Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

28 gennaio 2023

RICCHI PER DECRETO

I rapporti tra Cittadino e Stato, in ogni società, sono sempre di difficile coabitazione. Spesso non esiste dialogo e comprensione fra le due posizioni. Il Cittadino, molte volte a ragione, si vede stretto, soffocato, dalle grinfie dello Stato, il quale, di contro, contesta al primo la scarsa disponibilità per una giusta collaborazione, di dovere, per il perfetto funzionamento dei meccanismi, dei servizi pubblici.
Ma la giusta collaborazione da parte del Cittadino è intimamente legata alle giuste richieste dello Stato. Stato che spesso chiede al Cittadino molto di più di quello che esso può dare.
Classico è il caso dei Cittadini che sono creditori dello Stato e che non riescono ad incassare e, contestualmente, sono debitori (Tasse) verso lo Stato, per i mancati incassi ora indicati. E' il classico caso delle imprese (Medio, piccole) che, sistematicamente, sono portate al collasso da quello Stato che dovrebbe, invece, tutelarle.
Tale tipo di coercizione tempo fa era esercizio esclusivo del Governo nazionale, da qualche tempo è applicato con disinvoltura dalla Commissione Europea. 
Ultima occasione è fornita dalla norma, in itinere di approvazione, che vorrebbe imporre, a tutti i Cittadini di Europa, proprietari di case, l'esecuzione, entro un breve termine, di tutti quei lavori necessari per la certificazione dell'immobile per il posizionamento nell'ambito di una protezione energetica ottimale. Al fine del contenimento del consumo energetico degli edifici. Pena una serie di impedimenti tecnici ed economici.
Ma il potere politico Europeo si è domandato come fanno i milioni di Cittadini, proprietari di case, e privi delle risorse necessarie ad effettuare tali lavori? Essere in Europa non equivale a dire, automaticamente, di essere ricchi e capaci di spendere denari per queste e/o per altre opere. I Poteri Esecutivi (Nazionale, Europeo) forse si dovrebbero preoccupare di assicurare un tetto alle migliaia di persone che vivono sotto i ponti, nelle stazioni ferroviarie, nei parchi pubblici e privati. 
Senza tener conto della circostanza che in assenza della diffusa esistenza della proprietà immobiliare le Autorità avrebbero dovuto provvedere in modo diretto alla costruzione di case per quella fascia di persone che sono state capaci di realizzare un minimo, ma non ancora l'ottimo.
I nostri governanti non hanno ancora capito che i Cittadini non sono ricchi per decreto. La ricchezza di popolo è portata dal lavoro, dall'intelligenza, dall'intuito di un popolo, con alla base il buon senso del Potere Esecutivo. Buon senso del buon padre di famiglia che non mi sembra alberghi nei palazzi del Potere esecutivo.

CAVALIERE ERRANTE

 



A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento. 
Ai pazzi per amore, ai visionari, a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.

Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti. 
Agli uomini di cuore, 
a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro. 
A tutti quelli che ancora si commuovono. Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni ...
 
A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali, ancora si sente invincibile. A chi non ha paura di dire quello che pensa. 
A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà. 
A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione. 

A tutti i cavalieri erranti.
Miguel de Cervantes, Don Chisciotte.

Ho vissuto, per quello che mi è stato concesso, da cavaliere errante, da visionario, spesso incapace  di capire la differenza fra la realtà e la finzione. 
Ho fatto il giro del mondo e ho conosciuto gente di ogni tipo. A tutti ho raccontato e non ho avuto paura di dire dei miei pensieri, delle mie idee. 
Ho combattuto per i miei ideali e molte volte ho perso per essi. Anche se mi sentivo, e, spesso, mi sento invincibile, immortale. 
Mi emoziono davanti ad un bimbo che piange, ad un vecchio che suona una malinconica canzone, ad un giovane che lotta per mostrare la bellezza dei suoi sogni e delle sue idee. 
Sono, e sarò, dalla parte degli ultimi, degli uomini di cuore, dei buoni, dei folli, degli esclusi, dei solitari. 
Sono, e sarò, accanto ai visionari, a tutti coloro che parlano col Vento, e a tutti coloro che hanno dato la vita per sostenere i loro Sogni. Nei quali  hanno creduto, nonostante tutto e nonostante tutti. 
Ciao Totó, cavaliere errante, visionario come pochi. 
Poveretto colui che non ha Sogni da realizzare. 


