Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

31 marzo 2020

CHIARO DI LUNA

  Chiaro di Luna. L'eleganza della notte al buio, in un centro storico.
   

25 marzo 2020

SANITA'

Qualora ce ne fosse bisogno, mi sembra il caso di precisare, che in ambito Sanitario Nazionale, emergono, senza veli, le seguenti circostanze.
a) Gestione Nazionale della Sanità. La Sanità è un settore della società che richiede una gestione a livello Nazionale non Regionale. Chi ha sostenuto e/o sostiene il contrario non conosce la nostra Costituzione e non si rende conto che quello della Salute è un Diritto che deve riguardare tutti i Cittadini, allo stesso livello. Indipendentemente dal luogo di residenza e da altre circostanze di merito;
b) Facoltà di Medicina senza test di accesso. Ho già altre volte affermato che lo studio della Medicina è, senza dubbio, qualcosa in più di una professione. Ad esso non bisogna mettere limitazioni di accesso, legate a considerazioni sfocate, non certo democratiche. Ricordiamoci che Cuba, piccola realtà economica, ha sfornato, per fortuna, tanti medici che hanno portato un aiuto sanitario, non indifferente, a tutta l'America Latina. Non è possibile accettare l'ipotesi che sia lo Stato a stabilire la facoltà che i ragazzi devono scegliere per i loro studi universitari.
Quanti ragazzi in gamba hanno perso anni in Università estere, oppure in "facolta collegate/vicine" (Farmacia, Biologia, ...) prima di ritentare e passare il test di Medicina. Conosco delle persone che hanno fatto questo percorso e che attualmente sono degli ottimi professionisti medici.
Quanti altri sono stati costretti a rinunciare al proprio desiderio, per motivazioni economiche o per qualche domanda idiota dei test di ingresso (TV, ...) che il potenziale medico non ha saputo favorevolmente risolvere.

MEDICINA E UNIVERSITA'

Non ho mai capito ed ancora non riesco a capire come si faccia ad ipotizzare (Democraticamente?) ed introdurre nel nostro ordinamento il numero chiuso per l'accesso al mondo universitario. Ogni persona, giovane o meno giovane, deve essere libera di scegliere su quale campo vuol fare i suoi Studi Universitari. L'Università si preoccupi di curare il merito, la qualificazione, la conoscenza dei laureandi. Per il resto la Libertà di scelta sia di esclusiva competenza dei singoli soggetti. Il singolo soggetto non può essere costretto ad indirizzarsi verso studi non di proprio gradimento. Aggiungo che, a mio parere, appaiono ridicole le argomentazioni portate da taluni per il sostegno del numero chiuso.
Quindi, in uno Stato veramente Democratico, le iscrizioni alla Facoltà di Medicina e Chirurgia devono tornare ad essere Libere. Senza alcun test di accesso.  
Le Università devono avere il buon senso di indirizzarsi verso l'eliminazione delle lauree brevi, prive di qualsiasi significato pratico ed economico per il soggetto interessato e per l'intero Paese. Tale introduzione, scopiazzata da altri paesi Europei, agli occhi della gente è vista come una moltiplicazione di pani e di pesci.
Detti provvedimenti porteranno, senza alcun dubbio, a mio parere, beneficio al Paese, diminuendo il numero dei laureati frustrati. Per una tendenza verso un mondo migliore.

