L'uomo (come, spesso, si verifica, anche, per tanti animali), oggi giorno, ha un vissuto quotidiano che si interfaccia con altri esseri umani, in un contesto, definibile, di società.
Esso, per vivere, ha, sempre più, bisogno del suo simile, in qualsiasi contesto si trovi (Nell'ambito di una metropoli, di una cittadina, di un villaggio, in una casa di campagna), anche in condizioni di estrema solitudine. Nei tempi primordiali, in modo approssimativo, e via via fino ai giorni nostri, esso si è dato delle regole, delle direttive di comportamento etico, sociale e morale da tenere nei rapporti con gli altri (Uomini ed, anche, animali).
Le prime regole organiche di comportamento sociale (Codici) possono essere considerate quelle diffuse nell'antica Grecia (Anche se, ad onor del vero, esistono tracce di codici anche presso altri popoli e civiltà, antecedenti a quella Greca e Magno-Greca). In sintesi, quando l'uomo col suo comportamento "inidoneo" arrecava un "torto", un danno (Vero ... o presunto) ad un altro uomo e/o alla polis (In cui era inserito) doveva subirne le conseguenze (Pena. Espiazione). La mia mente corre all'ostracismo (Esilio, per 5 o 10 anni, inflitto dal popolo a persona sospettata di aver tramato contro la Città. Né sa qualcosa, per esempio, il "giusto" Aristide, una delle menti più colorate di Atene. Il popolo, nella parte concava di un coccio (Straco) - striscia trasversale di una tegola a coppo- durante l'ecclesia, scriveva il nome di colui che... doveva abbandonare la città) ed alla cicuta (Veleno imposto, per esempio, nel 399, al povero Socrate, "colpevole" di essere il ... fondatore della Filosofia. Uomo dalla "Mente colorata" per eccellenza, amante della libertà intellettuale e fisica, profondo conoscitore dell'allora sapere che poneva, facilmente, senza limiti)...
Forse è il momento di pensare al ritiro nella foresta.
Forse è il momento di pensare al ritiro nella foresta.
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