26 gennaio 2023

REGRESSIONE DEL TEMPO

 E' piacevole immaginare una vita che si sviluppa in termini di inversione temporale. Ossia, di una vita col ricordo nitido del futuro (Avvenire) e con un blando o nullo ricordo del passato.
Dante nel X° Canto dell'Inferno (97 - 102), della Divina Commedia, fa un cenno analogo di regressione temporale, col paragone della visione profetica alla presbiopia.
Dante chiede a Farinata degli Uberti se è vero che i dannati conoscono il futuro, ma nulla sanno del passato.

SCRITTORI

In ogni Italiano (In nuce o in modalità manifesta) è presente uno scrittore o un poeta.
La Letteratura porta felicità, per la sua capacità di invenzione, di finzione.
Gli "scrittori imperfetti", ossia coloro che non sono capaci di godere di tale felicità, sono prevalenti sugli altri.
Ma, qualcuno può accamparsi il diritto di rubare i sogni di chiunque? 

25 gennaio 2023

LA REGRESSIONE INVERSA

 Molti scrittori fantasiosi hanno parlato del mondo all'incontrario. Alla rovescia. Con descrizioni molto dettagliate sulla esistenza in cui la morte viene all'inizio della vita che diventa regressiva, ramificata al contrario di quella nota.
L'uomo nasce vecchio, col tempo ringiovanisce fino al raggiungimento della fanciullezza e, infine, alla scomparsa nel nulla.
E' un percorso retrogrado (La vita al contrario) descritto molto bene nella strana storia di Benjamin Button, racconto di Francis Scott Fitzgerald, del 1922,  trasferita, egregiamente, anche sul grande schermo. 
Ma, tanti altri scrittori hanno divagato su tale argomento. Anche Platone, parlando dei Figli della Terra, ha descritto la Regressione Inversa, secondo il suo punto di vista. Nel suo caso la vita alla rovescia si è verificata come "effetto della rotazione inversa del mondo". Nel suo libro gli Autoctoni passavano dalla vecchiaia alla maturità, dalla maturità all'infanzia e dall'infanzia alla sparizione.
Secondo Teopompo (La Filippica) la regressione poteva essere acquisita, semplicemente, mangiando particolari frutti boreali
Non è  dato sapere se c'era un momento stabilito in cui l'uomo poteva farne uso e se la regressione partiva dalla vecchiaia ultima, oppure da una posizione intermedia, legata all'età del soggetto che decideva di far uso della suddetta frutta portentosa. Chiunque lo voglia si sappia che da tempo i viaggi di piacere verso le zone paradisiache sono state sostituite con i viaggi per la ricerca dei richiamati frutti boreali.
A richiesta possono essere fornite, ai volenterosi fantasiosi, ulteriori notizie sul dove recarsi per la ricerca di tali frutti.

21 gennaio 2023

LA VITA



Ogni essere umano è responsabile della propria vita.
Tensione, insonnia, angoscia, mortificazione di chiunque altro non servono alla risoluzione del problema.
Ognuno deve trovare da solo la soluzione ai propri problemi.
I terzi possono solo fornire calma, vicinanza, serenità, sorrisi e suggerimenti; se richiesti. Cose che possono essere accettate o meno dall'interessato.
Con l'eccezione dei casi patologici.

ANALOGIA DI LIBERTA'


Gli Ebrei scampati alla camera a gas hanno reagito col Silenzio alla loro esperienza drammatica del nazismo.
I Calabresi scampati o meno alle grinfie della mafia reagiscono col Silenzio ai drammatici fatti delinquenziali.
I Calabresi e gli Ebrei, col loro silenzio tendono alla negazione della Verità?
Per vox populi, tutti i politici vicini o prossimi alle organizzazioni malavitose nel loro linguaggio usano percorsi edulcorati che evitano, assolutamente, l'utilizzo della parola mafia. 
Ciò si riscontra, anche, nel linguaggio di tanti cittadini privati, che, per il quieto vivere e/o per non andare in contrasto con la mafia, usano termini blandi come "criminalità" semplice o "organizzata". 
Per non parlare dei cittadini "intellettualoidi" che, ancora oggi, tendono a sostenere che la mafia è una specie di "confraternita" civica o religiosa.

