Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

30 agosto 2024

ELENA DI TROIA

 Qual è la cosa più bella della vita? 
La risposta dipende dal soggetto a cui è posta la domanda e alle condizioni in cui esso si trova. 
   Alcune risposte: L'Amore, La Guerra, La Chiesa, La Politica, La Mamma, La Figlia, La Poesia, Il Denaro. 

Poesia. 
Per Saffo, senza alcun dubbio, la cosa più bella della vita è la Poesia, magari erotica. Poesia che celebra l’amore come valore assoluto rispetto a qualsiasi altro. Non esiste cosa più bella che il desiderio d’amore in versi che fanno sognare. 
La poetessa dell'amore, di Lesbia, preferisce appunto aver vicina, toccare e cantare la persona amata. Ma fare poesia significa lottare una dura battaglia contro un foglio di carta bianca, con la penna in mano, in attesa della giusta ispirazione poetica. È anche questa una lotta, di forte intensità. 

Guerra. 
Molti esseri umani sono attratti maggiormente dalla sopraffazione, dall’ostilità, dal conflitto, dalla guerra. 
Alcuni possono essere attratti da un esercito di cavalieri, altri da una compagnia di artiglieri o di fanti, altri ancora da navi militari. Tutti pronti per una cruenta battaglia. 

Politica. 
Per molte persone il massimo appagamento psico-fisico che si possa assaporare nella vita è il potere politico. Per costoro il piacere deriva dal fatto di avere il comando su altre persone. Dal fatto di sentirsi superiori agli altri. 
Ho sentito uomini di potere affermare che "comandare è meglio che fare l'amore". Volontariamente ho usato un termine più foneticamente piacevole per non essere scommatico (Tendenza verso cui la società attuale spinge tutti, anche coloro che, come me, hanno cercato, e cercano, di resistere). 

Amore. 
  La risposta più frequente, senza alcun dubbio, è l'amore. Amore che può essere rappresentato dal legame che ha unito una donna - Elena, moglie di Menelao, re di Sparta, fratello del bellicoso Agamennone - ad un uomo - Paride, principe di Troia, figlio del re Priamo - appartenente a un gruppo etnico lontano e diverso dal suo. Legame che ha portato alla guerra (Almeno questa era la scusa) i due popoli coinvolti Greci e Troiani. 

La storia della bellissima Elena di Troia, specialmente nella parte successiva alla sua fuga verso Troia, col suo nuovo amore, è nota, forse, a tutti. Lei rappresenta la Bellezza e l'amore ch'è incapace di vedere confini.  
Elena di Troia, è diventata un mito, per l'amore per il suo Paride. Per lui ha abbandonato il marito e l'intera famiglia. Per l'amore di Paride ha navigato serena verso Troia, abbandonando ogni ricordo della figlia, dei cari genitori (Tindaro e Leda) e di tutto il resto.  Il tutto con la sua serena Bellezza, il suo passo seducente, il suo portamento elegante di stile e lo splendore vivace del suo volto. 
Questo è l'amore. 
La cosa più bella, quella che dà senso e significato alla vita. 

 Elena per amore di Paride ha abbandonato il marito Menelao, la figlia è tutti i suoi affetti.
 Il sentimento era talmente forte (Era considerato, a quei tempi, parte dell’educazione, soprattutto quella femminile) da travolgere, come un fiume in piena, senza alcuna vergogna o riguardo, tutto ciò che stava intorno ai protagonisti. Protagonisti che nel caso specifico rimasero coinvolti in una guerra violenta e secolare. 
Ma ad emergere da questa storia è l'amore passionale travolgente tra due persone. 

 È stata la passione, la cosa più bella della vita, a spingere Elena alle sue azioni. Conscia delle problematiche a cui sarebbe andata incontro. 

Senza alcun dubbio, quello di Elena e Paride, cantato dai classici, era vero amore. 
Lo si capisce attraverso le delicate e forti parole e la forza  incandescente di un sentimento capace di trafiggere il cuore come una freccia (Un dardo).

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