Amore, oggi il tuo nome
al mio labbro è sfuggito
come al piede l’ultimo gradino…
al mio labbro è sfuggito
come al piede l’ultimo gradino…
Ora è sparsa l’acqua della vita
e tutta la lunga scala
è da ricominciare.
T’ho barattato, amore, con parole.
Buio miele che odori
dentro i diafani vasi
sotto mille e seicento anni di lava –
ti riconoscerò dall’immortale
silenzio.
Nosside, Locri
IV – III secolo a.C. circa.
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