Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

17 aprile 2024

NON TORNARE

 Non tornare dove un giorno sei stato felice, è una trappola della malinconia, tutto sarà cambiato e niente sarà più come prima, nemmeno tu.

Non cercare gli stessi paesaggi, né le stesse persone, il tempo gioca sporco e si sarà occupato di distruggere tutto ciò che un giorno ti ha reso felice. 

Non tornare nel luogo in cui un giorno sei stato felice, tienilo sempre nella tua memoria, com'era, ma non tornare. La vita va avanti e ci sono nuove strade da percorrere…  nuovi posti da visitare e altre persone che ci aspettano. 

Fernando Garcia

LA NOIA

 La noia?
Cosa è esattamente la noia?
È un sentimento pratico, concreto, tattile, esistenziale.
È quel senso di malessere interiore connesso a una prolungata condizione di uniformità e monotonia.
Spesso è associata a disgusto, irritazione, impazienza.
È uno stato di avvilimento psicologico derivante dalla mancanza specifica di interessi o da passiva indifferenza verso la vita. 

È molestia, impaccio, fastidio. Essa spesso porta rabbia, ossessione, accettazione, rassegnazione. 
È la persiana che sbatte al vento senza aver voglia di alzarsi per andare a chiuderla o fissarla. 
È l'azione scaturigine di eventi luttuosi o gioiosi. 

Dio dopo aver creato la terra, vista la monotonia che imperava in ogni dove decise di creare Adamo. E, poi, sempre per colpa della noia, diede vita ad Eva. Ma anche loro due, annoiati di stare in Paradiso, mangiarono la mela per scoprire cosa ci fosse oltre quel frutto. E furono espulsi dal Paradiso.

Gli imperi delle civiltà classiche (Egitto, Babilonia, Persia, Grecia, Roma) sono sorti semplicemente perché la gente si annoiava della vita che conduceva e cercava qualcosa di nuovo, di diverso, di migliore.
E sempre a causa della noia tali civiltà, miseramente, crollarono. Per annichilimento dei costumi. 

La noiosità del paganesimo ha portato al cristianesimo. 
La monotonia del cristianesimo ha portato il cattolicesimo.
La staticità del cattolicesimo ha il protestantesimo.

La noia vigente in Europa ha spinto verso la scoperta dell'America.
La noia repressiva del feudalesimo ha partorito la rivoluzione francese. 
La noia del capitalismo monarchico ha portato la rivoluzione russa.

Tutto in modo semplicistico, se vi pare. 

INNAMORARSI

 Il coinvolgimento che porta al tuffo nella passione implica dei passaggi sintetizzabili in tre parole: Innamorarsi, Innamoramento, Amore.
Inspirare e ispirare passione richiede la necessità di volare alto, senza riflettere più di tanto sul coinvolgimento. Anche per evitare di fare rinunce.
L'Amore è una cosa complessa. Richiede energia, generosità, accecamento. Reciproci. 

CON UN CORPO E CON UN'ANIMA

 La nostra Italia, parte sostanziale di una futura Europa, a detta di molti, sta perdendo il legame, essenziale, che la dovrebbe legare, tenere unita, ai suoi Cittadini. Il distacco istituzionale fra il Potere Esecutivo ed i Cittadini è sempre più grande. La fiducia della gente in coloro che gestiscono il Potere Esecutivo è in caduta esponenziale. E la mancanza di alternative considerate valide il Cittadino esterna la propria posizione con l'astensione, la mancata partecipazione al voto. 

Il rapporto fra i Cittadini ed il Potere Legislativo è, praticamente, inesistente. Tale rapporto esiste solo nell'ambito familiare, di gruppo d'appartenenza, di lobby. 

Il rapporto fra il Potere Giudiziario e i Cittadini, specialmente in quest'ultimo ventennio, si è notevolmente affievolito. Per una lunga serie di argomentazioni. La gente non ha più fede nella giustizia. Sempre più raramente il Cittadino che subisce un sopruso si rivolge alla giustizia per ottenere il riconoscimento di un diritto riconosciuto dalla legge. E, quando raramente ciò avviene, tale riconoscimento si appalesa dopo un tempo abissale. Tanto da far nascere nel Cittadino il dubbio se era il caso di seguire quel percorso idealistico. I casi reali, purtroppo, parlano di tante situazioni in cui il Cittadino si è trovato a dover subire il danno prima e la beffa poi. La giustizia, secondo molti, è più interessata a garantire il rispetto della forma che della sostanza. 

Tutto ciò premesso mi domando e dico: "Ma questa è, ancora, una Repubblica Democratica, qualora lo sia mai stata?

I Costituenti hanno sempre pensato ad una società coesa e solidale, viva, dinamica, snella, funzionale efficace. Con Corpo e Anima. 

Ma, questa Repubblica d'Italia ha Corpo e Anima? L'Italia è una Repubblica superata, vacua, fuori tempo? 

Allo stato attuale qualcuno può sostenere, come a suo tempo fece Cesare che: “nihil esse rem publicam, appellationem modo sine corpore ac specie”. Ossia che “la repubblica non è nient’altro che un nome senza corpo né anima”. E, se tale concetto  di vacuità fosse considerato veritiero, quali iniziative il singolo Cittadino dovrebbe intraprendere per invertire la tendenza verso l'ulteriore degrado? Cosa dirà la storia davanti a tale e tanta grettitudine (Povertà d'animo) intellettuale? L'Italia non può essere un nome con un corpo senza anima. Non è accettabile anche solo per rispetto alla Cultura e all'Intelligenza che ha saputo, nel tempo, sfornare e sfornerà. 

COL RESPIRO AFFANNOSO

 Lei lo bacia sulle labbra. Lui, con forza, la tira a sé e la stringe. Lui sente, forte, il suo respiro affannoso. L'affanno respiratorio è una intensa fame d'aria che si manifesta nei due corpi, per l'ansia della loro compressa passione. Lei si stringe a lui ... Con le morbide e gonfie labbra di lui che si chiudono, dolcemente, con passione, sul capezzolo destro, leggermente più turgido dell'altro, di lei. Le fitte di piacere, in entrambi, si sovrappongono facendoli volare, soli, come due aquile, nel loro nido, isolato dal resto del mondo. Lontani da ogni cosa.
Con la lingua di lui che scorre, lenta ...  In una sensazione di benessere, di grazia assoluta.

IUS PRIMAE NOCTIS

 Tra il serio e il faceto parlerò, in questa nota, di un argomento per il quale si è molto discusso, ma per il quale non esistono "fonti" su cui poggiare l'esistenza di questo ipotetico "diritto".
Gli storici del mondo occidentale dicono di non aver trovato traccia sulla reale esistenza di un disposto normativo in proposito. Molti hanno parlato di fantasie erotiche, di invenzioni truculente, di castronerie gratuite.
Nonostante ciò, molto si è parlato di tale Ius e molto ancora si parla visto che, per esempio, il mondo del Cinema ha dedicato a tale argomento vari film, alcuni di grande successo.

