Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

13 settembre 2024

MAMMA CARISSIMA

 Mamma carissima, ti vedo e ti rivedo bella e sorridente. Caparbia. E' passato tanto tempo ed ora non hai più motivo di piangere. Pensavi di non avere alcun tipo di rassegnazione al tuo dolore, per i perduti sostegni affettivi, invece, vedi, ti sei convinta che non è così. Il tempo e la ragione e ora anche il luogo ti hanno restituito il sorriso.
Sai rammenterò sempre il tuo sorriso davanti ai successi dei tuoi figli, senza mai porre limite alla tua generosità. 
Ai figli hai dato tutta te stessa. Il tuo affetto è stato senza limite, anche quando dicevi che ti saresti legata al dito qualche battuta che non condividevi. Hai avuto tanta forza nel sopportare la più terribile fonte del tuo dolore di madre. Dolore di madre, privata del suo bellissimo biondo figlio; il primo.

La tua presenza era fatta di sorrisi e di luce. Luce capace di rischiarare il mio volto, facendo cancellare, immediatamente, le mie pene, spesso recondite.
Vedo la tua forza morale nell'affrontare la sofferenza, nonostante la presenza di precedenti cicatrici. Sapevi che il migliore compromesso tra il sentimento e la ragione è sentire il rimpianto ma riuscire a dominarlo, a controllarlo.
Vedo il tuo venirmi incontro col tuo splendido sorriso.
Sei stata donna, ma col bagaglio dei combattenti forti dei loro principi di moralità, col tuo bagaglio di conoscenze di vita, di cultura e di educazione. Cose che qualche volta, sottovoce, mi facevi notare come assenti in alcune persone.
Il tuo ventre gravido, per quello che so, non ha mai messo in secondo piano la tua figura, la tua funzione di madre e di moglie.
Non ti è mai piaciuto usare rossetti e belletti in faccia. Ponevi particolare cura ai tuoi lunghi neri capelli; sempre puliti, perfettamente pettinati, curati con le tue solite trecce che contornavano, come una cornice, la tua testa.

Curavi il tuo abbigliamento come poche, nello stile e nelle cromaticità. I tuoi vestiti erano neri, blu intenso o marrone scuro. Le tue camicette erano, rigorosamente, bianche. Mi sono sempre chiesto, tra il serio e il faceto, se erano i vestiti ad esaltare la tua persona, oppure, molto più verosimilmente, era la tua spontanea bellezza ad esaltare loro. Bellezza ornata dalla tua bontà, dalla tua moralità. Quante volte hai presentato a terzi una fittizia calma del viso; viso seppur rigato da invisibili lacrime.
La calma della ragione, al solo fine di salvaguardare i tuoi affetti, è sempre stata la tua conquista.

Ti piaceva viaggiare, ma non hai fatto tanti viaggi. Avevi il compito di seguire e curare i figli. Ma non hai, mai, rinunciato al tuo mese di vacanza estiva al mare di Bovalino, come consigliato anche dal medico di famiglia. Ricordi? Affittavi una casa al quartiere Borgo posto a pochi passi dal Mare Jonio.
Avevi acquisito una vasta cultura anche se non approfondita. Sei stata maestra anche di vita.
Ricordo la tua capacità e velocità di apprendimento anche per le cose più complesse. Cultura di cui non ti adornavi, come un gioiello da porre sul petto, come facevano in tante.
Sai, quando penso a te non posso non rammentare a tutte quelle persone, che per ovvi motivi non menziono, che hai aiutato e in alcuni casi quasi adottato, per alleviare le loro tristi condizioni di necessità.
Non posso non ricordarti le tante signore alle quali, in gioventù, durante la guerra, come alcune di loro mi dicevano, hai insegnato a firmare, a leggere e a scrivere. Il tutto a casa tua, amichevolmente; per amore.
Hai vissuto con discrezione, con confidenza e con stima reciproca, accanto a tuo marito. Senza rumore, senza pettegolezzi, serenamente.
Questa sei tu, nata, come dicevi sempre a richiesta, il ventuno undici del nove. 
Ciao Mamma.

10 settembre 2024

IL GIUDIZIO DELLA MAGGIORANZA

 La Democrazia, senza alcun dubbio, a mio parere, è il migliore sistema di vita. In tale sistema le scelte pubbliche, in modo diretto o indiretto, vengono effettuate secondo le determinazioni di voto della maggioranza dei cittadini.
Ma, il giudizio della maggioranza spesso è condizionato dall'appartenenza, senza entrare nel merito del quesito, senza alcuna vagliatura.
E la maggioranza non sempre è guidata dal buon senso e dalla saggezza. Spesso tra saggezza e buon senso si inserisce l'interesse privato. La guida è spesso nelle mani dell'interesse di parte.

