Mi sono sempre detto e sempre considerato Cittadino del mondo, ma è pur vero che le mie radici si trovano davanti al Mare Jonio. Anche per questo motivo, con rammarico, ultimamente, ho avuto l'occasione di leggere notizie non molto esaltanti di quella terra stupenda, ma gestita, da molto tempo, da persone inadeguate. Faccio di seguito alcune sintetiche osservazioni pertinenti. Media. Una delle cose che mi fa venire l'orticaria è che quando si parla dei problemi della Calabria tante persone sono intervistate per sapere pareri, opinioni, soluzioni ai vari casi. Questa azione, se fatta non superficialmente, ma scavando in profondità alla singola questione è, certamente, di per se encomiabile. La cosa che non accettabile è che ad essere ascoltate, quasi sempre, siano soggetti che non conoscono la Calabria oppure, al più, la conoscono per aver fatto qualche settimana di vacanza nelle acque di Pizzo o di Locri. Ma è proprio difficile, per certi pseudo giornalisti, fare uno sforzo e rintracciare un generico soggetto pensante di Calabria, che conosce a menadito la realtà dei problemi, al quale chiedere come stanno le cose? Perché i giornalisti non usano lo stesso percorso inverso quando parlano dei problemi delle altre regioni d'Italia? Politica. Per vedere il livello qualitativo dei politici di Calabria che si sono interessati delle questioni nazionali, regionali e locali è molto semplice. Basta andare a ritroso nel tempo, in questi ultimi 50 anni, per capire subito come stanno le cose. Sono rare le persone che hanno dimostrato valore ed impegno a sostegno dello sviluppo e della crescita culturale ed economica diffusa della regione. Tra queste rarità mi piace ricordare Mercurio, un Sindaco di Benestare che ha dato tutto se stesso per la crescita dei suoi concittadini. Qualcuno, in passato, a conoscenza di tale impegno altruistico gli ha dedicato una Piazzetta, oramai sconosciuta a molti anche per la scomparsa della targa. Il compito principale di un politico di Calabria, a mio parere, dovrebbe essere quello di spiegare ed applicare che un diritto non può e non deve, mai, passare per un piacere. E' mio diritto, si urlava durante la Rivoluzione Francese, nel 1789! Il Cittadino non deve convincersi che le leggi, per i nemici si applicano e per gli amici di interpretano. Lo status quo non è più accettabile. Giustizia e Libertà. Altre volte e in altri luoghi ho scritto diffusamente della percezione diffusa dell'assoluta mancanza di Giustizia e quindi di Libertà per i Cittadini di Calabria. E non sarebbe neppure tanto complicato fare una lettura oggettiva delle condizioni reali, fare un repulisti diffuso ove necessario e dare i giusti e democratici indirizzi per l'eliminazione delle varie cancrene che ostacolano la crescita di quella eroica comunità. Ma a chi giova questo stato di cose? Sanità. In Calabria la sanità, da sempre, ha mostrato il fianco agli attacchi sulla gestione. Da quando l'antistato ha fatto il salto di livello la sanità ha subito attacchi economici non indifferenti. Certo non è un problema che il singolo cittadino può risolvere. E' necessario che il Potere Esecutivo si faccia parte attiva per la risoluzione dei problemi di sua competenza. L'ha fatto? La Calabria è la prima in classifica per lo scioglimento di enti locali per motivazioni legate a infiltrazioni mafiose. La situazione locale è cambiata? Non sembra. Tempo fa si è parlato molto del problema Ambiente in Calabria. Sono stati nominati, per molti anni, dei Commissari governativi per la risoluzione dei vari problemi. Il passaggio di questi vari signori, il più delle volte burocrati di Stato, non ha certo portato alla soluzione dei problemi. Anzi. Gli Ospedali di Calabria sono pochi, scarsamente attrezzati e gestiti in modo infelice. Questa circostanza porta in se una conseguenza che è sotto gli occhi di tutti. Se hai un mal di pancia ti fai curare in sede, se hai patologie importanti scappi in un ospedale del nord o centro Italia, che, poi, naturalmente, si fa pagare profumatamente dalla regione Calabria. Anche per la Sanità di Calabria il Potere Esecutivo ha fatto ricorso al commissariamento. Da oltre 10 (Dieci) anni la Sanità di Calabria è gestita da un commissario dello Stato, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Quelli che vogliono vedere. Ma se dopo circa 11 anni le cose non solo non sono migliorate, ma sono peggiorate di molto allora vuol dire che c'è qualcosa che non funziona bene, come dovrebbe. Ed allora a cosa servono questi signori incaricati di dirigere un aquilone se costoro hanno, sempre, dimostrato di essere men che zero nel tenere in mano una cordicella?
Tali sistemi di gestione costituiscono delle solide fondamenta per la scarsa fiducia della gente nell'operato pubblico locale e statale. E per sperare nel futuro la gente di Calabria, ancora oggi, ha solo due strade percorribili: a)- Quella dell'emigrazione; b)- Quella che prevede ed accetta di scendere a patti con chi detiene veramente il potere.
Nessun commento:
Posta un commento