L'uomo, vivente, è caratterizzato da un corpo, con le sue specifiche peculiarità, e da un'anima.
Dal momento della nascita al momento della morte anima e corpo sono legati in stretto connubio. Il corpo può essere, in qualche modo, leso da terzi; l'anima, invece, è inviolabile. Nessuno può disporre di essa.
Il corpo, in sintesi, può essere considerato carcere e catena dell'anima.
Solo con la morte l'anima è libera dalla catena e dal carcere che la tiene legata al corpo.
Una vita serena e appagante non può che avere come presupposto il contestuale stato di gioia del corpo e della mente.
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