Te stesso e la vita.
Nella vita le cose che si apprezzano e quelle che si disprezzano con la morte diventano un mucchio di cenere.
Per conoscere bene la vita è necessario conoscere se stessi. E, quindi, domandarsi "cos'è l'uomo?"
L'uomo è un fragile, sinuoso, vaso di porcellana. Con tanta debolezza, "privo di difese naturali, bisognoso dell'aiuto altrui, esposto agli oltraggi della fortuna".
È debole davanti al caldo, al freddo, alla fatica.
Tutto ciò che gli è indispensabile per vivere (Cibo, bevande, lavoro ...) gli può essere fatale.
Egli irrompe nella vita col pianto e resta sorpreso con la morte quando è proteso verso il futuro, che pensa gratificante.
"La brevità della vita ci vieta di dare inizio a una lunga speranza" (Orazio).
Nessun commento:
Posta un commento