Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

16 dicembre 2021

POLITICA ED ETICA

 Politica: E' la Scienza e la Tecnica avente per oggetto la costituzione, l'organizzazione, l'amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica.

Etica: E' la dottrina intorno al comportamento pratico dell'uomo in relazione agli altri, messo di fronte ai concetti di bene  e di male. E' ciò che si relaziona con quello che è lecito, con quello che che è buono e si distingue da quello che è illecito, immorale. Etica è scelta di rispetto per se stessi e per gli alti, per una esemplare scelta di vita.

La Politica è l'espressione più alta dell'Etica. Politico è colui che vede lontano e che sa quello che deve fare e, anche, quello che non deve fare. La Politica è in perfetta assonanza con Dio. Entrambi hanno come obiettivo per tutti i Cittadini: il Bene, la Felicità, la Salvezza. E alla elevazione ad una visione sempre più alta.

E in Italia ai giorni nostri? Lontani, molto lontani, da un porto dentro una baia, ove indirizzare una malmessa nave, senza valente nocchiero, col mare in forte tempesta.

Parafrasando Plutarco.

ELABORAZIONE DI UN LUTTO

La perdita di una persona cara ci porta alla elaborazione del lutto. Processo complicato e di difficile classificazione per i molteplici parametri, interni ed esterni alla persona, che lo influenzano. Le reazioni sono diverse da persona a persona. Anche i modi ed i tempi si manifestano con modalità cangianti. E' molto importante fare in modo che il lutto non diventi patologico; ossia, è necessario che esso interferisca il meno possibile col vissuto quotidiano di chi è rimasto. Per favorire un adeguato processo di elaborazione del lutto è necessario ricominciare, appena possibile, il lavoro e lo studio praticati prima dello shock, con discreta efficienza. E' necessario riprendere la vita sociale, anche se limitata inizialmente alle persone più intime.  Tale elaborazione si presenta come una funzione ad U con caduta e risalita incerte. Queste le fasi:

1- Ante shock. E' la vita normale prima dello shock.

2- Shock.< Morte di persona cara. Lutto. Tentativo di negare o rifiutare la realtà.

3- Negazione.< Tentativo di negazione e rifiuto della realtà. Disorientamento. Tentativo di reagire all'impotenza cercando delle risposte. Rifiuto ad accettare la realtà.

4- Rabbia.< Grande rabbia è rivolta verso se stessi e verso gli altri. Livore verso coloro che si pensa possano essere stati, in modo diretto o indiretto, scaturigine del lutto.

5- Paura.< Sensazione di paura del futuro senza la persona cara. Paura di dover subire, in modo diretto o indiretto, azione violenta analoga. Desiderio di fare da parafulmine per le persone care.

6- Depressione.< Profondo stato depressivo con assenza di capacità e volontà di reazione e ripresa.

7- Tristezza.> Tristezza e dolore per la realtà e l'irrimediabilità della morte. Necessità di superare la struggente malinconia presente giorno e notte nel più profondo del cuore.

8- Nuovi punti di vista.> Guardare la nuova realtà da una diversa prospettiva. Sforzarsi di trovare nuovi percorsi di vita, senza trascurare il lutto che, inevitabilmente, resterà presente, per tutta la vita, come una cicatrice dell'anima.

9- Disinvestimento.> Necessità di riappropriarsi della propria identità, di tutto ciò che si era prima. Riappropriarsi della fiducia nel futuro e negli umani fidati, e della capacità di amare e di essere amati. Eventuale perdono? Si dice che il tempo rimargina tutte le ferite. Ma, come fai a perdonare? Chi perdonare? Esecutori, mandanti, fiancheggiatori, testimoni omertosi e/o paurosi, collusi, investigatori pavidi e/o incompetenti e/o incompetenti? Chi fra costoro si potrebbe perdonare? Nel dubbio meglio non perdonare nessuno. Le fiamme eterne dell'inferno siano la giusta punizione; stante l'incapacità dello Stato di pervenire alla verità e alla giusta punizione sociale.

10- Lasciare andare.> Necessità di lasciare andare la persona cara che non c'è più. Lasciar scorrere l'acqua del fiume verso il mare. magari aspettando di veder galleggiare inerme, su quell'acqua, qualche soggetto che pensi sia corresponsabile del lutto.

11- Intraprendere nuove strade.> Programmare iniziative  nel settore noto o in altri settori sconosciuti, in zone diverse da quelle note. Dove non conosci e non sei conosciuto.

12- Serenità e Pace ritrovate.> Sono queste condizioni a cui è bene tendere. E, magari, convincersi di averle ritrovate. Ma, nel tuo intimo sai che niente sarà come prima. La serenità di prima sarà solo una chimera. Nessuna pace, poi, sarà possibile nella tua anima, specialmente fintanto ché Verità e Giustizia non verranno a galla.

Diciamo che nel grafico ad U della funzione elaborativa del lutto il bordo orizzontale destro, comunque vadano le cose, si troverà, sempre, ad un livello più basso di quello sinistro.

23 novembre 2021

LOGICA DI BRANCO

 La vita a comune, di società, sempre, ha spinto l'uomo verso comportamenti barbari, discutibili, inaccettabili se esaminati con ragionevole distacco, eppure frequenti più di quanto non si possa pensare. E, l'attuale condizione pandemica, invece di attenuare tali comportamenti, li ha accentuati. Sono i comportamenti legati alla logica di branco, di appartenenza. Ti senti forte solo per il fatto di essere all'interno di un gruppo, di un partito, di un club, di un clan. E il branco ti protegge solo fintanto ché appartieni (O non sei critico) a esso. Tale logica di appartenenza è così rappresentata: "Se sei dalla mia parte faccio qualunque cosa per te. Se non sei con me faccio di tutto per ostacolarti e marginalizzarti". Questa, spesso, è la società in cui viviamo. 

