Con il termine Idiotes gli antichi Greci indicavano non gli idioti, ossia coloro che avevano difficoltà intellettive, ma coloro che vivevano senza porsi tante domande sulla vita degli altri.
Idiotes è colui che è interessato solo alle sue cose. Senza essere interessato, in alcun modo, ad altro. Considera l'omertà una virtù, conscio delle diffuse condizioni di ingiustizia. Il suo è uno stile di vita tendente al desiderio di vivere senza cercare inutili pericoli.
Non necessariamente è un soggetto malvagio, cattivo, pericoloso, ostile. È solo interessato alle sue cose, le cose degli altri non lo interessano. Per il suo quieto vivere. Il suo canonico quieto vivere.
È un soggetto disponibile col potente di turno, per il quale è pronto a soddisfare ogni richiesta, pur di non andare incontro a grane. E' il classico soggetto indifferente alle ingiustizie.
Costoro erano, e sono, presenti nella società. Ora più che mai. Oggi sono tutti coloro che sono pronti ad assecondare i capipopolo, i capipartito, i capi mafia, i capi dirigenti della PA. Quest'ultimi sempre più potenti nell'ambito della vita di società, di potere, spesso hanno bisogno dell'utile idiota omertoso a cui far fare le cose ... indecorose.
I soggetti d'interesse rappresentano l'esercito di coloro a cui faceva rimando Tomasi di Lampedusa col suo capolavoro letterario (Il Gattopardo), quando evidenzia la caratteristica degli Italiani (Di quel tempo, ma, anche, di questo) del salto sul carro del vincitore. Chiunque esso sia. In politica così come nella vita.
Il classico soggetto rappresentante di questa figura è Don Abbondio, descritto, magistralmente, da Alessandro Manzoni, nel suo "I promessi sposi".
Così è, se vi pare.
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