Precisato che non penso sia mai esistito (Neppure nel tempo medievale) un diritto del genere, non posso non riconoscere che, spesso, in varie realtà comunitarie, specialmente nelle condizioni di assoluta disparità tra le classi sociali, sia stata applicata tale orribile coercizione.
A soccombere, naturalmente, era sempre il popolo ignorante, povero e sottomesso.
La reazione a tale ipotetico diritto poteva essere senza ribellione (Con accettazione e convinzione di nulla poter fare contro chi esercitava il potere), e, con ribellione (In questo caso, con tutti i mezzi possibili, gli sposi promessi reagivano all'ipotizzata richiesta).
Il secondo caso mi fa venire in mente uno stato, costretto con la forza ad essere soggetto ud un impero, contro la sua voglia. Con l'impero che, per mitigare le condizioni di avversità di quello stato all'accorpamento, avrebbe ipotizzato di introdurre lo Ius primae noctis.
E con i cittadini di quello stato che subito reagirono rigettando, con tutti i mezzi disponibili, nettamente l'ipotesi.
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