Ius primae noctis, ossia diritto della prima notte, indica il diritto del despota o del feudatario di turno di ospitare nel suo letto, nella prima notte, la fanciulla che avesse deciso di convolare a giuste nozze. 
In ogni caso è necessario precisare quanto segue:
-Il despota medievale di turno, non certo democratico e rispettoso dei diritti dei suoi sudditi, non aveva bisogno di esternare, in forma scritta i suoi desideri. Né, tantomeno, i suoi sudditi, quasi nella totalità analfabeti, erano nelle condizioni di leggere i suoi proclami.
-Il despota si sentiva ed esercitava, quasi sempre senza alcuno scrupolo, il diritto di vita e di morte dei suoi sudditi. Quindi, figurarsi se si poneva limiti su un tale aspetto considerato, da esso, piacevole.
La mancata esistenza di alcun cenno a tale ipotetico Ius nella cultura greca, nel diritto romano, nel codice giustiniano non è condizione necessaria e sufficiente per affermare l'assoluta inesistenza in tutte le comunità della terra. Senza escludere la nascita del suddetto Ius in quanto licenza poetica, volta a screditare qualcosa o qualcuno. O per divertimento e svago, un poco osé.

Periodo storico: Medioevo 
Per una lunga serie di motivazioni tale diceria del Ius era, in qualche modo, legata a fatti e circostanze che condizionavano la vita dei novelli sposi. 
Era dovuto il pagamento di una tassa se: 
-Si chiedeva l'autorizzazione alle nozze;
-Uno dei due promessi sposi era proveniente da una comunità diversa dall'altro; 
-Uno dei due chiedeva l'autorizzazione ad accorciare il periodo di astinenza durante le nozze.

Localizzazione. 
Non è ben chiaro in quale realtà geografica, ipoteticamente, tale Ius potesse essere esistente. Si fanno, sottovoce, i nomi della Gran Bretagna, Isole britanniche, Germania, Svizzera, Francia, Italia. 

Nel mondo anglo-sassone c'era una norma che impediva di consumare il matrimonio la prima notte di nozze. Tale divieto appare ancora sibillino e sconcertante. Successivamente gli sposini hanno chiesto deroga a tale divieto, al potere religioso, previo pagamento di un obolo. 
Nel periodo intorno al 1380 circa in Inghilterra ci sono state numerose rivolte contro le esose tasse imposte al popolo, sempre più mal ridotto, ma del riferimento al diritto di prima notte non c'è traccia, secondo gli studiosi. 
Nella birichina Scozia, nel 1527 circa, lo storico Hector Boece ha affermato, in forma scritta, l'esistenza, in quelle contrade, dello ius primae noctis per volere del re Ewen. Ma, secondo alcuni studiosi in quelle terre non è mai esistito un re con quel nome.

Comunque la si pensi.


Film: 
-Braveheart, di Mel Gibson

Opere letterarie
-Nel 1591, Shakespeare, nel suo Enrico V, parte 2, parla di questo Ius;
-I promessi sposi, di Alessandro Manzoni.

INTELLIGENZA E MEMORIA

 Intelligenza e Memoria sono due caratteristiche fondamentali per gli umani.
È intelligente colui che riesce a leggere dentro. È colui che sa guardare al cuore delle cose. È colui che sa cogliere gli aspetti nascosti delle cose. 

Ma anche colui ch'è intelligente ha bisogno della Memoria. Ha bisogno di ascoltare le risposte alle domande poste per capire il livello d'intelligenza di un uomo.

La Memoria è essenziale per far tesoro delle esperienze vissute. Essa ha significato se viene trasmessa da padre a figlio, da generazione a generazione. 
Le persone anziane sono depositarie della memoria di una comunità. E farle parlare significa, è come, accendere una lampadina in una stanza buia. 
La Memoria ha, però, bisogno dell'intelligenza. Per fare in modo che per ogni cosa si capisca il perché essa si verifica.
Memoria e Intelligenza sono essenziali per la Vita. 

DA TANTO TEMPO

 "Non si vedevano da tanto tempo. 
Lei gli si pose davanti e gli sbottonò la camicia e baciò la carne soffice delle sue labbra. Sentì che lui tratteneva il fiato appena sfiorò le sue guance. Le mani di lui, con un moto continuo, premevano, stringevano, carezzavano, la sua testa. 
E arrivarono al parossismo quando lui prese a tirare forte i capelli di lei".

14 aprile 2024

ELEGANZA

L'eleganza non è una questione di lusso, di ricchezza, ma di attitudine.

Classe - Eleganza - Personalità - Style.

13 aprile 2024

9 aprile 2024

INVIDIA

 Le persone di mezza tacca (Persone mediocri) hanno una sola religione: l'invidia.
E davanti a queste persone si può opporre, ragionevolmente, una sola strategia: quella dell'indifferenza. 

4 aprile 2024

LIBERO

 Libero.
Ti sentivi libero. Libero di fare o di non fare qualsiasi cosa. E, nonostante tutto, con tanto desiderio di vita. Nonostante la nausea che tante persone e tante circostanze ti portavano. 
Eri spento, morto, ma vivevi contro tutti e contro tutto. E rifiutavi qualsiasi ipotesi esistenziale pessimistica. 
Non era possibile un percorso diverso da quello che tu volevi. Era impossibile, ingiusto. E, certamente, l'avresti decisamente rifiutato. E di ciò eri convinto. E, per vincere la tua battaglia avevi accettato pure dei compromessi che, in alcuni casi, hai cercato, pure, di disconoscere. E ti sei aggrappato, pure, a lei che ti ha dato aiuto e speranza. Speranza in te stesso e nel futuro. Il tuo e ... il vostro.

Ti sentivi libero, ma libero non lo eri più, da un po' di tempo.
La tua era una libertà nella quale si faceva strada, inesorabilmente, la fine. 
Poi, quel trenta novembre è arrivata la tua morte. E, il giorno dopo, quasi in punta di piedi, hai lasciato la città, che hai amato e odiato. Città che hai percorso in lungo e in largo. Da cima a fondo. Nel bene e nel male. Dove hai vissuto intensamente. Città matrigna e, pure, amante focosa, ma sempre facente parte integrante della tua epidermide. 

Ora non ci sei più. Sarai un nome, un essere nella memoria di qualcuno. Qualcuno sempre di meno. Anche i tanti soggetti che hai aiutato, piano piano, si dimenticheranno della tua esistenza. E di te non resterà nulla. Forse solo qualche flebile ricordo.

