L'unica strada capace, idonea, adeguata, per proteggere la ricchezza del proprio Paese (Nel piccolo e nel grande) è quella che protegge chi produce ricchezza.
La mafia col suo operato sbrana, come una belva famelica, gli imprenditori che producono ricchezza. Essa non produce ricchezza diffusa, anzi l'opposto. La assorbe fornendo spiccioli agli affiliati che restano quasi sempre dei "morti di fame", come se ne vedono tanti in giro, e divide la torta del malaffare tra pochi elementi di vertice.
E, per come hanno sempre fatto i dittatori, di ogni colore politico, in tutti i paesi, portano il grosso dei loro denari nelle banche dei paradisi fiscali. E con la nascita di iniziative mafiose imprenditoriali aventi un solo scopo: fare da lavanderia per le entrate illecite.
Lo Stato, allo stato attuale, è, e appare, inerme. Senza alcun barlume di luce dentro il buio tunnel cloacale. E' incapace, per colpa o per dolo, di proteggere gli imprenditori che producono ricchezza e che non sono disposti ad accettare alcuna sopraffazione. Con il conseguente depauperamento della capacità di crescita sociale, economica e morale del Paese.
Con la conseguente crescita di corruzione, lassismo, menefreghismo, burocratismo. E con la conseguente crescita della povertà in strati sempre più larghi della società. Con un incremento esponenziale del numero di Cittadini ai quali lo Stato, in modo diretto o indiretto, ruba la dignità e la speranza in un futuro migliore.
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