La mitologia ha esercitato su di me un grande fascino.
La fidanzata di Corinto è la struggente storia di una ragazza (Di Corinto) promessa in sposa, dalla famiglia, ad un ragazzo di Atene. Ma quando il giovane si reca a trovarla, casualmente, incontra la ... sorella della promessa sposa e di lei si innamora perdutamente. L'anima della sorella, già volata in cielo, per non restare insensibile a quella esplosione d'amore, decide di tornare sulla terra, anche se per poco, nel corpo della fanciulla.
Flegone, nel medioevo, ha raccontato la storia di amore e morte di una giovane vampira (La gioventù di quel tempo) costretta alla privazione dei suoi istinti. E' la storia di una continua mescolanza di realtà e fantasia; di anima e corpo; di amore e odio; di vita e morte. Tutto, in continua connessione, orientato verso un finale che guarda verso la speranza.
Con la domanda su quale sia il legame che unisce Anima e Corpo?
L'Anima può essere considerata come la massima espressione del Corpo?
Può essere vista come la fragile manifestazione del dolore e del piacere del vivere quotidiano?
E, ancora, l'Anima può essere più antica del Corpo?
L'Anima ha una propria identità? Tale caratteristica fornisce l'ipotesi di interscambiabilità con esseri umani diversi? In tempi diversi e/o in contemporanea?
Qual è la sede dell'Anima? Essa, com'è vincolata (Incastro, cerniera, appoggio) al Corpo? Può essere ipotizzato un vincolo del tipo incastro scorrevole, con la capacità di espulsione, come esiste per il pilota di un aereo in panne?
Sì, potrebbe essere.
Goethe su tale storia ha scritto una struggente ballata d'amore.
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