Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

6 luglio 2017

LETTERE DI EROINE

"Che Febo sia nascosto o domini la terra
il dolore di te mi assale giorno e notte
ma più di notte che di giorno; la notte è bella
per le donne il cui collo è da un braccio sorretto.
Nel vuoto letto cerco i menzogneri sogni.
Amo, priva del vero, questo falso  piacere.
Ma perché la sembianza tua pallida mi appare?
...
Quando avverrà che torni, che bramosa ti stringa
e mi dissolva, languida nella mia stessa gioia?
Quando sarà che avuto a me in un sol letto
le tue splendida gesta guerresche mi racconti?
Ma mentre tu ne parli, benché udirne mi piaccia,
allora molti baci ci daremo a vicenda."

Carme: 101. Lettere di eroine. OVIDIO

FRATELLO MORTO

"Sbattuto per molti popoli e molti mari,
arrivo alla tua tomba infelice fratello,
per donarti l'estremo dono di morte,
e parlare invano alle tue ceneri mute.
Giacché la fortuna ti ha strappato a me, povero,
fratello orribilmente strappato a me, adesso
accetta, triste omaggio tributato alla tomba,
secondo l'antico costume dei nostri avi,
queste offerte stillanti di pianto fraterno,
e per sempre, fratello, addio, addio!"
Carme 101. CATULLO

25 giugno 2017

IL BENE EFFIMERO DELLA BELLEZZA

Altre volte mi sono soffermato sulla Bellezza. Ora voglio fare qualche riflessione sul concetto di Bellezza in funzione del parametro tempo. Si, perché la Bellezza è qualcosa di variabile (Come una funzione matematica) nel tempo. E', quindi, essenziale capire come sono legate le due variabili. Ricordando, con buon senso, il "carpe diem" (Cogli l'attimo) dei latini. I parametri Bellezza - Tempo mi fanno pensare alla Poesia e alla Prosa. La Prosa che più ha cercato di esaltare la Bellezza, a mio parere, è rappresentata dal "Ritratto di Dorian Grey", famoso racconto di Oscar Wilde. La Poesia che più esalta il concetto di Bellezza è rappresentato, a mio parere, dai seguenti versi di Lorenzo il Magnifico:
"Quanto è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia;
Chi vuol esser lieto, sia,
di doman non v'è certezza".
   Tutto ciò che oggi è bello domani potrebbe non esserlo più. Quindi, dobbiamo cercare di godere subito (Cogliendo l'attimo) della condizione che, in quanto dipendente dal tempo, domani potrebbe non esserci più.
Ma questa condizione di variabilità è un danno o una fortuna per l'essere umano? La risposta indiretta a tale dubbio ci è data dal Wilde che ha cercato di immaginare la Bellezza (Di un uomo. Dorian) costante, immutabile nel tempo. Lo scrittore ha dimostrato che l'elogio sfrenato della Bellezza porta in "nuce" invidia, animosità, narcisismo esasperato, accidia. Fino, anche, a stabilire patti col  diavolo.
"Se potessi io rimanere sempre giovane e invecchiasse il quadro, invece! Per questo darei qualunque cosa! Si, non c'è nulla al mondo che non darei! darei l'anima!". In questi casi è in agguato il concetto del "cattivo maestro" che converge nell'affermato demoniaco: "Le buone influenze non esistono. Tutte le influenze sono immorali ... influenzare qualcuno significa dargli la propria anima: non pensa più con i suoi pensieri spontanei ne arde più delle sue passioni spontanee". In breve, specialmente nella società in cui viviamo, è necessario stare cauti con l'esaltazione della Bellezza esteriore, che senza quella interiore, col tempo può portare al disfacimento, al decadimento del corpo  e, quindi, dell'uomo.
La Donna (Ma il concetto vale anche per l'uomo) sia consapevole della sua Bellezza, ma ricordi che essa è un bene effimero.  E che la vera Bellezza sta nella Libertà di Pensiero, di Cultura. Al di sopra di ogni adulazione e di ogni narcisismo. In Libertà. Libertà di vivere rifiutando modelli e schematizzazioni propri o di terzi.
E, quindi, come diceva il Magnifico:
"Chi vuol esser lieto, sia
di doman non v'è certezza".
Carpe diem.