17 novembre 2021

PROFESSIONISTI IMBALSAMATI

In tante parti del mondo occidentale, e particolarmente in Italia, da qualche tempo, è possibile assistere alla determinazione di  rendere rigido, sclerotico, un concetto, una funzione, delle attività professionali. C'è una tendenza, perversa, verso la cristallizzazione, la devitalizzazione, l'inscatolamento, l'ingessatura, la sclerotizzazione, la impagliatura, la tassidermia, di alcuni concetti, persone o cose. La tecnica conosciuta e diffusa è quella del trattamento del cervello con sostanze conservative e con l'imbottitura con paglie. Il tutto al fine di consentire di dare ai soggetti trattati l'aspetto, l'immagine, la forma, il più possibile combaciante con quelli dei vivi naturali.
E' quello che succede, in termini irreversibili forse, in Italia con i Progettisti (Ingegneri) oramai burocratizzati, robotizzati, schematizzati, incapaci di pensare, immaginare, volare con la fantasia, avere idee, sentire emozioni, assaporare il piacere della trasformazione di una idea in progetto e poi in realtà. La cosa più importante per il Progettista di questi tempi sembra essere la risoluzione delle richieste della burocrazia. Tutti presi alla verifica di risultati informatici, di spunte e di doppie spunte, i Progettisti sono diventati povere anime vaganti senza anima, senza sogni. Il Progettista è stato trasformato in un robot, in una macchina, che fa delle cose ripetitive, senza anima. Siamo alla burocratizzazione, alla imbalsamazione del Professionista progettista.
Imbalsamazione che in modo ridicolo stiamo cercando di applicare, in modo maniacale, anche alle nostre abitazioni.
Altro che fantasia al potere!!! Siamo con la grettitudine al potere. Veramente poveri di spirito e di doti morali.
Diventeremo e vivremo da imbalsamati in un mondo imbalsamato?

25 giugno 2021

CAPIRE E IMPARARE

 "Non vedevo a cosa servisse un sistema di autoriproduzione nel quale si superano esami per insegnare ad altri a superare esami, senza che nessuno impari niente".

R. Feynman - Dopo l'esperienza di insegnante in una università del Brasile. Cantastorie, pittore, scrittore, corteggiatore di donne. Curiosità e dubbio le sue guide nello Studio della Fisica Teorica. 

IL DUBBIO LIBERTÀ DI PENSIERO

 "Come scienziati, conosciamo grandi progressi che scaturiscono da una soddisfacente filosofia dell'ignoranza e il grande progresso che nasce dalla libertà di pensiero. È nostra responsabilità ribadire il valore di questa Libertà; insegnare che il dubbio non va temuto ma accolto e discusso. Esigere tale libertà è un dovere nei confronti della generazione a venire".

R. P. Feynman -  Pensatore libero 

23 giugno 2021

IN UN BICCHIERE DI VINO

 Tutti gli studenti di Fisica, Matematica, Ingegneria, conoscono i testi di Fisica scritti da Richard P. Feynman, ma non tutti sanno che questo Premio Nobel, 1965, per studi di Elettrodi amica quantistica, era curioso, spiritoso, cultore del dubbio, dalla battuta facile, viveur, simpatico, ritrattista di ballerine.

È nota la sua osservazione, raccontata ai suoi studenti all'università di di California, sul bicchiere di vino. La riporto di seguito.

"Una volta un poeta disse <L'universo intero è in un bicchiere di vino>. Probabilmente non sapremo mai in che senso lo disse, perché i poeti non scrivono per essere compresi. Ma è vero che se osserviamo un bicchiere di vino abbastanza attentamente vediamo l'intero universo. Ci sono le cose della Fisica: il liquido turbolento e in evaporazione, in funzione del vento e del tempo, il riflesso sul vetro del bicchiere e la nostra immaginazione aggiunge gli atomi. Il vetro è un distillato di rocce della Terra, e nella sua composizione vediamo i segreti dell'età dell'universo e l'evoluzione delle stelle. Ci sono i fermenti, gli enzimi, i substrati e i prodotti. Nel vino si trova la grande generalizzazione: Tutta la vita è fermentazione. Non si può scoprire la chimica del vino senza scoprire, come fece Luis Pasteur, la causa di molte malattie.

Com'è vivido il novello, che imprime  la sua esistenza nella consapevolezza di chi lo osserva! Se le nostre fragili menti, per convenienza, dividono il bicchiere di vino, l'universo, in parti (Fisica, Biologia, Astronomia, Psicologia, ecc) ricordiamo sempre che la natura non lo sa! Quindi, rimettiamo tutto insieme, e non dimentichiamo qual è il suo scopo. Togliamoci un ultimo piacere: beviamo e dimentichiamo! "

14 aprile 2021

A CHI APPARTIENI

 Nei tempi antichi, ma anche recenti, in alcune realtà, quando si incontrava una persona sconosciuta, per sapere di più su di essa le si poneva la domanda: "A chi appartieni? Da dove vieni?" Ossia, di quale famiglia fai parte? Era un modo come un altro per chiedere e sapere provenienza, appartenenza familiare, carattere, personalità, cultura, del soggetto. Tale concetto ancora presente nelle culture contadine trova riscontro anche nella stessa Bibbia. Nel mondo mediterraneo, ed arabo in particolare, era, ed è, d'uso nei nomi riportare la dicitura " ... figlio di Giuseppe". 

Radici, oramai, totalmente recise nella società occidentale in cui viviamo. 

I SETTE VIZI CAPITALI

 I peccati capitali, detti correntemente vizi, rappresentano delle inclinazioni, delle tentazioni, discutibili dell'animo umano. Sono sette, come di seguito indicati dal più grave (Superbia) al meno grave (Lussuria), come li ha rappresentati Dante nelle tre (A, B, C) categorie (3-1-3), nei sette gironi del Purgatorio, della Divina Commedia.

A:(Superbia, Invidia, Ira), B:(Accidia), C:(Avarizia, Gola, Lussuria). Per ognuno di essi riporto (Dal più grave al meno grave) una sintetica illustrazione. Ognuno di noi ne faccia, costantemente, serena e franca ammenda. 

