Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

4 marzo 2024

SCRIVERE

 Amo leggere e amo molto, anche, scrivere. 
Ho scritto del piacere della lettura. Dirò, ora, del piacere della scrittura. Piacere della scrittura ch'è percepito in sfumature, modalità, diverse, in funzione alle caratteristiche personali di chi scrive.

-Per alcuni scrivere è come raggiungere il massimo livello di piacevolezza e di appagamento psichico e, in qualche caso, anche fisico.
-Per altri, scrivere è una sofferenza, spesso dovuta alla ricercatezza di frasi compite, con termini particolarmente dottrinali. In quasi totale assenza di piacevolezza intellettiva.
-Per altri ancora, scrivere è raccontare fatti ed esprimere pensieri e commenti, propri e di terzi. E' mettere in evidenza circostanze, contraddizioni, originalità, curiosità, genialità. Il tutto da fare con la massima spontaneità. Senza pretese letterarie. Per essi, quando si presenta l'ipotesi di scrivere qualcosa, la lucina che si accende nel cervello è subito trasferita dalla penna alla carta (Oppure dalle dita alla tastiera del computer). Senza alcun esercizio di ricerca delle parole. Con piacere e gioia. Spontaneamente. Senza fronzoli. Scrivere, per essi, è così come respirare, bere dell'acqua fresca da un ruscello di montagna. Così è per me, anche con le note di questo mio vecchio blog. Se vi pare.

AMICIZIA

 "Carissimo Mimmo,
sei molto gentile ad aver pensati di mandarmi un saluto, che ricambio di cuore.
Per fortuna (non ho alcun merito in questo), sono in ottimo stato di salute fisica e (penso anche) mentale, tanto è vero che continuo la mia attività professionale e intellettuale come sempre."

Nel ricordo di Giovanni Brino, Professore, Architetto al Politecnico di Torino. Uomo di elevato spessore morale e culturale. 
Mio grandissimo amico. Un abbraccio ovunque tu sia.
Questo uno dei suoi messaggi ricevuti.

"In questo periodo, oltre all'attività architettonica, mi occupo di "Agricoltura in città": un tema di cui mi sono occupato dal 1972-73, seguendo, a Santa Barbara in California., la creazione della prima urban farm  americana, mentre ero all'Università di California a Los Angeles. 
Di ritorno dagli States, per 40 anni, alla Facoltà di Architettura di Torino, ho mobilitato una parte dei miei studenti sugli "orti urbani", mentre l'altra parte veniva mobilitata sul "colore nelle città".     
Mi complimento per tua figlia C... , che andrà alla Sorbona, dove mio s... , che era direttore dell'École Normale Supérieure, in Rue dì'Ulm, insegnava il greco e dove io ho partecipato ad un seminario di geografia umana, proprio sul tema degli orti urbani...
Mio nipote si è laureato in Ingegneria con 110 lode, con una tesi su un tunnel in Austria, dove è stato a fare uno stage per 4 mesi, seguendo la tradizione di famiglia (mio padre aveva una impresa di drilling and blasting, dove ho lavorato per 10 anni) e mio figlio Lo...zo è direttore tecnico della TAV (l'Alta Velocità Turin-Lyon Férroviaire) ed è stato subito assunto a Barcellona dalla maggiore Società di progettazione di infrastrutture della Spagna.
Le tue "chiacchiere" non solo non mi annoiano, ma al contrario mi fanno sempre piacere...
Con amicizia
Giovanni" 

IL TEMPO

 Tanti filosofi e cultori del pensiero hanno trattato e trattano, con studi approfonditi, il significato e il valore del parametro "tempo" nella vita dell'uomo, antico e moderno.
Per il cittadino generico il tempo è, semplicemente, quel qualcosa che lega momenti successivi della vita quotidiana, nella loro concatenazione. 
Per esempio, camminando in città lo spostamento dalla piazza principale, ove ho scambiato, con un amico, dei commenti sui recenti fatti di cronaca, fino al lungo fiume, percepisco il senso del "parametro tempo" legato al fluire, allo scorrere degli avvenimenti, dei luoghi percorsi.