CONVERSARE

L'avvento delle telecomunicazioni avrebbe dovuto portare alla diffusione dell'arte del conversare, invece assistiamo ad un esponenziale blocco del dialogo. Sempre meno siamo capaci di applicare lo spirito giusto che ci porta al confronto dialettico con gli altri. E questo si constata a tutti i livelli.
Nella vita quotidiana non riusciamo a capire che:
1)- Nelle conversazioni non ci si deve sovrapporre di continuo. Bisogna procedere insieme, ma non in modo faticoso;
2)- Il Dialogo (Secondo lo "Spirito" Francese) dovrebbe essere allegro e in esso ciascuno, senza  ascoltarsi troppo, parla e risponde. E il tutto è trattato in modo immediato, vivace, dotto;
3)- Lo stile del dialogo si impara col dialogo. I popoli presso i quali lo "spirito della conversazione" è sconosciuto sono quelli ove i costumi sono basati sulla massima austerità. Quelli ove uomo e donna non vivono insieme;
4)- Lo spirito della conversazione rappresenta il buon senso unito alla chiarezza. Il buon senso è il giusto confronto delle cose.
Senza dimenticare che "un uomo che non parla, in generale, non pensa" (Con l'eccezione di coloro che hanno motivi per non parlare).
E ricordando che il massimo dello style nello spirito del conversare è non avere alcun accento nel parlare.

ORGOGLIO

L'orgoglio è una specie di specchio magico sempre a noi favorevole.
Esso diminuisce (O azzera) i nostri difetti e accresce (Qualche volta a dismisura) le nostre virtù.
Un pizzico non guasta (Fierezza. Giusto vanto. Profonda soddisfazione), anzi aiuta ad essere ottimisti e ad andare avanti nelle avversità. In grande quantità (Altero. Superbo. Borioso) può essere dannoso.

DOVE SI VIVE MEGLIO

Gli antichi Greci (500 a.c.) dicevano: "Solo a Sparta è bello invecchiare". Si mangiava bene; L'ambiente era gradevole; Si faceva l'amore senza tanti affanni; Non si badava alle difficoltà della vita.
I Francesi prerivoluzionari (1720) affermavano: "Solo a Vienna è bello invecchiare".  Si mangiava bene; Si viveva senza stress e tutte le signore, "anche le sessantenni", avevano amanti.

MEDIOCRITA'

La mediocrità è una malattia altamente contagiosa. 
Ai mediocri piace godere degli aspetti ridicoli altrui.

ERESIE

Nuoce (Ma fa piacere) disprezzare coloro che non si stimano.

LIBERTA' E REPUBBLICA

L'Amore per la Repubblica (Con tutti i suoi nei) è amore per la LIBERTA'.
Libertà che mal si coniuga con altri ordinamenti che escludono, aprioristicamente, l'UGUAGLIANZA fra tutti i Cittadini.

LA SCALA DEI VALORI

Riporto di seguito la mia SCALA  DEI  VALORI e le considerazioni che ad essa mi legano.
1)- IO (Me stesso).
2)- FAMIGLIA  (La mia Famiglia).
3)- LOCRIDE  (La mia Terra di nascita).
4)- PATRIA  (La mia Italia).
5)- EUROPA  (La mia Comunità di appartenenza).
6)- UOMINI  (Il Genere Umano di ogni luogo).
1A)- IO (Me stesso). Se nella vita c'è qualcosa che è utile a me, ma dannosa alla mia Famiglia cercherei di togliermela dalla mente.
2A)- FAMIGLIA  (La mia Famiglia). Se nella vita c'è qualcosa che è utile alla mia Famiglia, ma dannosa alla mia Locride tenterei di dimenticarla dalla mente.
3A)- LOCRIDE  (La mia Terra di nascita). Se nella vita c'è qualcosa che è utile alla mia Locride, ma dannosa alla mia Patria cercherei subito di dimenticarla.
4A)- PATRIA  (La mia Italia). Se c'è qualcosa che è utile alla mia Patria, ma dannosa alla mia Europa cercherei subito di dimenticarla.
5A)- EUROPA  (La mia Comunità di appartenenza). Se c'è qualcosa che è utile alla mia Europa, ma dannosa al Genere Umano la considererei una mostruosità.
6A)- UOMINI  (Il Genere Umano di ogni luogo). 

