Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

2 giugno 2013

LETTURA E CULTURA

   Lettura e cultura
 per soddisfare il bisogno interiore di non sentirsi impotenti.
   In uno "stato di natura" tutti gli uomini sono uguali ed indipendenti. Liberi. E, nessuno deve portar danno nella vita, nella salute, nella libertà e nei beni degli altri. L'osservanza di tale legge di natura è affidata al singolo uomo. La violazione della legge di natura porta danno per tutti gli altri, che hanno diritto alla riparazione. Nello stato di natura ogni uomo ha il potere esecutivo della legge di natura.  Ma, quando il potere esecutivo coincide con la parte offesa é ragionevole dedurre la mancanza di imparzialità del giudice. La passione, lo spirito di vendetta, l'amore verso se stessi, l'indole cattiva davanti all'offesa porta l'uomo-giudice verso la parzialità nei confronti di se stesso e dei propri amici.
Da qui la necessità di affidare il compito della repressione della violenza ad un giudice terzo. Certamente più sereno ed obiettivo della stessa parte offesa. Questo passaggio implica, per l'uomo, l'abbandono dello stato di natura e l'abbraccio di un nuovo stato sociale in cui alcuni diritti  (Giustizia, ...) sono delegati alla collettività e non meramente come prerogativa della parte offesa.
Tanto più la collettività é incapace di reprimere la violenza, tanto più l'uomo tende ad abbandonare lo stato sociale per avvicinarsi allo stato di natura.
E' qui che il desiderio di vendetta si sostituisce a quello di giustizia.

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