; 3)- La politica forse ci specula sui conflitti che nascono nella gente, in modo più o meno spontaneo, per l'esasperazione montante; 4)- La politica anche per un semplice elenco informatico delle prenotazioni al vaccino ha comprato un software americano che spesso non funziona. E nessuno fa niente o sa fare niente per correggerlo. 

Perché le tessere sanitarie hanno una scadenza? Perché le tessere sanitarie scadute sono operative in farmacia e altrove mentre non sono ammesse dal sistema cervellotico e sgrammaticato delle prenotazioni? Impedimento idiota o creato con specifico fine? E' mai possibile che se il meccanismo informatico si blocca l'umano non possa in alcun modo intervenire? L'uomo deve essere al di sopra della macchina. Anche per evitare sciagure analoghe a quelle degli aerei inabissati nel Pacifico per l'impossibilità di intervento umano sui comandi. Ma alla macchina sanitaria nazionale ci sono tanti piloti, ma sono tutti privi di ... brevetto. Così è ... se vi pare.


7 aprile 2021

LACRIME

 Le lacrime, come le risate, hanno una grandissima potenza, quella di aiutare a guarire le menti.

AMARE

 Parafrasando S. Agostino:

"Ma che amo, quando amo te?" 

Amo la bellezza corporea, la grazia temporale, lo splendore della tua luce, caro ai miei occhi. Amo le tue cantilene, la fragranza dei fiori, le tue membra, accette agli amplessi. Amo la tua voce, il tuo profumo, la tua anima che svolazza piacevolmente nel vento.