Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

3 marzo 2021

ORGOGLIO DELLE ORIGINI

Qualche settimana fa Romualdo mi ha cercato disperatamente al telefono di Studio. Essendo fuori sede il mio interlocutore ha insistito per sapere quando sarei rientrato e quando poteva fissare un appuntamento urgente. All'ora del giorno stabiliti si è presentato al mio Studio. Era nervoso, stressato, agitato, preoccupato. Aveva anche difficoltà ad espormi il suo problema. Dopo una lunga chiacchierata mi ha detto:

"Sai, sono proprietario di una vecchia casa in gesso dove sono nato ed ho vissuto, fino al matrimonio, con i miei genitori e con mia sorella.

La mia povera Mamma è vissuta in quella casa, che era senza acqua corrente e senza bagno. Poi è morta.

Il mio povero Papà, sopravvissuto alla Mamma, ha visto l'acqua corrente, ma per fare la doccia doveva andare a casa del vicino.

Ora, sai, il comune mi ha ratificato l'avviso per l'esproprio della suddetta casa, che non ho avuto la possibilità, finora, di aggiustare, per fare un "albergo diffuso".

La terribile esperienza della vita vissuta dai miei Genitori, nel passato remoto, mi dovrebbero portare ad una avversione verso quell'umile, povera, bianca casa; invece, da quei muri cadenti in gesso ricevo una forza interiore che mi lega ad essi.

Non riesco a comprendere il motivo per cui il comune debba avere la possibilità di sottrarmi quella casa insignificante per tutti, ma per me di elevata importanza spirituale.

Aiutami a mantenere in vita, nella mia vita, il ricordo struggente della mia fanciullezza e, specialmente, delle condizioni di sofferenza vissute dalla mia Mamma".

Romualdo farò di tutto per evitare che il comune ti porti via quei momenti struggenti della tua esistenza. E, in ogni caso, l'ente locale non ha titolo istituzionale per realizzare alberghi. Diffusi o concentrati che siano. Il giorno dopo mi ha telefonato per dirmi di essere tornato sereno e tranquillo e di essere sicuro che riusciremo ottenere la conferma del suo diritto. 

Ma non era la politica che doveva preoccuparsi di regalare la felicità ai propri cittadini?

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