2 giugno 2017

LIBERTA'

"Ogni secolo ha un proprio spirito che lo caratterizza.
Lo spirito del nostro sembra essere quello della libertà.
Il primo attacco contro la superstizione è stato violento, smisurato. Una volta che gli uomini hanno osato, in un modo qualsiasi, assaltare la barriera della religione, questa barriera, che è la più formidabile e la più rispettata che esista, è impossibile fermarsi. Una volta che hanno rivolto gli sguardi minacciosi contro la maestà del cielo, non mancheranno, in un secondo momento, di dirigerli contro la sovranità della terra. Il cavo che tiene e comprime l'umanità è formato da due corde; una non può cedere senza che l'altra si rompa".
Diderot, 3 aprile 1771

20 maggio 2017

CONSERVANTI

Nella nostra bella Italia alcuni personaggi sembrano ben conservati nella salamoia dell'immortalità politica.
Sarebbe auspicabile, invece, per una società migliore, che anche per chi si interessa di politica, ci sia una nascita, una crescita ed una fine. In un tempo ragionevolmente breve!
Il problema è interpretare la parola "breve".

ACRIS MORSUS

Acris Morsus

I BACI DI CATULLO

"Soles occidere et redire possunt;
Nobis cum semel occidit brevis lux,
Nox est perpetua una dormienda.
Da mi basia mille, deinde centum,
Dein mille altera, dein secunda centum,
Deinde usque altera mille, deinde centum.
..."
"Il sole può calare e ritornare,
Per noi quando la breve luce cade,
Resta una eterna notte da dormire.
Baciami mille volte e ancora cento,
Poi nuovamente mille e ancora cento,
E dopo ancora mille e dopo cento.
..."

ANIMA E VENTO

L'Anima è come il Vento. Entrambi si possono avvertire, ma non si possono toccare.
Il Vento lo sentiamo sulla pelle, ma non riusciamo a trattenerlo. Esso penetra in ogni dove, ma non riusciamo ad evitare i suoi sconquassi. Così come l'Anima.
Non lo vedi, ma lo senti quando ti è vicino.
Puoi sentirlo, ma non puoi limitarlo. Quando è pungente penetra fin dentro le ossa, ma non lo puoi trattenere o espellerlo.
In ogni caso, è bello farsi cullare dolcemente, come una foglia, avvolti dal Vento. Il vento non lo possiamo mai trattenere o possedere per sempre. E' come l'anima. E come l'Anima ama, anche, correre, scappare, volare molto in alto. Senza fermarsi mai.  DOMUS

