Quando l'amore diventa odio, restando sempre ... amore.
Nella vita e nella letteratura sono presenti vari casi di questo conflitto. La Medea è un caso classico della letteratura greca.
Il rapporto coniugale fra l'imperatore Adriano e la moglie Paolina è un altro terribile caso, gestito e vissuto fino alla fine mantenendosi nell'invettiva. Seppur tremenda. Di seguito la descrizione della visita di Adriano (Viveva a Tivoli) alla moglie morente (Viveva a Roma).
Il passaggio dall'amore all'odio, pur se tra imperatore e moglie, si coglie quando esplodono: Astio, Rancore, Antipatia, Odio, Recriminazione, senza remore per la presenza di terzi.
Adriano:
"Disse che si rallegrava di morire senza figli; i miei figli mi avrebbero rassomigliato senza dubbio, ed ella avrebbe provato per loro la stessa avversione che provava per me.
Questa frase, nella quale fermenta tanto rancore, è la sola prova d'amore che ella mi abbia dato".
Dal contrasto Paolina/Adriano emerge forte l'analogo conflitto Medea/Giasone, pur con le dovute differenze. Dall'amore si passa all'odio, e da esso viene fuori amore represso; ma sempre amore.
Questa nota è dedicata al mio compianto amico Peppe Romeo, grande Attore, Intellettuale, Scrittore e Regista teatrale. La sua Medea di Euripide racconta, come ben noto, come l'amore, anche quello più intenso, tra Medea e Giasone si può trasformare in odio bestiale.
Una storia analoga, di amore trasformato in odio, l'ha raccontata, con passione e sofferenza, nel suo libro Il sole negli occhi.
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