A1)- Superbia.  Alterigia; Arroganza; Insolenza; Orgoglio smisurato; Fastosità; Pomposità; Manifesta magnificenza e nobiltà. Desiderio smodato e perverso della propria eccellenza, vera o presunta, superiorità, che porta l'uomo a non piegarsi neppure davanti a Dio e ai suoi precetti. Spregio verso gli altri di cui cerca ed impone l'abbassamento sociale. Compiacersi e sentire vanto e ragione di grandezza per se stessi.

A2)- Invidia.  Rancore; Malessere per la buona fortuna degli altri; Astio; Dolore dell'altrui felicità; Afflizione per il bene del prossimo, visto come male proprio, e desiderio della rovina altrui.

A3)- Ira.  Sdegno; Collera; Impeto dell'animo, per ingiuria ricevuta, verso lo sfogo e la vendetta; Ira di Dio come giustizia punitrice; Castigo di Dio. 

B1)- Accidia.  Incuria; Indolenza; Fastidio; Pigrizia; Uggiosità; Tedio; Tristezza; Svogliatezza.

C1)- Avarizia.  Sordidezza; Taccagneria; Avidità; Cupidigia; Bramosia; Tenacità nel possedere. Amore sregolato del denaro e degli averi. Cieca smania di onori oltre i confini del giusto.

C2)- Gola.  Desiderio, brama, voglia di cibo. Vizio di intemperanza nel mangiare.

C3)- Lussuria.  Lascivia; Dissolutezza di libidine; Concupiscenza carnale. Sfrenatezza nei piaceri sessuali.

   Chi è senza peccato scagli la prima pietra.

NULLA NASCE DAL NULLA

 "Nulla nasce dal nulla".

Lucrezio (94 - 50 a.C.), da De rerum natura.

13 aprile 2021

TEST PSICHIATRICI E SU DROGHE

Poco tempo fa un magistrato, che è anche politico della nostra Repubblica, su posizioni negazioniste nei confronti della pandemia da Covid-19, ha scritto un libro a cui un altro famoso magistrato ha fatto la prefazione. Una levata di scudi è sorta contro il secondo magistrato perché, secondo molti, non avrebbe dovuto, per il prestigio della carica occupata, fare detta prefazione. Da alcuni altri loro colleghi, poi, è stato proposto il test psichiatrico obbligatorio su tutti coloro che entrano e lavorano nella Magistratura. In linea di massima non sono contrario a tale ipotesi, anche sulla scorta di alcuni pronunciamenti che ho avuto la possibilità di leggere.

Tanto tempo fa ho proposto, ed ora ribadisco la necessità, l'obbligatorietà di un serio test per verificare l'uso di sostanze stupefacenti, per magistrati, parlamentari e rappresentanti Istituzionali Nazionali ed Europei, medici, poliziotti. Con la prescrizione, irrevocabile, della immediata espulsione dal "corpo" di appartenenza dopo la conferma, per due diverse volte, della positività del soggetto. Una tale ipotesi, a mio parere, porterebbe un immediato svuotamento di importantissimi consessi. Nessuno escluso, anche tra quelli compresi tra i Poteri rappresentativi ufficiali.

REPUBBLICA - MONTESQUIEU

 Il concetto di Democrazia e Repubblica è stato affrontato in termini raffinati da Montesquieu nella sua opera "Lettere Persiane". In essa il persiano Redi (Lo stesso Autore) parla delle differenze, delle contrapposizioni fra l'Asia (Pochi grandi stati con potere dispotico illimitato sui sudditi) e l'Europa (Tanti stati, piccoli e grandi, con potere limitato sui cittadini).

La culla della democrazia è rappresentata dal Mare Jonio. E' stata la struttura Repubblicana che ha permesso alla Grecia di fiorire e diventare la sola "nazione" civilizzata in mezzo a tanti popoli barbari. Dalla Grecia l'amore per la Libertà (Repubblica) si diffuse, si trasferì, nell'Italia meridionale (Magna Grecia) e, poi, in Spagna e in Gallia. E, nel breve termine, divenne patrimonio della quasi totalità dei paesi d'Europa. 

Col governo Repubblicano il potere supremo è nelle mani del popolo sovrano. Col governo monarchico il potere supremo è nelle mani del sovrano. La prima ipotesi ha come presupposto l'uguaglianza di tutti i Cittadini davanti alla Legge. Cosa neppure ipotizzabile con la seconda ipotesi. Secondo me è ora per la Spagna (E per tutti gli Stati d'Europa) di provare a vivere senza un re

Le idee, spesso, viaggiano come il polline, sulle ali del vento. E possono arrivare anche molto lontano dal punto di partenza.

CONTEMPLO IL NAUFRAGO DALLA TERRAFERMA

 "Dolce, quando i venti sul grande mare turbano le acque,

è guardare da terra il grande travaglio di un altro;

non perché dia gioia e piacere che uno s'affanni,

ma perché dolce è vedere da che tormenti sei immune. 

Dolce è anche osservare grandi contese di guerra

svolgersi in campo senza prendere parte al pericolo".

Lucrezio, da La Natura.

9 aprile 2021

IFIGENIA - QUANDO LA RELIGIONE E' EMPIETA'

 "Appena la benda avvolta alle chiome virginee

le ricadde pari ai lati delle guance,

e sentì che mesto presso l'altare stava

suo padre e accanto a lui i sacerdoti celavano il ferro

e a vederla i cittadini versavano lacrime,

muta di terrore crollava a terra in ginocchio.

Non poteva in quel momento giovarle, infelice,

l'aver donato al re il nome di padre per prima:

fu sollevata a braccia dagli uomini e tremante condotta

all'altare, non per essere accompagnata, dopo il rito

solenne, da Imeneo col suo canto sonoro,

ma per cadere, empiamente pura nel tempo stesso

delle nozze, mesta vittima immolata dal padre,

perché fosse concessa alla flotta fausta e fortunata partenza.

A tanto male poté indurre la religione".

   Lucrezio, da La Natura, ci racconta la storia della sventurata Ifigenia, figlia primogenita di Agamennone. E' la guerra fra Grecia e Troia.

RIBELLARSI

 Nella vita non ha alcun senso lamentarsi di qualcosa a cui non c'è rimedio. In questi casi bisogna solo ribellarsi per evitare il ripetersi della circostanza.

