La mancata individuazione e la conseguente impunità dei mafiosi rappresenta il concordato "prezzo del benessere", messo in atto dalle parti solo apparentemente in lotta fra di loro?
Si può ipotizzare l'esistenza, allo stato attuale, di un accordo esplicito (Non tacito) di non belligeranza, come quello messo in atto, nel secolo scorso, in alcuni paesi interni della Locride, fra le forze dell'ordine territoriali e i capi mafia?
A leggere le parole dei soggetti istituzionali (La parte opposta, in genere, non parla. Opera) la risposta sarebbe negativa.
Invece, a leggere i fatti di cronaca la risposta spontanea sarebbe positiva.
La storia parla dell'infamia rappresentata dalle migliaia di persone che, per colpa della mafia, hanno perso tutti i loro sogni nella più totale inerzia e incapacità degli organi preposti dello Stato.
E questi Cittadini, che si sono opposti opposti alla mafia, chiedono e chiederanno, sempre, Giustizia ad uno Stato assente, distratto, incapace, mollusco. Spesso rappresentato da soggetti inadeguati, meglio incompetenti, per colpa o per dolo.
E, allora, che fare? Quale strada seguire?
Le risposte, che si sentono dire da conoscenti e da rappresentanti Istituzionali, sono sempre le stesse:
Dimentica, Metabolizza, Perdona, Riconciliati col mondo mafiosi compresi. Non è il caso di attentare al livello di tranquillità e di pace che la mafia garantisce. Non ne vale la pena. Intanto è passato tanto tempo (Perché è passato tanto tempo? Per colpa di chi? Chi è il responsabile di tale inerzia?), tanto tempo e nessuno starà mai ad ascoltare le tue proteste, le tue denunce, i tuoi strali.
Hanno tutti famiglia.
Questo è il modus operandi nella Locride, nel settore della Giustizia, della Libertà, della Legalità. E il paradosso è che a parlare di questi argomenti sono, quasi sempre, coloro che per istituto sono preposti, senza alcun risultato, alla salvaguardia di tali diritti.
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