Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

20 agosto 2025

MAESTRO DI STUDIO E DI VITA

 Mi capita di andare con la mente al mio tempo all'Università e pensare a quei Professori che hanno lasciato una traccia indelebile nella mia vita professionale.
E, spesso, mentalmente mi porto all'attualità e confronto le diverse figure di professore, della stessa materia, nella loro diversità.
Deduco, senza alcun dubbio, che il vero Professore, il vero Maestro, non è quello che elargisce voti alti, con spensieratezza, magari per portare credito (Fasullo) all'ateneo, ma, invece, è quello che fornisce agli studenti tutti i mezzi, tutte le indicazioni possibili, per farli crescere e, magari, farli diventare più bravi e più geniali di lui.
 I docenti che, intimamente o espressamente, considerano loro stessi come scientificamente, nel loro settore, irraggiungibili, non sono, senza alcun dubbio, dei buoni maestri.
I buoni Maestri sono coloro che sono contenti di sapere di essere stati superati dai propri allievi. Sono coloro che dietro di loro lasciano presenze geniali capaci dei massimi successi.

Pochi sono coloro che hanno esaltato la loro Scuola con l'arrivo di valenti scienziati e premi Nobel. Tra essi ricordo il Prof. Arnold Sommerfeld, vero Maestro della Scuola di Fisica, all'Università di Monaco, che, nella prima metà del secolo scorso, nonostante le difficoltà legate al particolare periodo storico, ha potuto festeggiare ben sette suoi studenti insigniti del Premio Nobel. Egli scrisse un libro scientifico, per mettere a disposizione di tutti, tutto ciò che serviva come guida per lo sviluppo degli argomenti di suo interesse. Libro definitivo dai suoi studenti la "Bibbia di Sommerfeld".
Non ho conoscenza di analoghe capacità nei vari settori della Scienza e della Tecnologia, in Italia.

In Italia questa tipologia di Maestri è alquanto rara. Al contrario, è prevalente la tipologia che tende ad esaltare il proprio ego, secondo loro stessi irraggiungibile. Mostrando il loro elevato livello di presunzione e di megalomania.

Inoltre, mi sembra di aver percepito che il corpo docente di Ingegneria, della mia Università, al confronto con quelli del mio passato, a parità di corso, siano decisamente meno portati a seguire la scia di Sommerfeld e dei loro passati colleghi.

Certamente non sono maestri di vita e di studio questi figuri esistenti, non inventati:
1)-Tutti quei professori delle scuole di Ingegneria e di Architettura che usano, a titolo gratuito, i propri studenti per concorsi di affidamenti professionali (Progettazione, Direzione lavori, Sicurezza, Collaudo) con le PP AA, offrendo ribassi esorbitanti sull'importo a base d'asta. Ignorando che tale comportamento costituisce, tra l'altro, concorrenza sleale nei confronti dei liberi professionisti. Dove si verifica? Mi si dica dove non si verifica la circostanza.
2)-Quel professore Unipi che ha pensato di rubare un'idea palesata, anche se non ancora pubblicata, da un ricercatore in una Università europea, pensando di non venire scoperto e smascherato vista la distanza fra i due atenei. Per sapere che il ricercatore venuto a conoscenza dell'ipotizzata appropriazione indebita ha avuto la sua gratifica nel fare fare una marcia indietro strategica a quel professore ordinario!
3)-Quel professore di una Scuola scientifica del nuovo mondo che durante una riunione operativa con tanti altri colleghi espone una idea innovativa che ha partorito la notte prima (Alle 04 di notte, ha detto inventandosi tutto di sana pianta). Peccato per costui che alla riunione era presente la vera ideatrice di quella idea, che, dopo aver ascoltato attentamente il relatore, si è alzata, ha chiesto di parlare ed ha raccontato a tutti di essere l'autrice di quel progetto appena illustrato dal tizio, poco prima applaudito e osannato.
4)-Quel famoso professore di Architettura che ha fatto sua un'idea progettuale di un suo praticante costretto a restare nell'anonimato. In verità, dopo qualche tempo ha spifferato tutto ai giornali. Ma il praticante è andato nel dimenticatoio, mentre quel progettista è diventato sempre più famoso, con osanna che l'hanno portato sugli altari istituzionali.

   Ne avrei altri di casi di cattivi maestri, ma è meglio fermarsi qui, per non annoiare voi miei quattro temerari lettori.


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