Molti scrittori fantasiosi hanno parlato del mondo all'incontrario. Alla rovescia. Con descrizioni molto dettagliate sulla esistenza in cui la morte viene all'inizio della vita che diventa regressiva, ramificata al contrario di quella nota.
L'uomo nasce vecchio, col tempo ringiovanisce fino al raggiungimento della fanciullezza e, infine, alla scomparsa nel nulla.
E' un percorso retrogrado (La vita al contrario) descritto molto bene nella strana storia di Benjamin Button, racconto di Francis Scott Fitzgerald, del 1922, trasferita, egregiamente, anche sul grande schermo.
Ma, tanti altri scrittori hanno divagato su tale argomento. Anche Platone, parlando dei Figli della Terra, ha descritto la Regressione Inversa, secondo il suo punto di vista. Nel suo caso la vita alla rovescia si è verificata come "effetto della rotazione inversa del mondo". Nel suo libro gli Autoctoni passavano dalla vecchiaia alla maturità, dalla maturità all'infanzia e dall'infanzia alla sparizione.
Secondo Teopompo (La Filippica) la regressione poteva essere acquisita, semplicemente, mangiando particolari frutti boreali.
Non è dato sapere se c'era un momento stabilito in cui l'uomo poteva farne uso e se la regressione partiva dalla vecchiaia ultima, oppure da una posizione intermedia, legata all'età del soggetto che decideva di far uso della suddetta frutta portentosa. Chiunque lo voglia si sappia che da tempo i viaggi di piacere verso le zone paradisiache sono state sostituite con i viaggi per la ricerca dei richiamati frutti boreali.
A richiesta possono essere fornite, ai volenterosi fantasiosi, ulteriori notizie sul dove recarsi per la ricerca di tali frutti.
Nessun commento:
Posta un commento