Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

28 giugno 2014

SPERANZA



Mi affaccio alla finestra
e vedo il sole e chiedo:
quante volte ancora spunterai per me?
Il sole mi risponde :
non temere , per molto ancora sorgerò per te.

di Maria Perre, Roma 2012
Ricevo e pubblico, con entusiasmo, a richiesta dell'Autrice, questo desiderio di Speranza. Si, il sole per te sorgerà sempre. Un abbraccio.

IL CICLO DELLA VITA

Attraverso movenze brianzole

Con monti che affogano nelle acque

Quando la luna abbraccia le sue stelle.

E c’è ancora un curato che tentenna sul viottolo sassoso

Che discende.



Il tempo è un giro trepido che scorre.



Attraverso i paesi seminati come gioia di Cristo

Nel fiato corto della brava gente.

Donna, è il tuo canto di pena e di dolore

Nell’acrocoro appeso nei tuoi occhi.



Attraverso il tuo tempo ed il tuo mondo

Per cadere in ginocchio accanto al vento

Che ulula con canti di tristezza.

E la speranza è franta nelle vene.



Attraverso i tuoi sentimenti spaccati dal gelo

Per maledire scioccamente il mondo.

Mille arcobaleni solcano il cielo da punto a punto

E lanciano tinte di colori eterni.



Tutto s’inquieta e freme lungo questi frammenti di speranza.



Attraverso il pianto della mia terra

Col verbo dell’estorsione maledetta.

Ma non mi siederò sulla mina di Roma ...

Deflagrazione.

Ribollimento, e buio.



Attraverserò il mio cuore

Dove s’è tutto curvato per godere il silenzio

Senza suono di voce.


28/06/2014   Carlo A. Pascale
Da qualche tempo CAP ama rappresentare, con le sue belle liriche, come la presente, i sentimenti più struggenti dell'Uomo. E lo fa in modo raffinato. Coinvolgente, come il suo linguaggio forbito e colto;  come il suo acuto sguardo che, spesso, cerca, nei suoi interlocutori, disperatamente,  amore, amicizia e complicità. E' stato così, anche, ieri sera, quando l'ho incontrato, a casa sua, per una lunga chiacchierata. E, stamattina mi ha trasmesso questa nuova poesia per la pubblicazione sul mio blog.
Anche in questo caso l'Autore tende la  mano verso la sua Donna; che non sembra disposta ad accarezzarla.

24 giugno 2014

PISPIGLI, DI CARLO


Piangere e morire per te … 
Altro non chiedo.

Ero tra le tue braccia un re, 
Ora non so chi sono 

E vado
Non so che chiedere a Dio. 
E muoio.

Tutta la strada è tua: 
portami con te.

Ho dimenticato chi sono. 
Forse un uomo che va. 
 
Ecco, mi tolgo le scarpe per camminare a piedi nudi 
Non so quanto sia lunga la strada.

Il sogno era più grande di Dio … 
S'è franto nel silenzio.

Questa via è una maledizione 
Mi porta all'inferno.

Mi siedo a pensarti. 
E ti vedo. 
Splendida.

Se cantano gli uccelli 
E' tempo d'amore 
Li ascolto e muoio.

M'interrogo e mi rispondo 
In modo ossessivo, 
Ma m'interrogo ancora.

Ho il cuore tra le mani. 
Te lo consegnerò 
Al nostro incontro impossibile.

Prendo ad uno ad uno i miei pensieri 
E li frantumo con rabbia.

Sei pazza di onestà. 
Morrai da sola. 
Io sarò andato avanti ad accoglierti.

Ti aspetto ancora: 
Non posso che amarti.

Sei quello che mi basta. 
E sono felice da morire, se mi abbracci.

Una parola 
Due parole 
E poi … la morte.

Questo cielo bianco di sole 
E' un mio regalo.

L'uomo non aiuta mai l'uomo.
Lo uccide.

Alzi la mano chi vuole vivere:
E' tutto mani lo spazio.

Lo so che non mi accetti. 
Ma io sono venuto a portarti il mio cuore.

Ti porto l'ultima goccia di miele. 
Spargilo sulle tue labbra.