Il tempo è come un fantasma: c'è, scorre (Più o meno veloce, in funzione degli avvenimenti che riguardano il soggetto), ma non si vede. Non è tangibile. E' qualcosa di irreversibile, di irripetibile. Unico.
Il suo scorrere lo si percepisce, esattamente, solo quando c'è la necessità di fermarlo, congelarlo, con tutte le condizioni al contorno.
Di contro appare vuoto, assente, bloccato, monotono, quando non c'è interesse per il presente e per il futuro prossimo. Quando la noia ha il sopravvento sul vissuto.

1 marzo 2024

NOME

 Nella vita l'uomo ricorda, tende a ricordare, solo tutto ciò che ha un nome e tutto ciò che è scritto.
Il trasporto generazionale orale dei fatti e dei pensieri, praticato per necessità nel passato remoto, oggi non ha più alcun significato. Persone, fatti, animali, cose, hanno significato e sostanza nel ricordo solo se esiste la possibilità di fare, immediatamente, il rimando immediato nel senso determinativo, univoco.
Tutto ciò che non ha nome viene, in breve termine, dimenticato. 
Cade nell'oblio, nell'assopimento, più assoluto, nei sentimenti, negli affetti, nei ricordi.
Questo è il motivo principale per cui alcuni detentori del potere esecutivo, in tante parti del mondo, col loro linguaggio forbito parlano di persone avverse usando gli articoli indeterminativi, senza mai usare i nomi. 
Per il semplice fatto che se una persona, una cosa, non ha un nome, o il nome non è riportato, è come a dire, implicitamente, che essa non esiste. E, se essa non esiste, tutto ciò che la riguarda è, speditamente, dimenticato.
Nella vita bisogna avere il coraggio di parlare di tutto usando il nome delle cose. Riferendo fatti e dettagli in modo da focalizzare, esattamente, persone, località, tempo, pensieri, relativi all'argomento.  

29 febbraio 2024

NAVALNYA COME PRIAMO

Alexei Navalny, figlio. In questi ultimi giorni d'inverno i giornali, nazionali e internazionali, tra le altre notizie cruente, ci hanno informato della morte di Alexei Navalny, dissidente russo detenuto in un carcere di massima sicurezza, in Siberia, per reati giudicati di natura politica. Con questa nota non entro nel merito delle accuse rivolte contro questa persona. Non posso omettere dal riferire che egli, dopo la guarigione, in Europa, per le conseguenze di un attacco contro la sua persona, seppur conscio di cosa sarebbe andato incontro, ha scelto di tornare nella sua patria.

Lyudmila Navalnaya, Madre. In seguito alla morte di Alexei la sua Mamma, Lyudmila, 69 anni, coraggiosa, determinata si incammina per la tormentata Siberia, tra il freddo glaciale e la neve, per vedere ed avere il corpo di suo Figlio. Per giorni e giorni questa donna determinata ha, semplicemente, chiesto il corpo del suo Figliolo, già sangue del suo sangue, rifiutando, categoricamente, l'ipotesi del funerale segreto, anonimo, del suo bimbo.
Lyudmila, come il decantato e famoso Priamo, vecchio re dei Troiani, ha avuto il coraggio, l'ordire, di chiedere e pretendere e, infine, ottenere il corpo del figlio. La stessa situazione, la stessa cultura che tiene in alto il significato simbolico della sepoltura.

Priamo, il vecchio re di Troia, si è introdotto, quasi furtivamente, ma con tanta umiltà, nella tenda di Achille, per chiedergli, con orgoglio, coraggio, assoggettamento, da vinto, la restituzione del corpo del figlio Ettore, ucciso in duello da Achille (Semi-Dio). Achille dopo aver ascoltato la richiesta accorata di quel padre si commuove, recupera il sentimento di pietà e restituisce il corpo di quel figlio, reclamato dal padre, per la dovuta sepoltura.

Navalnaya ha gridato la sua richiesta ("Restituitemi il corpo di mio figlio") per tutta la fredda Siberia, per tutta la Russia. E per tutto il Mondo, rifiutando il funerale segreto, come inizialmente richiesto e poi cancellato dal potere. Chi ha una qualche nozione della Cultura Greca o occidentale (Ma, anche, in molti ambiti orientali) sa quanto sia importante, sacrale, sostanziale, la cerimonia della sepoltura. 
Ancor di più quando si tratta di un figlio. 