LA PESTE DI ATENE

 In Italia, e nel mondo intero, la pandemia da Covid-19, dal Marzo 2020, ci condiziona impietosamente. Con una quantità immensa di decessi. Con conseguenze psico-fisiche spesso molto gravi su coloro che colpiti gravemente sono riusciti a sopravvivere. 

La mia mente è scappata, a ritroso, per analizzare le circostanze analoghe vissute dall'uomo sulla terra. e mi son fermato, per i necessari riscontri alla peste che ha colpito Atene nel 430 a.C.. Peste raccontata, in modo diretto, da Tucidide nelle sue Storie e riportata, dettagliatamente, da Lucrezio nel suo La Natura. Pur tenendo presente la diversità fra peste e virus gli effetti, le conseguenze, sono drammaticamente uguali. Le parole di Lucrezio (Di seguito ne riporto alcune) sono di struggente attualità.

... e rese deserte le strade, vuota di abitanti la città ... All'inizio avevano il capo ardente di febbre e gli occhi arrossati ... la via della voce si ostruiva ... colmato il petto attraverso la gola ... L'alito della bocca ... Le forze dell'animo intero e tutto il corpo languiva ormai sul limitare della morte ...  ansia angosciosa e pianto rotto da gemiti ... membra ardenti ... arida sete ... Balbettava la medicina in silenzioso timore ... narici ostruite ... E alcuni, temendo molto il limitare della morte, vivevano amputandosi col ferro il membro virile ... Funerali deserti ...

E' di attualità con l'attuale pandemia: 1)- L'incapacità di gestire le azioni di contrasto al virus; 2)- L'inadeguatezza della politica per un progetto a breve o medio termine. Da oltre un anno ci portiamo dietro un lungo rosario di morti senza che nessuno si indigni; 3)- La politica forse ci specula sui conflitti che nascono nella gente, in modo più o meno spontaneo, per l'esasperazione montante; 4)- La politica anche per un semplice elenco informatico delle prenotazioni al vaccino ha comprato un software americano che spesso non funziona. E nessuno fa niente o sa fare niente per correggerlo. 

Perché le tessere sanitarie hanno una scadenza? Perché le tessere sanitarie scadute sono operative in farmacia e altrove mentre non sono ammesse dal sistema cervellotico e sgrammaticato delle prenotazioni? Impedimento idiota o creato con specifico fine? E' mai possibile che se il meccanismo informatico si blocca l'umano non possa in alcun modo intervenire? L'uomo deve essere al di sopra della macchina. Anche per evitare sciagure analoghe a quelle degli aerei inabissati nel Pacifico per l'impossibilità di intervento umano sui comandi. Ma alla macchina sanitaria nazionale ci sono tanti piloti, ma sono tutti privi di ... brevetto. Così è ... se vi pare.


7 aprile 2021

LACRIME

 Le lacrime, come le risate, hanno una grandissima potenza, quella di aiutare a guarire le menti.

AMARE

 Parafrasando S. Agostino:

"Ma che amo, quando amo te?" 

Amo la bellezza corporea, la grazia temporale, lo splendore della tua luce, caro ai miei occhi. Amo le tue cantilene, la fragranza dei fiori, le tue membra, accette agli amplessi. Amo la tua voce, il tuo profumo, la tua anima che svolazza piacevolmente nel vento. 


28 marzo 2021

GUARDA OLTRE LA BARBARIE

 "Una vita coraggiosa la sua, in una zona d'Italia, la Calabria, particolarmente ricca di Storia e di Bellezze naturali. Antonio rivela, tra le paure di una società mafiosa, la bellezza dell'Anima che preferisce la Libertà.

I suoi occhi azzurri guardano oltre il panorama e ambienta la sua storia tra due realtà: la Vita concreta e il soffio vitale dello Spirito. Scegliendo il bello di entrambe le realtà.

Questo romanzo è ambientato nel cuore, come scintilla che brilla e brucia in ognuno di noi, per la scelta giusta e libera."

Stralcio dal romanzo "GUARDA OLTRE. Amore infinito per l'essere umano e per la natura".

#amore, #libertà, #locride, #mafia, #coraggio, #anima, #giustizia.


17 marzo 2021

VOLTA A CROCIERA - INTRADOSSO

 

Consolidamento statico di una volta a crociera in muratura, con l'uso di fibre, sulla faccia intradosso. Connettori, rete. L'importanza del mantenimento della forma. Problemi di ancoraggio. Criticità teoriche e costruttive.

5 marzo 2021

VOLTA A CROCIERA

 


Gusci sottili portanti in muratura.

In foto è illustrato un intervento di consolidamento di una esistente volta a crociera realizzata con laterizi pieni ad una testa. Il consolidamento strutturale è realizzato ricorrendo alle fibre di carbonio applicate, su specifico aggrappante posto sui laterizi della volta, sulle diagonali e sulle mediane.

E' bene precisare che: - Le fibre devono essere adeguatamente vincolate alle pareti; - La volta deve essere rinforzata e protetta con adeguata malta e rete su tutta la superficie; - In corrispondenza delle diagonali e delle mediane vanno poste le nervature (Flanelli) in laterizio pieno ad una testa adeguatamente ancorate alle pareti. E sopra tali nervature è opportuno porre in opera delle strutture (Tiranti, Reti, ...) ancorate alle pareti ed aventi elevata capacità portante a trazione; - Se ci sono le condizioni è bene alleggerire i carichi sulla volta ponendo in opera delle travi (Solaio piano) che scaricano gli sforzi direttamente sulle murature; - Lo spazio libero tra estradosso della volta e massetto di piano va sempre riempito con calcestruzzo espanso. In sintesi, per il perfetto funzionamento delle volte è necessario che esse mantengano la loro forma. Nel momento in cui perdono la forma vanno in collasso. 

3 marzo 2021

ORGOGLIO DELLE ORIGINI

Qualche settimana fa Romualdo mi ha cercato disperatamente al telefono di Studio. Essendo fuori sede il mio interlocutore ha insistito per sapere quando sarei rientrato e quando poteva fissare un appuntamento urgente. All'ora del giorno stabiliti si è presentato al mio Studio. Era nervoso, stressato, agitato, preoccupato. Aveva anche difficoltà ad espormi il suo problema. Dopo una lunga chiacchierata mi ha detto:

"Sai, sono proprietario di una vecchia casa in gesso dove sono nato ed ho vissuto, fino al matrimonio, con i miei genitori e con mia sorella.

