Poco tempo fa un magistrato, che è anche politico della nostra Repubblica, su posizioni negazioniste nei confronti della pandemia da Covid-19, ha scritto un libro a cui un altro famoso magistrato ha fatto la prefazione. Una levata di scudi è sorta contro il secondo magistrato perché, secondo molti, non avrebbe dovuto, per il prestigio della carica occupata, fare detta prefazione. Da alcuni altri loro colleghi, poi, è stato proposto il test psichiatrico obbligatorio su tutti coloro che entrano e lavorano nella Magistratura. In linea di massima non sono contrario a tale ipotesi, anche sulla scorta di alcuni pronunciamenti che ho avuto la possibilità di leggere.
Tanto tempo fa ho proposto, ed ora ribadisco la necessità, l'obbligatorietà di un serio test per verificare l'uso di sostanze stupefacenti, per magistrati, parlamentari e rappresentanti Istituzionali Nazionali ed Europei, medici, poliziotti. Con la prescrizione, irrevocabile, della immediata espulsione dal "corpo" di appartenenza dopo la conferma, per due diverse volte, della positività del soggetto. Una tale ipotesi, a mio parere, porterebbe un immediato svuotamento di importantissimi consessi. Nessuno escluso, anche tra quelli compresi tra i Poteri rappresentativi ufficiali.
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