Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

21 marzo 2023

PUBBLICITA'



 La pubblicità è l'anima del commercio, si diceva tempo fa. La cosa più importante, nel commercio e in tante altre cose della vita attuale, non è il valore reale di ciò che si compra, ma il valore apparente che la pubblicità riesce a conferire al prodotto in vendita. Indipendentemente dalle potenzialità dello stesso. 
E' pur vero, poi, che la pubblicità è condizionata dal livello culturale di coloro che operano nel settore, i quali, a loro volta, tendono a manipolare le cose in funzione del loro credo, dei loro convincimenti, dei loro obiettivi.
A tutti coloro che hanno avuto la possibilità di girare il mondo, per esempio, non sarà sfuggita la differenza fra il modo di fare pubblicità in Italia (E in parte, anche, in quasi tutta Europa) e negli USA. Ed è una differenza che si può percepire anche con la sola lettura di giornali, riviste tecniche, notizie sui social, televisioni. 

Prendiamo l'esempio di un prodotto qualsiasi d'arredamento, o una casa. La pubblicità nostrana ti dice tante cose senza dire niente. Fa lodi sperticate del bene e cerca di convincerti che la tua vita non è vita se non lo possiedi. Possesso che potresti avere quasi gratis, con una piccola somma. Quasi ti costa quanto un pacchetto di cioccolatini (Appunto!). Un tanto al mese. Ma nessuno ti dice per quanti mesi e per quale valore assoluto, tutto incluso. E' una grossa fregatura in cui, spesso, la gente più semplice (Meno danarosa), rischia di cadere, e cade.

Non funziona così negli Stati Uniti d'America ove dopo averti parlato delle caratteristiche del bene, ti mostrano con fotografie fatte da varie prospettive, ti dicono, senza fronzoli, il prezzo tutto completo, fino alla consegna (Eventuale) davanti al portone di casa tua. Con la nota che se vuoi aggiungere qualcosa in più, non dettagliatamente elencata e mostrata in foto, allora dovrai chiedere la differenza di costo al commerciante.

Senza peli sulla lingua possiamo dire che nel primo caso la tendenza è quella di infinocchiare il prossimo. Cosa che non esiste nel secondo caso. sarebbe auspicabile che anche in Italia il mercato mostrasse maggiore rispetto, e decoro etico per se stesso, mostrando il prodotto e dire chiaramente il costo totale, senza tener dietro costi (Fiscali, trasporti, interessi, ...) che, spesso, vediamo aggiungersi al momento reale del pagamento. Con un vantaggio per tutta la società che potrebbe, finalmente, uscire dal limbo dell'imbroglio quasi certamente presente.
Ma il mondo, non solo l'Italia, per come sta andando, si sta proiettando sempre più verso il "fake". 
La sincerità è dote che può andare a braccetto col commercio? Certo!
Così è, se vi pare.

Nessun commento:

Posta un commento