La mia povera Mamma è vissuta in quella casa, che era senza acqua corrente e senza bagno. Poi è morta.

Il mio povero Papà, sopravvissuto alla Mamma, ha visto l'acqua corrente, ma per fare la doccia doveva andare a casa del vicino.

Ora, sai, il comune mi ha ratificato l'avviso per l'esproprio della suddetta casa, che non ho avuto la possibilità, finora, di aggiustare, per fare un "albergo diffuso".

La terribile esperienza della vita vissuta dai miei Genitori, nel passato remoto, mi dovrebbero portare ad una avversione verso quell'umile, povera, bianca casa; invece, da quei muri cadenti in gesso ricevo una forza interiore che mi lega ad essi.

Non riesco a comprendere il motivo per cui il comune debba avere la possibilità di sottrarmi quella casa insignificante per tutti, ma per me di elevata importanza spirituale.

Aiutami a mantenere in vita, nella mia vita, il ricordo struggente della mia fanciullezza e, specialmente, delle condizioni di sofferenza vissute dalla mia Mamma".

Romualdo farò di tutto per evitare che il comune ti porti via quei momenti struggenti della tua esistenza. E, in ogni caso, l'ente locale non ha titolo istituzionale per realizzare alberghi. Diffusi o concentrati che siano. Il giorno dopo mi ha telefonato per dirmi di essere tornato sereno e tranquillo e di essere sicuro che riusciremo ottenere la conferma del suo diritto. 

Ma non era la politica che doveva preoccuparsi di regalare la felicità ai propri cittadini?

ILLA DOMUS

 "Illa domus". 

Quella è la mia casa.

Domus



CHE COS'E' LA VIRTU'?

Virtù, Albino, consiste nel dare il giusto peso alle cose fra cui ci troviamo e di cui viviamo;

Virtù per l'uomo è sapere il valore di ogni cosa;

Virtù per l'uomo è conoscere che cosa sia retto, utile, onesto e quali cose siano buone, quali cattive e che cosa sia vano, turpe, disonesto; ...

La Virtù secondo Lucilio. 

GRATITUDINE

 La gratitudine (Ossia la disposizione d'animo  che comporta l'affetto verso chi ci ha fatto del bene) non è una dote spesso presente nell'uomo. Al contrario di quanto è ragionevole aspettarsi il ricordo del beneficio ricevuto porta, in modo conscio o inconscio, al desiderio di cancellare la circostanza e l'iniziale voglia di ricambiare. Forse perché una volta ottenuto il beneficio il soggetto passivo cerca di librarsi verso l'alto nascondendo e ignorando il punto di partenza. Conosco molte persone che hanno ottenuto un discreto successo nella vita solo grazie all'aiuto iniziale di qualcuno che, seppur senza nulla chiedere in cambio, è stato totalmente ignorato da coloro che sono stati beneficiari. Potrei fare un elenco con persone e circostanze che col loro comportamento hanno negato l'esistenza della gratitudine . Anch'io, confesso, quando incontro certe persone noto l'assenza di alcun sentimento di riconoscenza per il mio operato benefico. In qualche caso, anche rischiando personalmente, ho sostenuto la necessità e la correttezza a favore di qualcuno che, a posteriori, per invidia umana ha assunto comportamenti incomprensibili. Ma, da sempre, la vita manifesta queste sorprese.

"Ingrata patria non avrai le mie ossa", ha gridato il valoroso condottiero romano Scipione (Scipio), detto l'Africano (253 - 183 a.C.) dopo aver notato invidia ed assenza di gratitudine nei suoi confronti. La sua vittoria sonora contro Annibale, a Zama, nel 202 a.C., che aveva portato a Roma supremazia militare e politica su Cartagine, gli portarono fama, potere e riconoscimenti vari. Ma anche invidia, manifestatesi con l'accusa di corruzione. Colpito nel suo orgoglio decise di ritirarsi (Esilio volontario) nella sua villa di Literno, in Campania, ove morì, senza ritornare a Roma. Da Scipione deriva "l'elmo di Scipio" richiamato da Goffredo Mameli nel nostro Inno Nazionale, con rimando alla necessità di lottare uniti per il Risorgimento d'Italia.

PANDEMIA. SCIENZA E CONGETTURE

La pandemia, definita Covid-19, che dal Febbraio 2019 ha invaso prima l'Asia e poi tutta la terra, ha scombussolato la vita degli esseri umani. Tutti, chi più chi meno, siamo stati colpiti direttamente o indirettamente dal virus. La scarsa conoscenza scientifica del virus con la conseguente incapacità di contrasto ha fatto nascere una serie infinita di ipotesi, di supposizioni, di costruzioni, di congetture. Di ogni colore. Di tutto e di più, ho letto ed ascoltato su questo argomento. Con la sovrapposizione, il più delle volte, della Scienza con la Superstizione. Nei momenti di forte crisi l'uomo comune, spesso, perde la sua lucidità intellettiva e si lascia condizionare da saltimbanchi e fattucchiere. Con la conseguente confusione tra il sacro ed il profano. Anche  Karl Popper toccando l'argomento ha precisato alcune tendenze. Diceva che nella società ci sono sempre state, e ci saranno sempre, persone che per loro non è gradito l'ipotizzato disegno intenzionale strategico (Il complotto) di altre persone molto influenti e potenti economicamente. Persone terze potenti non sempre ulteriormente definite. La cosa più importante è affermare la loro esistenza. La presenza della rete Internet ha, di fatto, accentuato l'importanza ed il numero delle persone che ipotizzano fatti e circostanze sconosciute. Le teorie della congettura o del complotto si presentano con aspetti che possono essere o apparire più o meno credibili.  I soggetti coinvolti hanno un modo di vedere il mondo che li porta al convincimento della presenza di forze, più o meno, misteriose , occulte, sinistre, che tendono alla manipolazione della volontà della gente.                                                                                           Durante la mia vita ho letto di congetture varie sugli argomenti più disparati. Dalla morte di J. F. Kennedy allo sbarco sulla Luna, dall'attentato alle Torri Gemelle alla morte di terroristi vari. E sul Covid-19. L'accettazione o meno di una qualsiasi congettura è legata, essenzialmente, al sistema di vita del soggetto ipotizzante ed ai suoi convincimenti politici, etici e morali e alla sua mentalità. 