IL CAMBIAMENTO DI LUOGO

Ci sono eventi, circostanze, vicissitudini specifiche che costringono l'uomo al cambiamento del suo luogo abituale, di nascita o di adozione. All'esilio.  
Esilio che può essere coatto o volontario. Nel primo caso si è davanti all'espulsione forzata dal luogo; nel secondo caso il cambiamento di luogo è una forma edulcorata dell'esilio.
Il cambiamento di luogo, in ogni caso (Enea, Pitagora, ...), richiede una grande forza necessaria per mettere da parte il proprio passato (Beni, affetti, luoghi cari, amicizie) e ricominciare, piano piano, ex-novo, dall'inizio.
Tale cambiamento porta con sé perdita economica, sociale, culturale. Perdita che non sempre si riesce a recuperare e ripristinare durante la rimanente vita.
Essere costretto al cambiamento di luogo è un po' come essere privato del concetto di appartenenza a un territorio, a una società. A una patria. Oltre che di luoghi (Belli o brutti che siano), di amori (Passati o presenti), di fatti storici che, in ogni caso, appartengono all'esiliato. Tutte cose che, inevitabilmente, sono adesi in tutti i pori della pelle.
Ma, nonostante tutto ciò, bisogna fare il percorso imposto con forza e con determinazione. Senza lasciarsi travolgere dal sentimento malinconico, che porterebbe, inevitabilmente, stati di depressione e di smarrimento.

Varie sono le motivazioni che portano a tale cambiamento, ma, in tutti i casi, gli effetti sono quasi sempre analoghi.
L'esilio (Aspetto estremo dell'impossibilità di essere "profeta in patria") trova fondamento nel non voler essere pecora belante in una mandria guidata da un cane che all'occorrenza abbaia rabbiosamente e fa vedere i denti. Trova supporto nel non voler andare a genio al popolo (Meglio, al capo-popolo), per il semplice fatto che esso non è disposto ad esaudire e accettare, eventualmente, la volontà altrui. Perché quello che il popolo vuole esso, persona pensante, non è sicuro di volerlo. Anzi, non lo vuole. Lo rifiuta.

QUANDO?

Quando? 
L'elevato grado di maturità è sinonimo di imminente declino.
Quindi, per allontanare il più possibile il Quando (Morte) è necessario, a mio parere, allontanare l'asintoto della saggezza e non fare esaurire, mai, la Crescita culturale, sociale, economica.
La presenza di impegni importanti porta a non essere pronti per il salto. E, quindi, lo si rimanda.

FIGLI

 Figli? 
Sì? Perché mettere al mondo figli?
La perpetuazione della vita avviene con la nascita di figli. Essi possono essere: belli, ma anche brutti; molto intelligenti  o poco intelligenti. Possono essere: tanti o pochi; salvatori della patria o traditori. Possono portare ai genitori orgoglio e considerazione oppure onta e vergogna.
I genitori danno la vita ai loro figli, senza consultarli (Loro dicono), ma una volta arrivati dicono di voler vivere la vita. Nonostante tutto.
La vita, infatti, è una continua lotta tra il bene (Gioia) e il male (Dolore). E' costituita, prevalentemente, da una lunga serie di avversità, che concedono solo brevissimi momenti di pace; al più di tregua.
In ogni caso, la norma vuole che siano i figli a dare l'elogio funebre dei genitori, ma, ci sono stati casi in cui il funerale di un figlio sia stato seguito dai genitori. Questa è un'evenienza terribile che nessun genitore dovrebbe mai vivere.

TOLLERANZA

 Tolleranza, sopportazione, una dote poco diffusa nella società attuale.
L'uomo, nella vita quotidiana, è sottoposto ad una serie di attacchi, pressioni, le cui reazioni sono variabili da soggetto a soggetto.
Spesso per il quieto vivere il soggetto aggredito ci passa sopra, tollerando l'azione, seppur infame.
Perché esiste questa condizione diffusa di intolleranza? Esiste un nesso tra la sfiducia nelle Istituzioni e l'intolleranza?
Essere tollerante può voler dire essere fiducioso nello Stato?