4 gennaio 2017

STRANIERI

L'Uomo (In forma singola o collettiva), per natura, è un essere vivente che tende a spostarsi, per la ricerca di nuovi siti da conoscere o da popolare. Da sempre ci sono stati, in ogni dove, dei flussi/movimenti dovuti alle più varie motivazioni (Desiderio di conoscenza; Desiderio di potenza; Migliori condizioni di vita; Ricerca di libertà; Fuga dalla guerra / carestia; Fuga da persecuzioni politiche; Ecc). Fame di conoscenza che abbiamo imparato a conoscere anche con lo stesso Ulisse che dopo aver vagato nel Mare Nostrum non ha resistito alla tentazione di spingersi oltre le colonne d'Ercole per scoprire / vedere cosa c'era oltre.
Tali movimenti hanno interessato e interessano, in termini più o meno diversi, tutti i popoli della terra. Il problema, ai giorni nostri, sta nel tipo di approccio tra i migranti ed i nativi. Approccio che ha portato e porta condizioni di conflitto, anche cruento. Diverse sono state le conclusioni in cui sono sfociati detti conflitti. Nel passato (Prossimo e remoto) ed, anche, nel presente. In alcuni casi (Evito di approfondire per non essere tedioso) il conflitto ha portato alla sottomissione dei nativi da parte dei  migranti (E' il caso dei Greci che hanno colonizzato vaste zone dell'Italia meridionale). In altri casi i migranti si sono integrati, adeguandosi, agli usi e costumi dei nativi. In altri casi ancora entrambi i popoli hanno dialogato fra loro con un mescolamento  genetico, sociale, politico. Mescolamento che ha portato (E ci porterà in un futuro non so quanto remoto) all'uomo meticcio (Termine non usato in forma offensiva, ma solo in termini descrittivi). Penso a quanto è successo nel Nord America (Ove i migranti, del Nord Europa, hanno, di fatto, soppresso i nativi), al Sud America, ... ai flussi africani, ... Il problema non è locale (Italia, Grecia, Paesi Balcanici, come si potrebbe pensare guardando ai giorni nostri). E' universale. Basti pensare ai: -Messicani (Verso USA); -Vietnamiti e haitiani (Verso USA); -Europei (Verso USA); -Nord Africani (Verso Francia); -Africani (Verso Italia, Francia, Germania, Europa); -Africani (Verso USA); -Indiani (Verso Africa); -Italiani (Verso Svizzera); -Italiani del Sud (Verso Nord Italia); -Turchi (Verso Germania); -Ecc.
Anche allo stato attuale (Molto tempo dopo le analisi descritte nel "Buio oltre la siepe") bastano delle semplici osservazioni dirette (In Italia o in qualsiasi altro paese occidentale) per rendersi conto che esiste, ed è palpabile, un diffuso rifiuto nei confronti dello straniero (In quanto diverso, non solo in termini di cultura e pigmentazione cutanea). A  prescindere dalle problematiche terroristiche che non hanno fatto altro, a mio parere coscientemente, che esaltare la percezione del suddetto rifiuto. Restando, comunque, nel campo della buona fede penso che il problema principale, nella convivenza fra migranti e nativi, sia di origine culturale. E le persone maggiormente acculturate dell'una e dell'altra sponda, in ogni dove,  dovrebbero adoperarsi per il superamento, con buon senso, delle incomprensioni, legate, spesso, agli usi e costumi originari che il migrante porta con se.  Tra esse: - Per alcuni il rutto dopo il pasto era considerato un complimento per i padroni di casa. Non è così; - Per alcuni popoli asiatici mangiare rumorosamente e aspirare l'aria tra i denti è considerato un complimento. Non è cosa da fare; - In America centrale indicare l'altezza di una persona con la mano tesa orizzontale è considerato un atto offensivo rivolto all'interlocutore.
Tutte queste discrepanze si possono, certamente, superare con atti di reciproca buona volontà. Atti che spesso non si fanno spesso per retrogradi freni inibitori campanilistici e religiosi.

