La vera forza di un uomo sta in ciò per cui si batte e si inginocchia.
E' la forza che alberga nell'umiltà, nell'amore.
In tutto ciò che riesce a smuovere le montagne.
E' forza sovrumana quella che manifesta, umilmente, quel mendico, già re (Priamo), che arrivato davanti a colui che gli ha portato tanto dolore, gli dice:
"Abbi pietà di me.
Ho sopportato quello che nessun altro mortale ha sopportato: portare alla bocca la mano di colui che ha ucciso mio figlio ..."
L'altro (Achille) lo aiuta ad alzarsi, lo abbraccia e piange insieme a lui.
E questo, per la giusta sepoltura di quel suo figlio (Ettore), è un grande atto d'amore, al di sopra di qualsiasi guerra.
Per quanto possibile, nella vita l'uomo dovrebbe cercare di restare lontano dalle lacrime delle donne e dai loro difetti.
Pena il coinvolgimento affettivo.
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