Con la frase "Porte girevoli", in modo sintetico si definisce il deplorevole e discutibile passaggio, per convenienza economica, spesso sostenuta dalla necessità di lobbismo, di dirigenti di concetto dal sistema pubblico al sistema privato; oppure da un potere ad altro.
E' quello che i francesi definiscono "Pantouflage", che deriva da pantofole.
In sintesi, il sistema pubblico addestra e spiega, ai propri dipendenti, i meccanismi di funzionamento di un determinato processo operativo; il sistema privato con l'offerta di una maggiore ricompensa in denaro si porta a casa propria il dirigente (Ex) pubblico al fine di usarlo come grimaldello al fine di ottenere facilmente quei benefici che, altrimenti, difficilmente riuscirebbe ad ottenere.
E' porta girevole anche quella che permette il passaggio da funzioni giurisdizionali a funzioni elettive. In parole semplici un giudice che passa a fare il sindaco, il delegato regionale o il parlamentare. Sono eclatanti e molto chiacchierati i casi di giudici di Cassazione candidati e vincenti (Con risultati plebiscitari) alle elezioni; e poi ritornati alle funzioni originarie in magistratura. In un paese Democratico, per ovvie motivazioni di Libertà, di Giustizia, di Civiltà, ciò non deve essere consentito!
E' accettabile che, in qualche caso, la figura di Controllore vada a coincidere con quella del Controllato? No, mai!
E' accettabile che un Giudice vada a cena a casa di un Avvocato che tutela gli interessi di persone in giudizio del primo? No, mai!
Il meccanismo delle porte girevoli, per ben che si dica, è semplicemente perverso, ma nelle strutture pubbliche si fa poco, o nulla, per mettere paletti di ostacolo a queste porte. Porte che portano in nuce corruttele e altro.
Così è, se vi pare.
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