In ogni vera Democrazia tutti i Cittadini maggiorenni hanno il diritto di esprimere, liberamente, il loro pensiero tramite il voto.
Secondo il principio universale sacrosanto "Una testa, un voto", indipendentemente da qualsiasi considerazione su sesso, censo, conoscenza, razza, religione, colore della pelle, appartenenza a gruppi / clan, più o meno riconosciuti e accreditati.
Principio universalmente riconosciuto, ma con tanti inaccettabili scostamenti.
Alcuni dettagli, in alcuni paesi.
- Italia. Oggi è diritto universale. Il diritto di voto alle donne è stato introdotto, con D.Lgs L. n.23 dell'01/02/1945, durante la seconda guerra mondiale. Dal voto erano escluse le prostitute che esercitavano fuori dei locali autorizzati. Le donne hanno votato per la prima volta il 02/06/1946 per il referendum monarchia - repubblica. Il Vaticano era favorevole al voto delle donne. Maria Montessori è stata una fervida attivista per il diritto di voto alle donne.
- Francia. Il diritto di voto fu concesso il 21/04/1944, con ordinanza del Comitato Francese di Liberazione Nazionale.
- Corsica. La allora repubblica Corsa ha concesso il diritto di voto alle donne nel 1755.
- Austria. Attualmente il diritto di voto è universale. Fino al secolo scorso esso era riservato solo ai più abbienti (Censo).
-Finlandia. E' stato il primo paese europeo che ha riconosciuto il diritto di voto alle donne (Nel 1906).
- Gran Bretagna. Oggi è diritto universale. Il diritto di voto alle donne è stato introdotto il 02/07/1928.
- Nuova Zelanda. E' il primo paese del mondo occidentale ad assicurare il voto alle donne (Nel 1893).
- Arabia Saudita. Ha introdotto il diritto di voto alle donne nel 2015.
Molti sono i paesi che, ancora oggi, non rispettano il diritto all'uguaglianza tra uomo e donna. Tra essi: Repubblica Democratica del Congo (Ex Zaire), Paesi africani del Sahel, Repubblica Centrafricana, Yemen, Afghanistan.
Il diritto di voto alle donne è stato discusso e introdotto dall'ONU, nel 1948, con l'adozione della Dichiarazione universale dei diritti umani, che all'art.21, punto 3, così recita:
"La volontà del popolo dovrà costituire la base dell'autorità del governo; questa sarà espressa mediante elezioni ... a suffragio universale e paritario e che saranno tenute mediante voto segreto o mediante procedure libere di voto equivalenti".
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