SPERANZA

La Speranza è una via di fuga dalla tristezza.
La Tristezza alberga ove c'è l'intelligenza.
L'Intelligenza spinge lontano dalla confusione. Cerca luoghi solitari, romantici, ... 

AMICIZIA TIPO

  


Amicizia tipica del mondo attuale.
- "Tra uomo e donna non è possibile alcuna amicizia.
C'è passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia"
secondo Oscar Wilde.
- L'amicizia fra un uomo e una donna, se c'è, è nelle mani della donna.
- Amicizia inglese. Nella vita, spesso, stringiamo di quelle amicizie inglesi che cominciano con l'escludere la confidenza e prestissimo omettono la conversazione
Pur in presenza dello scambio di doni e di confronti silenti (Come due giocatori di scacchi).
 

IL MIELE DI CORSICA

 Nel Mediterraneo, a nord della Sardegna, esiste, da sempre, un'isola dura, caparbia, contadina, semplice, orgogliosa di se stessa; da sempre facente parte dell'Italia, o di ciò che c'era, sul territorio Toscano, prima dell'Unità.
La Francia l'ha utilizzata come porto di appoggio per le azioni militari sullo stivale, ma poco tempo prima dell'Unità d'Italia ha deciso di annetterla al suo territorio.
I Corsi, da allora a oggi, hanno sempre rivendicato le loro radici, rifiutando l'assimilazione alla Francia. Il loro linguaggio (Lingua Corsa) trova sostegno nella lingua Toscana, o se vogliamo essere precisi, nel dialetto toscano (Pisano), pur mescolato con altri idiomi delle regioni insulari del sud Italia.
E, anche se il miele di Corsica, già prodotto in grande quantità, sin dal tempo dei Romani, non è particolarmente apprezzato (In quanto troppo amaro), noi guardiamo ai Corsi con sincera amicizia, familiarità e stima.

FRATELLO

 

Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, mi vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de’ tuoi gentili anni caduto.

La madre or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i miei tetti saluto.

Sento gli avversi Numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch’io nel tuo porto quïete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, almen le ossa rendete
allora al petto della madre mesta.

#UgoFoscolo - In morte del fratello Giovanni

18 gennaio 2023

GIUSTIZIA





Ogni Società Libera e Democratica ha bisogno di un adeguato sistema  che assicuri la giusta presenza della Giustizia
In uno Stato di Diritto giusto e imparziale il Potere Giudiziario deve essere esercitato, col buon senso del padre di famiglia, nel rispetto delle leggi vigenti e in tempi relativamente brevi.

In Italia, nel comune modo di sentire dei Cittadini, la Legge (Ossia la Giustizia) viene applicata per i nemici o estranei e viene interpretata per gli amici. In sintesi, la gente non ha molta fiducia nell'applicazione della legge da parte dei giudici. Lasciando aperte due possibili strade: Colpa (Scarsa intelligenza e preparazione dei giudici, che sbagliano in buona fede) e Dolo (E' il caso in cui il giudice, per i motivi più disparati, in mala fede, sbaglia e sa di sbagliare).

Altro aspetto è quello relativo ai tempi della Giustizia. Allo stato attuale la giustizia, se arriva, arriva, quasi sempre, troppo tardi; dopo tempi biblici. Assolutamente inaccettabili! Senza che nessuno faccia qualcosa per ridurre o eliminare questo stato di cose.

Ma è meglio trovarsi davanti all'assenza totale di una sentenza, oppure trovarsi davanti ad una sentenza palesemente errata?
In un paese Libero e Democratico è meglio avere segreti di Stato (Con alcune realtà nascoste dietro un paravento) oppure è bene che ai Cittadini nulla sia mai nascosto?
Il Cittadino è visto dal potere  come una pecora (Fesso) da guidare al pascolo sotto il controllo di un feroce pastore tedesco, oppure no?



