-L'euro (Moneta Unica Europea) è stato introdotto, in 12 paesi, in data 01/01/2002, con un cambio (Lit 1936,27 = € 1,00) contestato da molti.
-Le premesse economiche erano basate sul miglioramento, generalizzato, delle condizioni di vita di tutti i cittadini degli Stati d'Europa, aderenti all'UE.
Considerazioni volanti dopo tanti anni dall'introduzione della moneta unica:
+L'euro ha, senza dubbio, favorito e incrementato gli scambi e i viaggi fra i cittadini europei. Con tutti conseguenti vantaggi;
+La gestione dell'UE non è stata all'altezza delle aspettative della gente che credeva, e ancora crede, in questa istituzione.
L'appartenenza di un cittadino ad uno stato membro dell'UE non significa, automaticamente, che esso è ricco o benestante.
Non si diventa ricchi, per decreto, con la sola appartenenza all'Europa.
+L'euro, secondo i principi ispiratori, avrebbe portato benessere e prosperità per tutti i Cittadini UE, ma qualcosa non ha funzionato, o non ha funzionato bene.
Per tutti?
No! Non per tutti.
L'euro ha sortito, a mio parere, un effetto tipo guerra. Infatti, con la sua introduzione si è verificata una negativa circostanza:
I ricchi sono diventati ancora più ricchi e i poveri sono diventati molto più poveri.
L'Europa avrà la forza e, ancor di più, la volontà, la determinazione, per fare in modo che, nel futuro prossimo, si attui una rimodulazione di tale tendenza?
Non mi sembra che ci siano le premesse per una tale ipotesi.
Quindi?
Quindi, i ricchi continueranno ad essere sempre più ricchi e i poveri aumenteranno in numero e saranno sempre più poveri.

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