Il concetto di potere è stato, dettagliatamente, studiato da tante menti raffinate. Una di queste ci ha lasciato una pietra miliare che, anche dopo circa cinque secoli, è consultata, analizzata, studiata, in tutto il mondo. Parlo di Macchiavelli e del suo libro "Il Principe", del 1513.
E' uno dei libri più letti, studiati e applicati da quasi tutti i potenti della terra. Da Carlo V, al re Sole; da Churchill a Stalin; da Hitler ai mafiosi moderni.
I potenti reali hanno bisogno di tenere sotto controllo, sotto giogo, le masse.
Detiene il potere su un territorio chi riesce a controllare, in modo radicato, diffuso, quel territorio, in modo di vedere e sentire tutto ciò che in esso avviene.
La perdita del controllo sulla zona d'interesse, implica, inequivocabilmente, la perdita del potere e una nuova lotta per la sua conquista.
In tanti territori del nostro povero Paese il controllo del territorio è quasi totalmente (Oltre il 90%) nelle mani della mafia, nella più totale indifferenza e assenza da parte dello Stato (Latitante, se non colluso).
Il potere, per sua natura, tende a corrompere.
Il potere assoluto corrompe assolutamente.
Lord Acton
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