Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

28 agosto 2024

LA CHIESA DI S. PIERO A GRADO

 A Pisa ci sono tante Chiese. Tutte diverse tra loro e tutte bellissime.
Dopo il Duomo e la Chiesa di S. Caterina la Chiesa più bella penso possa essere quella di S. Piero a Grado. Per bellezza architettonica, per storicità, per rapporto con la cittadinanza. 
Conservo con piacere, su una parete del mio studio, un quadro con una bellissima stampa del prospetto di questa Chiesa. 
Infatti, la Chiesa di SPG è nota, oltreché per la sua bellezza, per i forti contrasti che hanno coinvolto il clero.

Fatti e leggende. 
Secondo una nota legenda l'apostolo Pietro, il prescelto da Gesù, in fuga dalla Giudea, fece naufragio sulla spiaggia di San Piero a Grado. E per ricordare tale evento diede disposizioni affinché, in quel sito, si costruisse una Chiesa, in mattoni scuri. La Chiesa fu edificata e, successivamente ingrandita e rifinita elegantemente in stile romanico.

Il suo immenso altare in marmo era costituito da una sacra reliquia in quanto depositario di tre gocce di sangue cadute, dal naso di S. Clemente, successore di S. Pietro, durante una messa, alla consacrazione.
Quel sangue, anche dopo molti secoli, a detta del clero e dei fedeli, appariva chiaro e fresco, come se fosse caduto poco prima. 
Con la conseguente crescita del desiderio di pellegrinaggio da parte dei fedeli del comprensorio e fuori zona. 
E fin qui nulla di eccezionale, visto che quelle circostanze erano diffuse dalla fede per tanti altri luoghi di culto. 

I genovesi, che intanto erano risultati vincitori nello scontro coi pisani per il predominio del mar Tirreno, hanno cercato, invano, di rubare la reliquia. 
I pirati saraceni, anche loro, hanno cercato di rubare l'altare in marmo, ma riuscirono solo a rompere un pezzo della lastra, su cui c'era una delle tre gocce di sangue di S. Clemente. Caricarono tale pezzo di marmo su una loro nave, ma, per intervento divino, esse poco dopo colarono a picco. 

Ogni anno, alla fine di giugno si festeggia S. Pietro con una solenne processione, con una grande presenza di fedeli oranti. 
Si racconta che nel 1581, poco dopo la festa di S. Pietro, in seguito alla morte di un gentiluomo Pisano, tra i monaci di quella Chiesa e alcuni preti della città sono sorti dei contrasti, sfociati in scontri, prima verbali, poi fisici (Con botte da orbi), su come celebrare quella morte. Si doveva fare qualcosa di cerimonioso, come volevano i preti, oppure qualcosa di riservato e pacifico come volevano i monaci? 
In assenza di buon senso e in assenza di un accordo le due parti, in presenza del morto, vennero alle mani, in modo molto violento, con bastoni, candelabri, accenditori. 
Con la conseguenza di veder mescolato il sangue di S. Clemente con quello dei preti e dei monaci. 
Questa circostanza ha attratto l'attenzione di vari intelletti europei, e tra essi quelli francesi vicini a Montaigne, che trassero spunto dal fatto per ironizzare, lo facevano anche allora, sulla religiosità degli italiani. 

2 commenti:

  1. Ci sono stata un po' di anni fa. Merita veramente la visita.

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  2. La Chiesa di S. Piero a Grado è un documento storico e architettonico di grandissima Bellezza. E' un monumento che, nel suo linguaggio, rappresenta la mia Città. Grazie. Un grande abbraccio Crib.

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