IDIOTES

 Con il termine Idiotes gli antichi Greci indicavano non gli idioti, ossia coloro che avevano difficoltà intellettive, ma coloro che vivevano senza porsi tante domande sulla vita degli altri.

Idiotes è colui che è interessato solo alle sue cose. Senza essere interessato, in alcun modo, ad altro. Considera l'omertà una virtù, conscio delle diffuse condizioni di ingiustizia. Il suo è uno stile di vita tendente al desiderio di vivere senza cercare inutili pericoli.

Non necessariamente è un soggetto malvagio, cattivo, pericoloso, ostile. È solo interessato alle sue cose, le cose degli altri non lo interessano. Per il suo quieto vivere. Il suo canonico quieto vivere.

È un soggetto disponibile col potente di turno, per il quale è pronto a soddisfare ogni richiesta, pur di non andare incontro a grane. E' il classico soggetto indifferente alle ingiustizie.

Costoro erano, e sono, presenti nella società. Ora più che mai. Oggi sono tutti coloro che sono pronti ad assecondare i capipopolo, i capipartito, i capi mafia, i capi dirigenti della PA. Quest'ultimi sempre più potenti nell'ambito della vita di società, di potere, spesso hanno bisogno dell'utile idiota omertoso a cui far fare le cose ... indecorose.

I soggetti d'interesse rappresentano l'esercito di coloro a cui faceva rimando Tomasi di Lampedusa col suo capolavoro letterario (Il Gattopardo), quando evidenzia la caratteristica degli Italiani (Di quel tempo, ma, anche, di questo) del salto sul carro del vincitore. Chiunque esso sia. In politica così come nella vita. 

Il classico soggetto rappresentante di questa figura è Don Abbondio, descritto, magistralmente, da Alessandro Manzoni, nel suo "I promessi sposi". 

Così è, se vi pare. 

17 gennaio 2023

PIU' OLTRE

 " Al di là di te ti cerco
Non nel tuo specchio e nella tua scrittura,
Nella tua anima nemmeno,
Di là, più oltre".

Pedro Salinas, la voce a te dovuta.

14 gennaio 2023

LA SEZIONE AUREA

 




Sulla Sezione Aurea si è detto e scritto tanto. Tanti Artisti si sono legati a tale rapporto nella composizione delle loro opere. Tale rapporto è pari a ~ 1,61803398.

Sezione Aurea o Costante di Fidia o Divina Proporzione o Chiave Magica dell'armonia nelle arti e nelle scienze. 

Gli antichi Greci usarono la Sezione Aurea per la costruzione del Partenone. Le opere progettate usando tale rapporto appaiono molto gradevoli all'occhio. Leonardo da Vinci l'ha applicato in quasi tutte le sue opere. 

In alto: Parigi, Arco di trionfo.


RITORNAVA UNA RONDINE AL TETTO

 

San Lorenzo, Io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono…

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

Dieci agosto, di Giovanni Pascoli

AFRODITE


 Afrodite, Ares, Efesto. 

Ovidio, con la sua Ars amatoria, ha spiegato perché al marito (Efesto) non conveniva far sapere in giro dell'infedeltà della moglie. 



LETTORE E AUTORE


Nel romanzo, come nella poesia, se di qualità, ci sono sempre indeterminatezze, volute o non volute dall'autore, che fanno rimando implicito al lettore e alla sua indipendente interpretazione di significati.

Con queste presenze è lasciata al lettore la possibilità di partecipare, con la sua fantasia e la sua cultura, all'atto creativo. E ogni lettore ha la sua personale interpretazione ed estensione. 

Si può dire che l'opera è composta, è terminata dall'autore, ma è estesa, prolungata, interpretata, da ogni lettore, a proprio piacere, nella più totale inconsapevolezza dell'autore.

L'autore è il padre putativo dell'opera, ma ogni lettore è il padre adottivo della stessa. 

