SENTIERO D’ERBE
(All’ing.
Mimmo Musolino, editore)
E sento voci lungamente roche condurre il cuore
Dove c’è follia
Lungo il sentiero che si pone a sera come fresca
acqua di fiume.
Enorme il sole
Nel blu dolce dei monti.
La sera ha lenti tripudi di dolcezza.
Giunge l’ombra ai miei vetri quasi ala di seta
E la campana che dilegua a valle mi porta.
Cammino lungo erbe assopite nel tramonto
Ecco il tarassaco ed ecco la bardana sereni al filo
della penitenza.
Ecco il luppolo e la barba di becco.
Voci vibrate, ora.
Colori a
meraviglia volano.
“Noi siamo qui semmai la sorte nera dovesse ancor
per noi gridare fame”.
E le lucciole vanno senza sosta seminando i brividi
d’amore.
Ecco che assonna e fremono bisbigli nel rosso del
tramonto.
Si spera. Si piange
sopra tutte le zolle della terra.
Sto dove cadendo
se ne compie il giorno,
dove posa la luce più lontana:
Dove si chiude il buio e un punto appare.
Questo è il sentiero d’erbe
Da cui lenti nel tempo giunsero i miei avi.
CAP
Carlo, come ben sai,
adulazioni, ironia e biasimo hanno, sempre, la forza di condizionare i nostri
interlocutori. Commosso per la dedica, pubblico sul mio blog, in ossequio al
tuo volere (Carlo A. PASCALE) questo “Sentiero”
che ha il potere di far sognare anche
un umile lettore come me. Grazie, per le emozioni che riesci,
stupendamente, a trasmettere. DOMUS
Veramente come sempre molto profonde,dolci e piene di sentimento le poesie di Carlo A. Pascale. Capisco quanto possa essere delizioso ricevere una poesia con dedica da lui.
RispondiEliminaComplimenti anche a lei Domus per i suoi articoli. Fanno riflettere anche se sorgono molte domande con poche risposte.
Cristina
@Cristina,
RispondiEliminaLe poesie di Carlo, in vero, a mio parere di parte, sono molto belle. Alcune poi, come questa, sono eccezionali (E la campana che dilegua a valle mi porta, ...). Grazie per la benevolenza verso i miei post. E' già qualcosa chiedersi il perchè delle cose, indipendentemente dal fatto che le risposte possono anche non arrivare. Grazie ancora. Abbracci. Domus
Gentile Cristina,
RispondiEliminasei nella mia anima. Sei cara e gentile. La mia poesia è il miele di oggi. Lettrici come te sono la mia vita. Cosa posso fare per te? Rispondimi.
La prossima poesia la dedicherò a te.
Un abbraccio
Carlo Pascale
Vorrei che lei continuasse a scrivere poesie.
RispondiEliminaPer avere accanto un rifugio, una consolazione che quieti la mia anima.
Un forte abbraccio.
Continui, continui a scrivere poesie.
Cristina
G3ntile Cristina,
RispondiEliminacavalchi, come vedo che stia già facendo, la sua anima inquiesta e la lasci inquieta. Ciò che è inquieto è soggetto a mutamernti. Mi auguro che tutto diventi nuovo e bello per lei. Lei sì che ha un'anima poetioca. Bisogna però interropgarla, amarla, possederla, se mai riusciremo a farla nostra. Intanto predisporsi è già nobile cosa, E cara.
Un abbraccio
Carlo A.Pascale