La Scienza, per ogni essere umano, deve essere il faro di vita. Sempre e nel dubbio su qualsiasi argomento, bisogna fermarsi e riflettere prima di farsi travolgere dal branco dell'ignoranza, della superstizione. Ricordando quanto diceva, per il giusto verso, Bertrand Russell uno dei più raffinati pensatori (Filosofo, Matematico) del secolo scorso: 

"Non smettete mai di protestare; non smettere mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l'autorità, i luoghi comuni, i dogmi. ... Siate voci fuori dal coro ... Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza, perché anche il sapere è un'arma ... Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai".

La recente pandemia da Covid-19, indipendentemente dalle motivazioni che l'hanno generata, hanno visto nascere e moltiplicarsi una lunga serie di gruppi che sono stati catalogati come: Negazionisti; Complottisti; ...                                                                      Al problema sanitario la Scienza ha reagito col dispiegamento di menti lucide per la ricerca di un antidoto. In tempi relativamente corti il vaccino è stato trovato e, in tante parti del mondo, è in atto la vaccinazione delle fasce della popolazione più a rischio. L'augurio è che si possa arrivare, appena possibile, alla vaccinazione di una larga fetta della popolazione al fine di pervenire alla immunità di gregge. Stante la necessità di vaccinare il maggior numero di persone possibile, a livello non solo europeo ma mondiale, penso che le aziende che hanno scoperto per prime il vaccino dovrebbero comportarsi (Volontariamente o per imposizione) con la dovuta magnanimità autorizzando la produzione più o meno gratuita per tutti i cittadini del mondo. Specialmente per quelli più svantaggiati. Anche tenendo conto del fatto che sono immensi i capitali da esse già accumulati con le vendite finora fatte. 

E non posso non ricordare  un famoso scienziato che la sua scoperta, sin da subito, l'ha messa gratuitamente a disposizione dell'umanità. Parlo di Albert SABIN e del suo vaccino contro la poliomielite

Quali sono i sintomi del Covid-19?                                                       1)- Olfatto. Non si percepiscono gli Odori (No Anosmia); 2)- Palato. Non si percepisce il gusto (No ageusia); 3)- Febbre; 4)- Mal di pancia; 5)- Confusione mentale; 6)- Perdite ematiche anali; 7)- Dolore alla minzione; 8)- Tosse secca; 9)- Spossatezza; 10)- Mal di testa; 11)-Diarrea; 12)- Mal di gola.

Dagli studi effettuati detti sintomi sono presenti con le seguenti percentuali di riscontro.

Febbre (78%); Tosse (57%); Affaticamento (31%); Gusto e olfatto (25%); Difficoltà respiratorie (23%); Brividi (18%); Dolori in tutto il corpo (17%); Respiro sibilante (17%); Mal di testa (13%); Gola infiammata (12%); Dolori articolari (11%); Confusione (11%); Diarrea (10%).

E' appena il caso di precisare che non tutti coloro che sono colpiti dal virus vanno incontro a tutti i sintomi sopra riportati. Molte persone possono essere portatori asintomatici.  


VAE VICTIS - GUAI AI VINTI

Guai ai Vinti! La Storia è scritta dai vincitori, ma i vinti devono lasciare traccia del loro Orgoglio, della loro Dignità, del loro Coraggio.
La storia, la letteratura, la vita ci insegnano che il comportamento dei vincitori quasi mai è rispettoso della dignità dei vinti, specialmente quando a monte c'è stata una battaglia cruenta. 
Penso ad Achille col povero Ettore ed a tutti coloro che da vinti sono stati costretti a sopportare ogni genere di sorpruso.
La famosa frase è attribuita a Brenno, re dei Galli, che dopo l'episodio delle oche del Campidoglio, pur respinto, promise di andarsene da Roma solo dietro compenso di 1000 libbre d'oro. Non essendo uomo di parola ha cercato di manomettere la bilancia, ma vistosi scoperto e davanti alle proteste dei Romani ha gettato sul piatto dei pesi la sua spada gridando "Vae victis". 
In questo caso la reazione non si fece attendere e con Marco Furio Camillo un'altra spada cadde nel piatto con l'oro, al grido "Non con l'oro, ma con il ferro si riscatta la patria". Fu quello il segno della riscossa e dell'orgoglio che permise la riconquista della libertà e della dignità dei Romani, seppure a prezzo della quasi totale distruzione.
La storia è scritta dai vincitori che, nella quasi totalità, hanno fatto il bello ed il cattivo tempo, ma in molti casi emerge con determinazione l'orgoglio dei vinti. E la mente vola al contrasto fra il comportamento di Ettore (Sospende le azioni belliche coi Greci per consentire una degna sepoltura a Patroclo) e quello di Achille (Subito dopo il duello rifiuta di consegnare il corpo di Ettore, al fine di offendere la memoria dell'avversario).

