L'avvento delle telecomunicazioni avrebbe dovuto portare alla diffusione dell'arte del conversare, invece assistiamo ad un esponenziale blocco del dialogo. Sempre meno siamo capaci di applicare lo spirito giusto che ci porta al confronto dialettico con gli altri. E questo si constata a tutti i livelli.
Nella vita quotidiana non riusciamo a capire che:
1)- Nelle conversazioni non ci si deve sovrapporre di continuo. Bisogna procedere insieme, ma non in modo faticoso;
2)- Il Dialogo (Secondo lo "Spirito" Francese) dovrebbe essere allegro e in esso ciascuno, senza ascoltarsi troppo, parla e risponde. E il tutto è trattato in modo immediato, vivace, dotto;
3)- Lo stile del dialogo si impara col dialogo. I popoli presso i quali lo "spirito della conversazione" è sconosciuto sono quelli ove i costumi sono basati sulla massima austerità. Quelli ove uomo e donna non vivono insieme;
4)- Lo spirito della conversazione rappresenta il buon senso unito alla chiarezza. Il buon senso è il giusto confronto delle cose.
Senza dimenticare che "un uomo che non parla, in generale, non pensa" (Con l'eccezione di coloro che hanno motivi per non parlare).
E ricordando che il massimo dello style nello spirito del conversare è non avere alcun accento nel parlare.
25 giugno 2017
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