Alcuni uomini sono stati assunti a simbolo per la sopportazione di attacchi gravissimi.
Tra essi:
- Scevola ha sopportato il fuoco;
- Bruno ha sopportato il rogo;
- Regolo ha sopportato la croce;
- Socrate ha sopportato la cicuta;
- Rutilio ha sopportato l'esilio.

MARE JONIO


 

CLESSIDRA

 Il passato è certo, il presente è corto, il futuro è incerto.
Ogni giorno l'uomo aspetta l'alba del nuovo giorno dimenticando che ogni nuovo giorno si muore un poco. 
Ogni nuovo giorno toglie una parte della vita. Quindi, ogni giorno deve essere vissuto intensamente, senza rimandi al futuro.
L'ultima ora dell'esistenza umana non è la sola a causare la morte. Essa è solo quella che la porta a compimento.
Si può affermare, come diceva qualcuno (Seneca), che nella vita 
"la miglior fortuna è non nascere"?

APOCALISSE

 Il mondo da molto tempo è stato creato, ma verrà il momento in cui esso raggiungerà la fine?
L'apocalisse, rilanciata da Giovanni, il Battista, rappresenta il diffuso senso di catastrofe che coinvolge tutto il mondo. Un succedersi  continuo di grandi eventi disastrosi, tragici. 
La scienza ha previsto la fine del mondo, ma tale data è, per fortuna, molto lontana dai giorni nostri.

Se la fine del mondo ci sarà, come sarà?
Immagino qualcosa del genere:
-Distruzione delle grandi città;
-Maremoti distruggono le coste;
-Grandi montagne sono spianate da eventi tellurici;
-Emersione di nuove grandi montagne;
-Tanti mari scompariranno inghiottiti dalla terra;
-Fiumi lunghissimi saranno deviati dai movimenti della terra;
-Le comunicazioni saranno interrotte;
-Vaste voragini ingoieranno tante città;
-Terremoti mai visti squasseranno la terra;
-Gas pestilenziali ammorberanno l'aria intorno alla terra;
-Inondazioni immense copriranno le terre emerse;
-Incendi immensi bruceranno il mondo animale e quello vegetale
-Le stelle si scontreranno con altre stelle, con un fuoco universale.

E verrà l'estinzione; e da essa verrà un'altra epoca rinnovata, diversa, magari migliore, con a capo, non più l'essere umano -estinto - magari una specie del mondo animale. Le api, per esempio.
Come Dio vorrà. 
Non è dato sapere il Quando, ma in molti sostengono che ci sarà!
Riflessione per un maggior impegno verso il rispetto della natura.

INDISPENSABILE?

 Il mondo attuale (E, forse, anche quello del passato) è pieno di gente che si considera indispensabile pur non essendolo, in alcun modo. Spesso di tratta di veri e propri palloni gonfiati, capaci di pensare, solo, alla propria utilità.
C'è una forte presenza di questi soggetti nell'ambito politico amministrativo, senza esclusività territoriale. 
   Qualcuno dovrebbe insegnar loro che nella vita siamo tutti utili, ma nessuno è indispensabile. L'Italia non ha mezzi, norme e determinazione per far ciò. 
Anzi, è fortemente attrezzata per stimolare la crescita di questi soggetti, spesso essendo, semplicemente, degli utili idioti.

UN GIOVANE

 Era dinamico, vispo, intraprendente. Di buona struttura fisica e grande disponibilità. Forse era un po' timido; caratteristica che ha perso strada facendo. Era un ragazzo di rara bellezza. 
Era, ed è ancora, con lo sguardo glauco.
Alle numerose ragazze tentatrici non diede motivo, a nessuna di esse, di sperare in un rapporto speciale. 
E, quando la civetteria bonaria di qualcuna di loro si spingeva fino al tentarlo allora diventava rosso come un papavero, come se l'esser piaciuto fosse stata una colpa.
E' rimasto, fino alla maturità, nella casa della madre, benché avesse una casa propria, per non lasciarla sola, per poterle stare vicino, per quanto possibile.
Ed anche dopo, quando poteva andava a cenare con lei.
   L'uomo si identifica con la sua anima, non con il suo corpo.

VITA

 Nella vita nulla piace di più di ciò che si è perduto.
Questo atteggiamento ci fa essere di parte, quindi ingiusti, nel raffronto fra le cose (Persone) rimasteci e le cose (Persone) che ci sono state sottratte. Il buon senso ci spinge a guardare con sicurezza verso la persone o le cose che ci stanno accanto.
Cornelia, figlia di Scipione, madre (12 figli e altrettanti funerali) dei Gracchi, con orgoglio e forte carattere affermava:
"Mai dirò che non è stata fortunata la madre dei Gracchi!"