DALLA PARTE DEGLI ULTIMI

 Intellettuali, Scrittori, Poeti e Lotta di Classe. Confronti fra presente (I ricchi lottano coi denti per diventare sempre più ricchi, con l'aiuto sconsiderato dei poveri) e passato, prossimo e remoto (Studenti, Intellettuali ed operai hanno lottato per l'innalzamento del tenore di vita degli ultimi).  

Ecco come la pensava a proposito un certo Victor Hugo (intellettuale prima che fine scrittore, Francese, di alcuni secoli fa):

"Universaliser la propriété (ce qui est le contraire de l’abolir) en supprimant le parasitisme, c’est-à-dire arriver à ce but : tout homme propriétaire et aucun homme maître, voilà pour moi la véritable économie sociale et politique. Le but est éloigné. Est-ce une raison pour n’y pas marcher ? J’abrège et je me résume. Oui, autant qu’il est permis à l’homme de vouloir, je veux détruire la fatalité humaine ; je condamne l’esclavage, je chasse la misère, j’enseigne l’ignorance, je traite la maladie, j’éclaire la nuit, je hais la haine.

Voilà ce que je suis, et voilà pourquoi j’ai fait Les Misérables".

Ecco, questo io sono, pur avendo solo letto "I Miserabili" struggente monumento dell'intelletto umano, dalla parte degli ultimi.

"Under dog" come diciamo in inglese.

28 febbraio 2024

IGNORANZA SOCRATICA

 Ignoranza. Mediocrità.

La nostra società fatta di certezze assolute sembra sprofondare in un pozzo senza fine. 

So di essere un ignorante socratico. 

27 febbraio 2024

NON APPLAUDITE

Non applaudite, 
non applaudite ...,
è un funerale, 
non una rappresentazione
teatrale. 

Non applaudite ... 
la bara che esce dalla Chiesa. 
Per favore... non applaudite
il feretro di chi la vita
ha sacrificato
nella lotta alla mafia;
solo, abbandonato dallo Stato,
un altro eroe
da commemorare, 
inutilmente, alla memoria.

Non applaudite, 
non applaudite
la ragazza,
il bambino,
l'operoso 
padre di famiglia 
vittime della violenza
o d'incidenti sul lavoro.

Nello sfogo..., comprendo, 
scaturisce intrattenibile 
l'emozione che nell'applauso
accumuna e sfoga. 

Ma... 
la compostezza, 
il rispetto, 
la saggezza, 
la riflessione del silenzio, 
 allo stesso modo, accumuna
e raccoglie
la folla. 

Basta barbarie, 
strascico di un passato
di donne al seguito piangenti, 
è immensamente, 
compiutamente, 
più intenso.

Con il contenimento del dolore...
si lacera l'anima, 
nel sentimento comune, 
e non in un fragoroso
scroscio di applausi.

Non applaudite, 
ma riserbatevi, 
come in una preghiera
interiore,
in un connubio d'amore,
dolore e rabbia. 

In un rispettoso silenzio,
... la morte non si applaude, 
vuole silenzio. 
Non applaudite.

Condivido il pensiero 
di Carlo Senzacore

25 febbraio 2024

VIAGGIARE

 Il migliore percorso culturale esistente al mondo, dopo quello scolastico e universitario, è quello del viaggiare.

Il viaggio plasma, rimodella, i tratti caratteriali dell'uomo. Rimodula, in meglio, i modi di fare e di pensare. Viene fuori un netto cambiamento nel fisico e, ancor di più, nella mente, nella morale. 

Forse, per un mondo migliore si dovrebbero attivare tanti percorsi per fare in modo di far viaggiare i giovani verso altri paesi, verso altre culture.

Ricordo, perfettamente, le parole di mia Mamma qualche giorno dopo il ritorno di Papà, da un viaggio turistico di oltre tre mesi, in terre lontane. "Era diventato cittadino. Aveva perso le sue canoniche abitudini. Era diventato, molto più di prima, propenso allo svago. Pensava di più a sé stesso. Era un'altra persona. Era diverso. Migliore"