13 gennaio 2023

CORAP REGIONE CALABRIA

CORAP – Regione CALABRIA
Il fallimento (Liquidazione Coatta Amministrativa - LCA) del Consorzio Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive (CORAP).
La Liquidazione Coatta Amministrativa del CORAP alla Corte di Giustizia Europea di Strasburgo.
La gestione fallimentare perpetuata negli ultimi decenni ha portato allo stato di insolvenza questo ente della regione Calabria. I creditori dopo varie peripezie vistasi precluse le varie strade per ottenere il dovuto sono stati costretti a rivolgersi alla Corte di Strasburgo. In caso di condanna lo Stato Italiano potrebbe essere chiamato ad accollarsi i debiti dell'ente regionale.
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha, intanto, dichiarato ammissibile il ricorso presentato dall'avv. Verri, per conto di alcuni (Una ventina) creditori.
 
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) potrebbe imporre allo Stato Italiano il pagamento dei debiti CORAP verso alcuni creditori, per il valore vantato di € 2.00 mln circa.
L'inadempimento degli enti locali viola il diritto al rispetto dei beni dei creditori e ne è responsabile lo Stato. Questo principio è stato affermato, ad esempio, nella sentenza Arnaboldi c Italia, del 2019. La Corte di Strasburgo dopo la presentazione del ricorso ha dichiarato lo stesso ammissibile ed ha chiesto all'avv. Verri di integrare i documenti forniti con gli atti di liquidazione, le perizie disposte dai commissari di liquidazione intervenuti dopo il ricorso e quanto altro pertinente la LCA.

In un primo tempo La Corte Costituzionale, con specifica sentenza (17/02/2021), ha cancellato (Per illegittimità dovuta a violazione dell'art. 117 della Costituzione e, quindi, delle competenze fra lo Stato e le Regioni) la norma che prevedeva la LCA, inizialmente disposta dalla Regione Calabria.
Subito dopo la Regione Calabria ha rettificato la norma regionale in quel disposto rigettato dalla Corte Costituzionale ed ha attivato il meccanismo per la nuova procedura della liquidazione coatta amministrativa del CORAP.
Intanto la CEDU è stata chiamata a pronunciarsi sull’ipotizzata chiamata indiretta dello Stato, che, in caso di soccombenza dell’ente locale potrebbe essere obbligato ad intervenire pagando tutti i debiti accumulati dal CORAP.
                                                    DEBITI DEL CORAP
Secondo la prima procedura di liquidazione coatta amministrativa (LCA) il CORAP era con una massa debitoria accertata pari a € 52,00 mln circa, di cui € 15,00 mln circa sono costituiti da crediti privilegiati vantati dagli aventi diritto e fuori da questo conteggio si registrano ulteriori € 32,00 mln circa di opposizioni allo stato passivo ed altre insinuazioni tardive che la procedura non ha fatto in tempo ad esaminare. La prima procedura è saltata per l’intervento della Corte Costituzionale.
La nuova procedura di liquidazione coatta amministrativa ha accertato (02/01/2023) quanto segue:
- Richiesta dei creditori: € 61,22 mln,
- Richiesta dei creditori con prededuzione: € 3,21 mln,
- Richiesta dei creditori con privilegio: € 33,34 mln
- Decisione di ammissione debito del Commissario di liquidazione: € 49,96 mln,
- Decisione di ammissione del Commissario di liquidazione con prededuzione: € 0,00 mln,
- Decisione di ammissione del Commissario di liquidazione con privilegio: € 16,64 mln,
- Decisione di ammissione del Commissario di liquidazione con chirografo: € 30,53 mln.
Pur in presenza di alcune contestazioni sulla mancata o insufficiente valutazione di alcuni debiti considerati esclusi dalla procedura.
 
                                                FALLIMENTO CORAP
I dati economici e finanziari del CORAP, noti da molto tempo, mostravano la fallimentare gestione, ma la Regione Calabria invece di andare alla radice del problema (Sostituzione dei vertici di gestione con professionisti di valore) ha conservato il modus vivendi operante, facilmente adattabile col colore politico vigente. Pensando non all’interesse collettivo, bensì a quello di parte.
Nella prima fase la Regione Calabria ha deciso la liquidazione del CORAP senza provvedere alla nomina, come necessario, del Consiglio di Sorveglianza, per il pagamento dei Creditori e la dismissione dei beni.