LIBERTA'

 "Non è un peso la schiavitù se ci si stanca del padrone.
Mi sei cara, vita, grazie alla morte", 
diceva Seneca.

LA VITA OLTRE LA MORTE

A tutti i bambini mai nati. 
La morte può essere considerata liberatrice?
Esiste, per l'anima, una vita oltre la morte?
"Vuoi sapere dove giacerai dopo la morte? Dove giacciono gli esseri (Bambini) non nati.
La morte è una liberazione da tutti i dolori. Essa è l'invalicabile limite dei nostri mali. E' lei a ridarci quella pace ove eravamo immersi prima di nascere".

Con la "fuga" dai confini della schiavitù, secondo qualcuno, l'uomo:
-E' accolto in uno stato di pace profonda, eterna;
-Non sente la paura della povertà, né il rovello della ricchezza;
-Non sente il pungolo della passione che logora l'animo nel piacere;
-Non sente l'invidia per la fortuna altrui;
-Nessun insulto viola le sue orecchie;
-Non assiste a sventure pubbliche o private;
-Non è ansioso del futuro;
-Non è legato alla casualità degli eventi.
   Finalmente quell'uomo è tornato ad essere un uomo libero. 
Come, insieme, ai  tanti bambini mai nati.

Il corpo si deposita nella terra; l'anima, in quel momento, vola in cielo.
Spesso andiamo a far visita al sepolcro di un caro, ma lì non c'è più nessuno, nulla d'importante. Solo ossa e cenere; vesti e altri indumenti. Lui non è più lì. E' fuggito, scappato, integralmente, "senza lasciare nulla di suo in terra". Dopo una breve sosta è andato via, è salito in alto nel cielo e vola, sorridendo beato, con le altre anime. 
Accompagnato da qualche anima amica guarda, incuriosito, le orbite delle stelle vicine senza mancare di lanciare uno sguardo distratto verso la Terra. Percependo un'immensa sensazione di Bellezza. E' l'effetto dello sguardo da un posto in alto, molto in alto nell'universo.

CORSICA

 Altre volte ho scritto di questa isola e dei corsi, con profonde radici toscane, acquisita, furbescamente, dai francesi, non molto tempo fa.
Ma essa come è descritta dai letterati?
Seneca la definisce così.
"Selvaggia, con scoscese rupi. Sinistra, desolata nei suoi luoghi deserti.
Non produce frutti in autunno; non da messi d'estate. Nessun germoglio allieta la primavera piovosa e nessuna erba cresce sul suo suolo maledetto. Pane non v'è, non un sorso d'acqua, non il fuoco estremo.
Due son le cose che ci sono qui: l'esiliato e l'esilio".

Naturalmente le cose, ora, son cambiate. L'agricoltura è presente. La bellezza selvaggia del posto ha sempre il suo fascino. E tanta gente ha lasciato volontariamente la propria patria per vivere serenamente in questo luogo. Oggi, più che mai, questo gioiello è vissuto da gente che è il risultato dell'incrocio delle innumerevoli culture e popolazioni che nel corso dei secoli hanno percorso, col ramoscello d'ulivo o con le armi, il Mediterraneo.

7 settembre 2024

COME L'ULTIMO GRADINO

 Amore, oggi il tuo nome
al mio labbro è sfuggito
come al piede l’ultimo gradino…

Ora è sparsa l’acqua della vita
e tutta la lunga scala
è da ricominciare.
T’ho barattato, amore, con parole.

Buio miele che odori
dentro i diafani vasi
sotto mille e seicento anni di lava –
ti riconoscerò dall’immortale
silenzio.

Nosside, Locri
IV – III secolo a.C. circa. 

4 settembre 2024

CONOSCI TE STESSO

 Te stesso e la vita.
Nella vita le cose che si apprezzano e quelle che si disprezzano con la morte diventano un mucchio di cenere. 

Per conoscere bene la vita è necessario conoscere se stessi. E, quindi, domandarsi "cos'è l'uomo?"
L'uomo è un fragile, sinuoso, vaso di porcellana. Con tanta debolezza, "privo di difese naturali, bisognoso dell'aiuto altrui, esposto agli oltraggi della fortuna".
È debole davanti al caldo, al freddo, alla fatica. 
Tutto ciò che gli è indispensabile per vivere (Cibo, bevande, lavoro ...) gli può essere fatale.
Egli irrompe nella vita col pianto e resta sorpreso con la morte quando è proteso verso il futuro, che pensa gratificante.
"La brevità della vita ci vieta di dare inizio a una lunga speranza" (Orazio). 

