Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

11 settembre 2023

PASSERELLA IN COLLASSO

 



 Qualche giorno fa questo Ponte Strallato, con pochi tiranti, anzi, più esattamente, Passerella pedonale, in Emilia Romagna, è crollato in fase di Collaudo. Durante la Prova di carico. 
La Passerella, recentemente eseguita, era già stata (Illegittimamente) aperta al pubblico transito. La prova di carico era stata programmata con l'uso di recipienti pieni di acqua fino al carico utile equivalente alla folla compatta. 
Secondo le notizie riportate dai giornali il Ponte strallato asimmetrico ha avuto un comportamento statico senza problemi fino a quando il carico utile era attestato intorno a 250 kg/mq. Poi, quando il carico utile è arrivato intorno a 370 kg/mq ci sarebbe stato il cedimento di un "ramo" di sostegno dei tiranti e il collasso totale della struttura.
Osservazioni oggettive dalle foto esistenti in rete:
1)- Impalcato. Non sembra adeguatamente stabilizzato nel piano verticale anche per la presenza di pochi stralli. L'impalcato si presenta con la controventatura di piano (Elementi di scarsa sezione sono quelli che appaiono in foto) presente solo nelle due maglie centrali!!! E' totalmente assente nelle altre maglie. La controventatura di piano deve essere presente in tutte le maglie d'impalcato. Sempre! La sezione delle travi d'impalcato appare dalle foto inadeguata per le azioni flessionali e torsionali.
2)- Stralli. Dalle immagini risultano pochi stralli e di sezione modesta. La loro presenza non è certamente sufficiente per la stabilizzazione della struttura nel piano verticale.
3)- Puntone. La sezione del puntone appare, assolutamente, inadeguata per la lunghezza del Ponte.  Da un suo "ramo" sarebbe partito l'innesco di collasso.
4)- Mantenimento della forma. Il Ponte era, quindi, privo della capacità necessaria per mantenere la forma sia nel piano orizzontale (Mancavano le croci di Sant'Andrea), sia in quello verticale (Non erano presenti elementi strutturali capaci di garantire il mantenimento della forma nel piano verticale). Lo schema statico di calcolo sarà stato quello di una trave appoggiata con dei vincoli elastici presso i tiranti (Stralli). Ma, se per un motivo qualsiasi lo schema statico smette di conservare la forma iniziale, la struttura tende ad destabilizzarsi con svergolamenti, deformazioni di natura dinamica e conseguente collasso strutturale globale.
5)- Azione torcente. Il Ponte, in fase di applicazione del carico, è andato incontro ad una forte azione torcente che ha destabilizzato l'impalcato lungo tutta la sua lunghezza. Tale azione destabilizzante può essere stata incrementata dall'eventuale movimento delle taniche e dall'acqua stessa in esse contenuta, che rappresentavano il carico utile (Folla dinamica compatta).
6)- Carico utile. Non è dato sapere quale sia stato il carico utile di progetto. In ogni caso non è osservazione seria quella che afferma che l'applicazione di un minor carico utile, in fase di prova di carico, avrebbe evitato il collasso della struttura.
E' appena il caso di precisare, che secondo le norme tecniche dei paesi più evoluti il carico dinamico staticizzato della folla compatta sulle strutture è, ragionevolmente, fissato in 400 kg/mq (Presenza di quattro persone da 100 kg/cadauna, in un'area pari a un metro quadrato).
   Conclusione. 
a)- I Ponti Strallati (Simmetrici e Asimmetrici), in questo periodo storico, vanno molto di moda, ma la loro progettazione richiede un bagaglio di conoscenze (Non solo informatiche) e di sensibilità ingegneristica al di sopra della norma. E, in quanto tali, difficili da riscontrare. I Ponti strallati sono portatori di elevata deformabilità. Sono come i ponti di liane fatti nelle foreste.
b)- Sarebbe stato molto più semplice e molto più economico optare verso una soluzione strutturale semplice e sicura ricorrendo all'inserimento di due pile ai margini dell'alveo e con il ricorso ad uno schema statico: a trave continua su 4 punti di sostegno (Appoggi e cerniera), a 4 travi semplicemente appoggiate; a una trave Gerber; ecc. Con la possibilità di portare ancora di più verso l'alto il franco idraulico.    

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