19 febbraio 2021

IL CHIAVISTELLO DI PLAUTO

Tito Maccio Plauto, noto semplicemente come Plauto, era un importante attore e commediografo latino, nato sull'appennino romagnolo, vissuto tra il 250 e il 184 a.C., costretto a scrivere palliate greche per mantenersi sbarcare il lunario. Le sue commedie (Costituite da: prologo, azione, epilogo) erano apprezzate dal popolo perché riportavano in modo ironico circostanze di vita quotidiana e rappresentavano una piacevole evasione dalla realtà quotidiana. Erano come delle feste carnevalesche con l'eliminazione di ogni gerarchia sociale. Con le sue opere cercava  di rappresentare bugie in forma verosimile. Con la continua ricerca di Amore e Denaro.  
Chiavistello o catenaccio è un antico sistema di chiusura e apertura, per porte e finestre, costituito da una barra metallica che si fa scorrere tra gli anelli fissati ai battenti, impegnandosi o liberandosi dalla gola. Il termine è usato anche come artifizio al fine di ottenere un risultato altrimenti di difficile raggiungimento.
Plauto racconta dell'amore di Fedromo per la bellissima Planesio e della serenata (Lamento davanti alla porta chiusa, in compagnia di Palinuro) rivolta ai due chiavistelli della porta, pigri e sordi alla supplica del povero folle innamorato, in attesa che si aprano per un furtivo incontro d'amore notturno. Serenata ai pessuli.
"Chiavistelli, oh chiavistelli
che piacere salutarvi!
Io vi amo e bramo e prego,
io vi supplico: il mio amore
secondate, miei carissimi,
fate un ballo all'italiana
in mio onore, sobbalzate,
vi scongiuro, fate uscire
la fanciulla che sta succhiando la vita"
Finalmente i chiavistelli, mossi dagli accorati lamenti, decidono di alzarsi. Il loro cigolio fa scomparire l'ansia e la porta, immediatamente, si apre. 

16 febbraio 2021

LA PERSONA GIUSTA

A - "Quando ha  capito che lui era la persona giusta?

B - "Quando ho capito che con lui potevo fare bene una delle cose più piacevoli e spiritualmente gratificanti che esistono: Lamentarmi!"

Evviva la sincerità. Tutto il resto è noia.

ORAZIO - CARPE DIEM

               Cogli l'oggi. Cogli l'attimo. Carpe diem.                                            E' l'invito, di Orazio, a godere ogni attimo del presente senza porsi domande sul futuro. Rifiutando di proiettare nel futuro, ignoto ed imprevedibile, speranze desideri sogni. La sua è la poesia del presente, del vissuto corrente. Della vita che fugge inesorabilmente portandoci, nel migliore dei casi, alla vecchiaia e alla morte. Vita che, per essere vissuta al meglio, a suo parere, dovrebbe essere costellata di cose semplici ed essenziali quali la campagna, l'amore, l'amicizia, il vino, il focolare.                                                                                                              Altro aspetto della sua visione di vita è stato l'equilibrio morale. Ossia la necessita di mantenersi ad una giusta distanza da avidità, frenesia, lussuria. L'equilibrio consiste nel restare alla giusta distanza, in posizione mediana, tra miseria ed eccesso. "Chi ama tenersi nell'aureo mezzo evita sicuro lo squallore di un tetto decrepito, evita sobrio una reggia che suscita invidia".  La saggezza e la serenità non sono, però, facilmente raggiungili anche  seguendo i suggerimenti del poeta che ha confessato di essere, anche lui, vittima di instancabile inettitudine che lo porta a seguire ciò che gli fa male ed a fuggire da ciò che gli gioverebbe (A Roma amo Tivoli, A Tivoli amo Roma).                                                           Alla sua corte Augusto, per questioni di magnificenza, fece confluire le menti più raffinate del tempo per i vari settori della vita. Uno dei poeti più apprezzati fu Orazio. Orazio è stato, ed è, considerato la massima fonte ispiratrice a cui, chi si avvicina alla Poesia ed alla Letteratura, dovrebbe abbeverarsi. E' stato un uomo malinconico ed, anche, depresso, ma era dotato di una grandissima forza creativa. Ha insegnato a scrivere a tutti coloro che, venuti dopo di lui, ambivano scalare elevati livelli letterari. Ha trattato, con rara sensibilità, i temi del controllo delle passioni, della ricerca della tranquillità dell'animo, del tranquillo distacco dai tumulti della vita cittadina. Il tutto in termini individualistici. Ha parlato di se, del valore della famiglia, dell'orgoglio verso il padre (liberto). Ha invitato a prendere la vita con il distacco giusto distacco, senza drammatizzare facendosi accompagnare anche da leggerezza ed ironia. Guardando dentro di se stessi per vedere i propri difetti evitando di sottolineare i vizi altrui. 

Quinto Orazio Flacco, noto semplicemente come Orazio, è uno dei più importanti poeti latini. Forse il più importante. E' nato a Venosa (Basilicata a circa 100 km da Matera) il giorno 08/12/65 a.C. ed è morto a Roma il 27/11/08 a.C.

Ha partecipato alla guerra civile che ha portato la morte di Giulio Cesare, schierandosi con Bruto.

Ha conosciuto Virgilio e Mecenate e con la loro amicizia ha cominciato a frequentare i loro ambienti ed a scrivere poesie di esaltazione di Augusto. Per cogliere al massimo l'anima della cultura greca, a 20 anni si è trasferito ad Atene, ove visse nell'ambito intellettuale e filosofico. Era un profondo sostenitore della Repubblica. Innumerevoli sono state le edizioni delle numerose sue opere. Opere che ancora oggi si leggono e si studiano in tutto il mondo. E' noto per essere stato elegante senza artifici, di valore universale. La sua amabilità era accompagnata da serenità ed inquietudine. La sua nostalgia trapela vistosamente quando guarda il suo passato. Tra le sue opere più interessanti: Carpe diem, Epòdi, Satire, Ars poetica, Odi ("Ho eretto un monumento più duraturo del bronzo e più alto alto della mole regale delle piramidi, che né la pioggia edace, né la furia di Aquilone o una serie innumerevole di anni e la fuga del tempo potrà distruggere. Non tutto morirò ...".


15 febbraio 2021

LAOCOONTE


Laocoonte era cittadino di Troia, veggente, gran sacerdote e cultore delle arti. Era contrario, e invano si era opposto, strenuamente, all'introduzione, in Troia, del Cavallo di legno, lasciato in dono dai Greci. Per la difesa della patria ha dato la sua vita e quella dei suoi figli. E' rappresentato in magnifiche sculture avvolto, coi suoi figli, dalle spire dei serpenti di mare mandati da Atena, che parteggiava coi Greci.  Guardava alla vita: "Leggero come una piuma, felice come un angelo, allegro come uno scolaretto, con la testa che gira come un ubriaco".