Eri la mia terra. 
Ora sto nel deserto, da solo.

Ero sazio di colori. 
Ora sono l'ombra della notte.

Come ti amo io non lo so … 
So però che ti amo. 
Non ridere.

Questo cielo immenso 
Mi accoglie e mi annulla. 

Cado spesso nell'infinito …
Pispiglio: ti amo. 

Lo pispiglio mille volte e più. 
Non senti?

di Carlo A. PASCALE, che mi ha chiesto poco fa di pubblicarla sul mio blog.

"Si tratta, di pispigli appunto. Di cosucce snelle, puntualizzanti, tentatrici. Una posia scritta con il singhiozzo alla gola. O, meglio, di  piccole misure poetiche , dimesse e infuocate, che sembrano lenire l'angoscia e, invece, l'accendono. E' un canto spezzato, singhiozzato, metabolizzato. Fortemente corrosivo. Ogni spicchio della lirica è un momento di dedizione e di affettuosità, fortissima. Inviato a chi aspetta e soffre.Il Poeta pispiglia; non ha più la voce per un canto aperto. Ma chi pispiglia è ancor vivo, ancora voglioso. ancora
credibile
." 
Non riesco a trovare le parole per questo struggente, bellissimo, lamento d'amore. Il Poeta cerca, come un naufrago, disperatamente, di aggrapparsi alla sua Musa. E la sua Musa, come un'onda anomala lo respinge, al largo, senza sentire lo strazio del suo cuore. E, per Lui, il naufragar è dolce, col pensiero delle tenerezze che le rivolgerà ... dopo. 
In corsivo il commento dello stesso Autore.
Carlo, sei un grandissimo Poeta. Il più grande tra i viventi.    

21 giugno 2014

DIO E LE LEGGI

Se Dio fosse vissuto nel mondo di oggi avrebbe i suoi non pochi grattacapi. In tal caso, noi ci troveremmo ancora in Paradiso, mentre Lui dovrebbe rispondere a ricorsi, appelli, rogatorie, prediche, mandati, preliminari, cercando di spiegare, in numerose udienze, la propria decisione di scacciare Adamo ed Eva dall'Eden, solo perchè avevano trasgredito a una legge arbitraria, priva di fondamento giuridico ("Non mangiate il frutto del bene e del male ").

LEGGI E GIUSTIZIA: Prolungare i litigi o risolvere i problemi

" ... aveva passato quarant'anni della propria vita facendo l'avvocato... Fin dall'inizio della carriera aveva perduto l'ingegnua visione della giustizia, imparando subito che le leggi non erano state fatte per risolvere problemi, bensì per prolungare all'infinito i litigi."

REINSERIMENTO

Il carcere è come il manicomio, non corregge, ma, anzi, insegna a commettere altri crimini.
Gli utenti si abituano ad un mondo irreale, dove tutto è consentito e dove nessuno è responsabile delle proprie azioni.
Solo il mondo politico non ha ben chiaro questo concetto. Per ovvi motivi.

METAMORFOSI

"... Albertine non era frivola, leggeva molto quando era sola e leggeva per me quando mi faceva compagnia. Era diventata assai intelligente. Diceva, del resto ingannandosi: << Mi spaventa il pensiero che, senza di voi, sarei rimasta stupida. Non negatelo. Mi avete aperto un mondo d'idee che non sospettavo nemmeno, e il poco che sono diventata lo devo soltanto a voi >> ".
da Precauzione inutile,  di Marcel Proust.

   Cambiamenti indotti che rimodellano la vita: Lettura, Arte, Studio, Portamento, Aspetto, Stile, Comportamento, Vissuto.

COME IL VENTO

Come il Vento della montagna.
Libero!

GABBIONI PER IL RIPRISTINO DEL LUNGOMARE

GABBIONATURE PER IL RIPRISTINO DEL LUNGOMARE DI SIDERNO DANNEGGIATO DALLE RECENTI MAREGGIATE. 
SOLUZIONE ASSOLUTAMENTE INOPPORTUNA (Errata) DAL PUNTO DI VISTA INGEGNERISTICO!
Ad una serie di errori precedenti si somma un altro ancora più madornale. A mio  parere.