Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

30 agosto 2024

UNIVERSITA'

 Le Università sono strutture culturali essenziali per la crescita sociale ed economica di una comunità.
Crescita sempre basata sul ragionamento (Teoria) che deve sempre trovare riscontro nella verifica sperimentale (Pratica).
Ma, il vissuto delle università, basato sul lavoro dei docenti, è da essi condizionato. In altre parole, anche per le università, il livello culturale è soggetto ad alti e a bassi. La presenza di docenti geniali, che amano il loro lavoro, eleva, esponenzialmente, il livello di quella università, di cui essa si fa fregio. Di contro, la presenza di docenti mediocri (Parenti, amanti, di docenti o personaggi che hanno potere) porta verso il basso il livello qualitativo dell'università in esame. 
E questo percorso ciclico, in mancanza di una oculata gestione accademica, colpisce quasi tutte le università. 
E anche la mia, in questo periodo, sembra stia attraversando una fase non proprio esaltante. Anche se, per spirito di appartenenza, nessuno dovrebbe dirlo (Per evitare di portare discredito alla stessa, dicono in molti. Ma il discredito non lo portano coloro che riconoscono una condizione di decrescita, ma la portano quei professori incapaci di far entusiasmare ed attrarre i ragazzi nelle loro aule. Oltre a tutti coloro, ancora potenti, che hanno fatto si che docenti inadeguati andassero ad occupare determinati posti d'insegnamento).

Riporto alcune impressioni recenti e remote sul livello qualitativo delle università.

-Pisa. Negli anni 70 e 80 del secolo scorso alcune facoltà quali Ingegneria, Giurisprudenza, Scienze, Medicina (E non solo) erano considerate tra le più importanti non solo d'Italia. Il livello era talmente alto che studenti di ogni parte dello stivale e del mondo erano attratti con entusiasmo. Per alcune delle suddette facoltà al periodo di livello eccelso è seguito un periodo di terribile decadimento. I docenti pensionati non hanno avuto la possibilità di formare e far insediare dei nuovi giovani docenti capaci di uguagliare se non superare loro stessi (Grandi maestri). La conseguenza di tale decadimento è stata la perdita di attrattiva nazionale e internazionale.
Prima, per esempio, le competizioni con i vari politecnici universitari italiani erano senza storia, totalmente  favore della mia Università.
Ora dal confronto suddetto, in molti casi, il risultato sarebbe opposto.

Considerazioni analoghe risultano verificatesi anche nel passato remoto.
Quando, dopo tante peripezie, Galileo Galilei fu assunto, come professore, l'Università di Pisa contava circa 600 studenti. Di essi circa 400 studiavano Legge. E i docenti non erano per niente benvoluti se è vero, come dicono gli storici, che gli studenti, non senza ironia, dicevano che: 
                        I professori dell'Università di
- Bologna erano degli amanti,
- Padova erano molto studiosi,
- Pavia erano come soldati,
- Pisa erano frati.

   Questo sarebbe il motivo per cui a Bologna gli studenti erano il doppio di quelli di Pisa, ed erano molto più brillanti nello studio.
Ciò dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che nello studio come nella vita l'amore fa bene ed aiuta nei vari percorsi intrapresi.

-Padova. Era una perfetta università e lo è tuttora. Galileo ha insegnato lì per 7 anni, grazie all'aiuto di alcuni suoi amici, coi quali spesso discuteva animatamente, giocava, scherzava.
Uno di loro (Magagnati) gli diceva: 
"Prenditela comoda, caro amico, e lunga vita all'amore! Poiché anche se sei vecchio, non è il caso che tu sia anche sciocco!"

Galileo, nella bella Padova, culla delle Arti, amava il suo lavoro e amava vivere. Con i suoi studenti conversava, anche, nelle taverne che c'erano intorno alla Piazza dei Signori o sui gradini di marmo della Loggia della Gran Guardia. 
A Pisa, fino a qualche anno fa, gli avrebbero fatto la multa per la seduta sui gradini di opere pubbliche, oppure sui murazzi dei Lungarni. 

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