Le opere dell'uomo sono, per natura, caduche. La loro durata è variabile, in funzione di alcuni parametri (Tempo, Materiali, Luogo, Agenti esterni) che agiscono su esse.
Nulla è eterno nell'universo, eccetto l'universo. E, neanche l'universo se si dilata, di molto, la variabile tempo. Universo che di per se non è immobile, come si poteva pensare nel passato remoto) e, in quanto tale, soggetto a rimodulazioni con lentissimi processi evolutivi.
La natura col tempo tende a distruggere tutto ciò che l'uomo ha creato.
Tale azione disgregante, naturalmente, è più efficace per alcune opere e meno efficace per altre.
Esistono nel mondo delle opere di straordinaria bellezza che sono state capaci di sfidare il tempo, di opporre estrema resistenza all'azione distruttrice della natura.
La loro bellezza, riconosciuta e tramandataci, dopo tanto resistere, in molti casi, è stata costretta a soccombere. Per il principio che niente dura in eterno e solo poche cose durano a lungo.
Tutto ciò che ha avuto un inizio umano avrà una fine, più o meno lunga. E' solo questione di tempo.
La distruzione può essere di natura (Terremoti, Maremoti, Agenti atmosferici,...), o messa in atto dall'uomo (Guerre del presente (Russia c Ucraina; Medio Oriente; Africa) e del passato (Distruzione di Troia ad opera dei Greci; Distruzione di Cartagine, di Corinto e di Numanzia, da parte dei Romani)).
L'azione distruttiva non ha risparmiato, o fatto solo parzialmente, quelle che sono state definite le "Sette meraviglie del mondo antico".
1. Il Mausoleo di Alicarnasso (Tomba di Mausolo).
Tomba fatta costruire da Artemisia per il marito. Bodrum, Turchia. 350 a C. Distrutto da un terremoto. Dimensioni: Lunghezza 18 m; Perimetro 440 m; Altezza 11 m. Con 16 colonne
2. Il Tempio di Artemide (Diana) ad Efeso.
Stile Jonico. Asia minore, Turchia (Già Grecia). 50 km da Smirne. Molto elegante. Distrutto e ricostruito alcune volte.
3. I Giardini pensili di Babilonia.
Anno 600 a C. Mesopotamia (Iraq). Costruiti dal Re Nabucodonosor II. Con acqua derivata dal fiume Eufrate.
4. La Statua di Zeus ad Olimpia.
Alta 12 m. Area occupata: 10 x 6 = 60 mq. La testa di Zeus sfiorava il soffitto del Tempio. La statua di Zeus era avvolta in un mantello ricoperto d'oro. Costruita da Fidia nel 432 a C, all'interno della navata centrale del Tempio di Zeus, nella città dei giochi olimpici. Grecia. Oggi sono visibili solo i ruderi del Tempio.
5. Il Colosso di Rodi (Statua dedicata al Sole - Helios).
Alta 32 m. Era posto all'ingresso del porto dell'isola di Rodi. Grecia. Era in pietra rivestita totalmente in bronzo. Fungeva da faro e rappresentava il Dio protettore Helios. Costruito in 12 anni, finito nel 293 a C. Distrutto da un terremoto nel 226 a C.
6. Il faro di Alessandria (Isoletta di Faro, in Egitto).
Era il simbolo della città. Guida dei naviganti verso l'Asia Minore, l'Italia, la Grecia. Alta 134 m. Interamente ricoperta di specchi in bronzo, per riflettere la luce del sole. Da allora si diffusero i fari in tutto il Mediterraneo. Distrutto da due terremoti nel XIV secolo.
7. La Piramide di Cheope in Egitto.
Detta anche Grande Piramide di Giza o di Khufu. E' la più antica delle Meraviglie e la meglio conservata. Costruita nel 2560 a C (Qualche studioso parla del 3341 a C). Alta 146 m, portati a 138 m. Tomba del faraone Cheope.
Opere tutte di straordinaria bellezza indipendentemente dalla posizione in elenco sopra riportata. Qualcuna delle suddette opere è esistente e funzionale, altre sono andate totalmente distrutte, altre sono parzialmente estinte.
A conferma che nella vita tutto è destinato a finire. Solo le Meraviglie durano più a lungo. Niente dura per sempre. Quello che varia è il modo di essere e il modo di finire.
Nessun commento:
Posta un commento