Rivedo i tuoi numerosi esuberanti sogni. Ricordi, mi esponevi sempre uno nuovo. Maggiore, più grande, di quelli dei giorni precedenti. E io che dopo averti ascoltato, sempre con un sorriso, spesso, forse per troppa praticità, ti riportavo con i piedi per terra, evidenziandoti quelli che, a mio parere, erano ostacoli alla realizzazione dei tuoi Sogni. Quanti Sogni! Sogni che ti hanno portato in tanti luoghi diversi (Roma/Urbe, Siena, Porto Santo Stefano, Isola Capo Rizzuto, Amiata, San Pietroburgo, Cardeto, Africa, Asia).
Ora non ci sei più per farci vedere altri tuoi sogni. Grandi sogni, sapendo che il livello di libertà di ogni uomo è direttamente proporzionale alla grandezza dei suoi Sogni. 
Hai vissuto e spesso in modo spericolato. Hai avuto le tue carte e le hai giocate nel migliore dei modi possibili, a tuo parere. Almeno così hai sempre creduto.
Hai giocato e, alla fine, hai perso la partita. Ma questa partita, sai, si perde sempre. Per cause interne o esterne, ma spesso si perde, prima della ragionevole fine. 
E tu avevi capito che stavi perdendo. Avevi sperato, cercato, di vincere, ma, infine, ti eri reso conto che... stavi perdendo. E hai cercato di sopravvivere, sperando in un miracolo.
Esistevi, spesso in modo trasandato, mangiavi e dormivi. Dormivi e mangiavi. Era la tua esistenza lenta che cercavi di gestire convincendoti di essere tu il pilota.
Vivevi lentamente, tu che andavi sempre di corsa, come una quercia, come un ruscello d'acqua che, lentamente, scorre verso il mare. Con movimento lento. 
Solo qualche volta la nausea, il rifiuto dell'ipotesi finale, ti portava all'affanno del respiro. E sapevi che la cosa ti poteva far male. Ti portava sofferenza nel corpo. In tutto il corpo. Circostanza che portava alla coscienza dello stato di male. Coscienza che ti ha portato a riflettere, tante volte, sull'ipotesi di accelerare quel percorso di vita con tanta sofferenza.
E penso a tutte quelle volte che la noia di vita ti ha assalito fino a portarti alle lacrime. Lacrime che non hai, mai, fatto vedere a nessuno. Non hai mai accettato di farti vedere debole da nessuno. Gli altri, in te, dovevano vedere solo sicurezza, determinazione, fiducia, capacità. Fino alla fine.
La noia dell'esistenza spesso ti portava alle riflessioni esistenziali che ti lasciavano senza parole, senza tempo. 
Sì, ti mancava anche il tempo. 
Ricordi, ti trascuravi, anche, nel fare la barba. 

Ora su quel cucuzzolo, in alto, quasi tra le nuvole, nel vento, che lì è quasi sempre presente, potrai vedere tutto, da altra prospettiva. 
E, al solito, farai le tue considerazioni a tutti coloro che ti staranno intorno, anche lì.
Gente, anime, che guardi con le loro facce normali, piene di sicurezza. Anime che hanno osato fare figli. Tu, invece, hai sempre evitato di fare tale errore. 
Vero? Perché taci? Forse non è vero? 
Forse c'è qualcosa che hai portato via con te? Che non hai mai voluto riferire, mai, a nessuno? Forse? 
Alla fin fine questo dubbio seminato ti fa piacere sentirlo, percepirlo, vivo.
Ma ... è improbabile che ci sia il tempo, la possibilità, di sentire le palpitazioni del cuore che annunciano la tua indiretta presenza. 
Ma se ci sarà ti terrò informato. 
E, in quel momento, io creperó dalle risate. Risate che portano al pianto. E, anche, al tuo pianto. 

PONTE SOSPESO. CAVI

 


AMARE


 Chi ama protegge. 

30 marzo 2024

DONNE VERE

  "Sono stanco di vedere facce femminili ritoccate, tette strabordanti dalle scollature in concorrenza, culi in mostra, tacchi, trucchi fetish e gesti hard da donnacce, ormai non più distinguibili da quelle del mestiere. 

Voglio vedere donne con la loro femminilità nei gesti morbidi e gentili, nei sorrisi aggraziati, nelle movenze seducenti, ma accennate, dalle parole dolci e decise allo stesso tempo. Dai pensieri originali e nuovi. 

Vorrei vedere donne indipendenti, non succubi dell'uomo a cui immolano la propria dignità, femmine dai cuori di ghiaccio fuso, compagne e amiche dell'uomo, libere e sincere. Vere."

Charles Bukowski.  Lo voglio anch'io. 

23 marzo 2024

MICHELANGELO

 

Il marmo bianco di Carrara divertato carne viva. David. 

METAMORFOSI

 Metamorfosi.
Quello della metamorfosi è un concetto che, in genere, teniamo legato alla biologia, al regno animale, ma vale anche per altro.
Con termine metamorfosi si intende la trasformazione di un essere, o di un oggetto, in un altro di diversa natura. 
E', anche, la caratterizzazione tipica del mondo classico, nei racconti mitologici, di fantasia, di pensiero filosofico.

Diciamo di essere in presenza di una metamorfosi quando un animale, durante il suo sviluppo, si trasforma in un altro totalmente diverso. E' il caso del bruco che, dopo essersi richiuso in un involucro duro e rigido subisce tante trasformazioni fino a diventare crisalide (farfalla). Col passaggio: uovo, bruco, crisalide, adulto.

Questo "passaggio di forma" vale con riferimento all'aspetto fisico, ma è da considerarsi tale anche per l'aspetto mentale, esistenziale.
Una persona che ha vissuto (Per libera scelta o no), in un certo modo, per un certo tempo e, poi, da un certo momento cambia, rimodula, totalmente, il suo modus vivendi percorre una metamorfosi psichica, con riflessi che possono essere (Quasi sempre lo sono) anche di natura fisica. Con una transizione che può essere tendente verso la gioia o verso la malinconia.
Il vero problema con la metamorfosi è che il soggetto che attraversa tale percorso, quasi sempre, è soggetto a crisi esistenziali che, seppur temporaneamente, lo portano alla proiezione nel passato prossimo o remoto, ad una chiusura a riccio in se stesso, ad una maldestra analisi psichica sulla opportunità o meno del passaggio di stato effettuato.

Nella vita tutti gli essere umani attraversano una metamorfosi più o meno accentuata influenzata, più o meno, da agenti esterni. E per ogni essere umano tale reazione è diversa dagli altri.

Tanti autori hanno scritto sulle metamorfosi. Tra essi:
Ovidio, Kafka,

HO CAPITO

 Ho capito
che nei rapporti interpersonali, alle persone, qualunque sia il vincolo affettivo esistente, 
bisogna lasciare la libertà di fare ciò che si vuole,
tanto alla fine, 
chi ti vuole restare accanto, resta;
chi ti vuole nella sua vita, ti tiene stretto;
chi ti vuole rispettare, ti rispetta;
e, chi vuole andarsene, se ne va.

Secondo Charles Bukowski, 
e, anche, secondo Domus. 

QUANDO FINISCE UN AMORE?

 Anche gli amori assoluti, travolgenti, per una serie di concause, possono arrivare alla fine. 
Ma, come si fa a capire quando un tale rapporto di coppia è finito? 
Per capirlo basta osservare le reazioni alle seguenti reazioni.