CITTADINO DEL MONDO

Mi considero, mi sento, sono Cittadino del Mondo (Citizen of World), nonostante tutto, da sempre. Questo non mi impedisce, come molte persone, a sentire una spontanea pulsione verso il Paese di nascita, che, spesso, porto con me, nel peregrinare sulla terra. Il tutto con una percezione di amore-odio, per quello che è, e per quello che potrebbe essere e non è. Quello di nascita è un luogo che ho trovato (Arrivando sulla terra), senza alcuna richiesta o imposizione. E' così e basta. Il mio si affaccia al Mare, verso Est, da una collinetta, protetto da una dorsale montuosa arcuata. Si presenta con tutti i pregi e i difetti di un piccolo centro, con radici nelle culture Bizantina, Magno-Greca, Latina. Con tutte le tare legate agli opposti sistemi di vita (Spartani e Ateniesi; ecc.) dei popoli che, nel tempo, qui radicatesi. Con la convivenza di: Santi e Diavoli; Buoni e Cattivi; Quaglie ed Aquile; Onesti e Disonesti; Belli e Brutti. Con una forte presenza dell'Invidia. Caratteristica presente nel DNA sin dal tempo della Magna Grecia. E' la caratteristica che, legata al mancato rispetto della cosa pubblica (Non ancora considerata come una cosa propria da difendere e tutelare), ha portato questo luogo verso il disfacimento etico, sociale, economico e culturale.
Ma, il paese ove sei nato, in ogni caso, se ci pensi bene, ti riporta alla fanciullezza, al tempo in cui hai imparato a leggere e scrivere (Il mio maestro, che ricordo sempre con un sorriso, si chiamava Giovanni Scopacasa), ai giochi, che ti hanno legato ai luoghi ed agli amici.
Tutto ciò premesso, ci tengo a precisare, come accennato, il mio amore, incondizionato, per tutti quei luoghi che mi attraggono e mi fanno sentire come se fossi a casa mia. Spesso sono i luoghi, come il Perù, che Josè Maria Arguedos ha definito  di "todas los sangres". Sono luoghi di: tradizioni, usi, superstizioni, culture che, nel tempo, si sono sovrapposti, si sono mescolati, si sono integrati, coniugati.
I guai per questi luoghi magici arrivano, a mio parere, quando qualcosa o qualcuno pensa di poter sopprimere l'altra cultura esistente. Avendo sempre con me il desiderio di portare una ventata di Rinascimento, di crescita, di immaginazione, di cultura, per tutti, senza alcun discrimine.
Io, nonostante tutto e tutti, mi sforzo di incrementare, il più possibile, il mio livello culturale al fine di essere, sempre di più, Cittadino del Mondo. Mantenendomi sempre a sostegno di chi non ha voce, gli ultimi.
Senza dimenticare che il miglior modo per tutelare la civiltà, la libertà, la giustizia è quello di assicurare, garantire, un elevato livello di cultura. Tanto più basso è il livello culturale di un popolo, tanto più quel popolo è schiavo (Ha difficoltà a dimostrare la ragionevolezza delle proprie idee). Mi sovviene la differenza del terribile vissuto analogo del popolo Armeno e di quello Ebreo. La sofferenza e lo sterminio degli Ebrei sono noti e condivisi da quasi tutta la civile comunità internazionale; quelli degli Armeni sono sconosciuti alla maggior parte dell'Umanità. 

13 marzo 2020

LA VITA. COSI' E', SE VI PARE

La cattiveria è naturale nel genere umano?
Il Genere Umano, per natura, secondo molti è pervaso dalla cattiveria.  
Dicevano i latini: "Pro ara et focis, per fas et nefas"; ossia, "Per la casa e il focolare, con mezzi leciti e illeciti".
E' questo, purtroppo, il presupposto della deriva che coinvolge, senza freno, il genere umano, che ha smarrito il concetto di Lealtà, che da sola tende alla ricerca della Verità.
La Dialettica (Oratoria naturale o altro) nella vita, spesso, allontana dalla Logica e, quindi, dalla Lealtà e, quindi, dalla Verità.
La Dialettica è una dote naturale che può portare a convincimenti erronei e/o fallaci, per colpa o per dolo.
Quindi, in ogni caso, per tendere alla Verità, è bene ragionare con la propria testa e domandarsi, sempre, "a chi giova?"
Logica e Dialettica possono portare l'uomo dalla sua naturale cattiveria alla sua ragionevole Umanità. Tale circostanza si può verificare, e spesso si verifica, in presenza di eventi di eccezionale gravità che colpiscono l'Umanità intera. Il rischio di estinzione può portare alla suddetta conversione. 
La Verità è una cosa, l'Approvazione, il Consenso è altra, diversa, cosa. Spesso nella vita si tende a confondere la Verità col Consenso. Non è così! Basta guardare a quello che succede nel mondo della politica.
La Dialettica è, semplicemente, l'arte di avere ragione, indipendentemente dalla Verità. E, nella vita di tutti i giorni, in questa società legata all'immagine ed al denaro, la cosa più importante è ottenere ragione, indipendentemente dal fatto se si è stati Leali o no.