Uno Stato efficace "gestito" da uomini retti e genuini deve essere regolato da leggi chiare e manifeste, il cui scopo è, sempre, il bene comune. Bene comune che deve essere perseguito, sempre, col Buon Senso.
Per essere in queste condizioni allo Stato sono necessarie poche leggi, soggette agli aggiornamenti ogni qualvolta si presenti la necessità.
In Italia, come riconosciuto anche da tanti rappresentanti del Potere Legislativo, le leggi non solo sono innumerevoli, ma, inoltre, raramente risultano chiare e semplici. Tali circostanze portano, inevitabilmente, a due conseguenze dannose per la stessa Democrazia:
1) Distacco sempre più forte fra Cittadino e Poteri dello Stato;
2) Leggi (Contorte) che per gli amici si interpretano, per gli altri si applicano.
Spesso sono costretto a studiare alcune leggi; e, di getto, scrivo dei commenti ai lati delle pagine. Il loro tenore, non gradevole, mi spinge ad astenermi dal riportarli.
In queste condizioni lo Stato tende a svuotarsi, il legame sociale tende a scomparire e la volontà generale tende al silenzio. I Cittadini non esprimono più i loro pareri. E lo Stato tende verso il suo progressivo disfacimento. La fortissma astensione (Circa il 60%) alle passate elezioni dovrebbe far riflettere tutti coloro che occupano le Istituzioni.
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