Se uno dei due (O entrambi):
- comincia a perdere quei ricordi di vita vissuta insieme, già considerati ricordi esaltanti, magnifici;
- perde il ricordo del colore degli occhi dell'altro/a;
- perde il ricordo dei lineamenti del corpo dalla testa ai piedi, dell'altro/a;
- perde il ricordo di quel sorriso dell'altro/a, che ha portato tanta gioia;
- perde il ricordo del dolce sorriso che legava nell'intimità i due corpi e le due anime;
- perde la dolcezza che l'altra metà ispirava istintivamente;
    allora, senza alcun dubbio, quell'amore, seppure già celestiale, è da considerare estinto.
E, di contro, è amore celestiale quando non sussistono quelle ipotesi. 

IL DILEMMA DI VITA

 Chi si trova lontano dal proprio Paese, in guerra interiore con se stesso, è posto, sempre, prima o poi, davanti al dilemma di vita:
- Tornare a casa, rischiando anche la vita, e lottare per i massimi ideali o starsene, tranquillamente, fuori?
- Restare nel proprio Paese e lottare per far migliorare le condizioni di vita oppure andare via (Emigrare)?

E' stato il dilemma di tanti. Con alterni sviluppi. Fra essi:
- Ulisse. Dopo tanti anni è tornato a casa. Per ripartire, verso l'ignoto, in un altro viaggio di mare, oltre le Colonne d'Ercole (Stretto di Gibilterra). Viaggio dal quale non è più ritornato.
- Aleksei. Dissidente russo che seppur scampato fortunosamente ad un attentato alla sua vita, dopo le cure ricevute in Germania, pur sapendo degli elevatissimi rischi a cui sarebbe andato incontro, appena ristabilitosi fisicamente, è tornato nella sua patria, ove ha trovato la morte in un carcere nella Siberia artica. 
Ritorno senza alcuna speranza sin dall'inizio.
- Domus. Giovane professionista che ha deciso di tornare al suo paese, anche perché convinto di poter aiutare, in un percorso di crescita etica, economica, sociale, la sua terra. Tutto è stato vano. Non ci può essere crescita senza la presenza di alcune volontà Istituzionali. 

RONDINI

 Stanno tornando le rondini.
Nei paesi più caldi, a Nord del Mediterraneo, si cominciano a vedere le prime rondini. Questi uccelli, di piccole dimensioni (Pesano circa 20 grammi), eleganti nel piumaggio, bianchi e neri, stanno arrivando in Europa, per la solita vacanza estiva. Vacanza  che porta loro ad affrontare  un volo incredibilmente lungo. Di oltre 5.000 km, dall'Africa  sahariana, senza riposarsi.  
 E, per fare questo lungo viaggio (Volo), sono costrette ad affrontare  e vincere tempeste e perturbazioni di ogni tipo.

Sono come dei piccoli Golia costretti a lottare contro vari giganti. 
Il loro sforzo, e il loro successo, non può che essere considerato come qualcosa di eccezionale, meraviglioso. Anche in considerazione del fatto che tale vacanza porta loro l'accoppiamento e la successiva riproduzione. 
Sì, questi uccellini amano riprodursi presso i tetti delle nostre abitazioni. 
Amano cantare le loro caratteristiche melodie che sin dalle mattine di primavera allietano le nostre giornate. Anche quando siamo stanchi e delusi delle incomprensioni di tutti i giorni.

Questi intelligenti ed eleganti animaletti sono dei perfetti costruttori delle loro case. Case fatte di argilla perfettamente modulata secondo un andamento a semisfera. 

Il loro dinamico vissuto le porta a nutrirsi adeguatamente. Infatti, mangiano carne sotto forma di mosche e zanzare, fino a circa 900 al giorno. Una coppia di questi uccelli, in sintesi, sarebbe capace di divorare circa 1.800 mosche e zanzare al giorno. Altro che insetticida! Con enorme vantaggio per gli umani che si trovano a vivere nelle vicinanze dei loro nidi. Seppur in presenza di quelle difficoltà legate alla dispersione dei loro bisogni sulle aree praticabili poste sotto i loro nidi.
Hanno un solo problema: non sono capaci di involarsi da terra. Ecco perché le vediamo sempre e solo su fili o su elementi vari sollevati da terra. 
Sono come i parapendio, specie di paracaduti pilotati, che hanno bisogno di un posto in alto (Una altura, un picco di montagna) per potersi lanciare nel cielo, adeguare i movimenti delle ali e del corpo e, poi, navigare nell'aria, senza fermarsi mai per terra.


IL SILENZIO

 La migliore risposta agli attacchi di sciocchi, idioti, imbecilli, arroganti, è il silenzio. Silenzio assoluto.
E' il sistema migliore per non abbassarsi al loro livello.
Sì, perché tacere significa ho capito chi sei e ho deciso che non meriti la mia risposta, la mia attenzione.
O, come diceva un famoso Poeta: 
"Non ti curar di lor, ma guarda e passa".

ESISTERE

 Ogni essere umano ha il diritto di esistere.
Diritto che hanno, anche, gli animali, i vegetali, i microrganismi, gli elettroni, i sassi e la stessa terra.

Ogni essere umano ha il diritto di usare la propria esistenza a proprio piacere, secondo la propria determinazione, purché non sia interferente in danno con altri (Persone, animali, cose).
Quello dell'esistenza è un diritto che implica in se dei doveri, verso se stessi, la propria famiglia, la società. Per una crescita etica, economica e sociale della comunità di riferimento. Partendo dagli ultimi, dai più deboli.

Sono doveri legati al riferimento del parametro tempo, che riguardano  figli, sposo/a, padre/madre, capo, cittadino.
L'esistenza porta in sé l'esperienza che rappresenta il diritto dei vecchi.

ESSERE UN CAPO

 Per essere un capo bisogna avere capacità di ascolto e ubbidienza, senza tentennamenti, discussioni, dubbi, da parte dei subordinati.
Il capo deve possedere un fluido che si trasferisce nei suoi interlocutori, con entusiasmo.
Deve essere capace di galvanizzare i suoi collaboratori, che, sempre, sono disposti a seguirlo, anche in capo al mondo.
E' un gentiluomo e, di norma, possiede un grande patrimonio. Patrimonio che, in piccola parte, utilizza per aiutare le persone povere.
E' intelligente. Si mostra agli altri con un sorriso, sempre.
E' amato da tutti, o quasi.

Se, sei convinto di essere un capo e vuoi averne la certezza leggi attentamente quanto sopra riportato e verifica le assonanze. 
In assenza non lo sei.

