Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

8 ottobre 2022

ARIAPORO

Conosco una singolare piazza detta Ariaporo (Ufficialmente denominata Largo della Vittoria), posta nel centro storico di un paesino collinare Jonico Reggino Meridionale, già delimitata da una serie di modeste casette in gesso, a due o tre piani fuori terra, attaccate l'una con l'altra, separate solo da quattro distinte viuzze. Dalle sue viuzze, specialmente da quella in direzione Varraro, arrivano, spesso, raffiche di vento che oltre a portare allegria puliscono la stessa dalla polvere depositata per terra dalle vecchie case contadine in umile muratura.  Era, e in parte lo è ancora, una delle più importanti piazze ove la gente si riuniva per parlare e per discutere delle problematiche della vita. Il forte spopolamento del paesino ha portato il silenzio in quella piazza, già abituata a sentire la gente del luogo chiamarsi reciprocamente dalle finestre per raccontarsi e raccontare momenti di vita vissuta. Molti conoscono la piazza e il nome di quella piazza, forse in pochi sanno l'origine del nome.
- Pòros è il nome di una Divinità Greca. Sì, siamo in Magna Grecia. Il linguaggio dialettale antico era quello greco.
E, secondo la Mitologia Greca, Pòros era lo sposo di Penia, dea della povertà e del bisogno. Dal loro matrimonio nacque Eros, Dio dell'Amore.
 E alcuni personaggi gravitanti in quella piazza, ancora noti e ricordati da tanti, avevano un modo di fare, amavano e usavano un modus vivendi paragonabile a quello delle Divinità Greche.
- Poros è definita una piccola cavità che dall'interno si apre verso l'esterno, in un corpo poroso. Le stradine convergenti nella piazza erano, e sono, come delle feritoie che si aprono verso l'esterno. 
-Porus in latino tardo significa passaggio. Passaggio come quello delle viuzze che portano in Piazza.
- Poros è, anche, una pietra calcarea locale porosa, usata in architettura e in scultura arcaica.
-Poro, secondo Platone, figlio di Metide, è la personificazione dell'ingegno, dell'espediente. E' avido di sapienza e ricco di risorse. E' inteso come abbondanza, ricchezza, risorsa. Quindi, è in contrasto con Penia (Miseria).
Si narra, nel campo mitologico, che, il giorno che nacque Afrodite gli Dei organizzarono una festa in suo onore. Poro, totalmente brillo andò a distendersi nel giardino di Zeus. Dopo il succulento banchetto Penia (Povertà) andò a mendicare alla festa e vedendo Poro - di cui era innamorata - ebbro e addormentato ne approfittò per giacere con lui, sperando di restare incinta. Cosa effettivamente verificatosi.  e fu così che nacque Eros
Piazza Ariaporo è sempre stata la Piazza dell'amore. Quello sacro e quello profano. Dentro e fuori ogni confine. 

Nessun commento:

Posta un commento