ELOQUENZA

 Per fare presa sulla psiche del tuo interlocutore hai bisogno di possedere una buona capacità di eloquenza. 
Di retorica. 

ELABORAZIONE DEL LUTTO

 Il lutto per una persona cara è come una ferita. 
Le ferite, quando sono fresche di sangue, possono essere di facile guarigione; quando, invece, sono incancrenite per la guarigione è necessario scavarle, frugarle, cauterizzarle, ma, in ogni caso, sono di difficile e lunga soluzione.

Tra particolare e generale. 
La mia, a distanza di 25 anni, è una ferita del secondo tipo. Ancora sanguinolenta. Senza alcuna remora a parlarne di essa e di Lui. 
Anche se cerco di farlo in assenza di  giovani familiari.
Parlo di lui e sollecito a che se ne parli, in pubblico, con lo specifico fine di ottenere Giustizia. Pur sapendo ch'è cosa ardua. Per il tempo trascorso - perso - senza alcun risultato, per la manifesta incapacità di coloro che erano preposti alla bisogna.
So ch'è buona cosa, per me stesso e per gli altri affetti, comportarmi da forte, in questa fase della vita.
So che il buon pilota si vede nella tempesta, col mare agitato e col vento a prua. Con tante avversità superate e altre da superare. 
Non mi sono piegato e non lo farò. 
Sono stato e sono coi piedi ben piantati per terra, al fine di sostenere i pesi che mi son caduti, e mi cadranno, addosso. E non mi faccio atterrire dai vari attacchi. 
Non posso rinunciare alle lacrime, ma se non ne posso fare a meno lo faccio in privato. Senza coinvolgere nessuno. Agli altri voglio trasmettere serenità di vita.
Il destino non si modifica con le lacrime, col pianto, con la sofferenza. Condizioni che in certi casi portano piacere ai barbari avversari. 
Sono conscio del fatto che la morte non ha, mai, restituito quel che si è presa. Mi sono rialzato dalla caduta, con la mente lucida. So quel che voglio. E lo otterrò, senza alcun dubbio, prima poi.
So di essere alla guida di una nave, su un mare in tempesta, ma so che le mie mani sono vive e serrate al timone, per la guida verso un porto sicuro. Le vele non resteranno mai in balia del vento. Né, tantomeno, abbandonerò mai la nave nella tempesta.

L'elaborazione del lutto, in patticolar modo per fatti di elevata tragicità, è strettamente legata alla singola persona, al suo essere, alla sua cultura.
Ogni persona vive il proprio dolore non in funzione di quanta sofferenza sente, ma in funzione di quanto essa ha deciso, implicitamente, di soffrire.
Il lutto, il dolore, la sofferenza sono come la povertà. Ogni persona la vive a modo proprio, in funzione della propria esperienza di vita (Sociale, economica, culturale).

Il dolore, qualunque sia la sua origine, è rappresentabile analiticamente come una funzione continua decrescente, di secondo o terzo grado, tendente a zero al tempo infinito. 
La variabile tempo è l'unica cosa capace di fiaccare, indebolire, ridurre il dolore. Essa rappresenta il sedativo più efficace per questo problema. Forse l'unico.
Ogni volta che la mente pensa ad altro, di nascosto, inconsciamente porterà via un pezzettino di quello status. Fino a quando non resteranno che le briciole, alle quali si guarderà con un sorriso.
Lì si capirà, si sentirà, la vicinanza all'asintoto.

Il lutto è un fatto strettamente personale e, in quanto tale, non dovrebbe trovare elementi esteriori espliciti da condividere con altri (Chiunque essi siano). Quindi niente abbigliamento di specifico colore, niente elucubrazioni rituali, nulla.

La fine della sofferenza per un lutto, quando non interviene la ragione, arriva, sempre, col tempo.
Per essere forti davanti al dolore e non trovarsi impreparati, secondo Anassagora, è necessario premunirsi anticipando e analizzando tutte le possibili tristi evenienze (Guerra, morte, tortura, esilio, naufragio). Si è più forti se si è preparati nelle più terribili avversità ipotizzabili.
"Può capitare a chiunque ciò che può capitare a qualcuno!
Toglie forza ai mali presenti chi li ha previsti in anticipo".