ATENE

 


22 marzo 2024

LA GESTIONE DEL POTERE

 Da qualche tempo, nel mondo, si parla delle difficoltà di gestione del Potere Esecutivo nelle grandi potenze.
Tra esse, senza alcun dubbio, va annoverata l'Europa che, sebbene priva di adeguato riconoscimento statuale federativo, ha una sua importanza, sia per la vastità del suo territorio, sia per l'importanza della sua economia, sia per la sua cultura.
Con alcuni guai. Essa, Europa, non ha una sua lingua, non ha un capo famiglia, non ha un proprio esercito, non ha un potere decisionale sicuro e determinato, non ha leggi chiare e semplici. 
Inoltre, ma non di minor conto, pochi dei suoi cittadini sono orgogliosi di essere tali. 
La burocrazia d'Europa invece di avvicinare i Cittadini alle Istituzioni, li allontana. Essa si somma, in modo spaventoso, alla burocrazia dei singoli stati.
I Cittadini sono visti come polli da spennare e son considerati ricchi, anche quando non lo sono. Come nel caso delle abitazioni che dovranno avere specifiche caratteristiche tecniche ed energetiche. Diciamo che secondo il Potere esecutivo d'Europa i Cittadini d'Europa sono ricchi. Ricchi per decreto, anche se non lo sono. 
Con la conseguenza che i ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri saranno sempre più poveri. Esattamente il contrario di come dovrebbe essere.

Ma, in modo sintetico, qual è la differenza strutturale fra la nostra Europa e le altre due potenze mondiali? 
Semplice: 
- Gli USA sono gestiti dagli imprenditori.
- La Cina è gestita dal governo.
- L'Europa è gestita dagli avvocati.

In Italia e in Europa è sempre molto complicato intraprendere. Indirizzarsi verso l'attività d'impresa. Con la burocrazia che assilla e scoraggia anche il più coriaceo dei potenziali imprenditori. 
Tanti personaggi affermano quanto sopra; anche coloro che seppur potendo fare, nulla fanno per modificare le cose.
Noi ci lamentiamo perché tendiamo ad andare verso il meglio, ma dobbiamo riconoscere che c'è gente che sta peggio di noi. 

4 marzo 2024

SCRIVERE

 Amo leggere e amo molto, anche, scrivere. 
Ho scritto del piacere della lettura. Dirò, ora, del piacere della scrittura. Piacere della scrittura ch'è percepito in sfumature, modalità, diverse, in funzione alle caratteristiche personali di chi scrive.

-Per alcuni scrivere è come raggiungere il massimo livello di piacevolezza e di appagamento psichico e, in qualche caso, anche fisico.
-Per altri, scrivere è una sofferenza, spesso dovuta alla ricercatezza di frasi compite, con termini particolarmente dottrinali. In quasi totale assenza di piacevolezza intellettiva.
-Per altri ancora, scrivere è raccontare fatti ed esprimere pensieri e commenti, propri e di terzi. E' mettere in evidenza circostanze, contraddizioni, originalità, curiosità, genialità. Il tutto da fare con la massima spontaneità. Senza pretese letterarie. Per essi, quando si presenta l'ipotesi di scrivere qualcosa, la lucina che si accende nel cervello è subito trasferita dalla penna alla carta (Oppure dalle dita alla tastiera del computer). Senza alcun esercizio di ricerca delle parole. Con piacere e gioia. Spontaneamente. Senza fronzoli. Scrivere, per essi, è così come respirare, bere dell'acqua fresca da un ruscello di montagna. Così è per me, anche con le note di questo mio vecchio blog. Se vi pare.

AMICIZIA

 "Carissimo Mimmo,
sei molto gentile ad aver pensati di mandarmi un saluto, che ricambio di cuore.
Per fortuna (non ho alcun merito in questo), sono in ottimo stato di salute fisica e (penso anche) mentale, tanto è vero che continuo la mia attività professionale e intellettuale come sempre."

Nel ricordo di Giovanni Brino, Professore, Architetto al Politecnico di Torino. Uomo di elevato spessore morale e culturale. 
Mio grandissimo amico. Un abbraccio ovunque tu sia.
Questo uno dei suoi messaggi ricevuti.

"In questo periodo, oltre all'attività architettonica, mi occupo di "Agricoltura in città": un tema di cui mi sono occupato dal 1972-73, seguendo, a Santa Barbara in California., la creazione della prima urban farm  americana, mentre ero all'Università di California a Los Angeles. 
Di ritorno dagli States, per 40 anni, alla Facoltà di Architettura di Torino, ho mobilitato una parte dei miei studenti sugli "orti urbani", mentre l'altra parte veniva mobilitata sul "colore nelle città".     
Mi complimento per tua figlia C... , che andrà alla Sorbona, dove mio s... , che era direttore dell'École Normale Supérieure, in Rue dì'Ulm, insegnava il greco e dove io ho partecipato ad un seminario di geografia umana, proprio sul tema degli orti urbani...
Mio nipote si è laureato in Ingegneria con 110 lode, con una tesi su un tunnel in Austria, dove è stato a fare uno stage per 4 mesi, seguendo la tradizione di famiglia (mio padre aveva una impresa di drilling and blasting, dove ho lavorato per 10 anni) e mio figlio Lo...zo è direttore tecnico della TAV (l'Alta Velocità Turin-Lyon Férroviaire) ed è stato subito assunto a Barcellona dalla maggiore Società di progettazione di infrastrutture della Spagna.
Le tue "chiacchiere" non solo non mi annoiano, ma al contrario mi fanno sempre piacere...
Con amicizia
Giovanni" 

IL TEMPO

 Tanti filosofi e cultori del pensiero hanno trattato e trattano, con studi approfonditi, il significato e il valore del parametro "tempo" nella vita dell'uomo, antico e moderno.
Per il cittadino generico il tempo è, semplicemente, quel qualcosa che lega momenti successivi della vita quotidiana, nella loro concatenazione. 
Per esempio, camminando in città lo spostamento dalla piazza principale, ove ho scambiato, con un amico, dei commenti sui recenti fatti di cronaca, fino al lungo fiume, percepisco il senso del "parametro tempo" legato al fluire, allo scorrere degli avvenimenti, dei luoghi percorsi.

Il tempo è come un fantasma: c'è, scorre (Più o meno veloce, in funzione degli avvenimenti che riguardano il soggetto), ma non si vede. Non è tangibile. E' qualcosa di irreversibile, di irripetibile. Unico.
Il suo scorrere lo si percepisce, esattamente, solo quando c'è la necessità di fermarlo, congelarlo, con tutte le condizioni al contorno.
Di contro appare vuoto, assente, bloccato, monotono, quando non c'è interesse per il presente e per il futuro prossimo. Quando la noia ha il sopravvento sul vissuto.