"Temo i Dànai, e più quand'offron doni - Timeo danaos et dona ferents", ha, invano, gridato anche dopo aver lanciato un giavellotto contro il cavallo di legno. Diffidava dei Greci e sapeva della loro astuzia. Ma non è stato ascoltato. Anche per la presenza di importanti divinità schierate dalla parte dei Greci.

E, come Cassandra, non è stato creduto. E, secondo qualcuno, la sua morte può essere considerata necessaria per la fine di Troia, la fuga di Enea col suo girovagare nel Mediterraneo fino alla nascita di Roma.

La bellezza della mitologia. 


1 febbraio 2021

CALABRIA - SANITA' - LIBERTA'

 Mi sono sempre detto e sempre considerato Cittadino del mondo, ma è pur vero che le mie radici si trovano davanti al Mare Jonio. Anche per questo motivo, con rammarico, ultimamente, ho avuto l'occasione di leggere notizie non molto esaltanti di quella terra stupenda, ma gestita, da molto tempo, da persone inadeguate. Faccio di seguito alcune sintetiche osservazioni pertinenti.                                                          Media. Una delle cose che mi fa venire l'orticaria è che quando si parla dei problemi della Calabria tante persone sono intervistate per sapere pareri, opinioni, soluzioni ai vari casi. Questa azione, se fatta non superficialmente, ma scavando in profondità alla singola questione è, certamente, di per se encomiabile. La cosa che non accettabile è che ad essere ascoltate, quasi sempre, siano soggetti che non conoscono la Calabria oppure, al più, la conoscono per aver fatto qualche settimana di vacanza nelle acque di Pizzo o di Locri. Ma è proprio difficile, per certi pseudo giornalisti, fare uno sforzo e rintracciare un generico soggetto pensante di Calabria, che conosce a menadito la realtà dei problemi, al quale chiedere come stanno le cose? Perché i giornalisti non usano lo stesso percorso inverso quando parlano dei problemi delle altre regioni d'Italia?                                                                              Politica. Per vedere il livello qualitativo dei politici di Calabria che si sono interessati delle questioni nazionali, regionali e locali è molto semplice. Basta andare a ritroso nel tempo, in questi ultimi 50 anni, per capire subito come stanno le cose. Sono rare le persone che hanno dimostrato valore ed impegno a sostegno dello sviluppo e della crescita culturale ed economica diffusa della regione. Tra queste rarità mi piace ricordare Mercurio, un Sindaco di Benestare che ha dato tutto se stesso per la crescita dei suoi concittadini. Qualcuno, in passato, a conoscenza di tale impegno altruistico gli ha dedicato una Piazzetta, oramai sconosciuta a molti anche per la scomparsa della targa. Il compito principale di un politico di Calabria, a mio parere, dovrebbe essere quello di spiegare ed applicare che un diritto non può e non deve, mai, passare per un piacere. E' mio diritto, si urlava durante la Rivoluzione Francese, nel 1789! Il Cittadino non deve convincersi che le leggi, per i nemici si applicano e per gli amici di interpretano. Lo status quo non è più accettabile.                                                                                              Giustizia e Libertà. Altre volte e in altri luoghi ho scritto diffusamente della percezione diffusa dell'assoluta mancanza di Giustizia e quindi di Libertà per i Cittadini di Calabria. E non sarebbe neppure tanto complicato fare una lettura oggettiva delle condizioni reali, fare un repulisti diffuso ove necessario e dare i giusti e democratici indirizzi per l'eliminazione delle varie cancrene che ostacolano la crescita di quella eroica comunità. Ma a chi giova questo stato di cose?                                                                      Sanità. In Calabria la sanità, da sempre, ha mostrato il fianco agli attacchi sulla gestione. Da quando l'antistato ha fatto il salto di livello la sanità ha subito attacchi economici non indifferenti. Certo non è un problema che il singolo cittadino può risolvere. E' necessario che il Potere Esecutivo si faccia parte attiva per la risoluzione dei problemi di sua competenza. L'ha fatto? La Calabria è la prima in classifica per lo scioglimento di enti locali per motivazioni legate a infiltrazioni mafiose. La situazione locale è cambiata? Non sembra. Tempo fa si è parlato molto del problema Ambiente in Calabria. Sono stati nominati, per molti anni, dei Commissari governativi per la risoluzione dei vari problemi. Il passaggio di questi vari signori, il più delle volte burocrati di Stato, non ha certo portato alla soluzione dei problemi. Anzi.  Gli Ospedali di Calabria sono pochi, scarsamente attrezzati e gestiti in modo infelice. Questa circostanza porta in se una conseguenza che è sotto gli occhi di tutti. Se hai un mal di pancia ti fai curare in sede, se hai patologie importanti scappi in un ospedale del nord o centro Italia, che, poi, naturalmente, si fa pagare profumatamente dalla regione Calabria. Anche per la Sanità di Calabria il Potere Esecutivo ha fatto ricorso al commissariamento. Da oltre 10 (Dieci) anni la Sanità di Calabria è gestita da un commissario dello Stato, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Quelli che vogliono vedere. Ma se dopo circa 11 anni le cose non solo non sono migliorate, ma sono peggiorate di molto allora vuol dire che c'è qualcosa che non funziona bene, come dovrebbe. Ed allora a cosa servono questi signori incaricati di dirigere un aquilone se costoro hanno, sempre, dimostrato di essere men che zero nel tenere in mano una cordicella? 

Tali sistemi di gestione costituiscono delle solide fondamenta per la scarsa fiducia della gente nell'operato pubblico locale e statale. E per sperare nel futuro la gente di Calabria, ancora oggi, ha solo due strade percorribili: a)- Quella dell'emigrazione; b)- Quella che prevede ed accetta di scendere a patti con chi detiene veramente il potere.

20 gennaio 2021

VIVERE

Voglio vivere nel passato, nel presente e nel futuro

E, se posso esservi utile in qualcosa eccovi il mio indirizzo.

19 gennaio 2021

L'ACQUA PIU' PURA

 L'acqua più pura che esiste in natura è la lacrima.

Un distillato dell'anima.