I rapporti tra Cittadino e Stato, in ogni società, sono sempre di difficile coabitazione. Spesso non esiste dialogo e comprensione fra le due posizioni. Il Cittadino, molte volte a ragione, si vede stretto, soffocato, dalle grinfie dello Stato, il quale, di contro, contesta al primo la scarsa disponibilità per una giusta collaborazione, di dovere, per il perfetto funzionamento dei meccanismi, dei servizi pubblici.
Ma la giusta collaborazione da parte del Cittadino è intimamente legata alle giuste richieste dello Stato. Stato che spesso chiede al Cittadino molto di più di quello che esso può dare.
Classico è il caso dei Cittadini che sono creditori dello Stato e che non riescono ad incassare e, contestualmente, sono debitori (Tasse) verso lo Stato, per i mancati incassi ora indicati. E' il classico caso delle imprese (Medio, piccole) che, sistematicamente, sono portate al collasso da quello Stato che dovrebbe, invece, tutelarle.
Tale tipo di coercizione tempo fa era esercizio esclusivo del Governo nazionale, da qualche tempo è applicato con disinvoltura dalla Commissione Europea.
Ultima occasione è fornita dalla norma, in itinere di approvazione, che vorrebbe imporre, a tutti i Cittadini di Europa, proprietari di case, l'esecuzione, entro un breve termine, di tutti quei lavori necessari per la certificazione dell'immobile per il posizionamento nell'ambito di una protezione energetica ottimale. Al fine del contenimento del consumo energetico degli edifici. Pena una serie di impedimenti tecnici ed economici.
Ma il potere politico Europeo si è domandato come fanno i milioni di Cittadini, proprietari di case, e privi delle risorse necessarie ad effettuare tali lavori? Essere in Europa non equivale a dire, automaticamente, di essere ricchi e capaci di spendere denari per queste e/o per altre opere. I Poteri Esecutivi (Nazionale, Europeo) forse si dovrebbero preoccupare di assicurare un tetto alle migliaia di persone che vivono sotto i ponti, nelle stazioni ferroviarie, nei parchi pubblici e privati.
Senza tener conto della circostanza che in assenza della diffusa esistenza della proprietà immobiliare le Autorità avrebbero dovuto provvedere in modo diretto alla costruzione di case per quella fascia di persone che sono state capaci di realizzare un minimo, ma non ancora l'ottimo.
I nostri governanti non hanno ancora capito che i Cittadini non sono ricchi per decreto. La ricchezza di popolo è portata dal lavoro, dall'intelligenza, dall'intuito di un popolo, con alla base il buon senso del Potere Esecutivo. Buon senso del buon padre di famiglia che non mi sembra alberghi nei palazzi del Potere esecutivo.
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