LA VENDETTA

La ritorsione, il desiderio di vendetta, per un grave fatto subito è uno stato d'animo che ha attraversato e attraversa personaggi, eroi più o meno famosi e, specialmente, i comuni mortali. Me compreso. Ma se ci riflettiamo un po ci rendiamo conto che essa rappresenta un vaneggiamento, forse un po infantile, che serve per scaricare la nostra impotenza davanti all'ingiustizia subita. Infatti, non appena il sentimento di impotenza scompare, si attenua fino a svanire anche il desiderio di vendetta. Anche il Conte di Montecristo alla fine, da potente, attenua la sua sete. Anche il soldato ebreo, raccontato da Orwell, dopo la fine della guerra, nel 1945, avrà certamente desiderato di vendicarsi seminando morte tra i nazisti sopravvissuti, ma si è "fermato"  al banale, anche se tremendo, calcio sferrato ad un detenuto già delle SS. Il giovane ebreo passando dalla fase di impotenza (Durante il periodo nazista ha desiderato la morte di tutti i nazisti) alla fase di potenza (Dopo il crollo del nazismo) si è reso conto dell'inutilità della vendetta diretta. Considerando più conveniente lasciare in vita quello che considerava (Ed era) il suo nemico. Ma per fare questo passo nell'ambito mafioso sarebbe necessario che lo Stato (Attualmente incapace ed Inaffidabile) schierasse  i suoi soldati migliori per ridurre all'impotenza i suoi nemici (Ricordando che quando ci sono  due poteri che occupano lo stesso territorio essi o si fanno la guerra o si mettono d'accordo). Ma, forse, senza andare molto lontano, ciò non è possibile anche perché gli alleati per combattere il fascismo hanno pensato opportuno allearsi con  ... i mafiosi. Mafiosi che, oramai, sono ramificati in ogni struttura pubblica di comando esistente.
E, quindi, forse è tutto da ... rifare. 

DOVE STA LA FELICITA'?

Ma, sarà vero che ogni realtà annienta il sogno?
Il posizionamento della felicità nelle circostanze della vita, secondo alcuni pensatori, non sta nel raggiungimento di un fine prefissato, ma nel percorso per raggiungerlo.
Tale concetto ripreso da tanti scrittori e intellettuali non è recente. Risale addirittura all'antica saggezza popolare Giapponese.
In parole semplici:
-Il viaggio verso la meta, pieni di speranza è meglio che il raggiungimento della meta.
-Gli artisti veri tendono a scordare l'opera appena terminata, anche al fine di conservare il desiderio, le emozioni, le paure assaporate durante la concezione.
-George Bernard Shaw esprimeva lo stesso concetto dicendo che porta l'amaro in bocca la realizzazione di un intimo desiderio a lungo cercato disperatamente.
-Hermann Hesse ne  "Il seduttore" afferma categoricamente: "Resisti, bella donna, rendi più severe le tue vesti. Incanta, tormenta, ma non concederti a me!"
-Alfred Adler suggerisce al suo viaggiatore di desiderare il raggiungimento della meta, ma di non arrivare mai.
-Rousseau scriveva alla sua adorata Madame d'Hondetot: "Se voi sarete mia, io vi perderò - perchè vi possederei, proprio voi, colei che io stimo".
In sintesi, nella vita è meglio scegliere mete elevate che mete ragionevoli. E' questo il concetto di vita del "Poveretto chi non ha sogni".

TANGO

Il ballo più elegante che esista, a mio avviso, è il tango. Di natura latino-americana esso racconta della passione struggente del "latin lover" verso l'amata "latinas". Ma non tutti, forse, sanno che al comportamento appassionato e languido di lui fa da contraltare un sorriso ammiccante di lei che implica il rifiuto della benché minima concessione. Con il conseguente distacco dei due corpi già perfettamente danzanti e perfettamente avvinghiati. 

IN SILENZIO

 "Era sera e c'era una silenziosa luna in cielo. Il silenzio era nelle piante, nell'aria, nei tetti delle case, nelle cose. Due gattini erano distesi sul muretto … si avvicinarono e mi si misero intorno … io cominciai a raccontare ... le storie di un mondo che non c'era più e che forse mai c'era stato. Parlavo con loro fra me e me ... Non so da dove cominciai e cosa dissi. Parlavo in silenzio. Nessuno sentiva. Solo i gatti mi ascoltavano con attenzione. Parlavo in silenzio e mi capivano... O forse non era così; non parlavo affatto."
da Omero al faro, di Mimmo Rando, editore Rubbettino

ANIMO ERETICO

Se i tuoi occhi profondi ti invitano a volare,
Se i tuoi occhi guardano il mare nella sua immensità,
Se i tuoi occhi guardano un piccolo fiore con immenso trasporto,
Se essi esprimono gioia, meraviglia, stupore, amore per l'ambiente;
Allora, è certo, sei un animo eretico!