Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

29 agosto 2023

VERGOGNA!!!

 Vergogna, vergogna imperitura per tutti quei paesi, o meglio, per tutti i rappresentanti di quei paesi che hanno avuto, hanno, o avranno la sfrontatezza di apporre una "L" sul passaporto di un loro Cittadino. 
Nessun paese - neppure tra quelli più arretrati e più antidemocratici della terra - ha il diritto di espellere un proprio cittadino! E, ancora di più, quando quel cittadino è un bimbo di sette anni, come ha fatto, vergognosamente, quel paese del Sud-America, non molto tempo fa. E penso a quel Carlitos che si è visto consegnare quel terribile "documento valido per l'entrata in ogni paese, salvo il rientro in Cile". Con quella misteriosa, tenebrosa, "L" riportata, in grande evidenza, sul frontespizio.
Non è assolutamente accettabile mandare all'esilio nessuno. 
Neppure Socrate lo meritava.

Ma come si sarà sentito quel bimbo, di sette anni, che ha sempre considerato quel paese come il suo paese? Certamente già capiva che lui voleva bene a quel paese, ma quel paese (O, meglio, il potere esecutivo di quel paese) non gli voleva più bene. Era come la fine improvvisa, istantanea, inaspettata, incomprensibile di un duraturo amore?
A quel bambino, ormai uomo, per attenuare lo stato di rabbia, di frustrazione, anche parafrasando suo nonno, voglio dire che "uno è di dove si sente meglio".  C'è sempre un posto, sulla terra, disposto ad accoglierti con le braccia aperte.
E quel bimbo ha, poi, capito che può essere suo, anche meglio del primo, il nuovo paese che lo ha accolto, amato, stimato, indipendentemente dal suo credo e dalle sue idee politiche. O da quelle dei suoi genitori.
... Ma, il dolore per la perdita resta sempre sulla pelle e nell'anima.

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