LA DIFESA DEL CORAP
ll CORAP davanti alla Corte Costituzionale ha confessato la propria disastrosa situazione finanziaria, come riportato dalla stessa Sentenza. Il CORAP inoltre ha affermato che la caducazione dell’intera procedura di liquidazione coatta amministrativa (nell'ambito della quale si è svolto un lungo periodo di esercizio provvisorio) produrrebbe gravi conseguenze economiche, fìnanziarie e sociali. Con la precisazione che il ritorno in bonis dell’ente sarebbe tale solo in senso giuridico, ma impossibile nei fatti. I conti del CORAP non tornavano già molto tempo prima della richiesta di liquidazione.
In data 12/12/2021 l’allora commissario di liquidazione ha dichiarato la presenza di una grave situazione di crisi, peraltro aggravata dal perdurare della situazione di stallo, che, in pratica, rende impossibile per l'Ente adempiere alle proprie obligazioni; tanto quelle scadute, quanto quelle di prossima scadenza. Confermando, inoltre, l'impossibilità di assicurare la sostenibilità e l'assolvimento delle funzioni indispensabili e l'impossibilità di pagamento dei debiti liquidi ed esigibili nei confronti di terzi.
 
I CREDITORI
I creditori del CORAP sono rappresentati da Imprese di piccole e medie dimensioni che hanno prestato ad esso beni e/o servizi senza vedersi riconosciuto il giusto e pattuito compenso. Le imprese (Calabresi o non) non possono permettersi di subire, anche, le conseguenze di una situazione del genere. Le imprese calabresi non possono essere considerate come le solite vacche da mungere; in modo diretto o indiretto, anche da chi (Lo Stato) dovrebbe tutelarle.

La gestione della cosa pubblica non può e non deve cadere, mai, così in basso. La Regione Calabria avrebbe dovuto intervenire, da tempo, per porre rimedio alla sgangherata struttura gestionale clientelare del CORAP i cui segni di malfunzionamento erano visibili, anche, dalle infinite cause aperte gli uffici giudiziari regionali. Cause spesso andate a buon fine per il CORAP non per merito tecnico, ma per sfinimento finanziario e fisico del ricorrente vessato da una giustizia di fatto non funzionante (Con processi costosi e con tempi biblici).

Lo Stato abbia rispetto dei suoi Cittadini e si faccia carico di questi debiti che qualcuno, per incapacità o per mala fede, ha generato, con o senza l’avallo di altri soggetti. Con azione di rivalsa nei confronti di tutto il personale dirigente responsabile del decesso di un ente, di per sé, molto ricco nel suo patrimonio immobiliare.

La Regione, forse, in modo molto più semplice, avrebbe potuto e dovuto, purgare l’ente di tutto il parassitismo esistente, vendere al mercato libero (Non con gli stessi dirigenti dimostratisi, nella migliore delle ipotesi, particolarmente incapaci) qualcuno degli innumerevoli immobili e pagare, come dovuto, con i relativi interessi, tutti i creditori.
Così è, a mio parere; in parte per conoscenza diretta in qualità di Consulente tecnico di creditori interessati.

PAOLO E FRANCESCA. E DANTE.

 


"Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
 
Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse. 

Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso, 
la bocca mi basciò tutto tremante.

Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante". 
Mentre che l'uno spirto questo disse,
l'altro piangëa; sì che di pietade
io venni men così com'io morisse.
 
E caddi come corpo morto cade.

Divina Commedia, Inferno, Canto V // 
"Dante medita sull'episodio di  Paolo e Francesca", opera  di Sir Joseph Noel Paton

8 gennaio 2023

OSCAR NIEMEYER. BRASILE


Oscar si sta rivoltando nella tomba nel vedere le sue creature architettoniche (fantastiche, democratiche) di Brasilia, violate da barbari.