1 marzo 2024

NOME

 Nella vita l'uomo ricorda, tende a ricordare, solo tutto ciò che ha un nome e tutto ciò che è scritto.
Il trasporto generazionale orale dei fatti e dei pensieri, praticato per necessità nel passato remoto, oggi non ha più alcun significato. Persone, fatti, animali, cose, hanno significato e sostanza nel ricordo solo se esiste la possibilità di fare, immediatamente, il rimando immediato nel senso determinativo, univoco.
Tutto ciò che non ha nome viene, in breve termine, dimenticato. 
Cade nell'oblio, nell'assopimento, più assoluto, nei sentimenti, negli affetti, nei ricordi.
Questo è il motivo principale per cui alcuni detentori del potere esecutivo, in tante parti del mondo, col loro linguaggio forbito parlano di persone avverse usando gli articoli indeterminativi, senza mai usare i nomi. 
Per il semplice fatto che se una persona, una cosa, non ha un nome, o il nome non è riportato, è come a dire, implicitamente, che essa non esiste. E, se essa non esiste, tutto ciò che la riguarda è, speditamente, dimenticato.
Nella vita bisogna avere il coraggio di parlare di tutto usando il nome delle cose. Riferendo fatti e dettagli in modo da focalizzare, esattamente, persone, località, tempo, pensieri, relativi all'argomento.  

29 febbraio 2024

NAVALNYA COME PRIAMO

Alexei Navalny, figlio. In questi ultimi giorni d'inverno i giornali, nazionali e internazionali, tra le altre notizie cruente, ci hanno informato della morte di Alexei Navalny, dissidente russo detenuto in un carcere di massima sicurezza, in Siberia, per reati giudicati di natura politica. Con questa nota non entro nel merito delle accuse rivolte contro questa persona. Non posso omettere dal riferire che egli, dopo la guarigione, in Europa, per le conseguenze di un attacco contro la sua persona, seppur conscio di cosa sarebbe andato incontro, ha scelto di tornare nella sua patria.

Lyudmila Navalnaya, Madre. In seguito alla morte di Alexei la sua Mamma, Lyudmila, 69 anni, coraggiosa, determinata si incammina per la tormentata Siberia, tra il freddo glaciale e la neve, per vedere ed avere il corpo di suo Figlio. Per giorni e giorni questa donna determinata ha, semplicemente, chiesto il corpo del suo Figliolo, già sangue del suo sangue, rifiutando, categoricamente, l'ipotesi del funerale segreto, anonimo, del suo bimbo.
Lyudmila, come il decantato e famoso Priamo, vecchio re dei Troiani, ha avuto il coraggio, l'ordire, di chiedere e pretendere e, infine, ottenere il corpo del figlio. La stessa situazione, la stessa cultura che tiene in alto il significato simbolico della sepoltura.

Priamo, il vecchio re di Troia, si è introdotto, quasi furtivamente, ma con tanta umiltà, nella tenda di Achille, per chiedergli, con orgoglio, coraggio, assoggettamento, da vinto, la restituzione del corpo del figlio Ettore, ucciso in duello da Achille (Semi-Dio). Achille dopo aver ascoltato la richiesta accorata di quel padre si commuove, recupera il sentimento di pietà e restituisce il corpo di quel figlio, reclamato dal padre, per la dovuta sepoltura.

Navalnaya ha gridato la sua richiesta ("Restituitemi il corpo di mio figlio") per tutta la fredda Siberia, per tutta la Russia. E per tutto il Mondo, rifiutando il funerale segreto, come inizialmente richiesto e poi cancellato dal potere. Chi ha una qualche nozione della Cultura Greca o occidentale (Ma, anche, in molti ambiti orientali) sa quanto sia importante, sacrale, sostanziale, la cerimonia della sepoltura. 
Ancor di più quando si tratta di un figlio. 

DALLA PARTE DEGLI ULTIMI

 Intellettuali, Scrittori, Poeti e Lotta di Classe. Confronti fra presente (I ricchi lottano coi denti per diventare sempre più ricchi, con l'aiuto sconsiderato dei poveri) e passato, prossimo e remoto (Studenti, Intellettuali ed operai hanno lottato per l'innalzamento del tenore di vita degli ultimi).  

Ecco come la pensava a proposito un certo Victor Hugo (intellettuale prima che fine scrittore, Francese, di alcuni secoli fa):

"Universaliser la propriété (ce qui est le contraire de l’abolir) en supprimant le parasitisme, c’est-à-dire arriver à ce but : tout homme propriétaire et aucun homme maître, voilà pour moi la véritable économie sociale et politique. Le but est éloigné. Est-ce une raison pour n’y pas marcher ? J’abrège et je me résume. Oui, autant qu’il est permis à l’homme de vouloir, je veux détruire la fatalité humaine ; je condamne l’esclavage, je chasse la misère, j’enseigne l’ignorance, je traite la maladie, j’éclaire la nuit, je hais la haine.

Voilà ce que je suis, et voilà pourquoi j’ai fait Les Misérables".

Ecco, questo io sono, pur avendo solo letto "I Miserabili" struggente monumento dell'intelletto umano, dalla parte degli ultimi.

"Under dog" come diciamo in inglese.

28 febbraio 2024

IGNORANZA SOCRATICA

 Ignoranza. Mediocrità.

La nostra società fatta di certezze assolute sembra sprofondare in un pozzo senza fine. 

So di essere un ignorante socratico. 

27 febbraio 2024

NON APPLAUDITE

Non applaudite, 
non applaudite ...,
è un funerale, 
non una rappresentazione
teatrale. 

Non applaudite ... 
la bara che esce dalla Chiesa. 
Per favore... non applaudite
il feretro di chi la vita
ha sacrificato
nella lotta alla mafia;
solo, abbandonato dallo Stato,
un altro eroe
da commemorare, 
inutilmente, alla memoria.

Non applaudite, 
non applaudite
la ragazza,
il bambino,
l'operoso 
padre di famiglia 
vittime della violenza
o d'incidenti sul lavoro.

Nello sfogo..., comprendo, 
scaturisce intrattenibile 
l'emozione che nell'applauso
accumuna e sfoga. 

Ma... 
la compostezza, 
il rispetto, 
la saggezza, 
la riflessione del silenzio, 
 allo stesso modo, accumuna
e raccoglie
la folla. 

Basta barbarie, 
strascico di un passato
di donne al seguito piangenti, 
è immensamente, 
compiutamente, 
più intenso.

Con il contenimento del dolore...
si lacera l'anima, 
nel sentimento comune, 
e non in un fragoroso
scroscio di applausi.

Non applaudite, 
ma riserbatevi, 
come in una preghiera
interiore,
in un connubio d'amore,
dolore e rabbia. 

In un rispettoso silenzio,
... la morte non si applaude, 
vuole silenzio. 
Non applaudite.

Condivido il pensiero 
di Carlo Senzacore

25 febbraio 2024

VIAGGIARE

 Il migliore percorso culturale esistente al mondo, dopo quello scolastico e universitario, è quello del viaggiare.

Il viaggio plasma, rimodella, i tratti caratteriali dell'uomo. Rimodula, in meglio, i modi di fare e di pensare. Viene fuori un netto cambiamento nel fisico e, ancor di più, nella mente, nella morale. 

Forse, per un mondo migliore si dovrebbero attivare tanti percorsi per fare in modo di far viaggiare i giovani verso altri paesi, verso altre culture.

Ricordo, perfettamente, le parole di mia Mamma qualche giorno dopo il ritorno di Papà, da un viaggio turistico di oltre tre mesi, in terre lontane. "Era diventato cittadino. Aveva perso le sue canoniche abitudini. Era diventato, molto più di prima, propenso allo svago. Pensava di più a sé stesso. Era un'altra persona. Era diverso. Migliore" 

24 febbraio 2024

LASCIAMI LIBERE LE MANI

 LASCIAMI LIBERE LE MANI…
Pablo Neruda

Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!

Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci -
m’accende con tremule fiammate.

Ahi, tu non sai cos’è questo!
è la tempesta dei miei sensi
che piega la selva 
sensibile dei miei nervi.
E' la carne che grida 
con le sue lingue ardenti!
è l’incendio!

E tu sei qui, donna,
come un legno intatto
ora che tutta la mia
vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno,
come la notte, d’astri!

Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!

Io solo ti desidero,
ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio
che inaridisce e s’estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu. 

Ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi, 
sei venuta sulla terra, 
com’io son venuto
per contenerti,
desiderarti,
riceverti!

ECONOMISTI E CAPITALE

 A proposito di economisti famosi, spesso legati, a doppia corda, col mondo politico e finanziario. 

Comunque la si pensi, Krugman, a proposito di un noto economista italiano, diventato, chissà perché anche Ministro, ha detto di lui: 

"Certe volte gli economisti che ricoprono incarichi ufficiali danno cattivi consigli; altre volte danno consigli ancor peggiori; altre volte ancora lavorano all'Ocse"

Suggerisco la rilettura di 1984. 

VIVERE LA VITA

 La vita se si vive non si racconta. Manca il tempo.

Ma, anche il raccontarla è una forma di vissuto. 

FINALMENTE SOLI

 Finalmente soli, a casa, dietro la porta chiusa.
Lei si sfila ... omisssis. Con un effluvio di suoni, di gemiti, che non vogliono saperne del fatto che qualcuno, dalle abitazioni vicine, possa sentire.
In un piacere primordiale che li invade, ad ondate gigantesche. Come delle potenti onde marine che si infrangono sulla terra. Ondate che si concludono con due corpi esausti caduti, infranti, naufragati, sulla cresta di quel morbido divano.

Altro punto di vista. Quello di Oriana:
L’amore fisico mi piace, te ne sarai accorto. 
È un mezzo per parlare, comunicare, farsi compagnia.
Ma il motivo per cui mi piace non sta nel brivido con cui ci inebria e ci consegna all’oblio. Sta nella compagnia che ci regala e con la quale ci rincuora, nel conforto che proviamo a possedere un corpo da cui si è attratti: unire il nostro corpo a quel corpo, sentircelo dentro ed addosso. 

Alcuni sostengono che l’amore fisico non è che un mezzo per procreare, continuare la specie, ma si sbagliano di grosso… 

No, l’amore fisico è assai più d’un mezzo per continuare la specie. 
È un mezzo per parlare, comunicare, farsi compagnia. 
È un discorso fatto con la pelle anziché con le parole. 
E, finché dura, niente strappa alla solitudine quanto la sua materialità. 
Niente riempie e arricchisce quanto la sua tangibilità. 
Però è anche la più potente droga che esista, la più grossa fabbrica di illusioni e di equivoci che la natura ci abbia fornito. 

La droga, appunto, dell’oblio. L’illusione che l’oblio duri per sempre. L’equivoco di venir amati con l’anima di chi ci ama esclusivamente col corpo, di chi per egoismo o paura rifiuta le assolutezze dell’amore.

16 febbraio 2024

MALINCONIA

 Quando ti senti triste, malinconico, tieni per te la tua tristezza, la tua malinconia, la tua sofferenza fisica e psichica, senza osare di trasferirla, comunicarla, ad altri. Per nessun motivo.
Tienila tutta per te. Anche per evitare di perdere presunti amici che avranno necessità di non essere contagiati (Come per la pandemia).

SOFFERENZA ALTRUI

 Ignorare le sofferenze altrui, per molti, significa considerare tali sofferenze come un prezzo inevitabile da pagare al sistema.

POTIUS SERO QUAM NUNQUAM

 Nella vita, 

in ogni caso,

 è sempre 

meglio tardi che mai.

8 febbraio 2024

LA NATURA

-L'edera viene meglio senza essere coltivata.
-Il corbezzolo cresce più bello nelle grotte solitarie.
-Il canto degli uccelli è più dolce se manca d'artificio.
-Il nemico deve essere assimilato prima ancora di essere ingoiato. 

Properzio

FRANCIA

 Diceva Germaine de Stael dell'Italia:

In Italia non c'è per niente il senso del ridicolo, perché non c'è il senso della società.

L'opinione pubblica, la censura dell'opinione pubblica, è inesistente, perché è inesistente proprio il concetto di reputazione. 

Ma, ammessa come vera la visione della de Stael, la domanda che sorge spontanea è questa. È cambiata qualcosa da allora a ora, oppure è tutto come prima se non peggio? 

Ai posteri l'ardua sentenza. 


INDIVIDUO E AUTORITA'

 Quando una persona stupida, un cretino riconosciuto tale da tutti, è rivestito di autorità (Ministro, Parlamentare, Sindaco, Assessore, Vigile urbano), essa, quasi sempre, si mette in testa di possedere le giuste doti per diventare il Presidente della Repubblica.
E, prima o poi, in Italia riusciremo ad avere come Presidente un ex "utile idiota"? 

30 gennaio 2024

INDIFFERENZA

 Anche la notte appena passata (Lunedì, 29/01/2024), durante la solita passeggiata, sono stato costretto a vedere il bosco (Querceto) del Monte Varraro bruciare. 
Con la Valle della Luna che si sta, rapidamente, trasformando (Non per sua volontà), in tutto il suo percorso, in valle dell'inferno.
Nella più totale indifferenza delle Istituzioni e dei Cittadini, oramai sfiduciati, assuefatti al vuoto, al nulla, frustrati, impotenti, anche privi di rabbia. 

Qualcuno dovrebbe informare questi selvaggi primitivi che:
1)- Un albero adulto (Pino, ...) assorbe circa 21,80 kg di CO2 (Anidride carbonica) all'anno, pari a circa 1,80 kg/mese (Dati dell'Agenzia Europea dell'Ambiente);
2)- Gli alberi fungono da barriera naturale contro l'inquinamento acustico;
3)- Gli alberi contribuiscono alla conservazione della natura e delle biodiversità locali.  

26 gennaio 2024

LIMITAZIONE DI MANDATO DEI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI. REPUBBLICA

Nei piccoli comuni (Sotto i cinquemila abitanti) non ci sono più limiti ai mandati dei sindaci. 
Con le nuove regole nei comuni più piccoli, sotto i cinquemila abitanti, un sindaco potrà, potenzialmente, essere rieletto ogni cinque anni e restare in carica “a vita”. 
Piccoli imperatori crescono. 

Nei comuni compresi tra i 5.000 e i 15.000 abitanti salta l'impedimento per il terzo mandato sindacale consecutivo. 
Le limitazioni di mandato, in qualche modo, erano degli argini contro l'avanzare della monarchia, dell'arroganza, delle forme di dittatura locale, capaci solo di portare odio, rivalità, corruzione, allontanamento dei Cittadini dalla vita politica.

È appena il caso di precisare, per i non addetti ai lavori, che i piccoli dittatori locali, in tanti comuni, appartenenti alla prima e alla seconda fascia, per mantenere il potere (Comandare è meglio che fare l'amore, ha sostenuto tempo fa un personaggio famoso) si sono dati da fare introducendo nella stanza del potere il classico "utile idiota", pronto a fare tutto quello che gli veniva ordinato e pronto a mettersi da parte una volta passato il termine di mandato. 
Vari casi, vergognosi, con sindaci fantocci (Spesso dei semplici poveri Cristi), solo di nome e non di fatto, gestiti totalmente dai sindaci dittatori, impediti dalla limitazione di mandato, si son visti in lungo e in largo sullo stivale.
 
Chi non ha visto in quella bellissima antica e acculturata cittadina toscana il Sindaco (Quello vero, quello ufficiale) chiuso in uno sgabuzzino, mentre nelle sale ufficiali del municipio a discutere coi dirigenti e con la gente c'era, al posto di comando, come se nulla fosse, il "sindaco facente funzioni, il piccolo dittatore locale"?

Chi non ha visto in quel paesino adagiato sulla cima di una collinetta calabrese il semplice, silenzioso e bonaccione Sindaco (Quello vero, quello ufficiale) scansare gli impegni ufficiali, magari non facendosi trovare per precedenti impegni, per dare voce e visibilità al "sindaco facente funzioni, il piccolo dittatore locale", che lo aveva posto su quella poltrona al fine di tenergliela "in caldo", che scalpitava in attesa del termine del mandato del prestanome di turno?

E dove erano e sono tutti gli intellettuali davanti a queste sceneggiate? 
Forse, in molti, erano e sono ad applaudire il piccolo despota di turno? Despota capace di farsi eleggere anche sotto ... falso nome.

E' lo stesso meccanismo perverso che, purtroppo, è stato introdotto, recentemente, da una legge dello Stato. Quella che prevede la sospensione, per un tempo limitato, del Sindaco in caso di particolari reati, quale l'abuso d'ufficio (Reato che sta per essere eliminato dal Potere legislativo). In questo caso specifico, il Sindaco è sospeso, temporaneamente, dall'incarico e dalle funzioni, che vengono ad essere svolte da un suo fedelissimo amico, direttamente telecomandato dall'Eletto sospeso. L'incaricato, naturalmente, svolgerà fedelmente le sue funzioni sotto dettatura, conscio del fatto che l'Eletto, al momento opportuno saprà come ricompensarlo.

Ma ha significato una cosa del genere? Indipendentemente dalla considerazione di merito sul fatto che sia giusta o meno l'abrogazione del reato di abuso di ufficio, tale percorso (Sospensione temporanea del Sindaco dalle funzioni) è, a mio parere, privo di qualsiasi significato etico, sociale, morale. Anzi, al contrario, serve a far vedere al Cittadino la scarsa onorabilità del sistema.

La limitazione di mandato, con tutti i pro e tutti i contro, ha portato tanti non eccelsi soggetti manipolatori a cercare nuove strategie piuttosto che gestire dei "pubblici idioti". Lasciando campo libero agli avvicendamenti, sempre auspicabili in ogni Democrazia. 

Questi piccoli imperatori locali sono uno schiaffo alla Democrazia e alla Repubblica. Sono solo uno stimolo verso i valori di uno stato monarchico, che, in quanto tale, è portatore di un profondo solco, della crescita della differenziazione sociale ed economica fra i cittadini, che non riconosce i principi di Libertà, di Giustizia e di Uguaglianza come paritari per tutti i Cittadini.

Qualcuno, proditoriamente, in questi giorni, ha sostenuto a difesa dell'eliminazione della limitazione di mandato due argomentazioni, a mio parere facilmente confutabili.
La prima afferma che in tanti piccoli paesi non ci sono persone che intendono assumere la carica di Sindaco, per l'esiguo numero di abitanti. Nella società in cui viviamo, in casi di questo genere (Piccoli paesi con un numero esiguo di abitanti) il Potere Esecutivo e quello Legislativo hanno il dovere pubblico di fare in modo che tali comunità, per libera scelta o per obbligo di legge, si fondano con un'altra comunità, piccola o grande, in modo da raggiungere un ragionevole numero di abitanti.
La seconda argomentazione afferma che non essendoci, per i parlamentari, alcun vincolo di mandato non è giusto che tale vincolo ci sia per altri rappresentanti pubblici, come i sindaci o altri.
Ma tale deduzione non significa che tale nuova determinazione sia la cosa più giusta da fare. Anzi, al contrario, in una condizione di vera Democrazia, per il bene del Popolo, i rappresentanti istituzionali (Tutti) è bene che non mettano radici nelle stanze del Potere. La Politica deve essere svolta con gioia e piacevolezza, senza occupare la poltrona per tutta la vita. L'occupazione delle stanze del potere per tutta la vita è vigente negli stati monarchici (Non in tutti) ove una classe è considerata prevalente sulle altre, ma è, assolutamente, fuori luogo in un contesto Repubblicano.

Il buon senso Repubblicano porta a sostenere la limitazione di mandato per tutti i rappresentanti istituzionali. Anche per i Parlamentari, che, a mio parere, non dovrebbero andare oltre il quarto mandato.

25 gennaio 2024

FUSIONE DI CORPO E DI SPIRITO

 La Divina Commedia, di Dante Alighieri, è il poema più letto e tradotto, nel mondo. 
Molti lettori sono travolti dall'intensità poetica dell'Inferno e, in minor tono, del Purgatorio. Si parla poco del Paradiso.

Solo pochi lettori sono capaci di lasciarsi travolgere dalla passione che scorre, come un fiume in piena, nella cantica del Paradiso. E del Paradiso riporto qualcosa di celestiale. 

Da perdersi, senza interruzioni, solo pensando, immaginando, una compenetrazione così profonda. 
È Folchetto, poeta provenzale, di Marsiglia, che narra del suo condizionamento sulla terra ad opera di Venere. Egli, durante la giovinezza, arse di grande passione amorosa verso la sua donna. 

‘s'io m'intuassi, come tu t'inmii’
Il tutto senza condanna alcuna per le passioni e i peccati della vita amorosa della terra. 

Nel Paradiso per manifestare la letizia si accresce lo splendore, così come in terra si accresce il Sorriso. 
Sulla Terra l'immagine esteriore si rabbuia con la tristezza dell'anima. 

Dante, Paradiso IX, 81

12 gennaio 2024

APPENNINO TOSCO-EMILIANO



Rimani! 
Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorchè d’essere venuto a me, liberamente, fieramente.

Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.

Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia. 
Rimani.

Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore.

Gabriele D’Annunzio